PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Il nuovo art. 2929 bis c.c. : espropriabilità dei «beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito»
L’art. 12 del decreto legge 27 giugno 2015, n. 83 ha previsto, tra le altre misure in materia fallimentare, civile e processuale civile, l’introduzione con efficacia decorrente dalla sua entrata in vigore (27.6.2015) dell’art.2929 bis c.c., il quale disciplina l’espropriazione di beni oggetto di vincoli di indisponibilità o di alienazioni a titolo gratuito. Da ora in poi il creditore potrà immediatamente sottoporre ad espropriazione i beni immobili e mobili registrati che il debitore ha sottoposto ad un vincolo di indisponibilità o di alienazione, sempre che detto atto sia compiuto a titolo gratuito e successivamente al sorgere del credito e a patto che la trascrizione del pignoramento avvenga nel termine di un anno dalla data in cui l’atto pregiudizievole è stato trascritto. 1….
Continua a leggere...Compatibilità del giudice che ha deciso la fase sommaria del c.d. rito Fornero a decidere anche l’opposizione
Cass. 17 febbraio 2015, n. 3136 Scarica la sentenza Lavoro e previdenza (controversie in materia di) – Licenziamento – Impugnazione – Rito speciale – Fase sommaria e opposizione – Compatibilità dello stesso giudice(Cod. proc. civ., art. 51; l. 28 giugno 2012 n. 92, art. 1, commi 47-51 [1] Il giudice che ha deciso la fase sommaria del rito speciale per l’impugnativa del licenziamento di cui alla l. 92/12, art. 1, commi 47 ss., non è incompatibile nella successiva ed eventuale fase di opposizione e la sentenza da esso emessa all’esito di tale seconda fase non è nulla. CASO[1] La Cassazione riconosce la compatibilità del giudice che ha deciso la fase sommaria del c.d. rito Fornero a decidere anche la successiva fase…
Continua a leggere...L’insospettabile fascino del petitum sostanziale: le Sezioni Unite consentono di trasformare l’azione ex art. 2932 c.c. in domanda di accertamento della proprietà
Cass. civ. Sez. Unite, 15 giugno 2015, n. 12310 Scarica la sentenza Domanda giudiziale – Modificazione – Domanda di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere il contratto ex art. 2932 cod. civ. – Trasformazione in domanda di accertamento dell’avvenuto acquisto della proprietà – Ammissibilità (C.p.c. artt. 183, 189, 395; C.c. art. 2932) [1] La modificazione della domanda ammessa a norma dell’art. 183 c.p.c., può riguardare anche uno o entrambi gli elementi identificativi della medesima sul piano oggettivo (petitum e causa petendi), sempre che la domanda così modificata risulti in ogni caso connessa alla vicenda sostanziale dedotta in giudizio, e senza che per ciò solo si determini la compromissione delle potenzialità difensive della controparte ovvero l’allungamento dei tempi processuali. Ne consegue che…
Continua a leggere...Notificazione della sentenza al difensore volontariamente cancellato dall’albo
Cass., Sez. I, 19 giugno 2015, n. 12758 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Decorrenza del termine breve per impugnare – Requisiti di validità della notificazione della sentenza – Cancellazione volontaria dall’albo del difensore costituito in primo grado – Tardività del gravame(C.p.c., artt. 83, 85, 285, 301, co. 3, 325, 326 c.p.c.) [1] La volontaria cancellazione dall’albo del difensore costituito in primo grado determina la decadenza dall’ufficio di procuratore o di avvocato e fa venir meno lo jus postulandi ed il potere di compiere e ricevere atti processuali, con la conseguenza che la notifica della sentenza effettuata a detto procuratore è affetta da inesistenza. In caso di cancellazione volontaria dall’albo del procuratore di controparte costituito in prime cure, pertanto, la notifica…
Continua a leggere...I presupposti per l’accesso del creditore esecutante alle banche dati tramite i gestori
Trib. Mantova, ord. 3 febbraio 2015 Scarica l’ordinanza Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare – Presupposti (Cod. proc. civ., art. 492 bis). Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – Ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare – Istanza del creditore di accesso tramite i gestori – Ammissibilità (Cod. proc. civ., art. 492 bis; disp. att. cod. proc. civ., art. 155 quater, 155 quinquies). [1] L’istanza di autorizzazione alla ricerca dei beni da pignorare con modalità telematiche può essere avanzata dal creditore munito di titolo esecutivo e di precetto, non essendo necessario che costui abbia già iniziato l’esecuzione. [2] Se per motivi di carattere tecnologico non sia possibile accedere alle banche dati tramite…
