PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La notificazione dell’impugnazione al procuratore cancellatosi volontariamente dall’albo

Cass., Sez. I, 28 gennaio 2016, n. 1611 (ord.) Pres. Di Palma – Rel. Bisogni Scarica la sentenza  Impugnazioni civili – Appello – Inammissibilità – Notificazione – Validità – Cancellazione procuratore albo avvocati (Cod. proc. civ., artt. 85, 301, co. 2 e 3, 330)  [1] Sono rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite, essendosi riscontrato un contrasto nella giurisprudenza di legittimità circa il regime giuridico (validità ovvero nullità sanabile ovvero inesistenza) della notificazione dell’impugnazione effettuata al procuratore cancellatosi volontariamente.  CASO[1] La parte soccombente in primo grado propone appello, notificando, nei termini di rito, l’atto introduttivo al procuratore dell’appellato, ovverosia il medesimo avvocato che aveva difeso parte appellata in primo grado. La Corte di merito, a…

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Mediazione obbligatoria e cumulo di domande

Trib. Verona 18 dicembre 2015 (ord.) Scarica l’ordinanza Conciliazione in genere – Mediazione obbligatoria – Domande ulteriori rispetto alla principale – Obbligo di mediazione – Sussistenza (d.leg. 4 marzo 2010, n. 28, art. 5, comma 1 bis) [1] Qualora non si sia ancora svolto un tentativo di conciliazione rispetto alla domanda principale, la mediazione deve estendersi a tutte le domande ad essa cumulate che vi siano soggette. CASO[1] Il Tribunale di Verona rilevava nel giudizio sottoposto alla sua cognizione la presenza di una pluralità di domande rientranti tra quelle soggette a mediazione obbligatoria ai sensi dell’art. 5, comma 1 bis, d.leg. 28/2010, e, segnatamente, (i) la domanda proposta dagli attori nei confronti della convenuta, (ii) la domanda proposta dalla convenuta…

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La deducibilità della questione di giurisdizione all’interno dell’opposizione all’esecuzione

Cass., Sez. Un., sent. 7 gennaio 2016, n. 65  Scarica la sentenza  Cassazione civile – Provvedimenti impugnabili – Ordinanza di inammissibilità dell’appello – Impugnabilità – Limiti   (Cost. Art. 111; Cod. proc. civ. artt. 348 bis, 348 ter, 360). Esecuzione forzata – Opposizione all’esecuzione – Deduzione di profili cognitori relativi alla giurisdizione del giudice ordinario – Ammissibilità – Esclusione  (Cod. proc. civ. artt. 41, 37, 474, 615).  [1] Quando l’ordinanza di inammissibilità dell’appello emessa ai sensi dell’art. 348 ter viene emanata entro il suo proprio ambito applicativo (i.e. quello della impugnazione manifestamente infondata), non vi è spazio per un’autonoma ricorribilità per cassazione, difettando il requisito della definitività richiesto per l’impugnazione di cui all’art. 111 della Costituzione.   [2] Poiché per agire…

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La domanda inammissibile ex art. 345 c.p.c. interrompe la prescrizione

Cass. civ., sez. un., 27 gennaio 2016, n. 1516Scarica la sentenza Ricorso in appello – Domanda nuova – Interruzione della prescrizione – Operatività. (Cod. civ., artt. 2943, 2945; Cod. proc. civ., artt. 170, 345) [1] La proposizione di una domanda nuova in appello, pur se inammissibile, è atto idoneo a interrompere prescrizione.  CASO[1] La pronuncia in epigrafe muove dal ricorso avverso una sentenza d’appello che ha dichiarato la prescrizione del diritto di credito azionato a titolo di arricchimento senza causa. La Corte d’appello non ha riconosciuto alcuna efficacia interruttiva, né istantanea né sospensiva, alla medesima domanda di arricchimento che era stata precedentemente proposta in altro giudizio, in quanto, in quella sede, la domanda era stata dichiarata inammissibile ex art. 345…

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Sull’ambito di applicazione del procedimento «sommario» per la liquidazione del compenso degli avvocati

Cass., Sez. VI-3, 29 gennaio 2016, n. 4002 Scarica la sentenza Avvocato – Compenso professionale – Spese – Liquidazione – Sommario di cognizione (procedimento) – Contestazione del diritto – Mutamento del rito – Non applicabilità – Inammissibilità della domanda – Esclusione (C.p.c. artt. 702 bis e segg.; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28; d. leg. 1° settembre 2011, n. 150, artt. 3, 14) [1] Le controversie aventi ad oggetto la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti vantati nei confronti del proprio cliente da parte dell’avvocato per prestazioni svolte nell’ambito di un processo civile, rientrano, anche qualora la domanda riguardi l’an della pretesa, nell’ambito di applicazione dell’art. 14 d.leg. 150/2011 senza possibilità per il giudice adito di…

