PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Sulla riproposizione della domanda cautelare e sull’abuso del processo

Trib. Milano, 12 marzo 2016, ordinanza Procedimenti cautelari – Riproposizione – Reclamo – Cumulo – Inammissibilità. (Cod.proc.civ., artt. 669 ter, 669 septies, 669 terdecies; d. leg. 10 febbraio 2005, n. 30, art. 120, 131) [1] Spese giudiziali civili – Procedimenti cautelari – Responsabilità aggravata – Abuso del processo – Sanzione – Ammissibilità. (Cod.proc.civ., artt. 96, 669 septies, 669 terdecies) [2] [1] È inammissibile la riproposizione della domanda cautelare rigettata nel merito quando è pendente il giudizio di reclamo avverso l’ordinanza di rigetto, a prescindere dalla ricorrenza dei presupposti di cui all’art. 669 septies, comma 2°, c.p.c.  [2] Il comportamento della parte che propone la medesima domanda cautelare a due giudici diversi, o che ripropone la domanda cautelare ad un giudice…

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In tema di filtro in appello ex art. 342 c. p. c.

 App. Potenza, 19 Aprile 2016 Scarica la sentenza  Impugnazioni – Appello – Obbligo di motivazione – Pars destruens – Requisito della specificità – Necessità (art. 342 c.p.c) Impugnazioni – Appello – Obbligo di motivazione – Pars costruens  – Progetto alternativo di sentenza – Necessità (art. 342 c.p.c.) [1] Nel motivare un atto d’appello l’attore deve indicare le ragioni per le quali ritiene che debba essere modificata la ricostruzione del fatto compiuta dal giudice di primo grado, sottoponendo a una critica sufficientemente specifica le argomentazioni contenute nella sentenza impugnata. [2] L’appellante deve, altresì, esporre, sempre in maniera specifica, le ragioni per cui ritiene esservi stata un’inesatta ricostruzione della fattispecie sotto il profilo giuridico, indicando le conseguenze che ne derivano ai fini…

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Alcune recenti decisioni delle Sezioni Unite in materia di impugnazioni

La giurisprudenza delle Sezioni Unite in materia di impugnazioni è stata copiosa negli ultimi tempi. Si coglie in questa sede l’occasione per una breve rassegna di alcune recenti pronunce.  Cass., sez. un., 13 giugno 2016, n. 12084 (Pres. Rordorf, Rel. D’Ascola) Scarica la sentenza ha ribadito il consolidato orientamento – rimesso in discussione dall’ordinanza di rimessione n. 9782/2015, segnalata in questa newsletter – secondo cui la notificazione dell’impugnazione fa decorrere per l’appellante il termine breve per impugnare. La questione è centrale, ad esempio, ai fini della tempestiva riproposizione dell’impugnazione inammissibile o improcedibile (art. 358 c.p.c.). La Corte affronta di petto le contrarie tesi della dottrina, ritenendole non dirimenti. Viceversa, individua nell’ordinamento una serie di indici normativi che sarebbero espressione coerente…

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Cause di incompatibilità del mediatore e ruolo degli organismi di mediazione

Tar Lazio, sez. I, 6 aprile 2016, n. 4173Scarica la sentenza Conciliazione in genere – Mediazione – Mediatore – Incompatibilità (cause di) – Disciplina – Competenza – Normativa secondaria – Non sussiste – Organismi di mediazione – Regolamento dell’organismo – Codice etico – Sussiste (l. 23 agosto 1988, n. 400, art. 17; l. 18 giugno 2009, n. 69, art. 60; d.leg. 4 marzo 2010, n. 28, artt. 3, 8, 9, 10, 14, 16; l. 31 dicembre 2012, n. 247, art. 3; d.m. 18 ottobre 2010, n. 180, artt. 2, 4, 7, 14 bis; d.m. 4 agosto 2014, n. 139, art. 6; Codice deontologico forense approvato il 31 gennaio 2014, art. 62) [1] La normativa primaria non ha riservato alla decretazione…

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L’ordinanza di assegnazione dei crediti è titolo esecutivo soltanto se il terzo pignorato ne ha avuto idonea conoscenza

Cassazione Civile sez. III, 10 maggio 2016 n. 9390 Scarica la sentenza Esecuzione forzata – Ordinanza di assegnazione ex art. 553 c.p.c. – Titolo esecutivo verso il terzo – Preventiva conoscenza – Necessità (cod. proc. civ., art. 553, 474)  Ordinanza di assegnazione ex art. 553 c.p.c. – Omessa comunicazione – Precetto – redatto a seguito di titolo esecutivo – Spese di redazione e notifica –Esclusione (cod. proc. civ, art. 553, 479, 95)  [1] L’ordinanza di assegnazione delle somme pignorate presso il terzo, pronunciata ai sensi dell’art. 553 cod. proc. civ., acquisisce efficacia di titolo esecutivo nei confronti del terzo assegnatario soltanto dopo che sia stata portata alla sua conoscenza.  [2] Le spese per l’atto di precetto notificato al terzo congiuntamente…

