PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La riforma della responsabilità civile dei magistrati

In seguito ad un lungo e travagliato iter parlamentare, la legge n. 18 del 27 febbraio 2015 ha portato a compimento la riforma della disciplina in materia di responsabilità civile dei magistrati. Al fine di ottemperare alle indicazioni provenienti dalla Corte di giustizia dell’Unione Europea, il legislatore, pur lasciando inalterato il principio della responsabilità indiretta dei magistrati, ha ampliato le fattispecie di colpa grave, eliminato il c.d. filtro di ammissibilità, e reso obbligatoria l’azione di rivalsa da parte dello Stato. Originariamente disciplinata negli artt. 55 e 56 del codice di procedura civile, travolti dall’iniziativa referendaria del 1987, la responsabilità civile dei magistrati è oggi prevista dalla l. n. 117/1988, sul cui testo è intervenuta la novella apportata dalla l. n….

Continua a leggere...

Piena discrezionalità del giudice nell’autorizzare il convenuto a chiamare in causa il terzo

Cass., Sez. III, 12 maggio 2015, n. 9570 Scarica la sentenza Procedimento civile – Intervento coatto su istanza di parte – Fissazione di una nuova udienza ex art. 269 c.p.c. – Ipotesi diverse da litisconsorzio necessario – Provvedimento discrezionale del giudice(C.p.c. artt. 102, 269) [1] In tema di chiamata in causa di un terzo su istanza di parte, al di fuori delle ipotesi di litisconsorzio necessario, è discrezionale il provvedimento del giudice di fissazione di una nuova udienza per consentire la citazione del terzo; pertanto, sebbene sia stata tempestivamente richiesta dal convento la chiamata in causa del terzo in manleva o in regresso, il giudice può rifiutare di fissare una nuova prima udienza per la costituzione del terzo. CASO[1] In una causa…

Continua a leggere...

Impugnazione del testamento olografo: le Sezioni Unite scelgono la terza via

Cass., Sez. Un., 15 giugno 2015, n. 12307 Scarica la sentenza Procedimento civile – Prova documentale – Testamento olografo – Falsità – Azione di accertamento negativo(C.c. artt. 602, 606, 2697, 2700; C.p.c. artt. 214, 221)  [1] La parte che contesti l’autenticità del testamento olografo deve proporre domanda di accertamento negativo della provenienza della scrittura, e l’onere della relativa prova, secondo i principi generali dettati in tema di accertamento negativo, grava sulla parte stessa. CASO[1] Nel caso di specie veniva contestata l’autenticità del testamento olografo in quanto recante data successiva al sorgere della malattia che aveva ridotto il de cuius in stato di totale incoscienza sino al decesso. La Corte d’appello confermava la sentenza di primo grado, che aveva rigettato la domanda…

Continua a leggere...

Lettura del (solo) dispositivo e nullità della sentenza nella decisione a seguito di trattazione orale

La Suprema Corte, con il provvedimento del 30 marzo 2015, n. 6394 (scarica la sentenza), in Foro it., Rep. 2015, voce Procedimento civile, n. 31, ha dichiarato la nullità della sentenza pronunciata ex art. 281 sexies c.p.c., in un caso in cui il giudice si era limitato a dare lettura in udienza del solo dispositivo e, in un secondo momento, aveva depositato in cancelleria la motivazione. La disposizione appena citata prevede che il giudice «fatte precisare le conclusioni può ordinare la discussione orale della causa nella stessa udienza o, su istanza di parte, in un’udienza successiva e pronunciare sentenza al termine della discussione, dando lettura del dispositivo e della concisa esposizione delle ragioni di fatto e di diritto della decisione»….

Continua a leggere...

Contumacia in primo grado ed interesse ad impugnare

Trib. Perugia, 30 giugno 2015, n. 1100 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Appello – Contumacia in primo grado – Interesse ad impugnare – Legittimazione ad impugnare – Carenza(Cod. proc. civ., artt. 100, 291; D. Lgs. n. 150 del 2011, art. 6) [1] La legittimazione e l’interesse ad impugnare presuppongono che il soccombente abbia manifestato interesse a resistere nel precedente grado di giudizio e che nello stesso abbia rivestito la qualità di parte. Pertanto la mancata costituzione in primo grado è manifestazione di un disinteresse che determina il difetto di interesse e di legittimazione ad impugnare, con conseguente declaratoria di improcedibilità dell’appello. CASO[1] In una fattispecie concreta regolata in primo grado di fronte al Giudice di pace di Terni mediante…

Continua a leggere...