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La titolarità del diritto è sindacabile in ogni stato e grado del processo? La risposta delle Sezioni unite

Cass. civ., sez. un.,  16 febbraio 2016, n. 2951 – Pres. Rovelli – Est. Curzio Scarica la sentenza Processo civile – Titolarità del diritto – Elemento costitutivo della domanda – Onere della prova (C.c. art. 2697; C.p.c. artt. 89, 112).  Processo civile – Contestazione della titolarità – Mera difesa – Contumacia- Rilevabilità d’ufficio in ogni stato e grado (C.p.c. artt. 115)  Processo civile – Risarcimento del danno causato ad immobile  – Diritto del proprietario del bene all’epoca dell’evento dannoso (C.c. artt. 2043, 832)  [1] La titolarità della posizione soggettiva vantata in giudizio è un elemento costitutivo della domanda ed attiene al merito della decisione, sicché spetta all’attore allegarla e provarla, salvo il riconoscimento, o lo svolgimento di difese incompatibili con…

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Interesse ad impugnare per vizio dell’integrità del contraddittorio e ragionevole durata del processo

Cass. civ., sez. III, 20 gennaio 2016, n. 895 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Azione revocatoria ordinaria – Litisconsorzio necessario – Pretermissione del debitore alienante in appello – Integrità contraddittorio – Concreto ed attuale interesse ad impugnare – Necessità (Cod. proc. civ., artt. 100, 102, 331)  [1] L’impugnazione fondata sulla violazione del litisconsorzio necessario in sede di gravame è inammissibile ove non sia corredata dalla allegazione e dalla dimostrazione dell’interesse della parte impugnante alla partecipazione del pretermesso al giudizio di impugnazione (nella specie, nell’ambito di un’azione revocatoria, la Corte ha dichiarato l’inammissibilità del ricorso per cassazione proposto dal creditore avverso la sentenza di appello emessa all’esito di un’impugnazione, promossa dal terzo acquirente, in cui il contraddittorio non era stato…

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Opposizione a decreto ingiuntivo e onere di produzione del fascicolo della fase monitoria

Trib. Taranto 13 ottobre 2015 Procedimento d’ingiunzione – Opposizione – Deposito fascicolo di parte della fase sommaria – Termini (Cod. proc. civ. artt. 169, 183, 190, 638, 645)  [1] Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, l’opposto può produrre il proprio fascicolo della fase monitoria al più tardi con la comparsa conclusionale, atteso che quel fascicolo e i documenti in esso contenuti non sono considerati prove precostituite, sì che il relativo deposito non soggiace alle preclusioni istruttorie di primo grado.  CASO[1] In un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, il creditore opposto si costituiva tardivamente alla seconda udienza fissata per la trattazione orale ex art. 281 sexies c.p.c., depositando altresì il fascicolo della fase monitoria. L’opponente, per contro, eccepiva la…

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Alle Sezioni Unite il regime di devoluzione in appello delle eccezioni rigettate

Con l’ordinanza interlocutoria n. 4058, la Seconda sezione ha rimesso gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione della causa alle Sezioni Unite, chiamate a chiarire se la parte, totalmente vittoriosa nel merito in primo grado, abbia l’onere di proporre appello incidentale ex art. 343 c.p.c. oppure la riproposizione ex art. 346 c.p.c. al fine di devolvere al giudice del gravame le eccezioni espressamente respinte. Il caso: Cass., Sez. II, 3 marzo 2016, n. 4058  La controversa vicenda che ha dato luogo all’ordinanza di rimessione può così riassumersi. Per resistere a un’azione di annullamento del contratto il convenuto eccepiva la prescrizione. Tale eccezione veniva rigettata, anche se il convenuto risultava poi comunque vittorioso nel merito in forza di altre ragioni….

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Compensazione delle spese processuali. Il «nuovo» art. 92 c.p.c. rimesso alla Corte costituzionale

Tribunale Torino, ord., 30 gennaio 2016 – CiocchettiScarica l’ordinanza Spese processuali – Compensazione – Ipotesi – Tassatività – Potere discrezionale del giudice – Insussistenza – Violazione dei principi di ragionevolezza e di uguaglianza, del diritto di agire in giudizio e del principio del giusto processo – Questione di legittimità costituzionale (Cost. artt. 3, comma 1, 24 comma 1 e 111, comma 1; C.p.c. artt. 91, comma 1 e 92, comma 2) [1] E’ rilevante e non manifestamente infondata la questione della legittimità costituzionale dell’art. 92, comma 2, c.p.c., laddove – irragionevolmente nonché in contrasto con il principio di uguaglianza, il diritto di agire in giudizio e il principio del giusto processo – individua in via tassativa le ipotesi di compensazione…

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