PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Sull’utilizzabilità, in sede civile, delle prove raccolte in altro processo

Cass., sez. VI, 1° febbraio 2023, n. 2947, Pres. Scoditti – Est. Iannello [1] Prova civile – Prove raccolte in altro processo – Utilizzazione – Ammissibilità – Condizioni e limiti – Violazione del principio del contraddittorio – Esclusione – Ragioni – Fattispecie (art. ) In mancanza di una norma di chiusura sulla tassatività dei mezzi di prova, il giudice civile può legittimamente porre a base del proprio convincimento le prove “atipiche” (tra cui anche le risultanze di atti delle indagini preliminari svolte in sede penale), se idonee ad offrire sufficienti elementi di giudizio e non smentite dal raffronto critico con le altre risultanze istruttorie, senza che sia configurabile la violazione del principio ex art. 101 c.p.c., dal momento che il…

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I rimedi esperibili contro l’ordinanza di assegnazione delle somme pignorate presso il terzo

Cassazione civile, Sez. III, sent. 12 aprile 2023, n. 9736, Pres. De Stefano, Est. Tatangelo Pignoramento presso terzi – ordinanza di assegnazione – opposizione all’esecuzione – opposizione agli atti esecutivi (Cod. Proc. Civ. artt. 543, 553, 615, 617) [I]  “Nei giudizi di opposizione esecutiva relativi a una espropriazione presso terzi ai sensi degli artt. 543 e ss. c.p.c. il terzo pignorato è sempre litisconsorte necessario” (massima redazionale) [II]   “L’ordinanza di assegnazione dei crediti pignorati, in quanto atto che non necessita di attuazione, non è mai revocabile o modificabile dal giudice dell’esecuzione che l’ha emessa e, una volta che il procedimento di espropriazione presso terzi di crediti si sia concluso con l’ordinanza di cui all’art. 553 c.p.c., non è più ammissibile neanche…

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Per l’estinzione dell’ipoteca non sempre basta l’assenso del creditore

Cass. civ., sez. II, 16 dicembre 2022, n. 36923 – Pres. Di Virgilio – Rel. Pirari Parole chiave: Ipoteca – Mancata soddisfazione del credito garantito – Assenso alla cancellazione – Poteri – Verifica – Situazione di apparenza generata dall’atto che autorizza la cancellazione – Sussistenza – Condizioni [1] Massima: “Il consenso alla cancellazione dell’ipoteca in assenza della pregressa estinzione del debito dev’essere prestato da un soggetto munito di idonei poteri, in virtù di quanto stabilito dall’art. 2883 c.c.; pertanto, il terzo che avanzi pretese invocando l’istituto dell’apparenza deve dimostrare di avere verificato che l’organo della società che ha prestato tale consenso fosse legittimato a vincolare l’ente”. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1393, 1398, 2878, 2882, 2883 CASO Gli acquirenti di…

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Inadempimento o inesatta esecuzione del pacchetto turistico: il danno alla persona

Parole chiave Turismo organizzato – danno alla persona – danno fisico – danno morale – danno non patrimoniale – danno da vacanza rovinata – risarcibilità – pacchetto turistico – Codice del Turismo – Eden Viaggi  Sintesi Secondo la Corte di Cassazione, la disposizione di cui al D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79, art. 44, applicabile ratione temporis alla fattispecie esaminata, deve essere interpretata nel senso che tra i danni alla persona sono compresi quelli di carattere non patrimoniale, di cui all’art. 2059 c.c., come categoria ampia ed unitaria concernente la lesione di interessi inerenti la persona. Il danno alla persona nel Codice del Turismo I contratti del turismo organizzato disciplinati al capo I, Titolo I dell’all. 1 del D.Lgs 23…

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Il dovere del giudice d’appello di prendere in considerazione il documento prodotto in primo grado

Cass. Sez. Unite, 16 febbraio 2023, n. 4835 Pres. Biagio – Rel. Scarpa Processo civile – Formazione del fascicolo – Documenti – Principio di non dispersione (o di acquisizione) della prova – Effetti sul giudizio d’appello – Appello – Domande – Effetto devolutivo – Documenti cartacei o telematici depositati in primo grado – Mancata disponibilità nel fascicolo della parte che lo aveva prodotto – Acquisizione di copia ex art. 76 disp. att. c.p.c. – Ammissibilità (C.c., artt. 2697; C.p.c., artt. 115, 168 e 169, 342; Disp. att. c.p.c art. 72,73,74,75,76 e 77) Il principio di “non dispersione (o di acquisizione) della prova”, operante anche per i documenti – prodotti sia con modalità telematiche che in formato cartaceo – comporta che…

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L’attuazione dell’interdetto possessorio e le inerenti contestazioni vanno proposte al giudice che ha emesso il provvedimento

