PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Le Sezioni Unite rivedono i confini tra nullità e inesistenza della notifica

Cass., S. U., 20 luglio 2016, n. 14916 Pres. AMOROSO – Est. VIRGILIO Notificazione dell’atto giudiziario – Notifica del ricorso in cassazione eseguita presso il difensore designato per il solo giudizio di primo grado, anziché presso il procuratore costituito per il giudizio di appello – Conseguenze – Inesistenza – Esclusione – Nullità sanabile con effetto ex tunc (C.p.c.  artt. 121, 156, 160, 291, 330; D. Lgs. 31 dicembre 1992, n. 546, art. 17) Notificazione – Notificazione degli atti giudiziari – Nullità o inesistenza – Distinzione – Criteri (C.p.c. artt. 156, 160) [1]    L’inesistenza della notificazione del ricorso per cassazione è configurabile, oltre che in caso di totale mancanza materiale dell’atto, nelle sole ipotesi in cui venga posta in essere un’attività…

Continua a leggere...

Sul cumulo di domande nel c.d. rito Fornero

  Cass., sez. lav., 12 agosto 2016, n. 17091 – Pres. Di Cerbo – Est. Esposito Lavoro e previdenza (controversie) – Licenziamento – Impugnazione – Rito speciale – Cumulo di domande – Ammissibilità (l. 20 maggio 1970, n. 300, Statuto dei lavoratori, art. 18; l. 28 giugno 2012, n. 92, Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita, art. 1, 48° comma) [1] La domanda di tutela avverso il licenziamento nelle ipotesi regolate dall’art. 18 stat. lav. e quelle proposte in via subordinata dirette ad ottenere l’accertamento del diritto al trattamento di fine rapporto di lavoro e all’indennità di preavviso possono essere proposte in un unico ricorso, con rito ex art. 1, 48° comma, l….

Continua a leggere...

Sulla translatio iudicii nel giudizio d’impugnazione

  Cass., Sez. Un., 14 settembre 2016, n. 18121 Impugnazioni civili – notificazione ricorso in Cassazione – copia priva di alcune pagine – dichiarazione di inammissibilità – esclusione – sanabilità del vizio – sussistenza (Cod. proc. civ., artt. 156, 291, 327, 366, 369)   Impugnazioni civili – appello proposto dinanzi a giudice incompetente – dichiarazione di inammissibilità – esclusione – translatio iudicii – applicazione (Cod. proc. civ., artt. 50, 341, 358)     [1] Il ricorso per cassazione notificato in copia incomprensibile siccome priva di alcune pagine, non comporta l’inammissibilità del giudizio di legittimità instaurato, bensì costituisce un vizio di sanabile ex tunc rinnovando tale notifica; ciò purché l’originale del ricorso risulti integro e ritualmente depositato.   [2] L’appello proposto…

Continua a leggere...

Potere di impugnazione e questione di giurisdizione

Il presente lavoro ripercorre, sino al recente intervento di Cass., Sez. Un., 20 ottobre 2016, n. 21260, l’evoluzione della giurisprudenza civile e amministrativa in materia di impugnazione proveniente dall’attore soccombente nel merito ed avente ad oggetto la soluzione della questione di giurisdizione.  Premessa Questo breve contributo intende esaminare la problematica relativa all’ammissibilità dell’impugnazione, mediante la quale l’attore, soccombente nel merito, contesti la potestas iudicandi del plesso giurisdizionale da lui stesso originariamente individuato. Il tema investe questioni di notevole spessore – sia pratico oltreché sistematico – quali la natura e il regime di rilevabilità del difetto di giurisdizione, la definizione di soccombenza e di interesse all’impugnazione e i rapporti intercorrenti fra queste due componenti della potestà impugnatoria, nonché infine la paradigmatica,…

Continua a leggere...

Comunicazioni telematiche e mancata apertura di provvedimenti allegati: la Cassazione non scusa il difensore tecnologicamente arretrato

Cass. Civ., Sez. III, 20 luglio 2016, n. 14827 – Pres. Chiarini – Rel. Cirillo Notificazioni e comunicazioni in materia civile – comunicazione del cancelliere all’avvocato – comunicazione di ordinanza istruttoria per via telematica – allegato in formato non apribile dal computer del destinatario – decadenza – rimessione in termini – esclusione (C.p.c., artt. 136 e 153; D.L. 18.10.2012, n. 179 – conv. L. 17.12.2012, n. 221 – art. 16; D.M. 21.2.2011, n. 44, artt. 12 e 34; Provv. D.G.S.I.A. 18.7.2011, artt. 16 e 17; Provv. D.G.S.I.A. 16.4.2014, artt. 16 e 17) [1] È inescusabile l’errore dell’avvocato incorso in una decadenza processuale per non aver potuto – a causa della difettosa configurazione del proprio computer – aprire il file contenente un provvedimento…

Continua a leggere...

