PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Il compenso del sindaco di società di capitali è pignorabile nelle forme dell’espropriazione mobiliare presso terzi
Cass. civ., sez. III, 12 gennaio 2023, n. 756 – Pres. Rubino – Rel. Rossetti Sindaco di società di capitali – Professionista facente parte di un’associazione professionale – Pignorabilità dei compensi nelle forme dell’espropriazione mobiliare presso terzi – Ammissibilità – Trasferimento all’associazione della legittimazione all’incasso dei crediti del professionista – Irrilevanza I compensi dovuti a un professionista facente parte di un’associazione professionale possono essere pignorati nei confronti dei suoi clienti nelle forme del pignoramento presso terzi, a nulla rilevando che egli abbia delegato altri all’incasso, oppure che egli si sia obbligato, nei confronti dell’associazione medesima, a riversare in un fondo comune i proventi della propria attività professionale, salvo che non vi sia stata una formale cessione dei suddetti crediti. CASO…
Continua a leggere...Nullità parziale della clausola claims made e conservazione del contratto: la Cassazione si pronuncia sull’art. 1419, comma 2 c.c.
Cass. civ. Sez. Terza Sent., 11/04/2023, n. 9616, Pres. Travaglino, Est. Graziosi. Clausole contrattuali affette da nullità – Inserzione automatica di norme imperative ex art. 1419, comma 2, c.c. [1] Il giudice che dichiara la nullità di una clausola del contratto ai sensi dell’art. 1419, comma 2, c.c. deve indicare la norma imperativa con la quale sostituire la predetta clausola dichiarata nulla. (Fattispecie in tema di clausola “claims made” apposta ad un contratto di assicurazione per la responsabilità civile). Disposizioni applicate Art. 1419, comma 2 c.c. CASO L’attore agiva in giudizio per sentir accertare la responsabilità del commercialista incaricato per grave inadempimento: il professionista aveva infatti applicato un regime fiscale più favorevole alla società attrice, in assenza però dei presupposti…
Continua a leggere...Direttiva Omnibus e Codice del Consumo Parte 2: Clausole vessatorie e sanzioni AGCM
Parole chiave: Codice del consumo – Direttiva Omnibus 2023 – clausole vessatorie – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM – Antitrust – sanzioni – Professionista – Consumatore – viaggiatore – mercati online – e-commerce – Real Estate- Hospitality – condizioni generali di contratto – T.o.s. Intermediari Sintesi La disciplina delle clausole vessatorie prevista dal Codice del Consumo è stata rinforzata dal D. Lgs. 26/2023 attribuendo poteri sanzionatori di natura amministrativa all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che, dall’entrata in vigore della nuova norma, può direttamente sanzionare gli operatori che introducono a carico dei Consumatori, nelle loro condizioni generali, disposizioni “vessatorie”. I contratti del consumatore e le clausole vessatorie Il D.Lgs. 26/2023 recepisce la Direttiva (UE)…
Continua a leggere...Impugnazione di delibera sulle spese condominiali e determinazione del giudice competente per valore
Cass., sez. II, 4 settembre 2023, n. 25721, Pres. Manna [1] Competenza – Competenza per valore – Determinazione del valore – Impugnazione delibera dell’assemblea condominiale Ai fini della individuazione del giudice competente per valore a conoscere della domanda di impugnazione di una delibera assembleare, ove si tratti di domanda proposta da un condomino al fine di contestare l’an o il quantum della quota di partecipazione alle spese condominiali a lui attribuita, il valore da prendere in considerazione non si commisura all’entità del singolo importo contestato, ma all’intero ammontare della spesa (della cui frazione in capo all’impugnante si controverte), così come risulta dal riparto approvato dall’assemblea del condominio. CASO [1] Un condomino impugnava dinanzi al giudice di pace di Ragusa la…
Continua a leggere...Il debitore può impugnare il decreto di trasferimento per violazione delle regole disciplinanti la vendita forzata
Cass. civ., sez. III, 6 dicembre 2022, n. 35867 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Espropriazione immobiliare – Vendita – Contestazione della regolarità del procedimento di vendita – Opposizione ex art. 617 c.p.c. avverso il decreto di trasferimento – Legittimazione del debitore Il debitore ha interesse a contestare, mediante l’opposizione agli atti esecutivi di cui all’art. 617 c.p.c., la regolarità del procedimento di vendita e il conseguente decreto di trasferimento, qualora siano state violate le disposizioni di legge che lo disciplinano, ovvero le condizioni fissate nell’avviso di vendita, a prescindere dalla dimostrazione della possibilità, o addirittura della probabilità, che da un nuovo esperimento di vendita si ricavi un prezzo più elevato, ovvero, comunque, dall’allegazione e prova di un altro…
