PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Sull’inammissibilità di domande nuove nel giudizio di rinvio

App. Napoli Sez. III, Sent., 03-02-2016 Giudizio di rinvio – Azione di nullità contrattuale – Azione di risoluzione – Domanda nuova – Inammissibilità. (C.c., artt. 1418, 1453; C.p.c., artt. 345, 394; D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, artt. 21, 23) [1] L’azione di risoluzione del contratto costituisce una domanda nuova rispetto all’azione di accertamento della nullità, ed è pertanto inammissibile ex art. 345 c.p.c. se formulata per la prima volta nel giudizio di rinvio. Giudizio di rinvio – Inadempimento contrattuale – Risarcimento del danno – Danno da risoluzione – Domanda nuova – Inammissibilità. (C.c., artt. 1218, 1453, 1458; C.p.c., artt. 345, 394; D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, artt. 21, 23) [2] La domanda di risarcimento del danno derivante dalla…

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Sulla tempestività del deposito telematico degli atti processuali

Trib. Milano 23 aprile 2016 (ord.) Procedimento civile – Processo telematico – Atti processuali – Deposito telematico – Perfezionamento – Completamento dell’intera procedura – Prova – Produzione in giudizio delle quattro ricevute – Tempestività – Ritualità – Esito positivo dei controlli automatici – Sussistenza (d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, art. 16 bis, comma 7; d.m. 21 febbraio 2011, n. 44, art. 13, comma 7; provvedimento del Ministero della Giustizia 16 aprile 2014, art. 14) [1]. Procedimento civile – Processo telematico – Atti processuali – Deposito telematico – Rifiuto dell’atto da parte del cancelliere – Divieto – Errori c.d. “Fatal” – Eccezione (d.m. 21 febbraio 2011, n. 44, art. 13, comma 7; provvedimento del Ministero della Giustizia 16 aprile 2014,…

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Note sulla competenza a conoscere il giudizio di opposizione agli atti esecutivi proposto prima dell’inizio dell’esecuzione

Trib. Palermo, ord. 8 aprile 2016 Scarica l’ordinanza  Opposizione agli atti esecutivi – Opposizione prima dell’inizio dell’esecuzione – Competenza – Competenza per materia – Competenza per valore (Cod. proc. civ., art. 9, 27, 28, 480, co. 3, 617)  [1] Nelle cause di competenza per valore del giudice di pace, il giudizio di opposizione agli atti esecutivi proposto prima dell’inizio dell’esecuzione non rientra nella competenza del tribunale ma in quella del giudice di pace.  CASO[1] Il debitore propone opposizione agli atti esecutivi avanti al Tribunale di Palermo avverso un atto di precetto di pagamento di euro 1.166,00 per violazione dell’art. 480, 3° comma, c.p.c., come riformato dal d. l. 27 giugno 2015, n. 83, convertito in legge 6 agosto 2015, n….

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Le modifiche «urgenti» all’espropriazione forzata nel d.l. 3 maggio 2016, n. 59

Tra le modifiche apportate dall’art. 4 del d.l. 3 maggio 2016, n. 59 al processo di espropriazione forzata, le principali riguardano l’atto di pignoramento e l’opposizione all’esecuzione, la vendita forzata mobiliare nonché quella immobiliare, l’attuazione dell’ordine di liberazione dell’immobile pignorato, l’assegnazione a favore di un terzo, il riparto parziale della distribuzione del ricavato, i rapporti riepilogativi del professionista delegato.  Termine per l’opposizione all’esecuzione ed avvertimento nell’atto di pignoramento. La modifica più importante, sia da un punto di vista applicativo che sistematico, ha ad oggetto l’introduzione di un termine per l’opposizione ex art. 615 c.p.c. Ed infatti per impedire che il debitore proponga opposizioni dilatorie o pretestuose, il nuovo secondo comma dell’art. 615 c.p.c. stabilisce l’inammissibilità dell’opposizione all’esecuzione proposta dopo il…

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La Corte di Cassazione fissa le regole della legittimazione ad causam degli studi professionali associati

[I] Cass., Sez. I, 4 marzo 2016, n. 4268 – Pres. Didone – Rel. Terrusi [II] Cass., Sez. II, 29 febbraio 2016, n. 3926 – Pres. Matera – Rel. Scarpa Scarica la sentenza n. 4268 Scarica la sentenza n. 3926 Associazione professionale – ordinamento interno ed amministrazione – autonomia degli associati – stipula di contratti in proprio – delegabilità della loro esecuzione ai singoli associati – legittimazione ad causam dell’associazione – sussistenza (C.c. art. 36 – C.p.c. art. 81) [1] Gli accordi degli aderenti ad una associazione professionale possono investire quest’ultima della titolarità di rapporti contrattuali la cui esecuzione venga delegata alle persone dei singoli associati; conseguentemente, in tale ipotesi, la legittimazione attiva compete allo studio associato.  [I] Cass., Sez….