Continua a leggere...La nozione di atto “endoprocessuale” ai fini del deposito telematico obbligatorio: lo strano caso del reclamo cautelare
Trib. di Foggia, ord. 15 maggio 2015 ; Trib. di Asti, ord. 23 marzo 2015 Tribunale di AstiScarica l’ordinanza Procedimento civile – Processo civile telematico – Deposito degli atti – Reclamo cautelare – Natura – Conseguenze (Cod. proc. civ., artt. 121, 156, 669 terdecies; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in l. 17 dicembre 2012, n. 221, art. 16 bis) [1] Il ricorso per reclamo cautelare ha natura di atto introduttivo del relativo giudizio, con la conseguenza che spetta alla parte la facoltà di scelta tra deposito in forma cartacea o telematica dell’atto. Anche se si volesse qualificare tale atto come proveniente da una parte già costituita (nella precedente fase del giudizio cautelare), il deposito del reclamo in forma cartacea dovrà nondimeno ritenersi…
Continua a leggere...Ennesima riforma del processo telematico nel D.L. 27 giugno 2015, n. 83
Il D.L. 27 giugno 2015, n. 83, entrato in vigore il 27 giugno scorso, ha introdotto alcune novità nell’ambito del processo civile telematico al fine di accelerare ed uniformare il percorso di “digitalizzazione” del processo civile, già avviato con le precedenti riforme. 1. Il deposito telematico degli atti introduttivi Ai sensi dell’art. 16 bis, 1° comma, d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv. con modificazioni nella l. 17 dicembre 2012, n. 221, l’obbligo del deposito telematico sussiste, sia in primo sia in secondo grado, solo per gli atti ed i documenti depositati dai difensori delle parti precedentemente costituite, non anche per gli atti introduttivi, fatta eccezione per il ricorso nel giudizio monitorio, per il quale l’obbligatorietà del deposito telematico…
Continua a leggere...Le Sezioni Unite escludono la nullità della sentenza riproduttiva degli atti di parte
Cass., Sez. Un., 16 gennaio 2015, n. 642 Scarica la sentenza Procedimento civile – sentenza – contenuto – motivazione – mera riproduzione di un atto di parte – nullità – esclusione (Disp. att. cod. proc. civ. art. 118; Cod. proc. civ. artt. 132, 360 c.p.c.; Cost. art. 111) [1] Non è affetta da nullità la sentenza la cui motivazione, pur riproducendo il contenuto di un atto di parte, esponga in maniera chiara, univoca ed esaustiva le ragioni sulle quali il giudice ha fondato la decisione. CASO[1] La controversia ha ad oggetto l’impugnazione di un avviso di accertamento emesso dall’Agenzia dell’Entrate. Soccombente tanto in primo grado quanto in appello, il ricorrente propone ricorso per Cassazione, ai sensi dell’art. 360, n. 4,…
Continua a leggere...Impugnabilità per cassazione della sentenza di rimessione al primo giudice
Cass., sez. I, 26 marzo 2015, n. 6127 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Sentenza di appello che rimette al giudice di primo grado ex art. 353 o 354 c.p.c. – Sentenza definitiva o sentenza non definitiva ex art. 360, co. 3, c.p.c. – Questione di massima di rilevante importanza – Rimessione al Primo Presidente(Cod. proc. civ., artt. 353, 354, 360) [1] È questione di massima di rilevante importanza quella relativa alla ammissibilità dell’impugnazione della sentenza con cui il giudice di appello rimette al primo giudice ai sensi dell’art. 353 o dell’art. 354 c.p.c., essendo controversa la sua natura di sentenza non definitiva ex art. 360, co. 3, c.p.c.; pertanto, sono rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione…
Continua a leggere...Se l’espropriazione presso terzi diventa improcedibile per il fallimento del debitore, il terzo pignorato, che aveva reso dichiarazione positiva, può sollevare l’eccezione di compensazione
Cass., Sez. I, 4.3.2015, n. 4380 Scarica la sentenza Fallimento – divieto di azioni esecutive individuali – improcedibilità dell’espropriazione presso terzi – compensazione del credito in altro giudizio intrapreso dalla curatela – ammissibilità.(cod. proc. civ. art. 543 ss.; r.d. 16 marzo 1642 n. 267, legge fallimentare, art. 51, 56, 107) [1] In caso di pignoramento presso terzi avente ad oggetto crediti nascenti da rapporto di conto corrente bancario, la dichiarazione positiva resa dall’istituto bancario terzo pignorato nella procedura espropriativa, in seguito dichiarata improcedibile per il sopravvenuto fallimento del debitore, non preclude alla stessa banca, convenuta in un giudizio ordinario intrapreso dalla curatela fallimentare del debitore esecutato per il pagamento del saldo del conto corrente in precedenza pignorato, di eccepire in…
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