PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Uno sguardo al procedimento «sommario» per la liquidazione degli onorari agli Avvocati
A seguito dell’entrata in vigore del d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, il dichiarato obiettivo di riduzione e semplificazione dei riti civili speciali attraverso la loro riconduzione a tre modelli processuali fondamentali (il rito ordinario, il rito del lavoro e il rito sommario di cognizione) pare sia stato disatteso. Piuttosto che ad «un’inversione di tendenza rispetto al passato», il nuovo corpus normativo ha favorito la proliferazione di diversi riti speciali da applicarsi a ciascuna delle controversie assoggettate all’intervento normativo. In particolare, emerge la lacunosità della disciplina inerente le controversie in materia di liquidazione degli onorari e diritti degli avvocati, che è il frutto di una distratta redazione normativa e che, dopo pochi anni di applicazione, ha dimostrato le sue annunciate…
Continua a leggere...Il (limitato) potere del giudice dell’esecuzione di sospendere la vendita forzata nella più recente interpretazione della Cassazione
Cass., Sez. III; sentenza 21 settembre 2015, n. 18451 Scarica la sentenza Espropriazione immobiliare – Aggiudicazione – Prezzo ingiusto – Sospensione della vendita – Opposizione agli atti esecutivi– Ipotesi tassative di sospensione(Cod. proc. civ. artt. 586; 617) [1] Il potere di sospensione della vendita forzata ai sensi dell’art. 586 c.p.c. può essere esercitato dal giudice dell’esecuzione dopo l’aggiudicazione laddove: a) siano sopravvenuti fatti nuovi successivi all’aggiudicazione; b) interferenze di natura criminale abbiano influito sul processo di vendita; c) il prezzo del bene sia stato determinato in forza di dolo, scoperto dopo l’aggiudicazione; d) vengano prospettati al giudice fatti noti ad una parte già prima dell’aggiudicazione, purché ci sia il consenso delle altre parti. CASO[1] Con ricorso straordinario in cassazione, ai…
Continua a leggere...Rito lavoro: il potere istruttorio d’ufficio prevale sulle preclusioni e «salva» la prova
Cass., Sez. Lavoro, 17 luglio 2015, n. 15043 Scarica la sentenza Procedimento civile – Rito del lavoro – Preclusioni istruttorie – Poteri del giudice di ammissione di nuovi mezzi di prova – Presupposti(C.p.c. artt. 420, 421, 437) Procedimento civile – Ricorso in cassazione – Principio di autosufficienza – Indicazione specifica delle circostanze oggetto di prova e del contenuto del documento erroneamente interpretato dal giudice del merito – Necessità(C.p.c. artt. 360, 366) [1] Nel rito del lavoro il rigoroso sistema delle preclusioni, che regola in egual modo sia l’ammissione delle prove costituite che di quelle costituende, trova un contemperamento – ispirato all’esigenza della ricerca della ‘verità materiale’, cui è doverosamente funzionalizzato il rito del lavoro – nei poteri d’ufficio del giudice di…
Continua a leggere...La specificità dei motivi di appello al vaglio della giurisprudenza di merito
App. Firenze, Sez. II, 8 aprile 2015 ; App. Potenza, Sez. Lav., 20 maggio 2015 App. Firenze: scarica la sentenza Impugnazioni civili – Requisiti di forma-contenuto atto d’appello – Specificità dei motivi – Nozione – Insussistenza(C.p.c. art. 342) [1] Per superare il vaglio di ammissibilità previsto dall’art. 342 c.p.c., l’appello deve indicare le parti del provvedimento oggetto di impugnazione, suggerendo le modifiche che dovrebbero essere apportate alla ricostruzione del fatto e deve altresì specificare le violazioni di legge denunziate e il loro rapporto di causalità con l’esito della lite. App. Potenza: scarica la sentenza Impugnazioni civili – Requisiti di forma-contenuto atto d’appello – Specificità dei motivi – Nozione – Insussistenza(C.p.c. art. 342) [2] La riforma dell’art. 342 c.p.c. impone all’appellante l’adozione di…
Continua a leggere...Codice del consumo: azione di classe e ricorso straordinario ex art. 111 Costituzione
Cass. 24 aprile 2015, n. 8433 Scarica la sentenza Consumatori e utenti – Azione di classe – Ordinanza di inammissibilità – Ricorso per cassazione – Ammissibilità – Rimessione alle sezione unite.(Cod. proc. civ., art. 360, 376; d.leg. 6 settembre 2005 n. 206, codice del consumo, a norma dell’art. 7 della l. 29 luglio 2003 n. 229, art. 140 bis). [1] La questione concernente l’ammissibilità del ricorso per cassazione avverso l’ordinanza, resa in sede di reclamo dalla Corte d’appello, che dichiara inammissibile l’azione di classe, dev’essere rimessa al primo presidente della Corte di cassazione, affinché valuti l’opportunità di assegnarla alle sezioni unite. CASO[1] La questione attinente alla ricorribilità per cassazione ex art. 111 Cost. dell’ordinanza di inammissibilità dell’azione di classe prevista dall’art. 140-bis codice…
