PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

In tema di autorità (ed autorevolezza) del precedente giudiziario

Cass. civ, sez. I, 29 Luglio 2015, n. 16048 Scarica la sentenza Giudizio di Cassazione – “Vincolo” delle Sezioni semplici al precedente delle Sezioni Unite – Circoscrizione alla “regula juris” correlata al motivo di ricorso – Necessità (C.p.c. art. 374, co. 3) Giudizio di Cassazione – “Vincolo” delle Sezioni semplici al precedente delle Sezioni Unite – Applicazione alle enunciazioni di carattere concettuale o dottrinario – Esclusione (C.p.c. art. 374, co. 3) Il c.d. “vincolo” delle Sezioni semplici rispetto al precedente delle Sezioni Unite va enucleato in stretta aderenza alla specifica regula iuris correlata ad un concreto motivo di ricorso. Il principio di cui all’art. 374, co. 3, c.p.c. va applicato in senso costituzionalmente orientato, entro confini rigorosi e con speculare…

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Tassa rifiuti e riparto di giurisdizione

TAR Campania, 13 maggio 2015, n. 2639Pres. MASTROCOLA – Est. ANDOLFI Scarica la sentenza Competenza e Giurisdizione Civile – Criterio per individuare la Giurisdizione – Prospettazione della domanda – Esclusione (art. 5 c.p.c.; L. 18 giugno 2009, n. 69, art. 59, co. 2; D. Lgs. 02 luglio 2010, n. 104, artt. 11 co. 2) Imposte e tasse in genere – Tariffa per lo smaltimento dei rifiuti – Controversia tra due amministrazioni locali concernente il versamento di importi già riscossi – Giurisdizione del giudice tributario – Esclusione – Giurisdizione del giudice amministrativo – Esclusione – Giurisdizione del giudice ordinario – Sussistenza – Riassunzione – Effetti sostanziali e processuali della domanda – Conservazione (art. 5 c.p.c.; L. 18 giugno 2009, n. 69,…

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Compenso dell’avvocato: impugnazione dell’ordinanza emessa nel procedimento sommario di cognizione

Cass., Sez. II, 5 ottobre 2015, n. 19873 Scarica la sentenza Compenso avvocato – ordinanza ex art. 702 c.p.c. – impugnazione – appello o ricorso per cassazione (C.p.c.: artt. 702 quater; L. 794/1942: art. 28; D.lgs. 150/2011: art. 14) [1] L’art. 14 del d.lgs. 150/2011 ha reso applicabile il rito sommario di cognizione alle controversie previste dall’art. 28, l. 794/1942, con le opportune modifiche, senza mutare alcuno dei presupposti oggettivi per accedere a tale procedimento speciale. [2] È appellabile l’ordinanza conclusiva del procedimento sommario di cognizione instaurato dall’avvocato per ottenere il compenso professionale, allorquando la controversia riguardi l’an debeatur della prestazione. Viceversa, l’ordinanza rimane inappellabile ai sensi dell’art. 14, d.lgs. 150/2011, e dunque ricorribile in cassazione ex art. 111 Cost.,…

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La Direttiva n. 104/2014 in materia di private enforcement del diritto antitrust e il sistema di acquisizione processuale della prova. Considerazioni comparatistiche

La direttiva comunitaria n. 104/2014 in materia di private enforcement del diritto antitrust sembrerebbe introdurre un sistema di acquisizione processuale della prova che, come già accaduto in materia di proprietà industriale, presenta significativi profili di comunanza con la discovery statunitense, specie con riferimento al ruolo manageriale del giudice, alla tutela dei trade secrets e alla richiesta di disclosure per categorie di prove.   1. IntroduzioneNel dicembre 2014 è stata emanata la Direttiva comunitaria n. 104/2014 in materia di azioni di risarcimento del danno per violazione delle disposizioni che regolano il diritto della concorrenza degli Stati Membri e dell’Unione Europea, a oggi non ancora recepita dallo Stato italiano. Tuttavia, di recente emanazione è l’art. 2 della legge 9 luglio 2015 n….

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Ritardato deposito della sentenza: la Cassazione precisa quando la condotta del magistrato è reiterata e sprovvista di giustificazione

Cass., Sez. Un., 8 luglio 2015, n. 14268Pres. ROVELLI – Est. DI IASI Responsabilità disciplinare dei magistrati – Illecito – Deposito della sentenza – Ritardo – Reiterazione – Onere della prova (D. Lgs. 23 febbraio 2006, n. 109, artt. 1 e 2, comma 1, lett. q) [1] L’illecito disciplinare di cui all’art. 2, comma 1, lett. q) del D. Lgs. 23 febbraio 2006, n. 109 è integrato se il ritardo nel deposito dei provvedimenti si sia verificato più di una volta e il magistrato, relativamente ai casi in cui l’adempimento sia avvenuto oltre l’anno dalla scadenza, non abbia fornito giustificazioni proporzionate all’ampiezza del ritardo. IL CASONel caso di specie il giudice disciplinare ravvisava l’illecito di cui al D.Lgs. 109/2006, art….