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Per le Sezioni Unite i vizi della notifica a mezzo PEC non determinano nullità quando l’atto è giunto a conoscenza del destinatario

Cass., Sez. un., 18 aprile 2016, n. 7665 – Pres. Macioce – Rel. CirilloScarica la sentenza Notificazioni in materia civile – Notificazioni a mezzo posta elettronica certificata – Nullità – Raggiungimento dello scopo – Sanatoria (C.p.c. artt. 156, 160; L. 21.1.1994, n. 53, art. 3-bis) Notificazioni in materia civile – Notificazioni a mezzo posta elettronica certificata – Consegna all’indirizzo PEC indicato dal destinatario – Effettiva conoscenza – Sussiste (C.p.c. art. 366) Impugnazioni – Censura relativa all’erronea applicazione di regole processuali – Mancata prospettazione di lesione del diritto di difesa od altro pregiudizio alla decisione del giudice – Inammissibilità dell’eccezione (C.p.c. art. 157, 160) MASSIME[1] La nullità della notificazione di un atto processuale a mezzo PEC per inosservanza delle relative disposizioni…

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La partecipazione personale nel procedimento di mediazione

Trib. Como, ord. 23 marzo 2016 Scarica l’ordinanza Procedimento civile – Mediazione civile e commerciale – Partecipazione personale delle parti – Necessità – Fondamento (D. leg. 4 marzo 2010, n. 28, Attuazione dell’articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, art. 5; dir. 2008/52/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008, art. 5)  [1] Al fine del corretto verificarsi della condizione di procedibilità di cui all’art. 5 d. leg. 28/2010 è necessario che le parti partecipino personalmente al tentativo obbligatorio di mediazione sia in ragione della necessità di una lettura dell’istituto conforme alla normativa europea di riferimento sia in considerazione del fondamento dell’istituto della…

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La pensione di inabilità è impignorabile, perché è una prestazione di natura previdenziale

Trib. Padova, ord. 14 gennaio 2016; Pres. Maiolino; Est. Sabino Scarica l’ordinanza  Espropriazione – Espropriazione presso terzi – Crediti impignorabili – Erogazioni previdenziali – Erogazioni assistenziali – Pensione di inabilità – Impignorabilità relativa (Cod. proc. civ., art. 545; l. 12 giugno 1984 n. 222, art. 2; d.l. 27 giugno 2015, n. 83, conv. con l. 6 agosto 2015, n. 132)  [1] La pensione di inabilità erogata ai sensi dell’art. 2 della legge n. 222/1984 è astrattamente pignorabile nei limiti stabiliti dall’art. 545 c.p.c., poiché deve essere ricompresa tra le pensioni a carattere previdenziale, di vecchiaia, invalidità e ai superstiti. [2] La pensione d’invalidità per ciechi assoluti e l’indennità di accompagnamento sono erogazioni a carattere non previdenziale ma assistenziale, in quanto…

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La (naturale) riunione del processo di divorzio a quello di separazione giudiziale

Trib. Milano (ord.) 26 febbraio 2016 Est. Buffon Scarica l’ordinanza Separazione personale dei coniugi – Sentenza non definitiva di separazione – Prosieguo della trattazione per domande accessorie – Divorzio – Instaurazione – Assegnazione al giudice della separazione – Riunione (C.p.c. artt. 706, 709 bis; l. n. 898/1970 artt. 3,4). 
[1] Con il deposito del ricorso divorzile (o, comunque, quanto meno dall’adozione dei provvedimenti provvisori ex art. 4 l. div.), il giudice della separazione non può più pronunciarsi sulle questioni genitoriali (cd. provvedimenti de futuro) e sulle questioni economiche (se non con riguardo al periodo compreso tra la data di deposito del ricorso per separazione e la data di deposito del ricorso divorzile), avendo esclusiva potestas decidendi (sopravvenuta) il solo giudice del…

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L’esecuzione processuale indiretta nel processo civile: stato dell’arte (e prevedibili tendenze evolutive)

  – Tra i molteplici (e, mi si passi il termine, sparpagliati) interventi che la legge 6 agosto 2015, n. 132 ha effettuato sul processo civile, particolare importanza pratica riveste quello compiuto sull’art. 614 bisp.c.: disposizione, quest’ultima, giustamente salutata con grande entusiasmo all’indomani della sua prima introduzione (con la legge 69/2009), ma la cui originaria formulazione non si può certo dire avesse meritato – sul versante strettamente operativo – l’attenzione spesso esagerata riservatagli dalla dottrina. Come noto, infatti, il testo inziale prevedeva – al di là delle altre limitazioni (v. infra, punto 3) – che il giudice potesse pronunciare la sanzione pecuniaria prevista solo ove condannasse il soccombente a tenere un comportamento di fare infungibile o di non fare. Ed…

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