La posizione del debitore che ha trascritto la domanda giudiziale dopo l’iscrizione dell’ipoteca ma prima della trascrizione del pignoramento

Trib. Napoli, ordinanza 22 giugno 2016; Est. Ardituro Scarica la sentenza  Esecuzione forzata in generale – Creditore ipotecario – Debitore trascrivente domanda di risoluzione del contratto di compravendita – Opposizione – Istanza di sospensione – Rigetto (Cod. civ., artt. 2652, n. 1, 2858, 2915, 2° comma, 2919; cod. proc. civ., artt. 111, 4° comma, 498, 555, 602).   Va rigettata l’istanza di sospensione proposta dal debitore esecutato che abbia proposto e trascritto domanda di risoluzione del contratto di compravendita prima della trascrizione del pignoramento, ma dopo l’iscrizione di ipoteca; è infatti legittima l’azione esecutiva del creditore ipotecario, il quale, per soddisfare i suoi diritti, abbia seguito le forme ordinarie dell’esecuzione diretta contro il debitore che risulta titolare del bene dai registri…

Continua a leggere...

Sull’ammissibilità del reclamo cautelare depositato in forma cartacea

Trib. Locri, ord. 20 ottobre 2016 Procedimento civile – Processo civile telematico – Deposito degli atti – Reclamo cautelare – Deposito cartaceo – Nullità (Cod. proc. civ., artt. 121, 156, 669 terdecies; d.l. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito in l. 17 dicembre 2012, n. 221, art. 16 bis) [1] È insanabilmente nullo il reclamo cautelare depositato in forma cartacea, in quanto si tratta di atto endoprocessuale e non soccorrono a determinarne la validità i principî di libertà delle forme e raggiungimento dello scopo, atteso che la legge richiede espressamente la forma telematica e che il cartaceo è inidoneo al raggiungimento degli scopi propri dell’atto telematico. Trib. Trani, ord. 5 settembre 2016  Procedimento civile – Processo civile telematico – Deposito…

Continua a leggere...

Sulla qualificazione giuridica della domanda nel giudizio d’impugnazione

Nota a Cass., 6 giugno 2016, n. 11805, Pres. Vivaldi, Rel. Graziosi Impugnazioni civili – Qualificazione giuridica – Acquiescenza parziale – Giudicato implicito – Esclusione (C.p.c., artt. 113, 329, comma 2°) La qualificazione giuridica dei fatti costitutivi della domanda svolta nella sentenza impugnata non vincola il giudice dell’impugnazione, in quanto, anche in assenza di specifica censura, si esclude la formazione del giudicato interno sulla qualificazione in iure se il giudizio di impugnazione ha ad oggetto le conseguenze giuridiche dei fatti stessi. (1) CASO [1] Il Tribunale accoglieva una domanda di risarcimento del danno qualificandola ex art. 2043 c.c.; proposto appello, il giudice del gravame riformava la sentenza, affermando, tra l’altro, che in assenza di specifica impugnazione doveva ritenersi preclusa la…

Continua a leggere...

Il nuovo pegno mobiliare non possessorio

L’art. 1 del d.l. 3 maggio 2016, n. 59, convertito con modificazioni dalla L. 30 giugno 2016, n. 119[1], ha introdotto nel novero delle garanzie reali la nuova figura del pegno mobiliare non possessorio, che può essere costituito dagli imprenditori iscritti nel registro  delle  imprese su  beni  mobili destinati all’esercizio dell’impresa, ad esclusione  dei  beni  mobili registrati. I beni mobili possono essere esistenti o futuri, determinati o determinabili, anche con riferimento ad una o più categorie merceologiche o ad un valore complessivo. A differenza della generale figura di pegno regolata dagli artt. 2786 e ss. c.c., che impone al debitore la consegna della cosa (o del documento che conferisce l’esclusiva disponibilità della cosa) al creditore[2], il nuovo istituto permette al…

Continua a leggere...

Principio di non contestazione: un’ulteriore conferma della non applicabilità del ai fatti secondari?

Cass., Sez. Lav., sent. 13 settembre 2016, n. 17966 Principio di non contestazione – Operatività – Fatti principali – Sussiste – Fatti secondari – Mere difese – Non sussiste – Fondamento (Cost., art. 111; Cod. proc. civ., art. 101, 115, 116, 416, co. 2, 436; l. 18 giugno 2009, n. 69, Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile, art. 45, co. 14) [1] Il principio di non contestazione opera con riferimento esclusivo ai fatti principali e non anche nei confronti di fatti secondari o di mere difese. CASO [1] Alcuni lavoratori propongono ricorso in Cassazione avverso la sentenza con la quale la Corte d’Appello di Roma – in riforma della sentenza di…

Continua a leggere...