PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Le nuove “sanzioni pecuniarie civili” introdotte dal D. Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7

  La nuova responsabilità civile da illeciti depenalizzati Il recente D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7 ha introdotto una nuova forma di “responsabilità civile” (come da definizione offerta dalla rubrica dell’art. 3) originata dalla commissione di condotte illecite costituenti alcuni tra i fatti di reato “depenalizzati”, e tra questi l’ingiuria (art. 594 c.p.), la sottrazione di cose comuni (art. 627 c.p.), il danneggiamento (art. 635 c.p.), l’appropriazione di cose smarrite (art. 647 c.p.), nonché alcune rilevanti fattispecie di falsità documentali in materia di scrittura privata (art. 485 c.p.) e di foglio firmato in bianco (art. 486 c.p.). Si tratta di una forma responsabilità civile assai atipica – come confermato dalla stessa relazione governativa di accompagnamento al decreto legislativo, che parla…

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Deposito di copia della sentenza impugnata in appello (art. 347, co. 2, c.p.c.)

Cass., sez. I, 16 novembre 2015, n. 23395 (sent.) Pres. Di Palma – Rel. Giancola Scarica la sentenza  Impugnazioni civili – Appello – Improcedibilità – Deposito di copia della sentenza impugnata  (Cod. proc. civ., artt. 347, co. 2, 348)  [1] Quando, in sede di appello, la parte appellante deposita copia non integrale della sentenza di primo grado, la Corte di merito non può dichiarare immediatamente l’improcedibilità dell’impugnazione, ma deve assegnare alla parte un termine per ri-depositare una copia completa del provvedimento impugnato. CASO[1] La parte soccombente in primo grado propone appello costituendosi nei termini di rito e inserendo nel proprio fascicolo di parte la sentenza impugnata, così come prescritto all’art. 347, co. 2, c.p.c. La Corte di merito pronuncia l’improcedibilità dell’impugnazione…

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PCT – Valido l’atto processuale depositato in modalità «Pdf scansione»

Tribunale di Verona, 4 dicembre 2015 – dr. Mirenda  [1] Il ricorso monitorio depositato in via telematica in forma di copia “.pdf scansione” è valido, benché irregolare: esso contravviene alle tecniche cui rinviano gli artt. 11 e 34, D.M. 44/2011, per la violazione delle quali la legge non prevede tuttavia la sanzione della nullità. Processo Civile Telematico – Atto depositato in formato “pdf scansione” anziché “pdf testuale” – Inesistenza o nullità dell’atto – Esclusione (C.p.c. artt.  156 , 164;  Provvedimento 16 aprile 2014 attuativo art. 11 D.M. 44/2011) CASO[1] Il Tribunale emetteva decreto ingiuntivo su ricorso dell’attrice società Alfa depositato in via telematica su supporto digitale in formato “pdf immagine”, cioè recante la scansione del documento cartaceo sul quale era stato…

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Contraffazione di brevetti e violazione di marchi comunitari tra cautela e merito

Trib. Venezia, sez. specializzata in materia di impresa, 12 ottobre 2015 Scarica la sentenza Marchi e brevetti – Provvedimenti d’urgenza – Contraffazione di brevetto –– Fumus boni iuris –  Consulenza tecnica d’ufficio – Merito.
(Cod. proc. civ. artt. 700) [1] La circostanza che sia stata disposta una consulenza tecnica d’ufficio nel corso del giudizio di merito in ordine alla validità o meno di un brevetto e alle ipotesi di contraffazione depone per l’esclusione di elementi sufficienti a suffragare la sussistenza del fumus bonis iuris necessario a concedere un provvedimento d’urgenza.  CASO[1] A scioglimento della riserva, il Tribunale rigetta il ricorso cautelare svolto in corso di causa, ritenendo non sussistente il fumus boni iuris in ordine alla asserita contraffazione di brevetto, nonché alla violazione…

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Sulla motivazione per relationem della pronuncia di gravame

Cass., sez. V, 18 novembre 2015, n. 23600 Pres. Di Blasi – Est. Zoso Sentenza civile – Sentenza di appello – Motivazione – Motivazione consistente in rinvio alla pronuncia di primo grado – Legittimità – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 132; Disp. att. Cod. proc. civ., art. 118)  [1] È meritevole di censura la pronuncia del giudice di appello la cui motivazione si concreti nella mera adesione alla sentenza di primo grado, senza alcuna esplicitazione del percorso logico-giuridico sotteso alla decisione. CASO[1] L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per Cassazione avverso la pronuncia della Commissione Tributaria Regionale che, confermando la decisione del giudice di primo grado, ha dichiarato la soccombenza dell’attuale ricorrente. Nel ricorso viene dedotto il vizio di motivazione della…

