PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Superbonus, finanziaria e la bussola d’oro…
Evocando suggestivamente il datato film di Chris Weitz, “La bussola d’oro”, si potrebbe ipotizzare che parimenti il Legislatore della Finanziaria 2023, con D.L.212/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29.12.23, in vigore dal 30.12.2023: “ Misure urgenti relative alle agevolazioni fiscale di cui agli articoli 119, 119 ter e 121 del dl 19.5.2020 n.34”, abbia voluto dispensare per l’appunto una bussola all’intricata materia del Superbonus, ipotizzando che lo strumento potesse guidare il percorso, sino alla meta e contenere i contenziosi… Peccato che la lettura delle norme in materia, di cui al citato decreto legge, sembrano non essere articolate in una visione sistematica – sempre più oscura al legislatore moderno – partendo da buoni propositi, ma non pervenendo a corrette soluzioni. Lo…
Continua a leggere...Il compenso del CTU in caso di plurimi accertamenti non interdipendenti
Cass., sez. I, 23 novembre 2023, n. 32521, Pres. Cristiano, Est. Crolla [1] Consulente tecnico d’ufficio – Liquidazione del compenso – Pluralità di accertamenti non interdipendenti In tema di liquidazione del compenso al consulente tecnico d’ufficio, la pluralità di accertamenti non interdipendenti, che presuppongono necessariamente una pluralità di incarichi di natura differente, comporta una liquidazione autonoma del compenso per ciascun accertamento. CASO [1] All’interno di un giudizio instaurato a norma degli artt. 146 l.fall. e 2497 c.c. veniva disposta consulenza tecnica d’ufficio per accertamenti di natura contabile. Il decreto di liquidazione del compenso del CTU veniva impugnato dal Fallimento ai sensi dell’art. 15, d.lgs. 1° settembre 2011, n. 150 (c.d. di semplificazione dei riti). Il ricorso veniva tuttavia rigettato dal…
Continua a leggere...La domanda riconvenzionale consequenziale o “complanare” dell’opposto nell’opposizione a decreto ingiuntivo
Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 27/11/2023, n. 32933. Pres. Scrima, Estensore Giaime Guizzi Procedimento monitorio – opposizione a decreto ingiuntivo – domanda riconvenzionale – risoluzione per inadempimento Massima: “In tema di opposizione a decreto ingiuntivo, il convenuto opposto può proporre con la comparsa di costituzione e risposta tempestivamente depositata una domanda nuova, diversa da quella già posta a fondamento del ricorso per decreto ingiuntivo, purché rimanga immutato l’elemento identificativo soggettivo delle personae e ferma restando la necessità che tale nuova domanda riguardi, pur sempre, la medesima vicenda sostanziale dedotta in giudizio con l’atto introduttivo o sia a essa collegata almeno per incompatibilità”. CASO La società Alfa S.r.l. chiedeva e otteneva un decreto ingiuntivo contro Beta S.r.l. per il mancato pagamento…
Continua a leggere...Regolamentazione dell’area comune del condominio e diniego di innovazione
Corte Suprema di Cassazione, seconda sezione civile, Ordinanza n. 7015/2018 del 09.01.2023, Presidente dott. Felice Manna Massima: “Pertanto deve, in questa sede, essere riconfermato il principio secondo cui, in tema di condominio di edifici, la delibera assembleare, con la quale sia stata disposta una diversa distribuzione dei posti auto e dell’area per il parcheggio delle moto per disciplinare lo spazio comune in modo più utile per tutti i condomini, anche in funzione di impedire usi discriminati di tale area, rientra legittimamente nei poteri dell’assemblea dei condomini, attenendo all’uso della cosa comune ed alla sua regolamentazione, senza sopprimere o limitare le facoltà di godimento dei condomini, non incidendo sull’essenza del bene comune né alterandone la funzione o la destinazione (v., Cass….
Continua a leggere...Difesa personale della parte e liquidazione del compenso professionale
Cass., sez. II, 8 novembre 2023, n. 31141, Pres. Manna, Est. Fortunato [1] Processo civile – Difesa personale – Liquidazione secondo le regole della soccombenza e in base alle tariffe professionali La circostanza che l’avvocato si sia avvalso della facoltà di difesa personale prevista dall’art. 86 c.p.c. non incide sulla natura professionale dell’attività svolta e, pertanto, non esclude che il giudice debba liquidare in suo favore, secondo le regole della soccombenza e in base alle tariffe professionali, gli onorari stabiliti per la prestazione resa. CASO [1] Avverso un decreto di pagamento di spese di giustizia pronunciato dal Tribunale di Barcellona Pozzo di Gotto, proponeva opposizione ex art. 170, d.p.r. 30 maggio 2002, n. 115 una delle parti del processo che,…
Continua a leggere...Gli atti dell’Ufficiale Giudiziario non sono impugnabili ex art. 617 c.p.c.
