PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Il foro convenzionale «resiste» alla soppressione dell’ufficio giudiziario

Cass., Sez. VI-2, ord., 9 luglio 2015, n. 14390 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Competenza per territorio – Foro convenzionale – Soppressione dell’ufficio giudiziario – Inefficacia sopravvenuta della clausola – Esclusione – Competenza dell’ufficio giudiziario accorpante – Sussistenza (C.p.c. artt. 28 e 29; D. Lgs. 7 settembre 2012 nn. 155 e 156) [1] L’eliminazione dell’ufficio giudiziario convenzionalmente competente, in assenza di diverse indicazioni delle parti, non rende inefficace la relativa clausola contrattuale, che deve intendersi riferita all’ufficio giudiziario che ha accorpato quello soppresso. CASO[1] L’ordinanza in epigrafe ha deciso il regolamento di competenza proposto contro la decisione del giudice adito di declinare la competenza in favore del tribunale cui risultavano trasferite le funzioni del foro convenzionale prescelto in via esclusiva…

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Il controllo dei provvedimenti collegati all’estinzione del processo esecutivo.

Cass., VI-3 sez. civ.; ordinanza 19 dicembre 2014, n. 27031 Scarica l’ordinanza Esecuzione forzata in genere – Estinzione – Contestazione dei presupposti dell’estinzione – Reclamo – Contestazione della decisione sulle spese – Reclamo – Contestualità con la contestazione dell’estinzione – Collocazione della pronuncia sulle spese nel provvedimento estintivo – Irrilevanza(Cod. proc. civ., art. 630). Esecuzione forzata in genere – Estinzione – Provvedimenti consequenziali – Reclamo – Esclusione – Opposizione agli atti esecutivi(Cod. proc. civ., artt. 617, 630, 632). Esecuzione forzata in genere – Estinzione – Decisione sulle spese del processo esecutivo –Reclamo – Provvedimenti consequenziali all’estinzione – Opposizione agli atti esecutivi – Definitività – Esclusione – Ricorso per cassazione – Inammissibilità(Cost., art. 111; cod. proc. civ., art. 617, 630, 632)….

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La contestazione sulla titolarità del diritto fatto valere in giudizio è eccezione in senso stretto oppure mera difesa?

Cass. Civ. Sez. VI, 13 febbraio 2015, n. 2977 (ord.) Scarica l’ordinanza  Processo civile – Eccezione in genere – Legittimazione ad causam – Titolarità del diritto controverso  – Distinzione – Rilevabilità d’ufficio – Rimessione alle Sezioni unite (C.p.c. artt. 100, 112, 167, 345; C.c. artt. 1325, 1350, 1362, 2697) [1] A differenza di quel che si ritiene concordemente in tema di legitimatio ad causam, o legittimazione ad agire, quale condizione dell’azione, il cui difetto è rilevabile d’ufficio, la giurisprudenza di legittimità non è unanime sulla qualificazione della contestazione (quale mera difesa o oppure quale eccezione in senso stretto) e della conseguente rilevabilità d’ufficio della reale titolarità attiva o passiva del diritto sostanziale dedotto in giudizio.  (In una tale situazione di contrasto…

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Nullità del contratto e rilevabilità d’ufficio: «istruzioni per l’uso» alla luce dell’orientamento più recente delle Sezioni Unite

L’art. 1421 c.c. stabilisce che la nullità del contratto è rilevabile d’ufficio; ma la portata della norma è alquanto dibattuta. Il presente contributo si propone di illustrare lo stato della questione, dando particolare rilievo all’ultimo – e, nelle intenzioni, risolutivo – intervento delle Sezioni unite. 1. Introduzione L’art. 1421 c.c. enuncia una regola di elementare chiarezza, quando stabilisce che la nullità può essere rilevata d’ufficio dal giudice. Il dato testuale induce a ritenere che il giudice possa sollevare motu proprio la questione di nullità del contratto ogni volta che essa rilievi ai fini del giudizio: in sostanza tutte le volte che è promossa un’azione relativa al rapporto contrattuale, indipendentemente dal contenuto e dalla specifica funzione della domanda proposta (che sia…

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Revocazione delle sentenze della Cassazione e sospensione dell’efficacia esecutiva

Cass., Sez. VI-5, 17 settembre 2015, n. 18300 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Revocazione delle sentenze della Cassazione – Cassazione con decisione nel merito – Istanza di sospensione dell’esecuzione – Ammissibilità(C.p.c. artt. 324, 384, co. 2, 391bis, 395, co. 1, n. 4, 401; Cost., artt. 3 e 24) [1] È ammissibile l’istanza di sospensione cautelare ex art. 401 c.p.c. avanzata nel giudizio di revocazione avverso sentenza della Corte di cassazione emessa ai sensi dell’art. 384, comma 2, c.p.c. CASO[1] In accoglimento del ricorso proposto dall’Agenzia delle Entrate, la Suprema Corte definiva una controversia in materia tributaria con decisione nel merito. Tale sentenza veniva però impugnata dal contribuente ex art. 391 bis c.p.c., con contestuale istanza di sospensione dell’esecuzione della decisione sottoposta…

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La “riconvenzionale” per lite temeraria nel procedimento per la liquidazione degli onorari dell’avvocato e la frazionabilità dei compensi.

