PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
La domanda inammissibile ex art. 345 c.p.c. interrompe la prescrizione
Cass. civ., sez. un., 27 gennaio 2016, n. 1516Scarica la sentenza Ricorso in appello – Domanda nuova – Interruzione della prescrizione – Operatività. (Cod. civ., artt. 2943, 2945; Cod. proc. civ., artt. 170, 345) [1] La proposizione di una domanda nuova in appello, pur se inammissibile, è atto idoneo a interrompere prescrizione. CASO[1] La pronuncia in epigrafe muove dal ricorso avverso una sentenza d’appello che ha dichiarato la prescrizione del diritto di credito azionato a titolo di arricchimento senza causa. La Corte d’appello non ha riconosciuto alcuna efficacia interruttiva, né istantanea né sospensiva, alla medesima domanda di arricchimento che era stata precedentemente proposta in altro giudizio, in quanto, in quella sede, la domanda era stata dichiarata inammissibile ex art. 345…
Continua a leggere...Sull’ambito di applicazione del procedimento «sommario» per la liquidazione del compenso degli avvocati
Cass., Sez. VI-3, 29 gennaio 2016, n. 4002 Scarica la sentenza Avvocato – Compenso professionale – Spese – Liquidazione – Sommario di cognizione (procedimento) – Contestazione del diritto – Mutamento del rito – Non applicabilità – Inammissibilità della domanda – Esclusione (C.p.c. artt. 702 bis e segg.; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28; d. leg. 1° settembre 2011, n. 150, artt. 3, 14) [1] Le controversie aventi ad oggetto la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti vantati nei confronti del proprio cliente da parte dell’avvocato per prestazioni svolte nell’ambito di un processo civile, rientrano, anche qualora la domanda riguardi l’an della pretesa, nell’ambito di applicazione dell’art. 14 d.leg. 150/2011 senza possibilità per il giudice adito di…
Continua a leggere...Compensazione delle spese processuali. Il «nuovo» art. 92 c.p.c. rimesso alla Corte costituzionale
Tribunale Torino, ord., 30 gennaio 2016 – CiocchettiScarica l’ordinanza Spese processuali – Compensazione – Ipotesi – Tassatività – Potere discrezionale del giudice – Insussistenza – Violazione dei principi di ragionevolezza e di uguaglianza, del diritto di agire in giudizio e del principio del giusto processo – Questione di legittimità costituzionale (Cost. artt. 3, comma 1, 24 comma 1 e 111, comma 1; C.p.c. artt. 91, comma 1 e 92, comma 2) [1] E’ rilevante e non manifestamente infondata la questione della legittimità costituzionale dell’art. 92, comma 2, c.p.c., laddove – irragionevolmente nonché in contrasto con il principio di uguaglianza, il diritto di agire in giudizio e il principio del giusto processo – individua in via tassativa le ipotesi di compensazione…
Continua a leggere...Interesse ad impugnare per vizio dell’integrità del contraddittorio e ragionevole durata del processo
Cass. civ., sez. III, 20 gennaio 2016, n. 895 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Azione revocatoria ordinaria – Litisconsorzio necessario – Pretermissione del debitore alienante in appello – Integrità contraddittorio – Concreto ed attuale interesse ad impugnare – Necessità (Cod. proc. civ., artt. 100, 102, 331) [1] L’impugnazione fondata sulla violazione del litisconsorzio necessario in sede di gravame è inammissibile ove non sia corredata dalla allegazione e dalla dimostrazione dell’interesse della parte impugnante alla partecipazione del pretermesso al giudizio di impugnazione (nella specie, nell’ambito di un’azione revocatoria, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per cassazione proposto dal creditore avverso la sentenza di appello emessa all’esito di un’impugnazione, promossa dal terzo acquirente, in cui il contraddittorio non era stato…
Continua a leggere...Opposizione a decreto ingiuntivo e onere di produzione del fascicolo della fase monitoria
Trib. Taranto 13 ottobre 2015 Procedimento d’ingiunzione – Opposizione – Deposito fascicolo di parte della fase sommaria – Termini (Cod. proc. civ. artt. 169, 183, 190, 638, 645) [1] Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, l’opposto può produrre il proprio fascicolo della fase monitoria al più tardi con la comparsa conclusionale, atteso che quel fascicolo e i documenti in esso contenuti non sono considerati prove precostituite, sì che il relativo deposito non soggiace alle preclusioni istruttorie di primo grado. CASO[1] In un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, il creditore opposto si costituiva tardivamente alla seconda udienza fissata per la trattazione orale ex art. 281 sexies c.p.c., depositando altresì il fascicolo della fase monitoria. L’opponente, per contro, eccepiva la…
Continua a leggere...Alle Sezioni Unite il regime di devoluzione in appello delle eccezioni rigettate
Con l’ordinanza interlocutoria n. 4058, la Seconda sezione ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione della causa alle Sezioni Unite, chiamate a chiarire se la parte, totalmente vittoriosa nel merito in primo grado, abbia l’onere di proporre appello incidentale ex art. 343 c.p.c. oppure la riproposizione ex art. 346 c.p.c. al fine di devolvere al giudice del gravame le eccezioni espressamente respinte. Il caso: Cass., Sez. II, 3 marzo 2016, n. 4058 La controversa vicenda che ha dato luogo all’ordinanza di rimessione può così riassumersi. Per resistere a un’azione di annullamento del contratto il convenuto eccepiva la prescrizione. Tale eccezione veniva rigettata, anche se il convenuto risultava poi comunque vittorioso nel merito in forza di altre ragioni….
