PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La responsabilità del notaio rogante per mancato accertamento della capacità legale di contrarre delle parti

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 13/09/2023, n. 26448, Pres. Scarano, Est. Valle Atto stipulato da persona dichiarata fallita – Omesso accertamento di tale qualità da parte del notaio rogante – Responsabilità del notaio – Onere probatorio [1] Il notaio, avendo l’obbligo di accertare la capacità legale di contrarre delle parti dell’atto rogando, è responsabile del danno patito dall’acquirente di un immobile venduto da persona già dichiarata fallita al momento della stipula, a meno che non dimostri che nemmeno con l’uso della diligenza professionale da lui esigibile avrebbe potuto accertare l’esistenza della sentenza dichiarativa di fallimento. Disposizioni applicate Art. 28, n. 1 l. not., artt. 54, 55 e 56 r.d.l. 10 settembre 1914, n. 1326, art. 1176 c.c. CASO La controversia…

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Decreto di revoca giudiziale dell’amministratore di condominio ed impugnazione

Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 2.2.2023 n. 3198, Presidente F. Manna, Estensore A. Scarpa Massima: “In tema di condominio negli edifici, è inammissibile il ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 111 Cost., avverso il decreto con il quale la corte d’appello provvede sul reclamo contro il decreto del tribunale in tema di revoca dell’amministratore di condominio, previsto dagli art. 1129 cod. civ. e 64 disp. att. cod. civ., trattandosi di provvedimento che non ha carattere decisorio, giacché non preclude la richiesta di tutela giurisdizionale piena, in un ordinario giudizio di cognizione, del diritto su cui il provvedimento incide; tale ricorso è, invece, ammissibile soltanto avverso la statuizione relativa alla condanna al pagamento delle spese del procedimento, concernendo posizioni giuridiche…

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La liquidazione del danno da lucro cessante per mancato pagamento dei canoni di locazione sino alla scadenza del contratto

Cassazione civile, sez. VI 3, Ordinanza del 5.1.2023 n. 194, Presidente A. Scrima, Estensore S. G. Guizzi «Il locatore può sottrarsi all’obbligo di restituzione del deposito cauzionale a condizione che proponga domanda giudiziale per l’attribuzione dello stesso, in tutto o in parte a copertura di specifici danni subiti, di qualsiasi natura e non solo quelli subiti dalla res locata, ovvero di importi rimasti impagati. In caso di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, il locatore ha diritto al risarcimento del danno patrimoniale corrispondente alle somme che avrebbe conseguito se le obbligazioni fossero state adempiute, detratto l’utile ricavato o ricavabile con l’uso della normale diligenza dall’immobile nel periodo intercorso tra la risoluzione prematura ed il termine convenzionale del…

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Brevi note in tema di notificazione nella residenza, nella dimora o nel domicilio

Cass., sez. II, 5 ottobre 2023, n. 28090, Pres. Lombardo, Est. Bertuzzi [1] Notificazione – Notificazione nella residenza, nella dimora o nel domicilio – Consegna copia dell’atto a persona di famiglia o addetta alla casa, all’ufficio o all’azienda – Onere della prova In caso di notificazione ai sensi dell’art. 139 c.p.c., la qualità di persona di famiglia, di addetta alla casa, all’ufficio o all’azienda, di vicina di casa, di chi ha ricevuto l’atto si presume iuris tantum dalle dichiarazioni recepite dall’ufficiale giudiziario nella relata di notifica, incombendo sul destinatario dell’atto, che contesti la validità della notificazione, l’onere di fornire la prova contraria ed, in particolare, di provare l’inesistenza di un rapporto con il consegnatario comportante una delle qualità su indicate…

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Conseguenze e rimedi in caso di deposito incompleto o tardivo della documentazione prescritta dall’art. 567 c.p.c.

Cass. civ., sez. III, 17 ottobre 2023, n. 28846 – Pres. Rubino – Rel. Tatangelo Espropriazione immobiliare – Documentazione ex art. 567 c.p.c. – Termine per il deposito – Inosservanza – Rilevabilità – Completezza o meno della documentazione – Conseguenze Massima: “Qualora rilevi il tardivo o incompleto deposito della documentazione prescritta dall’art. 567 c.p.c., il giudice dell’esecuzione non potrà emettere l’ordinanza di vendita: se la documentazione è stata depositata tempestivamente ma è incompleta, dovrà ordinarne l’integrazione in un termine perentorio, ai sensi dell’art. 567, comma 3, c.p.c., mentre se il deposito è avvenuto tardivamente o non è avvenuto affatto, dovrà dichiarare, anche d’ufficio, l’estinzione del processo esecutivo”. CASO Il giudice dell’esecuzione disponeva la vendita dell’immobile pignorato, non rilevando che la…