Cass. civ., sez. III, 19 settembre 2022, n. 27392 – Pres. De Stefano – Rel. Valle Possesso – Azioni possessorie – Procedimento possessorio – Provvedimenti immediati – Esecuzione forzata ex artt. 612 e seguenti c.p.c. – Inapplicabilità – Conseguenze – Contestazioni sull’attuazione – Opposizione ex art. 615 c.p.c. – Inammissibilità – Procedimento ex art. 669-duodecies c.p.c. – Applicabilità L’interdetto possessorio, a differenza della sentenza resa nella successiva fase di merito del procedimento possessorio, non è suscettibile di esecuzione forzata, ma solo di attuazione, ai sensi dell’art. 669-duodecies c.p.c., con la conseguenza che è inammissibile sia l’intimazione del precetto, sia la proposizione di opposizioni allo stesso, dovendo proporsi ogni contestazione relativa alla fase di attuazione al giudice che ha emanato il…

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Nullità della clausola contrattuale che attribuisce al preponente un potere illimitato di modifica del contratto

Cass. civ. Sez. quarta, sent. 06/04/2023, n. 9365, Pres. Doronzo, Est. Ponterio Contratto di agenzia – nullità clausole attributive del potere illimitato di modifica al preponente [1] Nel contratto di agenzia, devono considerarsi nulle, ai sensi degli artt. 1346 e 1418 c.c., le clausole formulate in modo tale da attribuire al preponente un potere illimitato di modifica unilaterale della base di calcolo e quindi dell’importo delle provvigioni, attraverso la facoltà di concedere extra-sconti in misura non prestabilita e a un numero di clienti imprecisato, così rendendo non determinato e non determinabile un elemento essenziale del contratto, quale appunto la controprestazione dovuta dalla società all’agente. Disposizioni applicate Art. 1346 c.c., art. 1418 c.c. CASO Il contenzioso trae origine da una controversia…

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Il credito dell’ex amministratore nei confronti del condominio è soggetto all’ordinaria prescrizione decennale

Tribunale di Torino, Sezione VIII, Civile, Sentenza del 26 maggio 2022 n. 2253, Giudice unico Dott.ssa Luisa Vigone. Massima: “In tema di prescrizione, il credito dell’amministratore si fonda, ex art. 1720 c.c., sul contratto di mandato con rappresentanza che intercorre con i condomini; di conseguenza tale credito è soggetto all’ordinaria prescrizione decennale. Si deve infatti escludere l’applicabilità della prescrizione breve quinquennale non trattandosi di credito soggetto a pagamento periodico o la prescrizione presuntiva applicabile in caso di contratto d’opera intellettuale”. CASO Tizia, precedente amministratrice, conveniva in giudizio il Condominio (OMISSIS) affinché fosse condannato al pagamento del credito residuo da Ella vantato e corrispondente alla somma di Euro 5.246,20 oltre rivalutazione monetaria e interessi legali, da liquidarsi anche equitativamente, con condanna…

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Offerta fuori sede, mancata indicazione della facoltà di recedere e nullità del contratto di interest rate swap

Tribunale di Torino, Sezione Prima, 28 marzo 2023, Giudice Astuni Parole chiave Intermediazione finanziaria – Offerta fuori sede – Facoltà di recedere – Mancata indicazione – Nullità del contratto Massima: “In tema di offerta fuori sede di strumenti finanziari, la facoltà di recesso e l’obbligo di inserire in contratto espresso avvertimento sulla facoltà di recedere ai sensi dell’art. 30 t.u.f. sussistono con riferimento non solo al servizio di collocamento, bensì a tutti i servizi di investimento, fra cui il servizio di negoziazione per conto proprio”. Disposizioni applicate Art. 30 t.u.f. (offerta fuori sede) CASO Fra le parti, una s.r.l. e una banca, viene concluso un contratto derivato su tassi di interesse. L’interest rate swap (irs) viene concluso fuori sede e…

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Il primo caso di rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione

Corte d’Appello Napoli, sez. VII, 2 marzo 2023, Pres. D’Ambrosio – Est. Magliulo [1] Ricorso per cassazione – Rinvio pregiudiziale (art. 363-bis c.p.c.) Massima: “Ai sensi dell’art. 363-bis c.p.c., va disposto rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione per la risoluzione di una questione di solo diritto, essenziale ai fini della definizione del giudizio, che pone gravi difficoltà interpretative ed è suscettibile di porsi in numerosi altri giudizi (nella specie, trattasi della questione concernente l’applicabilità del rimedio preventivo di cui all’art. 1 ter l. n. 89/2001, consistente nella proposizione dell’istanza di decisione ex art. 281-sexies c.p.c. nel processo avanti al Giudice di Pace)”  CASO [1] Con ricorso proposto ai sensi degli artt. 2 e 3 della l. 24 marzo 2001, n….

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