Cassazione civile, Sez. III, sent. 16 novembre 2023, n. 31913, Pres. De Stefano, Est. Rossetti Esecuzione forzata – attività dell’Ufficiale Giudiziario (Cod. Proc. Civ. artt. 60, 534 ter, 591 ter, 610, 613) Massima: “L’opposizione di cui all’art. 617 c.p.c. può essere proposta solo contro gli atti del giudice dell’esecuzione, non contro gli atti dell’ufficiale giudiziario” (massima redazionale) CASO Il proprietario di un immobile locato, ottenuto provvedimento di sfratto per morosità del conduttore, chiede all’ufficiale giudiziario di procedere in via esecutiva. L’ufficiale giudiziario inizia l’esecuzione dello sfratto ma, di fronte alla dichiarazione dell’esecutato circa la presenza nell’abitazione di beni mobili sottoposti ad un vincolo pignoratizio a favore di un terzo soggetto creditore, decide di proseguire nell’esecuzione poiché, così viene testualmente verbalizzato…
Continua a leggere...Riparazioni del venditore e interruzione della prescrizione
Cass. civ., Sez. II, 30.11.2023, n. 33380 – Dott. D. Poletti Vizi nel contratto di vendita – Prescrizione e decadenza – Riconoscimento del venditore – Interruzione della prescrizione – artt. 1495 c.c. e 2944 c.c. Massima: “Nel contratto di vendita, la riparazione del bene viziato da parte del venditore è atto idoneo a interrompere il termine annuale di prescrizione di cui all’art. 1495 c.c., costituendo riconoscimento del diritto da parte di colui contro il quale il diritto stesso può essere fatto valere ai sensi dell’art. 2944 c.c.”. CASO Tizio citava in giudizio Caio chiedendo la risoluzione del contratto di vendita di un’autovettura, la restituzione del prezzo pagato ed il risarcimento del danno per fermo tecnico dell’autoveicolo, a causa dei vizi presenti in quest’ultimo. Nel costituirsi…
Continua a leggere...Condominio: uso o abuso della cosa comune, questo è il dilemma!
Cassazione civile, sez. II, Sentenza del 14.3.2022 n. 8177, Presidente A. Cosentino, Estensore A. Carrato Massima: “I limiti posti dall’art. 1102 c.c. all’uso della cosa comune non impediscono al singolo comunista di installare un cancello su un ballatoio comune, al fine di servirsi del bene anche per fini esclusivamente propri e di trarne ogni possibile utilità, purché sia garantita agli altri comunisti l’ordinaria accessibilità ed il godimento comune della “res”, circostanza che deve essere provata dal partecipante che pretende di usare il bene in modo particolare”. CASO Tizio e Caio, proprietari di un appartamento, convenivano in giudizio innanzi al Tribunale di Brescia Sempronia, anch’essa proprietaria di un appartamento confinante a quello degli attori nel medesimo fabbricato, affinché, accertata la comproprietà…
Continua a leggere...Gli arbitri possano imporre termini perentori, determinando la decadenza da allegazioni e deduzioni per chi non li abbia rispettati?
Cass. sez. I, 4 luglio 2023, n.18772 Pres. Amendola – Rel. Terrusi Arbitrato – Procedimento arbitrale – Norme applicabili – Procedimento arbitrale – Libertà delle forme – Assenza di previsioni nella convenzione di arbitrato – Possibilità dell’arbitro di regolare lo svolgimento del giudizio – Modalità – Condizioni (artt. 112, 816 bis, 819 n.9 c.p.c.; 24 e 111 Cost.) [1] Il procedimento arbitrale è improntato al principio di libertà delle forme, sicché, ove nulla sia stato previsto nella convenzione di arbitrato, spetta all’arbitro regolare lo svolgimento del giudizio, anche assegnando termini perentori per la produzione di mezzi di prova, purché ne abbia dato avviso alle parti, salvaguardando così il loro diritto di difesa. Ne consegue che è, invece, precluso all’arbitro di…
Continua a leggere...Il custode giudiziario del bene immobile pignorato non è tenuto, di regola, a partecipare alle assemblee condominiali
Cass. civ., sez. II, 19 ottobre 2023, n. 29070 – Pres. Manna – Rel. Chieca Espropriazione immobiliare – Custode giudiziario – Partecipazione all’assemblea condominiale – Legittimazione – Condizioni Massima: “In assenza di un’espressa previsione normativa e salvo che il giudice dell’esecuzione abbia fornito sul punto specifiche istruzioni operative con il provvedimento di nomina o con altro successivo, la partecipazione alle assemblee condominiali non può ritenersi inclusa fra i compiti del custode giudiziario”. CASO I proprietari di alcune unità immobiliari facenti parte di un condominio chiedevano l’annullamento della delibera con cui era stato nominato il nuovo amministratore, affermandone l’invalidità in quanto all’assemblea aveva preso parte un condomino proprietario di appartamento sottoposto a pignoramento e affidato alla custodia dell’Istituto Vendite Giudiziarie. La…
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