PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Notificazioni telematiche e gestione della casella PEC del destinatario: la Cassazione non tollera défaillances

Cass. Civ., Sez. VI – 1, 7 luglio 2016, n. 13917 – Pres. Ragonesi – Rel. Genovese Procedimento per la dichiarazione di fallimento – notificazione di ricorso e decreto di convocazione del debitore – a mezzo posta elettronica certificata – generazione della ricevuta di accettazione e della ricevuta di avvenuta consegna –– sufficienza (art. 15, comma 3, R.D. 16.3.1942, n. 267; art. 6 D.P.R. 11.2.2005, n. 68; art. 45, comma 2, D.Lgs. 7.3.2005, n. 82) [1] La notificazione via PEC del ricorso per la dichiarazione di fallimento e del decreto di convocazione del debitore dinanzi al tribunale si perfeziona, per la cancelleria mittente, con la venuta ad esistenza della ricevuta di accettazione, e per il destinatario, con la generazione della…

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Obbligatorietà del deposito telematico, deposito cartaceo e sanzioni processuali

Trib. Palermo, Ordinanza 10 maggio 2016 Processo telematico – Atti processuali – Obbligatorietà del deposito telematico – Deposito in formato cartaceo – Inammissibilità dell’atto – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 156; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, art. 16 bis) [1] La violazione dell’obbligo di deposito telematico non ne comporta l’inammissibilità e l’atto, una volta depositato in formato cartaceo, ha comunque raggiunto lo scopo a cui è destinato, mentre, ove necessario, il giudice può concedere un termine alle altre parti affinché lo esaminino. CASO [1] A seguito dell’interruzione del procedimento di reclamo ex art. 549 e 617 c.p.c., l’Avvocatura dello Stato notificava alle controparti un ricorso in riassunzione, che procedeva poi a depositare in formato cartaceo presso la cancelleria, anziché…

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Nell’esecuzione per crediti di lavoro al compenso agli ausiliari non è applicabile l’esenzione dalle spese processuali di cui all’art. 10, l.533/73

Trib. Pordenone, sentenza 16 giugno 2016; Pres. Pedoja, Est. Petrucco Toffolo Esecuzione forzata in generale – Estinzione – Spese processuali – Compensi dovuti agli ausiliari – Reclamo – Esenzione dalle imposte di bollo e di registro e da ogni spesa, tassa o diritto – Normativa – Natura eccezionale – Conseguenze – Sottrazione ad ogni spesa processuale – Esclusione – Fattispecie (cod. proc. civ., art. 630; l. 11 agosto 1973, n. 533, Disciplina delle controversie di lavoro e delle controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatorie, art. 10; d.p.r. 30 maggio 2002, n. 115, Testo Unico in materia di spese di giustizia, art. 8). L’esenzione dall’imposta di bollo, di registro e da ogni spesa, tassa o diritto di qualsiasi specie…

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Sulla vincolatività del principio di diritto enunciato dalla Corte di cassazione

Cass., Sez. I, 13 giugno 2016, n. 12119 Ricorso per cassazione – Cassazione con rinvio – Enunciazione principio di diritto – Giudizio di rinvio – Potere del giudice di discostarsi dal principio di diritto per mutato orientamento di legittimità sulla medesima questione – Esclusione (C.p.c. artt. 383, 384, co. 2, 394) [1] L’enunciazione del principio di diritto ex art. 384 c.p.c. vincola il giudice di rinvio anche qualora siano successivamente intervenuti mutamenti nell’orientamento della giurisprudenza di legittimità sulla medesima questione. CASO [1] La Corte di Cassazione, in accoglimento del ricorso proposto, cassava con rinvio la sentenza di secondo grado impugnata, con enunciazione ex art. 384 c.p.c. del principio di diritto, al quale avrebbe dovuto uniformarsi il giudice del rinvio. In…

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Gli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo revocatoria

Una recente sentenza della Corte di cassazione ha affrontato un tema classico del diritto processuale: l’ampiezza degli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo ex art. 404, co. 2, c.p.c. (cd. opposizione di terzo revocatoria), nella specie proposta da un «creditore». La Corte opta per effetti ampi: il provvedimento sarebbe inefficace non soltanto rispetto al terzo opponente, ma anche tra le parti originarie. Si coglie l’occasione per analizzare la questione nel quadro dei precedenti giurisprudenziali e delle opinioni espresse dalla dottrina. Cassazione, 3 dicembre 2015, n. 24631 Gli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo revocatoria proposta da un creditore La Cassazione è pronunciata di recente sulla questione relativa agli effetti dell’accoglimento dell’opposizione di terzo revocatoria. Questo il caso. Pronunciato decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo…

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La Cassazione “salva” il deposito telematico di atti processuali effettuato fuori dai casi previsti dalla legge