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Le clausole di garanzia nella compravendita di partecipazioni sociali

Cass. civ., sez. II, 5 aprile 2023, n. 9347 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto di compravendita di partecipazioni sociali – Clausola di garanzia del venditore sulla sopravvenienza di passività fiscali e previdenziali incidenti sul patrimonio della società – Nullità per indeterminatezza – Esclusione – Condizioni [1] Massima: “In tema di cessione di partecipazioni sociali, soddisfa il requisito della determinabilità dell’oggetto – ed è dunque valida e non viola il canone di buona fede oggettiva – la clausola del contratto che preveda l’adeguamento del corrispettivo fissato alle sopravvenienze passive successivamente accertate (ossia verificate dopo la cessione), facenti capo alla società target, per fatti accaduti prima del perfezionamento dell’accordo traslativo, in ordine a causali specificate nei confronti…

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La diligenza del buon padre di famiglia nell’utilizzo della cosa locata

Cassazione civile, sez. III, Ordinanza del 15.4.2022, Presidente D. Sestini, Estensore F. M. Cirillo Massima: “In materia di locazione, il conduttore risulta sempre obbligato ad osservare, nell’utilizzo della cosa locata, la diligenza del buon padre di famiglia, ai sensi dell’art. 1587 n. 1 c.c., con il conseguente divieto di effettuare innovazioni che ne modifichino la destinazione e la natura, indipendentemente dall’obbligo, ex art. 1590 c.c., di restituire al termine del rapporto la cosa locata nello stesso stato in cui essa è stata consegnata, sicché il locatore ha diritto di esigere in ogni tempo l’osservanza dell’obbligazione di cui al citato art. 1587 n. 1 c.c. e di agire nei confronti del conduttore inadempiente”. CASO Tizio ricorreva al Tribunale di Foggia, Sezione…

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Airbnb: il Consiglio di Stato annulla l’obbligo di nomina del rappresentante fiscale a carico degli operatori non residenti

Parole chiave Airbnb – sentenza Consiglio di Stato – D.L. n. 50/2017 – locazioni brevi – affitti brevi – comunicazione dati – host – ritenuta – rappresentante fiscale – Corte di Giustizia dell’Unione Europea – Art. 56 TFUE – libera prestazione di servizi – intermediari immobiliari – gestori portali telematici Sintesi Il Consiglio di Stato, con sentenza depositata il 24 ottobre 2023 n. 9188, prende atto dei dicta resi dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea e disapplica, in quanto contrario al divieto di restrizione di libera prestazione di servizi tra gli Stati membri UE di cui all’art. 56 del TFUE, l’obbligo posto a carico degli intermediari immobiliari e gestori di portali telematici non residenti dall’art. 4 D.L. n. 50/2017 in…

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Opposizione all’esecuzione e domande connesse o accessorie: l’operatività della sospensione feriale dei termini

Cassazione civile, Sez. III, sent. 5 ottobre 2023, n. 28106, Pres. De Stefano, Est. Porreca Opposizione all’esecuzione – opposizione di terzo – cumulo di domande – sospensione feriale dei termini (L. 742/1969 – Cod. Proc. Civ. artt. 34, 615, 619) “In caso di domande accessorie o consequenziali ad opposizioni esecutive, ovvero di connessione per pregiudizialità fra una opposizione esecutiva pregiudicante ed una o più domande ordinarie pregiudicate, quantomeno fino allo scioglimento della connessione, il giudizio resta interamente sottratto alla sospensione dei termini processuali nel periodo feriale, così come in caso di richiesta incidentale, nell’ambito di una opposizione esecutiva, di accertamento dell’invalidità del titolo esecutivo stragiudiziale in base al quale era stata promossa l’esecuzione” (massima redazionale) CASO Un soggetto agisce in…

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Azione revocatoria ordinaria dell’atto di costituzione del fondo patrimoniale

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 28/08/2023, n. 25361, Pres. Sestini, Est. Ambrosi Costituzione del fondo patrimoniale – Fallimento del costituente – Azione revocatoria ordinaria proposta dal curatore [1] La costituzione del fondo patrimoniale effettuata dall’imprenditore successivamente fallito può essere dichiarata inefficace nei confronti della massa per mezzo dell’azione revocatoria ordinaria, proposta dal curatore a norma dell’art. 2901 c.c., espressamente richiamato dall’art. 66 L. fall. Disposizioni applicate Art. 167 c.c., art. 2901 c.c., art. 66 L. fall. CASO La curatela fallimentare ha agito per ottenere la declaratoria di inefficacia ex art. 2901 c.c. dell’atto di costituzione del fondo patrimoniale posto in essere dai coniugi, soci accomandatari della fallita, sostenendo che con la costituzione del fondo patrimoniale avevano cercato di sottrarre i…

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