PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Consulenza tecnica preventiva e conciliabilità della lite

Trib. Como, ord. 11.02.2015 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Procedimenti cautelari – Consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite – Presupposti(Cod. proc. civ., art. 696, 696 bis) [1] Non rientra tra i presupposti previsti in tema di procedimento ex art. 696 bis c.p.c.. quello della c.d. conciliabilità della causa, non solo in ragione di considerazioni letterali e sistematiche, ma anche al fine di impedire che l’emissione di un provvedimento giurisdizionale venga subordinata alla mera volontà di anche una sola delle parti. CASO[1] Nel corso di un procedimento di consulenza tecnica preventiva ai fini della composizione della lite il resistente eccepisce l’inammissibilità del ricorso e contesta le pretese avversarie, spiegando – tra le altre – eccezione pregiudiziale di rito per carenza…

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Uno sguardo al procedimento «sommario» per la liquidazione degli onorari agli Avvocati

A seguito dell’entrata in vigore del d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, il dichiarato obiettivo di riduzione e semplificazione dei riti civili speciali attraverso la loro riconduzione a tre modelli processuali fondamentali (il rito ordinario, il rito del lavoro e il rito sommario di cognizione) pare sia stato disatteso. Piuttosto che ad «un’inversione di tendenza rispetto al passato», il nuovo corpus normativo ha favorito la proliferazione di diversi riti speciali da applicarsi a ciascuna delle controversie assoggettate all’intervento normativo. In particolare, emerge la lacunosità della disciplina inerente le controversie in materia di liquidazione degli onorari e diritti degli avvocati, che è il frutto di una distratta redazione normativa e che, dopo pochi anni di applicazione, ha dimostrato le sue annunciate…

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La trascrizione del pignoramento immobiliare è indispensabile per disporre la vendita

Cassazione, Sez. III Civile, 20 aprile 2015, n. 7998 Scarica la sentenza Esecuzione Forzata – pignoramento immobiliare – notifica – trascrizione(cod. proc. civ., artt. 555, 557, 561, 562, 629) [1] Il pignoramento immobiliare si compone di due momenti processuali, cui corrispondono due diversi adempimenti e, cioè, la notifica dell’atto al debitore esecutato e la sua trascrizione nei registri immobiliari, ed è strutturato come fattispecie a formazione progressiva. La notificazione dell’ingiunzione al debitore segna l’inizio del processo esecutivo e produce, tra gli altri, l’effetto dell’indisponibilità del bene pignorato; la trascrizione dell’atto completa il pignoramento e, oltre a consentire la produzione degli effetti sostanziali nei confronti dei terzi e di pubblicità notizia nei confronti dei creditori concorrenti, è indispensabile perché il giudice dia…

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Notificazione del ricorso per Cassazione presso il procuratore cessato dall’incarico: nullità o inesistenza?

Cass. Sez. III., (ord.) 30 marzo 2015, n. 6427 Scarica l’ordinanza Processo civile – Ricorso per cassazione – Notificazione presso il domicilio o presso il procuratore del primo grado di giudizio poi sostituiti – Nullità o inesistenza della notificazione – Sanabilità o insanabilità – Rimessione alle Sezioni Unite(C.p.c. artt. 85, 156, 330) [1] Vanno rimesse al Primo Presidente della Corte di Cassazione, affinché valuti l’opportunità dell’assegnazione alle Sezioni Unite, le questioni concernenti: la validità scientifica e l’utilità pratica della distinzione tra nullità e inesistenza della notificazione alla luce del mutato quadro costituzionale; la correttezza della tradizionale individuazione del discrimine tra le due categorie nell’esistenza o no di un collegamento tra luogo della notifica e la persona del destinatario; la sanabilità o…

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Inattività delle parti nel rito del lavoro

Cass., sez. lav., 17 settembre 2015, n. 18226 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Rito del lavoro – Inattività delle parti –  Udienza ex art. 437 c.p.c. – Applicabilità dell’art. 348 c.p.c. all’appello nel rito del lavoro(C.p.c., artt. 181, 348, 359, 437 c.p.c.) [1] La disciplina dell’inattività delle parti dettata dal codice di procedura civile, con riguardo sia al giudizio di primo grado che a quello di appello, si applica anche alle controversie individuali di lavoro, non ostandovi la specialità del rito, né i principi cui esso si ispira. Ne consegue che, ai sensi dell’art. 348 c.p.c., co. 1, anche in tali controversie, la mancata comparizione dell’appellante all’udienza di cui all’art. 437 c.p.c. non consente la decisione della causa nel merito,…

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Codice del consumo: azione di classe e ricorso straordinario ex art. 111 Costituzione

