PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Ritardato deposito della sentenza: la Cassazione precisa quando la condotta del magistrato è reiterata e sprovvista di giustificazione
Cass., Sez. Un., 8 luglio 2015, n. 14268Pres. ROVELLI – Est. DI IASI Responsabilità disciplinare dei magistrati – Illecito – Deposito della sentenza – Ritardo – Reiterazione – Onere della prova (D. Lgs. 23 febbraio 2006, n. 109, artt. 1 e 2, comma 1, lett. q) [1] L’illecito disciplinare di cui all’art. 2, comma 1, lett. q) del D. Lgs. 23 febbraio 2006, n. 109 è integrato se il ritardo nel deposito dei provvedimenti si sia verificato più di una volta e il magistrato, relativamente ai casi in cui l’adempimento sia avvenuto oltre l’anno dalla scadenza, non abbia fornito giustificazioni proporzionate all’ampiezza del ritardo. IL CASONel caso di specie il giudice disciplinare ravvisava l’illecito di cui al D.Lgs. 109/2006, art….
Continua a leggere...Natura giuridica del fermo dei beni mobili registrati e conseguenze in materia di opposizione
Cass. Civ., Sez. Unite, ordinanza 22 luglio 2015, n. 15354; Pres. Salmè; Rel. Amendola Scarica l’ordinanza [1] Esecuzione forzata in genere – Esecuzione forzata esattoriale – Fermo amministrativo di beni mobili – natura giuridica [2] Esecuzione forzata – Esecuzione forzata esattoriale – Opposizione al provvedimento di fermo – Competenza per materia e per valore [1] Il fermo dei beni mobili registrati è una misura afflittiva, volta ad indurre il debitore all’adempimento, pur di ottenerne la rimozione (D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 86) [2] Il fermo dei beni mobili registrati, essendo una misura afflittiva, è impugnabile secondo le regole del rito ordinario di cognizione e nel rispetto delle norme generali in tema di riparto di competenza per materia e…
Continua a leggere...La decorrenza del termine breve per impugnare per la parte che notifica la sentenza nel processo litisconsortile
Cass., sez. VI, 22 settembre 2015, n. 18733 (ord.)Pres. Finocchiaro – Est. Cirillo Litisconsorzio nelle fasi di gravame – Termine breve per impugnare – Notificazione della sentenza – Decorrenza per il notificante (C.p.c., artt. 325, 326, 331) [1] Poiché la notifica della sentenza ha una funzione acceleratoria, mettendo in moto il meccanismo dell’impugnazione previsto dall’art. 326 c.p.c., nell’ipotesi di litisconsorzio necessario (di natura processuale, nella specie), il termine breve per l’impugnazione decorre, per il notificante, dalla prima notificazione e non dall’ultima. CASOUn processo, celebrato dinanzi al Tribunale di Catania, avente ad oggetto la responsabilità per i danni occorsi in occasione di un sinistro stradale, vede quali parti, da un lato, il conducente di un veicolo che afferma il proprio incolpevole…
Continua a leggere...Inammissibilità del regolamento di competenza avverso il provvedimento di sospensione diretto a far valere l’inammissibilità della querela di falso
Cass. 30 settembre 2015, n. 19576 (ord.) Scarica l’ordinanza Giudizio davanti al giudice di pace – Querela di falso – Sospensione – Regolamento di competenza per inammissibilità della querela – Inammissibilità del regolamento(C.p.c., artt. 42, 295, 313) È inammissibile il regolamento di competenza, avverso il provvedimento di sospensione del processo, reso dal giudice di pace ex art. 313 c.p.c., per far valere l’inammissibilità della querela, atteso che il controllo di legittimità è limitato alla verifica dell’avvenuta proposizione di querela di falso e che la disposizione non sia stata abusivamente invocata, spettando al giudice della querela l’esame delle questioni procedurali o sostanziali attinenti alla stessa. CASONel corso del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, viene proposto ricorso per regolamento di…
Continua a leggere...Il processo civile telematico approda presso le corti di appello. Spunti per una riflessione.