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Il compenso del professionista delegato dopo il decreto ministeriale del 15 ottobre 2015, n. 227

Il d.m. 15 ottobre 2015, n. 277 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 24 febbraio 2016, n. 45 serie Generale) regola la determinazione e liquidazione dei compensi per le operazioni delegate dal giudice dell’esecuzione ex artt. 169-bis e 179-bis disp. att. c.p.c., abrogando il d.m. 25 maggio 1999, n. 313. In linea generale, il nuovo d.m. del 2015 sembra da condividere nella parte in cui uniforma le liquidazioni dei delegati (diverse da circondario a circondario), consentendo di predeterminare i costi delle procedure di espropriazione forzata su scala nazionale. Il d.m. 227/15, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 24 febbraio 2016, è destinato ad entrare in vigore il 10 marzo 2016, ai sensi dell’art. 7 d.p.r. 1092/1985. Trova, dunque, applicazione non solo…

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Scissione della notificazione. Le Sezioni Unite estendono la regola all’azione revocatoria

Cass., Sez. Un., 9 dicembre 2015 n. 24822 – Pres. Rovelli – Est. Vivaldi Scarica la sentenza Notificazione civile – Notificazione degli atti processuali – Effetti processuali – Effetti sostanziali che possono essere prodotti solo con un atto processuale – Scissione cronologica degli effetti della notificazione – Fattispecie in tema di interruzione della prescrizione dell’azione revocatoria (Cod. civ., art. 2901, 2903, 2943; Cod. proc. civ., art. 149). [1] Quando il diritto non può essere fatto valere se non con un atto processuale, la scissione cronologica della notificazione tra il notificante ed il notificato opera anche per gli effetti sostanziali dell’atto (Nel caso di specie, considerato che la prescrizione dell’azione revocatoria può essere interrotta solo proponendo la domanda giudiziale, le Sezioni…

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Opposizione a decreto ingiuntivo e costituzione in giudizio con “velina”: il via libera della Cassazione

Cass. 20 luglio 2015 n. 15130 Scarica la sentenza Procedimento civile – Opposizione a decreto ingiuntivo – Iscrizione a ruolo su “velina” nei termini per opporsi – Improcedibilità dell’opposizione – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 156, 165, 645, 384). [1] Nell’opposizione a decreto ingiuntivo, il deposito, all’atto di iscrizione a ruolo del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, di una copia dell’atto priva della prova della notificazione (c.d. velina), cui fa seguito il deposito dell’originale, costituisce mera irregolarità e non ne determina l’improcedibilità. CASO[1] La Cassazione ritiene che il tempestivo deposito di una copia dell’atto di opposizione a decreto ingiuntivo, priva della relata di notifica o di qualsiasi altra prova dell’avvio del procedimento notificatorio, a cui segua il deposito dell’originale…

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I primi vagiti del P.C.T. nel procedimento davanti alla Corte di cassazione.

Il Ministero della Giustizia ha emanato il decreto con il quale dispone l’attivazione, a partire dal 15 febbraio 2016, delle comunicazioni e notificazioni telematiche da parte delle cancellerie delle sezioni civili presso la Corte di cassazione; inizia così il cammino della informatizzazione e telematizzazione del procedimento civile davanti alla Suprema Corte, finora solo in fase di sperimentazione.  Con decreto del 19 gennaio 2016, il Ministero della Giustizia, accertata la funzionalità dei servizi tecnologici necessari, ha disposto l’applicazione dell’art. 16 del d.l. 18 ottobre 2012, n. 179 e dunque l’attivazione, a partire dal 15 febbraio 2016, delle comunicazioni e notificazioni telematiche da parte delle cancellerie delle sezioni civili presso la Suprema Corte. L’art. 16 del d.l. 18 ottobre 2012 n. 179,…

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L’ammissibilità del regolamento di competenza avverso i provvedimenti declinatori del potere giurisdizionale in favore degli arbitri

Cass., sez. I, 30 settembre 2015, n. 19546 (ord.) Pres. Dogliotti – Rel. Ragonesi Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Regolamento di competenza–Impugnabilità dei provvedimenti del giudice statale declinatori della competenza in favore degli arbitri – Questione di competenza ai sensi dell’art. 819 ter – Regolamento di competenza ­– Ammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 42, 819 ter) Impugnazione della delibera di approvazione del bilancio – Compromettibilità della controversia – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 806) [1] Avverso il provvedimento declinatorio della competenza emesso dal Tribunale di prime cure in favore degli arbitri, può essere validamente proposto il ricorso per regolamento di competenza, in quanto tutte le questioni relative alla disciplina del rapporto tra arbitri e giudice sono definite dal legislatore,…

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