Le limitazioni probatorie del terzo nell’esecuzione forzata esattoriale

Trib. Lucca, 1 agosto 2014, sent. n. 1261 Scarica la sentenza Esecuzione forzata in genere – Esecuzione esattoriale – Opposizione di terzo all’esecuzione – Limiti probatori(cod. proc. civ., artt. 619 e 621; D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, artt. 58 e 63) Esecuzione forzata in genere – Opposizione di terzo all’esecuzione –Prova della data certa(cod. proc. civ., artt. 619 e 621; cod. civ. artt. 2702 e 2704) [1] Nella opposizione di terzo all’esecuzione esattoriale, i limiti probatori del diritto del terzo opponente sono regolati dall’art. 621 c.p.c. e non dall’art. 63 d.p.r. 29 settembre 1973, salvo che si tratti di uno dei terzi di cui all’art. 58 d.p.r. 29 settembre 1973 n. 602 [2] Nell’opposizione di terzo all’esecuzione ai sensi…

Continua a leggere...

Il “riesame” della convalida del trattenimento del cittadino straniero presso il CIE

Giudice di pace di Roma, decr. 24 aprile 2015 Scarica il provvedimento Straniero – Espulsione dal territorio dello Stato – Esecuzione dell’espulsione – Convalida del trattenimento – Istanza di riesame(Cod. proc. civ., art. 737; d. leg. 25 luglio 1998, n. 286, testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, art. 13, 14; direttiva  2008/115/CE del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, art. 15)  [1] E’ ammissibile l’istanza di riesame delle condizioni con cui è stata convalidato il trattenimento presso il CIE di un cittadino di uno Stato che non è membro dell’Unione Europea.  CASO[1] Nel caso…

Continua a leggere...

L’insospettabile fascino del petitum sostanziale: le Sezioni Unite consentono di trasformare l’azione ex art. 2932 c.c. in domanda di accertamento della proprietà

Cass. civ. Sez. Unite, 15 giugno 2015, n. 12310 Scarica la sentenza Domanda giudiziale – Modificazione – Domanda di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto ex art. 2932 cod. civ. – Trasformazione in domanda di accertamento dell’avvenuto acquisto della proprietà – Ammissibilità  (C.p.c. artt. 183, 189, 395; C.c. art. 2932) [1] La modificazione della domanda ammessa a norma dell’art. 183 c.p.c., può riguardare anche uno o entrambi gli elementi identificativi della medesima sul piano oggettivo (petitum e causa petendi), sempre che la domanda così modificata risulti in ogni caso connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio, e senza che per ciò solo si determini la compromissione delle potenzialità difensive della controparte ovvero l’allungamento dei tempi processuali. Ne consegue che…

Continua a leggere...

Notificazione della sentenza al difensore volontariamente cancellato dall’albo

Cass., Sez. I, 19 giugno 2015, n. 12758 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Decorrenza del termine breve per impugnare – Requisiti di validità della notificazione della sentenza – Cancellazione volontaria dall’albo del difensore costituito in primo grado – Tardività del gravame(C.p.c., artt. 83, 85, 285, 301, co. 3, 325, 326 c.p.c.) [1] La volontaria cancellazione dall’albo del difensore costituito in primo grado determina la decadenza dall’ufficio di procuratore o di avvocato e fa venir meno lo jus postulandi ed il potere di compiere e ricevere atti processuali, con la conseguenza che la notifica della sentenza effettuata a detto procuratore è affetta da inesistenza. In caso di cancellazione volontaria dall’albo del procuratore di controparte costituito in prime cure, pertanto, la notifica…

Continua a leggere...

Il nuovo art. 2929 bis c.c. : espropriabilità dei «beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito»

L’art. 12 del decreto legge 27 giugno 2015, n. 83 ha previsto, tra le altre misure in materia fallimentare, civile e processuale civile, l’introduzione con efficacia decorrente dalla sua entrata in vigore (27.6.2015) dell’art.2929 bis c.c., il quale disciplina l’espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito. Da ora in poi il creditore potrà immediatamente sottoporre ad espropriazione i beni immobili e mobili registrati che il debitore ha sottoposto ad un vincolo di indisponibilità o di alienazione, sempre che detto atto sia compiuto a titolo gratuito e successivamente al sorgere del credito e a patto che la trascrizione del pignoramento avvenga nel termine di un anno dalla data in cui l’atto pregiudizievole è stato trascritto. 1….

Continua a leggere...