Abstract L’introduzione dell’obbligo di deposito telematico degli atti cd. endoprocessuali anche nei giudizi dinanzi alla corte di appello offre l’occasione per alcune riflessioni in tema di processo civile telematico. Il deposito obbligatorio degli atti nei giudizi dinanzi alla corte di appello. L’art. 16 bis del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 disciplina l’«Obbligatorietà del deposito telematico degli atti processuali». Tale obbligatorietà è scattata in via generale, per i giudizi dinanzi al tribunale, il 30 giugno 2014 (co. 1), salva la possibilità di un anticipo temporale in determinate sedi giudiziarie ai sensi del co. 5. Per effetto dell’art. 44, co. 2, lett. c), d.l. n. 83/2015 lo stesso art. 16 bis d.l. n. 179/2012 si è arricchito (anche) di un…
Continua a leggere...Essenzialità del termine per la pronuncia del lodo rituale
Cass. 19 gennaio 2015, n. 744 Scarica la sentenza Arbitrato rituale – Lodo – Indefettibilità del termine per la pronuncia – Applicazione termini legali – Superamento – Nullità(Cod. proc. civ. 820, 829) Arbitrato rituale – Lodo – Nullità per decorrenza dei termini – Mancata notifica ex art. 821 c.p.c. – Sanatoria – Fase rescissoria – Ammissibilità(Cod. proc. civ. 820, 821, 829, 830) [1] Nell’arbitrato rituale, le parti possono fissare un termine per la pronuncia del lodo diverso e più lungo rispetto a quello legale, ma non possono rinunciarvi del tutto, prorogando sine die la durata del procedimento arbitrale, a pena di nullità di tale pattuizione. [2] La declaratoria di nullità del lodo, emesso oltre i termini stabiliti, non impedisce…
Continua a leggere...Il foro convenzionale «resiste» alla soppressione dell’ufficio giudiziario
Cass., Sez. VI-2, ord., 9 luglio 2015, n. 14390 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Competenza per territorio – Foro convenzionale – Soppressione dell’ufficio giudiziario – Inefficacia sopravvenuta della clausola – Esclusione – Competenza dell’ufficio giudiziario accorpante – Sussistenza (C.p.c. artt. 28 e 29; D. Lgs. 7 settembre 2012 nn. 155 e 156) [1] L’eliminazione dell’ufficio giudiziario convenzionalmente competente, in assenza di diverse indicazioni delle parti, non rende inefficace la relativa clausola contrattuale, che deve intendersi riferita all’ufficio giudiziario che ha accorpato quello soppresso. CASO[1] L’ordinanza in epigrafe ha deciso il regolamento di competenza proposto contro la decisione del giudice adito di declinare la competenza in favore del tribunale cui risultavano trasferite le funzioni del foro convenzionale prescelto in via esclusiva…
Continua a leggere...Nullità del contratto e rilevabilità d’ufficio: «istruzioni per l’uso» alla luce dell’orientamento più recente delle Sezioni Unite
L’art. 1421 c.c. stabilisce che la nullità del contratto è rilevabile d’ufficio; ma la portata della norma è alquanto dibattuta. Il presente contributo si propone di illustrare lo stato della questione, dando particolare rilievo all’ultimo – e, nelle intenzioni, risolutivo – intervento delle Sezioni unite. 1. Introduzione L’art. 1421 c.c. enuncia una regola di elementare chiarezza, quando stabilisce che la nullità può essere rilevata d’ufficio dal giudice. Il dato testuale induce a ritenere che il giudice possa sollevare motu proprio la questione di nullità del contratto ogni volta che essa rilievi ai fini del giudizio: in sostanza tutte le volte che è promossa un’azione relativa al rapporto contrattuale, indipendentemente dal contenuto e dalla specifica funzione della domanda proposta (che sia…
Continua a leggere...Revocazione delle sentenze della Cassazione e sospensione dell’efficacia esecutiva
Cass., Sez. VI-5, 17 settembre 2015, n. 18300 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Revocazione delle sentenze della Cassazione – Cassazione con decisione nel merito – Istanza di sospensione dell’esecuzione – Ammissibilità(C.p.c. artt. 324, 384, co. 2, 391bis, 395, co. 1, n. 4, 401; Cost., artt. 3 e 24) [1] È ammissibile l’istanza di sospensione cautelare ex art. 401 c.p.c. avanzata nel giudizio di revocazione avverso sentenza della Corte di cassazione emessa ai sensi dell’art. 384, comma 2, c.p.c. CASO[1] In accoglimento del ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate, la Suprema Corte definiva una controversia in materia tributaria con decisione nel merito. Tale sentenza veniva però impugnata dal contribuente ex art. 391 bis c.p.c., con contestuale istanza di sospensione dell’esecuzione della decisione sottoposta…
Continua a leggere...La “riconvenzionale” per lite temeraria nel procedimento per la liquidazione degli onorari dell’avvocato e la frazionabilità dei compensi.
Cass. 29 maggio 2015, n. 11273 Scarica la sentenza Spese giudiziali civili – Procedimento per onorari di avvocato – Domanda riconvenzionale per lite temeraria – Compatibilità [1] La domanda riconvenzionale di condanna dell’attore per lite temeraria è compatibile col procedimento speciale disciplinato dagli artt. 28 ss. della l. n. 794/1942 (nel regime precedente l’entrata in vigore del d.lgs. n. 150/2011).(Cod. proc. civ., artt. 36, 96; l. 13 giugno 1942, n. 794, artt. 28 ss.) Spese giudiziali civili – Procedimento per onorari di avvocato – Domande di condanna distinte per primo e secondo grado – Frazionamento del credito – Insussistenza [2] La proposizione di due domande di pagamento degli onorari d’avvocato relative alla medesima controversia, l’una per il primo grado di…
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