PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Le conseguenze del deposito cartaceo di atti processuali soggetti a presentazione esclusivamente telematica

Il quadro normativo di riferimento Come noto, l’articolo 16-bis, primo comma, del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 (convertito in legge con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221), ha introdotto la regola per cui “Salvo quanto previsto dal comma 5, a decorrere dal 30 giugno 2014 nei procedimenti civili, contenziosi o di volontaria giurisdizione, innanzi al tribunale, il deposito degli atti processuali e dei documenti da parte dei difensori delle parti precedentemente costituite ha luogo esclusivamente con modalità telematiche, nel rispetto della normativa anche regolamentare concernente la sottoscrizione, la trasmissione e la ricezione dei documenti informatici. Allo stesso modo si procede per il deposito degli atti e dei documenti da parte dei soggetti nominati o delegati dall’autorità giudiziaria….

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Riforma della sentenza e spese di giudizio

Cass. civ., sez. lav., sent. 1° giugno 2016, n. 11423 Impugnazioni civili – Appello – Nuovo regolamento d’ufficio sulle spese processuali – Riforma della sentenza impugnata – operatività (Cod. proc. civ., artt. 91 c.p.c. e 336, co. 1) Impugnazioni civili – Appello – Nuovo regolamento d’ufficio sulle spese processuali – Conferma della sentenza impugnata – Mancanza di specifica impugnazione – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 91 c.p.c. e  336, co. 1) [1] In caso di conferma in appello della sentenza impugnata, la decisione di primo grado sulle spese può essere dal giudice del gravame modificata soltanto se il relativo capo della sentenza abbia costituito oggetto di specifico motivo d’impugnazione. CASO [1] Una domanda proposta dall’Enpam contro una Società per il…

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L’omessa attestazione di conformità degli atti, al momento di iscrizione a ruolo del pignoramento, è una mera irregolarità

Pres. Dall’Acqua – Est. La Rana Espropriazione presso terzi – iscrizione a ruolo – attestazione di conformità – omesso deposito – mera irregolarità (cod. proc. civ., art. 543 co. 2 e 4; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, conv. con l. 17 dicembre 2012 n. 221, e s.m.i., art. 16 bis, co. 9 bis) [1] Il deposito del titolo esecutivo, del precetto e dell’atto di pignoramento, stabilito per l’iscrizione a ruolo della procedura esecutiva dall’art. 543, comma quarto, cod. proc. civ., mancante dell’attestazione di conformità di tali atti non determina l’inefficacia del pignoramento, ma costituisce una mera irregolarità.  CASO [1] Una società debitrice proponeva opposizione all’esecuzione ed esponeva che il creditore D.G.L.D. al momento della iscrizione a ruolo del pignoramento…

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Le Sezioni unite sul forum destinatae solutionis nelle obbligazioni pecuniarie: presso il creditore “ma non troppo”

Cass. civ., Sez. Unite, 13 settembre 2016, n. 17989 – Pres. Rodorf – Est. De Chiara Competenza – Competenza per territorio – Foro generale delle persone giuridiche – Foro facoltativo per le cause relative a diritti di obbligazione – Forum destinatae solutionis  – Obbligazione di dare una somma di denaro – Liquidità effettiva dell’obbligazione – Necessità – Verifica allo stato degli atti (C.p.c. artt. 20, 38, 10; C. c. artt. 1182, 1219) [1]  Le obbligazioni pecuniarie da adempiersi al domicilio del creditore, secondo il disposto dell’art. 1182 c.c., comma 3, sono  (agli effetti sia della mora ai sensi dell’art. 1219, comma 2, n. 3, c.c. sia della determinazione del forum destinatae solutionis ai sensi dell’art. 20 c.p.c., ultima parte) esclusivamente…

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Conflitti tra azioni esecutive civili e sequestri disposti dal giudice penale

L’articolo esamina le conseguenze derivanti dalla concessione di misure cautelari reali di natura penale sui processi esecutivi civile, aventi ad oggetto gli stessi beni. In questi casi occorre coordinare il processo esecutivo civile con le esigenze cautelari penali. La materia viene regolata dall’art. 55 del codice delle leggi antimafia, che detta una disciplina limitata soltanto ad alcune ipotesi di sequestro. Il principio, che sta a fondamento di questa norma, potrebbe essere esteso alle altre ipotesi di sequestro disposto dall’autorità giudiziaria penale in funzione della successiva confisca.  La legislazione penale negli ultimi anni utilizza sempre più spesso all’uso di misure cautelari reali, al fine di aggredire i patrimoni illeciti. Il d.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, «codice delle leggi antimafia e…

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Gli accordi internazionali della UE sul commercio del vino

