PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La nullità del contratto preliminare di compravendita di immobile da costruire non può essere dichiarata a edificazione ultimata

Cass. civ., sez. II, 8 febbraio 2023, n. 3817 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto preliminare di compravendita di immobile da costruire – Mancato rilascio di garanzia fideiussoria – Domanda di nullità proposta successivamente all’ultimazione dei lavori e in assenza di insolvenza del promittente venditore – Interesse giuridicamente rilevante e meritevole di tutela – Insussistenza [1] Massima: La domanda di nullità del contratto preliminare di vendita di immobili da costruire per mancato rilascio della garanzia fideiussoria ex art. 2 d.lgs. 20 giugno 2005, n. 122, non può essere accolta, per violazione della clausola di buona fede oggettiva e per carenza di interesse ad agire, allorché essa sia proposta dopo l’ultimazione dei lavori e senza che nelle…

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Il locatore non è responsabile dei vizi conosciuti o conoscibili dal conduttore sul bene locato

Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 3.3.2020 n. 5968, Presidente U. Armano, Estensore M. Dell’Utri Massima: “In materia di locazione, se il conduttore, essendo a conoscenza della destinazione d’uso dell’immobile locato nel momento in cui al contratto venne data attuazione e, quindi, anche dell’inidoneità dello stesso a realizzare il proprio interesse, abbia accettato il rischio economico dell’impossibilità di utilizzazione dell’immobile stesso come rientrante nella normalità dell’esecuzione della prestazione, non sussistono i requisiti per la risoluzione del contratto ai sensi dell’articolo 1578 c.c.” CASO La Società Alfa impugnava la sentenza di primo grado dinanzi la Corte d’Appello di Napoli la quale accoglieva il gravame, in totale riforma della decisione del giudice di prime cure, e rigettava la domanda proposta dalla Soc….

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Errore materiale nella vocatio in ius e nullità dell’atto di appello

Cass., sez. II, 10 luglio 2023, n. 19473, Pres. Bertuzzi – Est. Chieca [1] Processo civile – Nullità della citazione – Errore sulle generalità dell’appellato contenuto nella citazione d’appello e in relata di notifica – Vizi della vocatio in ius – Riconducibilità – Notifica correttamente avvenuta al procuratore della parte costituita in primo grado – Sanabilità – Affermazione Massima: “Qualora l’atto di appello indichi gli estremi della sentenza impugnata e il numero di ruolo generale del procedimento di primo grado, ne riassuma lo svolgimento e contenga delle conclusioni rivolte esclusivamente nei confronti della parte costituita in primo grado, e venga altresì notificato al procurator ad litem della parte costituita nel pregresso grado di giudizio, che ha accettato il piego senza…

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La sospensione dell’efficacia esecutiva del titolo non impedisce la trascrizione del pignoramento

Cass. civ., sez. III, 22 dicembre 2022, n. 37558 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Espropriazione immobiliare – Pignoramento – Notifica e trascrizione – Effetti – Sospensione dell’esecutività del titolo esecutivo dopo la notificazione del pignoramento e prima della sua trascrizione – Conseguenze – Sospensione ex art. 623 c.p.c. – Impossibilità di procedere alla trascrizione del pignoramento – Esclusione In materia di espropriazione immobiliare, il pignoramento è strutturato come fattispecie a formazione progressiva, nella quale la notificazione dell’ingiunzione all’esecutato segna l’inizio del processo esecutivo e la trascrizione nei registri immobiliari ha la funzione di completare il pignoramento e di renderlo opponibile ai terzi; pertanto, la sospensione dell’esecutività del titolo esecutivo – se disposta dopo la notifica del pignoramento, ma…

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La legittimazione attiva all’azione di manutenzione in caso di accessione del possesso

Corte di Cassazione,Ordinanza 3 Settembre 2021 n.23868, Presidente Dott.ssa R. Di Virgilio, Estensore Dott.ssa A. Casadonte. Massima: “Ai fini della legittimazione attiva all’esercizio dell’azione di manutenzione la richiesta qualità di possessore del bene non è incompatibile con la possibilità che il soggetto che ha subito la molestia e quello che agisce processualmente per la tutela possessoria siano diversi, attesa la facoltà prevista dall’art.1146, comma 2, cod. civ. di invocare in caso di successione a titolo particolare, inter vivos o mortis causa, il cumulo del possesso di chi esercitava il possesso al momento della turbativa con quello di chi lo esercita al momento del ricorso possessorio, sempre che ne sussista il titolo e l’instaurazione della relazione di fatto con il bene”. …

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IMU: la Suprema Corte rimette alla Consulta la mancata esenzione IMU per l’immobile occupato abusivamente

