PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
I vari profili del danno da cose in custodia
Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 12.7.2022 n. 21977, Presidente A. Spirito, Estensore M. Rossetti Massima: «La responsabilità del custode, ai sensi dell’art. 2051 c.c., sussiste non solo allorquando il danno scaturisca quale effetto dell’intrinseco dinamismo della cosa, ma anche laddove consegua a un’azione umana che determini l’insorgenza di un processo dannoso nella cosa medesima». CASO Tizio conveniva innanzi al Tribunale di Milano Caio in quanto quest’ultimo aveva eseguito nel proprio appartamento, soprastante quello di Tizio, dei lavori di ristrutturazione che avevano provocato delle infiltrazioni d’acqua nel piano sottostante con conseguenti danni al soffitto e all’impianto elettrico. Caio, di contro, chiedeva il rigetto della richiesta di risarcimento danni promossa da Tizio e l’autorizzazione a chiamare in causa i tre appaltatori…
Continua a leggere...L’inoppugnabilità della forza pienprobante della confessione giudiziale a mezzo di testimonianze e presunzioni di segno contrario: una discutibile applicazione di questo principio
Cass., Sez. II, ord., 9 ottobre 2023, n. 28255 Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Prove civili – Confessione giudiziale – Efficacia di piena prova – Prova contraria a mezzo di testimonianze e presunzioni – Inammissibilità (c.c. artt. 2730, 2734; c.p.c. art. 116) [1] In tema di valutazione della prova, a fronte della confessione giudiziale resa, non può essere data prevalenza a fatti contrari, e non meramente specificativi, come emergenti dalle deposizioni testimoniali ammesse su istanza della stessa parte confitente e dalla prova documentale indiretta. CASO [1] Nel giudizio di risoluzione di un contratto preliminare di vendita immobiliare, introdotto dal promissario acquirente per inadempimento della controparte, promittente alienante, rilievo decisivo aveva assunto la circostanza dell’esecuzione della clausola contrattuale che prevedeva…
Continua a leggere...La Cassazione chiarisce le regole del subprocedimento incidentale per l’accertamento dell’obbligo del terzo pignorato e della successiva opposizione agli atti esecutivi (artt. 549 e 617, comma 2, c.p.c.)
Cassazione civile, Sez. III, sent. 18 ottobre 2023, n. 28926, Pres. De Stefano, Est. Rossi Espropriazione presso terzi – contestazione della dichiarazione del terzo – opposizione agli atti esecutivi (Cod. Proc. Civ. artt. 543, 548, 549, 617) [I] “L’ordinanza con la quale il giudice dell’esecuzione, mediante sommario accertamento, risolve questioni relative all’esistenza della posizione debitoria del terzo va impugnata con ricorso diretto al giudice dell’esecuzione ai sensi del secondo comma dell’art. 617 del codice di rito, trattandosi di reazione avverso un atto del procedimento esecutivo” (massima redazionale) [II] “Il subprocedimento di accertamento dell’obbligo del terzo postula, in caso di contestazione della dichiarazione del terzo ad opera del creditore, la formulazione di una ‘istanza di parte (cioè a dire un atto…
Continua a leggere...La responsabilità del notaio rogante per mancato accertamento della capacità legale di contrarre delle parti
Cass. civ. Sez. Terza Sent., 13/09/2023, n. 26448, Pres. Scarano, Est. Valle Atto stipulato da persona dichiarata fallita – Omesso accertamento di tale qualità da parte del notaio rogante – Responsabilità del notaio – Onere probatorio [1] Il notaio, avendo l’obbligo di accertare la capacità legale di contrarre delle parti dell’atto rogando, è responsabile del danno patito dall’acquirente di un immobile venduto da persona già dichiarata fallita al momento della stipula, a meno che non dimostri che nemmeno con l’uso della diligenza professionale da lui esigibile avrebbe potuto accertare l’esistenza della sentenza dichiarativa di fallimento. Disposizioni applicate Art. 28, n. 1 l. not., artt. 54, 55 e 56 r.d.l. 10 settembre 1914, n. 1326, art. 1176 c.c. CASO La controversia…
Continua a leggere...Decreto di revoca giudiziale dell’amministratore di condominio ed impugnazione
Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 2.2.2023 n. 3198, Presidente F. Manna, Estensore A. Scarpa Massima: “In tema di condominio negli edifici, è inammissibile il ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 111 Cost., avverso il decreto con il quale la corte d’appello provvede sul reclamo contro il decreto del tribunale in tema di revoca dell’amministratore di condominio, previsto dagli art. 1129 cod. civ. e 64 disp. att. cod. civ., trattandosi di provvedimento che non ha carattere decisorio, giacché non preclude la richiesta di tutela giurisdizionale piena, in un ordinario giudizio di cognizione, del diritto su cui il provvedimento incide; tale ricorso è, invece, ammissibile soltanto avverso la statuizione relativa alla condanna al pagamento delle spese del procedimento, concernendo posizioni giuridiche…