Cass. 24 aprile 2015, n. 8433 Scarica la sentenza Consumatori e utenti – Azione di classe – Ordinanza di inammissibilità – Ricorso per cassazione – Ammissibilità – Rimessione alle sezione unite.(Cod. proc. civ., art. 360, 376; d.leg. 6 settembre 2005 n. 206, codice del consumo, a norma dell’art. 7 della l. 29 luglio 2003 n. 229, art. 140 bis). [1] La questione concernente l’ammissibilità del ricorso per cassazione avverso l’ordinanza, resa in sede di reclamo dalla Corte d’appello, che dichiara inammissibile l’azione di classe, dev’essere rimessa al primo presidente della Corte di cassazione, affinché valuti l’opportunità di assegnarla alle sezioni unite. CASO[1] La questione attinente alla ricorribilità per cassazione ex art. 111 Cost. dell’ordinanza di inammissibilità dell’azione di classe prevista dall’art. 140-bis codice…

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L’eccezione di compromesso per arbitrato estero

L’eccezione di compromesso per arbitrato estero apre nel processo una questione di giurisdizione, che però può atteggiarsi diversamente a seconda che la lite devoluta agli arbitri stranieri già di per sé si collochi al di fuori dai limiti della giurisdizione italiana ovvero che la convenzione arbitrale stessa, portando in sé un patto di deroga alla giurisdizione italiana, sottragga ai limiti di essa una lite che per sua natura vi rientrerebbe. In tale ultimo caso la declinatoria di giurisdizione da parte del giudice adito dovrà essere preceduta dalla verifica delle condizioni richieste dall’art. 4 l. 218/95 e dall’art. II Convenzione di New York del 1958. L’eccezione di compromesso per arbitrato estero non trova, nel nostro ordinamento, una specifica e compiuta disciplina,…

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Il (limitato) potere del giudice dell’esecuzione di sospendere la vendita forzata nella più recente interpretazione della Cassazione

Cass., Sez. III; sentenza 21 settembre 2015, n. 18451 Scarica la sentenza Espropriazione immobiliare – Aggiudicazione – Prezzo ingiusto – Sospensione della vendita – Opposizione agli atti esecutivi– Ipotesi tassative di sospensione(Cod. proc. civ. artt. 586; 617) [1] Il potere di sospensione della vendita forzata ai sensi dell’art. 586 c.p.c. può essere esercitato dal giudice dell’esecuzione dopo l’aggiudicazione laddove: a) siano sopravvenuti fatti nuovi successivi all’aggiudicazione; b) interferenze di natura criminale abbiano influito sul processo di vendita; c) il prezzo del bene sia stato determinato in forza di dolo, scoperto dopo l’aggiudicazione; d) vengano prospettati al giudice fatti noti ad una parte già prima dell’aggiudicazione, purché ci sia il consenso delle altre parti. CASO[1] Con ricorso straordinario in cassazione, ai…

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Rito lavoro: il potere istruttorio d’ufficio prevale sulle preclusioni e «salva» la prova

Cass., Sez. Lavoro, 17 luglio 2015, n. 15043 Scarica la sentenza Procedimento civile – Rito del lavoro – Preclusioni istruttorie – Poteri del giudice di ammissione di nuovi mezzi di prova – Presupposti(C.p.c. artt. 420, 421, 437) Procedimento civile – Ricorso in cassazione – Principio di autosufficienza – Indicazione specifica delle circostanze oggetto di prova e del contenuto del documento erroneamente interpretato dal giudice del merito – Necessità(C.p.c. artt. 360, 366) [1] Nel rito del lavoro il rigoroso sistema delle preclusioni, che regola in egual modo sia l’ammissione delle prove costituite che di quelle costituende, trova un contemperamento – ispirato all’esigenza della ricerca della ‘verità materiale’, cui è doverosamente funzionalizzato il rito del lavoro – nei poteri d’ufficio del giudice di…

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La specificità dei motivi di appello al vaglio della giurisprudenza di merito

App. Firenze, Sez. II, 8 aprile 2015  ;  App. Potenza, Sez. Lav., 20 maggio 2015 App. Firenze: scarica la sentenza  Impugnazioni civili – Requisiti di forma-contenuto atto d’appello – Specificità dei motivi – Nozione – Insussistenza(C.p.c. art. 342) [1] Per superare il vaglio di ammissibilità previsto dall’art. 342 c.p.c., l’appello deve indicare le parti del provvedimento oggetto di impugnazione, suggerendo le modifiche che dovrebbero essere apportate alla ricostruzione del fatto e deve altresì specificare le violazioni di legge denunziate e il loro rapporto di causalità con l’esito della lite. App. Potenza: scarica la sentenza Impugnazioni civili – Requisiti di forma-contenuto atto d’appello – Specificità dei motivi – Nozione – Insussistenza(C.p.c. art. 342) [2] La riforma dell’art. 342 c.p.c. impone all’appellante l’adozione di…

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