Continua a leggere...La mancata rinnovazione della trascrizione del pignoramento caduca l’intero procedimento esecutivo
Cass., Sez. III, 14 marzo 2016, n. 4751 Pres. Salmè – Rel. Frasca Scarica la sentenza Esecuzione per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione immobiliare – Atto di pignoramento – Rinnovazione della trascrizione – Mancanza – Conseguenze (Cod. Civ. artt. 2668 bis e 2668 ter) [1] La mancata rinnovazione della trascrizione del pignoramento nel termine ventennale caduca l’intero processo esecutivo, compreso il pignoramento, restando preclusa la possibilità che il soggetto interessato possa fare luogo ad una rinnovazione tardiva, di sua iniziativa o su termine concesso dal giudice dell’esecuzione, che si àncori all’originario pignoramento, nel frattempo divenuto sensibile ad atti di disposizione medio tempore verificatisi da parte del debitore originario. Esecuzione per obbligazioni pecuniarie – Espropriazione immobiliare – Atto di pignoramento –…
Continua a leggere...Notifica a mezzo p.e.c. nel processo amministrativo: il “no” del Consiglio di Stato
Consiglio di Stato, Sez. III, 20 gennaio 2016, n. 189 Scarica la sentenza [1] Processo amministrativo – notificazione a mezzo P.e.c. – utilizzabilità – esclusione (D.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, art. 52) [2] Processo amministrativo – notificazione a mezzo P.e.c. – inesistenza – costituzione in giudizio del soggetto destinatario – sanabilità del vizio per raggiungimento dello scopo dell’atto – esclusione (D.lgs. 2 luglio 2010, n. 104, art. 52) [1] In assenza dell’autorizzazione presidenziale, la notifica a mezzo P.E.C. non è utilizzabile nel processo amministrativo, essendo, in base al disposto di cui all’art. 16- quater, comma 3- bis, del D.L. n. 179/12, esclusa l’applicabilità alla giustizia amministrativa delle disposizioni idonee a consentire l’operatività nel processo civile della modalità di notificazione…
Continua a leggere...Sinteticità e chiarezza degli atti processuali. Il «vademecum» elaborato dal Tribunale di Milano per le azioni di responsabilità ex art.146 LF
Il Presidente della Sezione Specializzata in materia di Impresa B del Tribunale di Milano, con una comunicazione del 22 gennaio 2016, ha pubblicato un vademecum contenete due modelli di “prospetto” che i difensori sono invitati a compilare ed inserire nella prima pagina degli atti introduttivi delle cause di responsabilità introdotte dai curatori fallimentari nei confronti di amministratori, sindaci e liquidatori di società di capitali ai sensi dell’art. 146 Legge Fallimentare. IL PROTOCOLLOSovente le procedure concorsuali generano contenziosi, anche molto complessi. In effetti, le vicende giudiziali che scandiscono la gestione del patrimonio fallimentare spesso si snodano lungo vari anni e coinvolgono una pluralità di parti. La particolare rilevanza sistematica di tale materia giudiziale è oggi riconosciuta dalla norma dell’art. 43, comma…
Continua a leggere...Sull’inammissibilità e/o improcedibilità del ricorso per cassazione avverso la sentenza di primo grado per omessa indicazione od omessa prova della data di comunicazione dell’ordinanza
Cass., Sez. VI-Lavoro, 10 marzo 2016, n. 4738 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione ex art. 348 ter c.p.c. – Mancata indicazione della data di comunicazione dell’ordinanza filtro – Ammissibilità o inammissibilità – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c. artt. 348 ter, 366) Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione ex art. 348 ter c.p.c. – Mancato deposito della prova circa la data di comunicazione dell’ordinanza filtro – Procedibilità o improcedibilità – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c., artt. 348 ter, 369, co. 2, n. 2) [1] Rilevato che costituisce questione di massima di particolare importanza, oltretutto oggetto di contrasto giurisprudenziale, la sorte del ricorso per cassazione, proposto ex art. 348 ter c.p.c., nei casi di mancata indicazione della data…
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