PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Garanzia propria e garanzia impropria: le Sezioni unite sanciscono la «parità di trattamento» nel processo

Cass., Sez. Un., 4 dicembre 2015, n. 24707 Pres. Rodorf – Est. Frasca Scarica la sentenza  Procedimento civile – Assicurazione non obbligatoria della responsabilità civile – Distinzione tra garanzia propria e impropria – Ai fini della competenza territoriale per connessione – Ai fini della chiamata del garante – Ai fini dell’estromissione del garantito – Ai fini dell’estensione soggettiva dell’impugnazione – Rilevanza – Insussistenza (C.p.c. artt. 32, 102, 106, 108) Appello civile – Assicurazione non obbligatoria della responsabilità civile – Impugnazione del garante anche contro l’accertamento dell’obbligo principale risarcitorio – Cause inscindibili – Sussistenza – Distinzione tra garanzia propria e impropria – Rilevanza – Insussistenza – Riforma della sentenza – Nei confronti di tutte le parti – Sussistenza(C.p.c. artt. 332, 331, 336…

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Inammissibile il ricorso d’urgenza al fine di ottenere la cancellazione coattiva di ipoteca

Trib. Como, ord. 16 settembre 2015. Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Provvedimento d’urgenza – Cancellazione ipoteca – Esclusione – Fondamento (Cod. proc. civ., art. 669 octies, 669 novies, 700; cod. civ., art. 2882, 2884) [1] È inammissibile il ricorso proposto ex art. 700 c.p.c. finalizzato ad ottenere la cancellazione d’ufficio dell’iscrizione di ipoteca giudiziale, posto che il provvedimento d’urgenza non presenta i caratteri di definitività ed immutabilità richiesti ai sensi dell’art. 2884 c.c. quanto all’accertamento del diritto controverso.  CASO[1] Il ricorrente chiede, con ricorso ai sensi dell’art. 700 c.p.c., la cancellazione dell’ipoteca giudiziale contro di lui iscritta in virtù di una sentenza di separazione personale, adducendo quale fumus boni iuris la insussistenza di diritti di credito in favore della controparte…

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La notifica del precetto non comporta acquiescenza tacita

Cass., sez. II, 30 giugno 2015, n. 13399 (sent.) Pres. Bursese – Est. Falaschi Scarica la sentenza Impugnazioni civili – soccombenza parziale – notifica atto di precetto – acquiescenza tacita – insussistenza (Cod. proc. civ., artt. 329, 360, 480)  [1] La manifestazione dell’intento di procedere ad esecuzione, espressa attraverso la notifica dell’atto di precetto, non rappresenta, per l’intimante parzialmente soccombente, un comportamento incompatibile con la volontà di avvalersi dell’impugnazione.  CASO[1] Nell’ambito di una controversia in materia di intermediazione immobiliare, il mediatore conviene in giudizio il venditore e gli acquirenti dell’immobile al fine di ottenere il pagamento della provvigione. La domanda viene rigettata in prime cure e, a seguito di appello, trova parziale accoglimento. Ancor prima di spiegare ricorso per cassazione,…

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Nessuna azione esecutiva se il debitore paga l’intero importo precettato e il credito residuo è oggettivamente bagatellare

Cass. Sez. 3, 3 marzo 2015, n. 4228 Scarica la sentenza [1] Esecuzione Forzata – Pagamento da parte del debitore – Credito residuo c.d. bagatellare – Interesse ad agire – Insussistenza – (Cost., art. 24; cod. proc. civ., art. 88, 100; disp. att. cod. proc. civ., art. 164 bis)  [1] Costituisce abuso del diritto l’inizio dell’azione esecutiva nel caso in cui il debitore abbia pagato l’importo intimato dal creditore nell’atto di precetto e il credito residuo riguarda soltanto accessori di importo bagatellare (nel caso esaminato dalla Suprema Corte, si trattava di interessi maturati tra la notifica del precetto e l’effettivo pagamento).  Cass. Sez. 3, 15 dicembre 2015 n. 25224  Scarica la sentenza  [2] Esecuzione Forzata – Pagamento da parte del…

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Le vendite forzate a prezzi ribassati secondo il D.L. 27 giugno 2015 n. 83, convertito in L. 6 agosto 2015 n. 132

Premessa. – Il d.l. 27.6.2015, n. 83, recante «Misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria», convertito in legge 6.8.2015, n. 132, ha introdotto ulteriori modifiche al codice di procedura civile. Esamineremo in sintesi le principali disposizioni in materia di vendita forzata di immobili. Le novità per molti aspetti appaiono utili per immettere nel mercato i beni pignorati, accelerare le vendite forzate ed agevolare la soddisfazione dei creditori; saranno anche segnalati alcuni punti critici. La nuova disciplina trova applicazione anche alle procedure pendenti (cfr. art. 23, nono comma, d.l. n. 83/2015).  La determinazione del valore del bene e il contenuto della perizia di stima. – Il nuovo testo dell’art. 568 c.p.c. stabilisce…