Cass. 29 maggio 2015, n. 11273 Scarica la sentenza Spese giudiziali civili – Procedimento per onorari di avvocato – Domanda riconvenzionale per lite temeraria – Compatibilità [1] La domanda riconvenzionale di condanna dell’attore per lite temeraria è compatibile col procedimento speciale disciplinato dagli artt. 28 ss. della l. n. 794/1942 (nel regime precedente l’entrata in vigore del d.lgs. n. 150/2011).(Cod. proc. civ., artt. 36, 96; l. 13 giugno 1942, n. 794, artt. 28 ss.) Spese giudiziali civili – Procedimento per onorari di avvocato – Domande di condanna distinte per primo e secondo grado – Frazionamento del credito – Insussistenza [2] La proposizione di due domande di pagamento degli onorari d’avvocato relative alla medesima controversia, l’una per il primo grado di…

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Il sequestro conservativo su conti bancari secondo il regolamento UE n. 655/2014

Il regolamento UE n. 655/2014 ha istituito l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti bancari (OESC), che può essere riconosciuta ed eseguita negli Stati membri senza procedure di exequatur. Con questa misura cautelare si vuole facilitare il recupero dei crediti nello spazio giuridico europeo. Il legislatore si è posto l’obiettivo di bilanciare le istanze di tutela del credito con quelle di garanzia del diritto di difesa del debitore. La data di entrata in vigore è il 18 gennaio del 2017. 1. Premessa Il 27 giugno 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il regolamento n. 655/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 maggio 2014, che istituisce la procedura per l’ordinanza europea di sequestro conservativo su conti…

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Rifiuto di sottoporsi a test ematico nel giudizio di riconoscimento di paternità (e opponibilità del comportamento agli eredi): la parola alla Cassazione

Cass. 15 Giugno 2015, n. 12312 Scarica la sentenza  Procedimento civile – giudizio di riconoscimento giudiziale di paternità – rifiuto di sottoporsi a prelievo biologico – opponibilità agli eredi – esclusione (C.c. art. 269; 116 c.p.c.) [1] Non può ritenersi opponibile agli eredi un comportamento processuale pregresso che trova le sue ragioni in motivazioni strettamente personali e, come tali, non estensibili all’erede che, subentrato nel processo, ha adottato una condotta processuale del tutto diversa rispetto a quella del proprio dante causa. CASO[1] A seguito della proposizione di un giudizio di riconoscimento giudiziale di paternità, il Tribunale di Roma accerta l’esistenza del vincolo parentale motivando esclusivamente sulla base del rifiuto del convenuto di consentire il prelievo di materiale biologico necessario all’espletamento dell’esame del…

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Inammissibilità dell’appello per carenza di ragionevole probabilità di accoglimento

Trib. Como, 28 maggio 2015 Scarica la sentenza Impugnazioni in materia civile – appello – inammissibilità ex art. 348 bis –ragionevole probabilità di accoglimento(C.p.c. artt. 348 bis, 348 ter) [1] Alla luce di quel giudizio prognostico cui fa riferimento l’art. 348 bis c.p.c., l’appello deve essere dichiarato inammissibile per carenza di ragionevole probabilità di accoglimento laddove il giudice del gravame non ritenga sussistenti ragioni per discostarsi dalla pronuncia del Giudice di prime cure. CASO[1] In primo grado, le convenute venivano condannate a risarcire i danni patiti dagli attori in seguito ad un incidente stradale. Questi ultimi, parzialmente soccombenti, impugnavano la sentenza lamentando una scorretta liquidazione dei danni, per non aver il giudice di pace applicato le tabelle elaborate dal Tribunale di Milano…

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Attribuzione del bene non comodamente divisibile tra quotisti di pari valore

Cass., sez. II, 19 maggio 2015, n. 10216 Scarica la sentenza Giudizio di divisione – Immobile non comodamente divisibile – Condividenti con quote uguali – Assegnazione al migliore offerente – Inammissibilità(Cod.  civ., art. 720) [1] Quando nella comunione ereditaria sia compreso un immobile non comodamente divisibile e i coeredi siano titolari di quote uguali, la scelta tra coloro che ne richiedano l’attribuzione è rimessa, ai sensi dell’art. 720 c.c., al giudice sulla base di ragioni di opportunità e convenienza, soccorrendo in mancanza di una ragione di preferenza il rimedio residuale della vendita all’incanto. Non assume rilievo, invece, il criterio della maggiore offerta rispetto al prezzo di stima, che fa venir meno la parità di condizione tra gli aspiranti assegnatari. CASO[1] Il tribunale,…

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