Parole chiave Corte di Cassazione – Corte Europea dei Diritti dell’Uomo – questione di legittimità costituzionale – occupazione abusiva di immobile – esenzione IMU – diritto di proprietà – possesso – indisponibilità – denuncia – capacità contributiva – uguaglianza tributaria – domanda di rimborso Sintesi La Corte di Cassazione ha dichiarato rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale relativa all’Art. 9, c. 1, D. Lgs. n. 23/2011 (nella sua formulazione originaria, applicabile ratione temporis) in riferimento all’Art. 3, 42 e 53, Cost., nella parte in cui non prevede l’esenzione dell’IMU nell’ipotesi di occupazione abusiva dell’immobile che non possa essere liberato, pur in presenza di denuncia agli organi istituzionali preposti. Al centro della decisione la tutela effettiva della…

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Patrocinio a spese dello Stato e contestazione delle spese di lite

Cass., sez. III, 18 maggio 2023, n. 13666, Pres. Frasca – Est. Saija [1] Patrocinio a spese dello Stato – Condanna alle spese in favore della parte ammessa al beneficio – Liquidazione in misura superiore rispetto agli importi erogabili dallo Stato in favore della medesima parte – Contestazione di tale quantificazione – Inammissibilità – Fondamento “La parte non ammessa al patrocinio a spese dello Stato che sia stata condannata, all’esito del giudizio, al pagamento delle spese di lite direttamente in favore della parte ammessa al beneficio non può contestarne la quantificazione, sul presupposto che l’Erario erogherebbe alla parte beneficiata un importo inferiore a quello liquidato, giusta la disposizione degli artt. 82 e 130 del d.P.R. n. 115 del 2002, attesa…

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La nullità dell’assegnazione forzata del credito consente la ripetizione della somma versata dal terzo pignorato al creditore assegnatario

Cassazione civile, Sez. III, ord. 14 giugno 2023, n. 17021, Pres. De Stefano, Est. Rossi Esecuzione forzata presso terzi – provvedimento di assegnazione – successivo accoglimento dell’opposizione agli atti esecutivi – azione di ripetizione di indebito oggettivo (Cod. Civ. 2033; Cod. Proc. Civ. artt. 553, 617) “L’attuazione della ordinanza di assegnazione ex art. 553 cod. proc. civ. (cioè la riscossione dei crediti da parte dei soggetti assegnatari) non importa il venir meno dell’interesse alla decisione sull’opposizione agli atti esecutivi che sia stata rite et recte proposta ai sensi dell’art. 617 cod. proc. civ. per far valere il vizio di tale ordinanza” “Il tempestivo esperimento del rimedio, accolto successivamente alla chiusura della procedura esecutiva, legittima la parte vittoriosa a promuovere azione di…

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La Corte Suprema si pronuncia in materia di regime probatorio dell’elemento soggettivo della revocatoria fallimentare di rimesse bancarie

Cass. civ. Sez. Prima Sent., 17/05/2023, n. 13455, Pres. Genovese, Est. Crolla Revocatoria fallimentare e conoscenza in capo al terzo dello stato di insolenza del suo dante causa [1] In tema di revocatoria fallimentare, la conoscenza in capo al terzo dello stato di insolenza del suo dante causa dovrebbe portare il giudice a ritenere che il terzo, facendo uso della sua normale prudenza e avvedutezza – rapportata anche alle sue qualità personali e professionali, nonché alle condizioni in cui si è trovato concretamente ad operare – non possa non aver percepito i sintomi rivelatori dello stato di decozione del debitore. Disposizioni applicate Art. 67, comma 2 R.D. n. 367 del 1942, artt. 2727 e 2729 c.c. CASO Il curatore fallimentare…

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Regolamento contrattuale e limiti a lavori nelle parti esclusive che impattino sul decoro

Corte Suprema di Cassazione, Sez. II, Civile, Sentenza n. 37852 del 28 dicembre 2022, Pres. Dott. Felice Manna, Rel. Dott. Antonio Scarpa. Massima: “Allorché una clausola del regolamento di condominio, di natura convenzionale, obblighi i condomini a richiedere il parere vincolante della assemblea per l’esecuzione di opere che possano pregiudicare il decoro architettonico dell’edificio, la deliberazione che deneghi il libero consenso all’intervento progettato, ritenendo lo stesso lesivo della estetica del complesso, può essere oggetto del sindacato dell’autorità giudiziaria, agli effetti dell’art. 1137 c.c., soltanto al fine di accertare la situazione di fatto che è alla base della determinazione collegiale, costituendo tale accertamento il presupposto indefettibile per controllare la legittimità della delibera.”  CASO Tizio impugnava avanti il tribunale la delibera assembleare…

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