Continua a leggere...Perdita di chance ed intervento estetico non riuscito
Cass. civ., Sez. III, ord., 05.09.2023, n. 25910 – Pres. Travaglino – Rel. Rubino Responsabilità professionale – Danno estetico – Danno da perdita di chance – Presunzioni [1] In tema di risarcimento del danno da perdita di chance, quest’ultima non è una mera aspettativa di fatto, bensì deve tradursi nella concreta ed effettiva possibilità di conseguire un determinato risultato o un certo bene giuridicamente ed economicamente suscettibile di autonoma valutazione, così che la sua perdita configura un danno concreto ed attuale commisurato alla possibilità perduta del risultato sperato .Ne consegue che il soggetto che agisce per ottenere il risarcimento del danno da perdita di chance è tenuto ad allegare e provare l’esistenza dei suoi elementi costitutivi, ossia di una plausibile…
Continua a leggere...Regolamento contrattuale e limiti a lavori nelle parti esclusive che impattino sul decoro
Corte Suprema di Cassazione, Sez. II, Civile, Sentenza n. 37852 del 28 dicembre 2022, Pres. Dott. Felice Manna, Rel. Dott. Antonio Scarpa. “Allorché una clausola del regolamento di condominio, di natura convenzionale, obblighi i condomini a richiedere il parere vincolante della assemblea per l’esecuzione di opere che possano pregiudicare il decoro architettonico dell’edificio, la deliberazione che deneghi il libero consenso all’intervento progettato, ritenendo lo stesso lesivo della estetica del complesso, può essere oggetto del sindacato dell’autorità giudiziaria, agli effetti dell’art. 1137 c.c., soltanto al fine di accertare la situazione di fatto che è alla base della determinazione collegiale, costituendo tale accertamento il presupposto indefettibile per controllare la legittimità della delibera.” CASO Tizio impugnava avanti il tribunale la delibera assembleare del…
Continua a leggere...Sul valore della dichiarazione di non conoscenza resa sotto giuramento dal curatore fallimentare a seguito dell’eccezione di prescrizione presuntiva del credito
Cass., sez. un., 29 agosto 2023, n. 25442 Pres. Amendola, Rel. Federici Procedimento civile – Prescrizione presuntiva – Curatore fallimentare – Giuramento de scientia – Dichiarazione di non conoscenza – Ammissione del credito (C.c. artt. 2737, 2739, 2954, 2955, 2956, 2960; C.p.c. art. 233; L. Fall., artt. 49, 95, 98, 220) In tema di accertamento del passivo fallimentare, qualora, in sede di controversia insorta per il rigetto della ammissione di un credito, maturato in forza di un rapporto riconducibile alla previsione dell’art. 2956, comma 1, n. 2, c.c., sia eccepita dal curatore la prescrizione presuntiva del credito e il creditore deferisca giuramento decisorio, la dichiarazione del curatore di non sapere se il pagamento sia avvenuto o meno produce gli effetti…
Continua a leggere...Il debito assunto dall’aggiudicatario verso il creditore ipotecario ex art. 508 c.p.c. estingue il credito fino a concorrenza del debito assunto e il creditore ipotecario conserva la prelazione sul ricavato per il credito residuo
Cass. civ., sez. III, 21 agosto 2023, n. 24885 – Pres. De Stefano – Rel. Fanticini Espropriazione immobiliare – Immobile gravato da ipoteca – Aggiudicazione – Assunzione del debito da parte dell’aggiudicatario ai sensi dell’art. 508 c.p.c. – Liberazione del debitore nei limiti del debito assunto – Diritto del creditore ipotecario di partecipare alla distribuzione del ricavato per soddisfare il credito residuo – Sussistenza Nell’espropriazione forzata di beni immobili gravati da ipoteca, l’assunzione del debito, con le garanzie a esso inerenti, da parte dell’aggiudicatario ai sensi dell’art. 508 c.p.c. – in accordo col creditore ipotecario e con l’autorizzazione del giudice dell’esecuzione – costituisce una modalità alternativa di pagamento del prezzo di aggiudicazione, che determina, da un lato, l’immediata e incondizionata…
Continua a leggere...Il Regolamento di condominio quant’anche trascritto non è titolo al riconoscimento della proprietà condominiale
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 20.3.2023 n. 7917, Presidente M. Mocci, Estensore A. Carrato Massima: “In tema di condominio, ai sensi dell’art. 1117 c.c., la proprietà condominiale di un fondo separato e autonomo rispetto all’edificio in cui ha sede il Condominio può essere dallo stesso rivendicata soltanto sulla base di un titolo formatosi precedentemente in suo favore, tra i quali non rientra il regolamento di condominio che, quand’anche trascritto, non è opponibile al terzo estraneo alla comunione”. CASO Il Condominio Alfa depositava ricorso presso il Tribunale di Torino, Sezione distaccata di Susa, chiedendo la condanna di Tizio alla reintegrazione dei condomini nel possesso del cortile adibito ad uso parcheggio che il resistente aveva loro impedito di esercitare apponendo un…
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