Continua a leggere...L’eccezione di compromesso per arbitrato estero
L’eccezione di compromesso per arbitrato estero apre nel processo una questione di giurisdizione, che però può atteggiarsi diversamente a seconda che la lite devoluta agli arbitri stranieri già di per sé si collochi al di fuori dai limiti della giurisdizione italiana ovvero che la convenzione arbitrale stessa, portando in sé un patto di deroga alla giurisdizione italiana, sottragga ai limiti di essa una lite che per sua natura vi rientrerebbe. In tale ultimo caso la declinatoria di giurisdizione da parte del giudice adito dovrà essere preceduta dalla verifica delle condizioni richieste dall’art. 4 l. 218/95 e dall’art. II Convenzione di New York del 1958. L’eccezione di compromesso per arbitrato estero non trova, nel nostro ordinamento, una specifica e compiuta disciplina,…
Continua a leggere...Arbitrato estero e proponibilità del regolamento di giurisdizione
Cass., sez. un., 26 maggio 2015, n. 10800 Scarica la sentenza Arbitrato estero – Clausola compromissoria – Eccezione di compresso – Natura – Questione di giurisdizione – Configurabilità – Regolamento di giurisdizione –Ammissibilità(Cod. proc. civ., artt. 37, 41, 806, 807, 808; l. 5 gennaio 1994, n. 25; l. 31 maggio 1995, n. 218, artt. 4, 11; d. leg. 2 febbraio 2006, n. 40). [1] Il sancire se una lite appartenga alla competenza giurisdizionale del giudice ordinario e, in tale ambito, a quella sostitutiva degli arbitri rituali, ovvero a quella del giudice amministrativo o contabile, integra una questione di giurisdizione, sicché nell’ipotesi in cui sia stata stipulata una convenzione di arbitrato è ammissibile il regolamento ex art. 41 c.p.c . Il principio va affermato…
Continua a leggere...Giurisdizione sulle ritenute fiscali operate dal terzo pignorato ed efficacia vincolante dell’ordinanza di assegnazione anche oltre l’importo dichiarato dal terzo.
Trib. Palermo, ordinanza 17 luglio 2015 Scarica l’ordinanza Tributi in genere – Controversia tra sostituto e sostituito di imposta – Diritto di rivalsa – Giurisdizione del giudice ordinario(Cod. civ., art. 2909; d. leg. 31 dicembre 1992 n. 546, Disposizioni sul processo tributario, art. 2). Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione presso terzi – Pagamento da parte del terzo pignorato – Ritenuta a titolo di imposta – Presupposti(Cod. proc. civ., art. 533; d.l. 1 luglio 2009, n. 78, Provvedimenti anticrisi, art. 15, comma 2, convertito con l. 3 agosto 2009, n. 102; l. 27 dicembre 1997, n. 449, Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica, art. 21, comma 15). Esecuzione forzata per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione presso terzi – Ordinanza…
Continua a leggere...L’«appendice scritta» ha natura discrezionale: la richiesta delle parti non vincola il giudice a concedere i termini ex art. 183, comma 6, c.p.c.
Trib. Reggio Emilia, 5 marzo 2015, n. 383 Scarica la sentenza Procedimento civile – Memorie successive alla prima udienza – Concessione su istanza di parte – Discrezionalità(C.p.c. artt. 183; Att. C.p.c. art. 80 bis) [1] La richiesta di concessione dei termini ex art. 183, comma 6, c.p.c. non è vincolante per il giudice, che valuterà discrezionalmente se assegnarli in base alla loro effettiva utilità per la decisione della causa e nel rispetto del diritto di difesa delle parti. CASO[1 ] In un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo il Tribunale respinge la richiesta delle parti di concessione dei termini per il deposito delle memorie ex art. 183, comma 6, c.p.c. e decide direttamente la causa ai sensi dell’art. 281 sexies c.p.c. SOLUZIONE[1] Il Tribunale…
Continua a leggere...La notifica dell’impugnazione al procuratore costituito per più parti
Cass., Sez. III, 28 agosto 2015, n. 17271 Scarica la sentenza Notifica impugnazione – notificazione in unica copia al procuratore costituito per più parti – nullità – insussistenza(C.p.c. artt. 160, 170, 330, co. 1) [1] È valida ed efficace la notifica dell’impugnazione, nella specie l’atto di appello, proposta contro più parti assistite dal medesimo procuratore costituitosi in primo grado ed effettuata in unica copia allo stesso. CASO[1] La Corte di appello di Roma aveva dichiarato nulla la notifica dell’atto di appello eseguita, su richiesta dell’appellante, mediante consegna in unica copia al procuratore costituitosi in primo grado, anziché in un numero di copie pari alle parti appellate e da egli effettivamente rappresentate. Avverso tale decisione viene proposto ricorso per cassazione, col quale si…
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