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Disconoscimento della scrittura privata: il dubbio non ne esclude la validità

Trib. Aosta, 15 ottobre 2015 Scarica la sentenza Procedimento civile – Prova documentale – Scrittura privata – Disconoscimento – Onere – Dichiarazioni aggiunte (C.c. art. 2702; c.p.c. artt. 214, 215, 216) [1] E’ valido il disconoscimento della scrittura privata, con conseguente onere per la parte che ha prodotto il documento di chiederne la verificazione giudiziale, anche nell’ipotesi in cui la parte che procede al disconoscimento aggiunga alla dichiarazione interpretazioni del significato della sottoscrizione che non ne escludono l’autenticità IL CASOIl convenuto procede ad una complessa contestazione dell’autenticità della scrittura privata prodotta nei suoi confronti, corredando l’affermazione di non aver mai apposto la sottoscrizione con la tesi per cui, qualora tale firma fosse risultata autentica, in ogni caso ad essa non…

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Opposizione a decreto ingiuntivo e mediazione: l’ultima parola della Suprema Corte

Cass. 3 dicembre 2015, n. 24629 Scarica la sentenza Decreto ingiuntivo – Opposizione – mediazione obbligatoria – interpretazione costituzionalmente conforme al canone della ragionevole durata del processo e dell’efficienza processuale – interesse al giudizio – opponente.
(C.p.c. artt. 633 ss.; D.leg. 28/2010 art. 5) [1] Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo una volta che il giudice si sia pronunciato sulla provvisoria esecuzione, l’onere, a pena di improcedibilità, di attivare la procedura di mediazione, nelle materie in cui è obbligatoria, incombe sul debitore opponente.  CASO[1] La Corte di Cassazione afferma che l’onere di attivare la mediazione deve allocarsi «presso la parte che ha interesse al processo e ha il potere di iniziare il processo». Nel procedimento per decreto ingiuntivo, cui segue l’opposizione,…

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Il procedimento di mediazione nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo

La Corte di cassazione si pronuncia, per la prima volta, sul controverso art. 5 d.lgs. 4 marzo 2010 n. 28, stabilendo a quale parte del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo spetti l’onere di esperire il tentativo di mediazione. Si tratta di una decisione che gli operatori del diritto attendevano da tempo. Essa dovrebbe, infatti, favorire il consolidamento di un’uniforme interpretazione sul punto da parte dei nostri giudici, mettendo così finalmente al riparo l’avvocatura dai pericolosi disorientamenti della giurisprudenza di merito. La Corte di cassazione, con la sentenza Cass. 3 dicembre 2015, n. 24629, ha statuito che, nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, l’onere di esperire il tentativo di mediazione va posto a carico del debitore opponente. Prima di…

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L’estensione degli effetti dell’impugnazione del garante in favore del garantito

Cass., sez. un., 4 dicembre 2015, n. 24707Pres. Rovelli, Rel. Frasca Scarica la sentenza Chiamata in garanzia – Impugnazione del garante avente ad oggetto il rapporto principale – Garanzia propria ed impropria – Rilevanza – Esclusione – Litisconsorzio necessario – Sussistenza – Estensione degli effetti anche al garantito – Sussistenza (Cod. civ., art. 1917 c.c.; Cod. proc. civ., artt. 102, 106, 331) [1] L’impugnazione del garante volta a mettere in discussione in tutto o in parte il rapporto principale tra creditore e garantito – sia che si tratti di garanzia propria sia che si tratti di garanzia impropria, e tanto nel caso in cui la chiamata si sia esaurita nella sola richiesta di estensione soggettiva al garante dell’accertamento sul rapporto…

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Improcedibile l’appello iscritto con velina: la questione alle Sezioni unite

Cassazione civile, sez. II, 18 dicembre 2015, n. 25529 Scarica sentenza  Impugnazioni – Appello – Costituzione in giudizio – Iscrizione a ruolo con “velina” –Improcedibilità – Limiti – Rimessione alle Sezioni Unite (Cod. proc. civ., art. 348) [1] È opportuno richiedere un intervento chiarificatore delle Sezioni Unite in ordine alle conseguenze dell’iscrizione a ruolo “con velina” delle cause di appello: se comporti di per sé l’improcedibilità del giudizio di gravame, oppure dia luogo a una nullità sanabile; in questa seconda ipotesi, se per evitare l’improcedibilità il deposito dell’originale dell’atto di impugnazione debba necessariamente avvenire entro la prima udienza, oppure possa essere utilmente effettuato nel prosieguo del giudizio, oppure ancora se sia già di per sé sufficiente (ipotesi che in giurisprudenza…

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