Scopo di questo scritto è illustrare sinteticamente il complesso nonché sofisticato sistema di accordi internazionali conclusi dalla Comunità per favorire il commercio del vino con altri paesi del mondo, in modo tale da eliminare o almeno ridurre fortemente le barriere che altrimenti si oppongono agli scambi. Diciamo subito che non si è affatto trattato di una liberalizzazione selvaggia, ma di un lungo lavoro per una condivisione delle regole in materia, che – per forza di cose – ha anche comportato qualche mediazione e qualche reciproca concessione in capo a tutte le parti. In effetti, nell’arco di circa quindici anni, la Comunità ha concluso accordi con vari Stati terzi (fra cui  Canada,  Svizzera, Messico,  Repubblica Sudafricana, Australia, Cile e Stati Uniti…

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Forma dell’appello avverso la sentenza che decide sul reclamo ai sensi dell’art. 630 c.p.c. in materia di estinzione del processo esecutivo

Cass. civ., Sez. III, 18 luglio 2016, n. 14646 – Pres. Ambrosio – Est. Sestini – P.M. Cardino Sentenza resa su reclamo ex art. 630 c.p.c. – Appello – Applicazione rito camerale – Forma dell’atto introduttivo – Ricorso (c.p.c. disp. att., art. 130) [1] L’appello avverso la sentenza che provvede sul reclamo proposto ai sensi dell’art. 630 c.p.c. (art. 130 disp. att. c.p.c.) è retto dal rito camerale fin dal momento della proposizione dell’impugnazione, che va perciò introdotta con ricorso da depositarsi entro i termini perentori prescritti dagli artt. 325 e 327 c.p.c. CASO [1] Nell’ambito di un procedimento di espropriazione immobiliare il G.E. dispone la riduzione del pignoramento ai sensi dell’art. 496 c.p.c. Avverso la relativa ordinanza il creditore…

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La sentenza pubblicata due volte: di nuovo le Sezioni Unite

Cass., sez. un., 22 settembre 2016, n. 18569 Impugnazioni in materia civile – Doppia annotazione in calce alla sentenza – Termine per impugnare ex art. 327, 1º comma, c.p.c. – Decorrenza dall’inserimento della sentenza nell’elenco cronologico (Cod. proc. civ., artt. 133, 327) Impugnazioni in materia civile – Doppia annotazione in calce alla sentenza – Termine per impugnare ex art. 327, 1º comma, c.p.c. – Decorrenza dall’inserimento della sentenza nell’elenco cronologico – Prova – Onere incombente sull’appellante – Sussistenza (Cod. proc. civ., artt. 133, 327; Cod. civ., art. 2697) [1] Il deposito e la pubblicazione della sentenza coincidono e si realizzano nel momento in cui il deposito ufficiale in cancelleria determina l’inserimento della sentenza nell’elenco cronologico con attribuzione del relativo numero…

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Sull’inammissibilità dell’istanza di ingiunzione avente ad oggetto il rilascio di un immobile

Tribunale di Milano 12 luglio 2016 – Giudice Favarolo Procedimento civile – Ordinanze anticipatorie di condanna – Rilascio di bene immobile – Ammissibilità – Esclusione (Cod. proc. civ. artt. 186 ter, 633, 634) [1] E’ inammissibile l’istanza di ingiunzione ai sensi dell’art. 186 ter c.p.c. avente ad oggetto il rilascio di un bene immobile, non ricorrendo i presupposti di cui agli artt. 633, comma 1, n. 1 e 634 c.p.c. CASO [1] Nelle more di un giudizio ordinario pendente di fronte al Tribunale di Milano, viene avanzata istanza di ingiunzione ai sensi dell’art. 186 ter c.p.c. al fine di ottenere il rilascio di un bene immobile. SOLUZIONE [1] L’istanza viene dichiarata inammissibile in ragione della carenza dei presupposti richiesti dall’art….

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L’iscrizione ai corsi sportivi e l’ammissione come associato

L’imprenditore (categoria all’interno della quale sono riconducibili la gran parte dei gestori dei centri di fitness) che offre un servizio o beni ad una generalità di destinatari nonché l’associazione sportiva che propone corsi, seminari di perfezionamento o di apprendimento teorico-pratico formulano una dichiarazione rivolta ad un numero imprecisato di soggetti e agli associati impersonalmente. Il tema che ne consegue è quello di valutare se, ricorrendo le ipotesi descritte, residui l’obbligo a contrarre a carico del dichiarante, ossia se saremo costretti, sempre e comunque, a seguito delle nostre campagne pubblicitarie, ad accettare in palestra il soggetto interessato, anche se “non gradito”. Saremo comunque soggetti ad ammettere l’iscritto che non accetti di sottoscrivere una domanda di associazione o di tesseramento? La pubblicizzazione di servizi effettuata attraverso…

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