Continua a leggere...La liquidazione del danno da lucro cessante per mancato pagamento dei canoni di locazione sino alla scadenza del contratto
Cassazione civile, sez. VI 3, Ordinanza del 5.1.2023 n. 194, Presidente A. Scrima, Estensore S. G. Guizzi «Il locatore può sottrarsi all’obbligo di restituzione del deposito cauzionale a condizione che proponga domanda giudiziale per l’attribuzione dello stesso, in tutto o in parte a copertura di specifici danni subiti, di qualsiasi natura e non solo quelli subiti dalla res locata, ovvero di importi rimasti impagati. In caso di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, il locatore ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale corrispondente alle somme che avrebbe conseguito se le obbligazioni fossero state adempiute, detratto l’utile ricavato o ricavabile con l’uso della normale diligenza dall’immobile nel periodo intercorso tra la risoluzione prematura ed il termine convenzionale del…
Continua a leggere...Brevi note in tema di notificazione nella residenza, nella dimora o nel domicilio
Cass., sez. II, 5 ottobre 2023, n. 28090, Pres. Lombardo, Est. Bertuzzi [1] Notificazione – Notificazione nella residenza, nella dimora o nel domicilio – Consegna copia dell’atto a persona di famiglia o addetta alla casa, all’ufficio o all’azienda – Onere della prova In caso di notificazione ai sensi dell’art. 139 c.p.c., la qualità di persona di famiglia, di addetta alla casa, all’ufficio o all’azienda, di vicina di casa, di chi ha ricevuto l’atto si presume iuris tantum dalle dichiarazioni recepite dall’ufficiale giudiziario nella relata di notifica, incombendo sul destinatario dell’atto, che contesti la validità della notificazione, l’onere di fornire la prova contraria ed, in particolare, di provare l’inesistenza di un rapporto con il consegnatario comportante una delle qualità su indicate…
Continua a leggere...Conseguenze e rimedi in caso di deposito incompleto o tardivo della documentazione prescritta dall’art. 567 c.p.c.
Cass. civ., sez. III, 17 ottobre 2023, n. 28846 – Pres. Rubino – Rel. Tatangelo Espropriazione immobiliare – Documentazione ex art. 567 c.p.c. – Termine per il deposito – Inosservanza – Rilevabilità – Completezza o meno della documentazione – Conseguenze Massima: “Qualora rilevi il tardivo o incompleto deposito della documentazione prescritta dall’art. 567 c.p.c., il giudice dell’esecuzione non potrà emettere l’ordinanza di vendita: se la documentazione è stata depositata tempestivamente ma è incompleta, dovrà ordinarne l’integrazione in un termine perentorio, ai sensi dell’art. 567, comma 3, c.p.c., mentre se il deposito è avvenuto tardivamente o non è avvenuto affatto, dovrà dichiarare, anche d’ufficio, l’estinzione del processo esecutivo”. CASO Il giudice dell’esecuzione disponeva la vendita dell’immobile pignorato, non rilevando che la…
Continua a leggere...Le clausole di garanzia nella compravendita di partecipazioni sociali
Cass. civ., sez. II, 5 aprile 2023, n. 9347 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto di compravendita di partecipazioni sociali – Clausola di garanzia del venditore sulla sopravvenienza di passività fiscali e previdenziali incidenti sul patrimonio della società – Nullità per indeterminatezza – Esclusione – Condizioni [1] Massima: “In tema di cessione di partecipazioni sociali, soddisfa il requisito della determinabilità dell’oggetto – ed è dunque valida e non viola il canone di buona fede oggettiva – la clausola del contratto che preveda l’adeguamento del corrispettivo fissato alle sopravvenienze passive successivamente accertate (ossia verificate dopo la cessione), facenti capo alla società target, per fatti accaduti prima del perfezionamento dell’accordo traslativo, in ordine a causali specificate nei confronti…
Continua a leggere...La diligenza del buon padre di famiglia nell’utilizzo della cosa locata
Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 15.4.2022, Presidente D. Sestini, Estensore F. M. Cirillo Massima: “In materia di locazione, il conduttore risulta sempre obbligato ad osservare, nell’utilizzo della cosa locata, la diligenza del buon padre di famiglia, ai sensi dell’art. 1587 n. 1 c.c., con il conseguente divieto di effettuare innovazioni che ne modifichino la destinazione e la natura, indipendentemente dall’obbligo, ex art. 1590 c.c., di restituire al termine del rapporto la cosa locata nello stesso stato in cui essa è stata consegnata, sicché il locatore ha diritto di esigere in ogni tempo l’osservanza dell’obbligazione di cui al citato art. 1587 n. 1 c.c. e di agire nei confronti del conduttore inadempiente”. CASO Tizio ricorreva al Tribunale di Foggia, Sezione…
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