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Sulla devoluzione in appello della domanda di garanzia

Cass., Sez. Un., 19 aprile 2016, n. 7700 (sent.) Pres. Rovelli – Est. Frasca Scarica la sentenza  Impugnazioni civili – rigetto domanda principale – appello – domanda in garanzia del convenuto condizionata all’accoglimento della pretesa attorea – appello incidentale – necessità – insussistenza (C.p.c. artt. 333, 343, 346)  [1] In caso di impugnazione da parte dell’attore della sentenza di rigetto della sua domanda principale, ai fini della devoluzione in appello della domanda di garanzia, non decisa perché condizionata all’accoglimento della pretesa attorea, non è necessaria la proposizione di un apposito appello incidentale, essendo sufficiente la mera riproposizione ex art. 346 c.p.c.  CASOL’acquirente di un’autovettura conviene in giudizio la società alienante, chiedendo la risoluzione del contratto di compravendita, la restituzione del…

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L’ingiunzione europea di pagamento è titolo per iscrizione di ipoteca giudiziale? Il sì del Tribunale di Trieste

Trib. Trieste, decreto 26 agosto 2015Scarica il provvedimento  Ingiunzione di pagamento europea – Titolo per iscrizione di ipoteca giudiziale – Concessione (Regolamento CE  n. 1896/2006, art. 18; cod. proc. civ., art. 655; cod. civ., art. 2820). [1] Affinché il procedimento istituito dal Regolamento CE 1896/2006 rappresenti un’effettiva scelta per i creditori rispetto al procedimento nazionale, al decreto ingiuntivo europeo non opposto deve riconoscersi efficacia di titolo per l’iscrizione dell’ipoteca giudiziale. CASO[1] L’art. 18 del Regolamento CE n. 1896/2006 dispone che, in difetto di tempestiva opposizione del convenuto ai sensi dell’art. 16 dello stesso Regolamento, l’ingiunzione europea di pagamento sia dichiarata esecutiva dal giudice che l’ha pronunciata, acquistando dunque piena efficacia di titolo esecutivo (nonché, in Italia, per le Sezioni Unite…

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La descrizione di cui all’art. 129 del Codice di proprietà industriale e la sua attuazione nello spazio giuridico europeo: una questione aperta

La descrizione industrialistica presenta delle particolarità sia rispetto all’accertamento tecnico preventivo previsto dall’art. 696 c.p.c. sia rispetto al sequestro dell’art. 670 c.p.c.: per questo la sua attuazione negli altri Stati membri dell’U.E., dove pure si riscontrano misure aventi la stessa finalità, ha creato problemi in ordine allo strumento eurounitario sulla base del quale procedere ed in particolare sull’ambito di applicazione del regolamento (CE) n. 1206 del 2001. Nuovi spunti di soluzione della questione sono presenti nel regolamento (UE) n. 1215 del 2012, c.d. Brussels Ibis, in attesa che la Corte di giustizia abbia l’occasione di pronunciarsi.  La descrizione (v., per tutti, Vanzetti, Codice della proprietà industriale, Milano, 2013, commento sub art. 129, 1341 ss.), disciplinata dagli artt. 129 e 130…

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Il ricorso per cassazione tributaria per l’omesso esame di un fatto decisivo

Con la sentenza n. 3591 del 24.02.2016 la Corte di Cassazione ribadisce che al ricorso per cassazione notificato dopo l’11.09.2012 deve applicarsi l’art.360, co.1, nella nuova formulazione introdotta dall’art.54, co.1, lett. b) D.L. n.83/12, che ha sostituito il n. 5 del co.1 dell’art.360 c.p.c., circoscrivendo il vizio di legittimità alla sola omissione di un fatto controverso (“che è stato oggetto di discussione fra le parti”) ritualmente allegato e dimostrato in giudizio, tale per cui se fosse stato invece tenuto in debito conto dal giudice, avrebbe comportato con certezza un diverso esito della controversia. I Supremi Giudici, richiamando sul punto la sentenza delle SS.UU. della Cassazione n. 8053/2014, hanno confermato che la nuova norma sul giudizio di cassazione è applicabile anche alle controversie tributarie, atteso che…

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L’errata indicazione del numero di ruolo determina nullità dell’atto in corso di causa deposi­tato telematicamente: commento a Tribunale di Torino, ordinanza 22/3/2016

L’errata indicazione del numero di ruolo determina nullità dell’atto in corso di causa deposi­tato telematicamente: commento a Tribunale di Torino, ordinanza 22/3/2016  “L’errata indicazione del numero di ruolo non è sanabile con la rimessione in termini”: questa è la conclusione a cui giunge il Tribunale civile di Torino (sez. VII, ord. 22/3/2016), già chiamato a pronunciarsi su una fattispecie che sembra essere ormai frequente nella patologia del processo civile telematico. Scorrendo infatti l’elenco dei precedenti giurisprudenziali sulla questione si ha modo di ravvisare orientamenti apparentemente differenti ma che in effetti sembrerebbero confluire su unico indirizzo: eccezion fatta per il caso in cui l’errore non sia ascrivibile alla cancelleria, l’Avvocato che do­vesse aver indicato un numero di ruolo errato non può…

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