Cass. civ., Sez. II, 12 maggio 2016, n. 9772 – Pres. Bucciante – Rel. Giusti Atti giudiziari in materia civile – deposito telematico – raggiungimento dello scopo – violazione di norme procedimentali – irrilevanza (D.L. 18.10.2012, n. 179 – conv. L. 17.12.2012, n. 221 – art. 16-bis; D.M. 21.2.2011, n. 44, art. 35; C.p.c. artt. 121 e 156) Atti giudiziari in materia civile – forme – strumentalità (C.p.c. artt. 121 e 156) [1] Nei procedimenti contenziosi civili dinanzi al tribunale iniziati a decorrere dal 30 giugno 2014 e prima del 27 giugno 2015, il deposito telematico di un atto giudiziario, effettuato al di fuori dei casi previsti dall’art. 16-bis, comma 1, del D.L. 18.10.2012, n. 179 (conv. dalla L. 17.12.2012,…

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L’opposizione alla distribuzione della somma ricavata è un giudizio di cognizione con le relative garanzie della pienezza del contraddittorio

Cassazione civile, Sezione III, Sentenza, 25 maggio 2016, n. 10752 Pres. Amendola – Rel. Frasca – P.M. Soldi (concl. conf.) Opposizione alla distribuzione – natura – giudizio di cognizione – necessità del contraddittorio – accertamenti necessari – poteri istruttori (art. 512 cod. proc. civ.; art. 2697 cod. civ.)  [1] La controversia sulla sussistenza o sull’ammontare del credito sorta, ex art. 512 cod. proc. civ., in sede di distribuzione della somma ricavata dà luogo ad un giudizio di cognizione, con tutte le relative garanzie della pienezza del contraddittorio, con la conseguenza che nel detto giudizio è consentita l’ammissione di prove a dimostrazione dell’esistenza e dell’ammontare del credito  CASO [1] Il debitore in una procedura esecutiva immobiliare proponeva opposizione alla distribuzione, ex…

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È di trenta giorni il termine per impugnare il decreto di liquidazione del compenso all’ausiliario del giudice

Corte Cost. 12 maggio 2016 n. 106 Ausiliari del giudice – Compenso – Decreto di liquidazione – Opposizione – Sommario di cognizione (procedimento) – Termine per impugnare – Fattispecie (Cost. art. 3, 24, 76, 111, 7° comma; cod. proc. civ., art. 702 bis e ss.; d.p.r. 30 maggio 2002 n. 115, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, art. 170; d. leg. 1° settembre 2011, n. 150, disposizioni complementari al codice di procedura civile in materia di riduzione e semplificazione dei riti, ai sensi dell’articolo 54 della legge 18 giugno 2009, n. 69, art. 34, comma 17, e 15, comma 2). [1] L’opposizione al decreto di liquidazione del compenso all’ausiliario è regolata nelle forme…

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Il termine lungo per impugnare le sentenze della Cassazione per errore di fatto revocatorio è di un anno dalla pubblicazione del provvedimento

Cass., sez. VI-1, 31 marzo 2016, n. 6308 Impugnazioni – Errore di fatto – Revocazione dei provvedimenti della Cassazione – Termine lungo di impugnazione annuale ex art. 391 bis c.p.c. –  Operatività – Applicazione del termine lungo semestrale ex art. 327 c.p.c. – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 391 bis) Fallimento –  Trasformazione di una società di persone in società di capitali – Fallimento del socio illimitatamente responsabile – Termine annuale dalla trasformazione – Deroga in caso di mancato consenso dei creditori – Insussisenza (l.  fall., art. 147, co. 2) Impugnazioni – Ricorso per revocazione fondato su interpretazione capziosa del provvedimento impugnato – Interpretazione delle norme manifestamente erronea – Condanna del ricorrente ex art. 96, co. 3, c.p.c. (Cod. proc….

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Società cancellata dal registro delle imprese e legittimazione ad agire degli ex soci

Tribunale di Taranto 4 maggio 2016 – Dott. M. Maggi Legittimazione ad agire – Processo instaurato da s.r.l. – Cancellazione dal registro delle imprese – Difetto di legittimazione attiva dei soci – Esclusione (Cod. civ. art. 2495; Cod. proc. civ. artt. 81, 110, 615) [1] Sussiste difetto di legittimazione attiva degli ex soci intimanti l’esecuzione forzata di un credito, se il titolo giudiziale si è formato in un processo nel corso del quale la società creditrice si era cancellata dal registro delle imprese. CASO [1] In un giudizio di opposizione a precetto, l’opponente deduceva l’inesistenza del titolo esecutivo in quanto costituito da una sentenza resa a favore di una società già estintasi a seguito di cancellazione dal registro delle imprese, con la…

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