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Natura giuridica del fermo dei beni mobili registrati e conseguenze in materia di opposizione

Cass. Civ., Sez. Unite, ordinanza 22 luglio 2015, n. 15354; Pres. Salmè; Rel. Amendola Scarica l’ordinanza [1] Esecuzione forzata in genere – Esecuzione forzata esattoriale – Fermo amministrativo di beni mobili – natura giuridica [2] Esecuzione forzata – Esecuzione forzata esattoriale – Opposizione al provvedimento di fermo – Competenza per materia e per valore [1] Il fermo dei beni mobili registrati è una misura afflittiva, volta ad indurre il debitore all’adempimento, pur di ottenerne la rimozione (D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 86) [2] Il fermo dei beni mobili registrati, essendo una misura afflittiva, è impugnabile secondo le regole del rito ordinario di cognizione e nel rispetto delle norme generali in tema di riparto di competenza per materia e…

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La decorrenza del termine breve per impugnare per la parte che notifica la sentenza nel processo litisconsortile

Cass., sez. VI, 22 settembre 2015, n. 18733 (ord.)Pres. Finocchiaro – Est. Cirillo Litisconsorzio nelle fasi di gravame – Termine breve per impugnare – Notificazione della sentenza – Decorrenza per il notificante (C.p.c., artt. 325, 326, 331) [1] Poiché la notifica della sentenza ha una funzione acceleratoria, mettendo in moto il meccanismo dell’impugnazione previsto dall’art. 326 c.p.c., nell’ipotesi di litisconsorzio necessario (di natura processuale, nella specie), il termine breve per l’impugnazione decorre, per il notificante, dalla prima notificazione e non dall’ultima. CASOUn processo, celebrato dinanzi al Tribunale di Catania, avente ad oggetto la responsabilità per i danni occorsi in occasione di un sinistro stradale, vede quali parti, da un lato, il conducente di un veicolo che afferma il proprio incolpevole…

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Essenzialità del termine per la pronuncia del lodo rituale

Cass. 19 gennaio 2015, n. 744 Scarica la sentenza Arbitrato rituale – Lodo – Indefettibilità del termine per la pronuncia – Applicazione termini legali – Superamento – Nullità(Cod. proc. civ. 820, 829) Arbitrato rituale – Lodo – Nullità per decorrenza dei termini – Mancata notifica ex art. 821 c.p.c. – Sanatoria – Fase rescissoria – Ammissibilità(Cod. proc. civ. 820, 821, 829, 830)   [1] Nell’arbitrato rituale, le parti possono fissare un termine per la pronuncia del lodo diverso e più lungo rispetto a quello legale, ma non possono rinunciarvi del tutto, prorogando sine die la durata del procedimento arbitrale, a pena di nullità di tale pattuizione. [2] La declaratoria di nullità del lodo, emesso oltre i termini stabiliti, non impedisce…

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Il foro convenzionale «resiste» alla soppressione dell’ufficio giudiziario

Cass., Sez. VI-2, ord., 9 luglio 2015, n. 14390 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Competenza per territorio – Foro convenzionale – Soppressione dell’ufficio giudiziario – Inefficacia sopravvenuta della clausola – Esclusione – Competenza dell’ufficio giudiziario accorpante – Sussistenza (C.p.c. artt. 28 e 29; D. Lgs. 7 settembre 2012 nn. 155 e 156) [1] L’eliminazione dell’ufficio giudiziario convenzionalmente competente, in assenza di diverse indicazioni delle parti, non rende inefficace la relativa clausola contrattuale, che deve intendersi riferita all’ufficio giudiziario che ha accorpato quello soppresso. CASO[1] L’ordinanza in epigrafe ha deciso il regolamento di competenza proposto contro la decisione del giudice adito di declinare la competenza in favore del tribunale cui risultavano trasferite le funzioni del foro convenzionale prescelto in via esclusiva…

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Inammissibilità del regolamento di competenza avverso il provvedimento di sospensione diretto a far valere l’inammissibilità della querela di falso

Cass. 30 settembre 2015, n. 19576 (ord.) Scarica l’ordinanza Giudizio davanti al giudice di pace – Querela di falso – Sospensione – Regolamento di competenza per inammissibilità della querela – Inammissibilità del regolamento(C.p.c., artt. 42, 295, 313) È inammissibile il regolamento di competenza, avverso il provvedimento di sospensione del processo, reso dal giudice di pace ex art. 313 c.p.c., per far valere l’inammissibilità della querela, atteso che il controllo di legittimità è limitato alla verifica dell’avvenuta proposizione di querela di falso e che la disposizione non sia stata abusivamente invocata, spettando al giudice della querela l’esame delle questioni procedurali o sostanziali attinenti alla stessa.   CASONel corso del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, viene proposto ricorso per regolamento di…

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