PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Impugnazione delibera condominiale e criteri di suddivisione spese

Suprema Corte di Cassazione, seconda sezione civile, Ordinanza n. 16594 del 28.06.2022, Presidente dott. Lorenzo Orilia “Ne consegue che, ai fini della deduzione della violazione e/o falsa applicazione di legge,  il ricorrente deve indicare le affermazioni in diritto contenute nella sentenza che motivatamente si assumono in contrasto con le norme regolatrici della fattispecie o con la giurisprudenza di legittimità (Cass. 28300/2021; Cass. 15177/2002; Cass. 1317/2004). Il ricorso per cassazione non introduce un terzo grado di giudizio tramite il quale far valere la mera ingiustizia della sentenza impugnata, caratterizzandosi invece come rimedio impugnatorio, a critica vincolata ed a cognizione determinata dall’ambito della denuncia attraverso il vizio o i vizi dedotti” CASO I condomini Tizio e Caio impugnavano la delibera che riportava,…

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La tutela penale della sicurezza alimentare

 Premessa La necessità di preservare il settore agroalimentare, anche in sede penale: un’esigenza quanto mai “moderna”. La tutela e la garanzia della sicurezza agroalimentare assumono oggi un significato cruciale nella più vasta scala – o comunque nel più ampio contesto – della tutela della salute pubblica. Appare intuitivo che, rispetto al passato, oggi i consociati prestino maggior attenzione alla genuinità e alla salubrità dei prodotti agroalimentari. E questo accade per una serie variegata ed eterogenea di ragioni, tra le quali si possono probabilmente collocare le tante e note vicende legate a prodotti agricoli contaminati a causa di sversamenti di rifiuti (rilevanti, in primis, sotto il profilo dei reati ambientali, ma impattanti in concreto anche sulla tutela della salute dei consumatori)….

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L’esercizio del riscatto agrario: la necessità di fornire la prova della condizione negativa di non aver venduto nel biennio precedente alcun terreno

Cass. sez. III, 11 ottobre 2023, n. 28415 Pres. Scarano – Rel. Moscarini Contratti agrari – Diritto di prelazione e di riscatto – Prelazione – Condizioni – Mancata vendita di fondi rustici nel biennio precedente – Onere della prova – A carico del riscattante – Ammissibilità di ogni mezzo di prova – Sussistenza (C.p.c., artt. 115, 189, 360 c.p.c., co. 1, n. 3;  c.c. art. 2697 e  l. 590/1965, art. 8) In tema di prelazione agraria, la mancata vendita di fondi rustici nel biennio precedente costituisce condizione per l’insorgenza del diritto di prelazione e di riscatto in capo al coltivatore diretto proprietario del fondo confinante, sicché chi esercita il relativo diritto, salvo espresso riconoscimento della controparte, deve dimostrarne la sussistenza,…

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È inesistente il pignoramento quando la notifica dello stesso al debitore sia inesistente

Cass. civ., sez. III, 27 novembre 2023, n. 32804 – Pres. Rubino – Rel. Saija Espropriazione mobiliare presso terzi – Mancata notifica dell’atto al debitore – Inesistenza del pignoramento – Opposizione agli atti esecutivi – Conoscenza aliunde dell’esistenza della procedura esecutiva – Sanatoria del vizio – Insussistenza Nell’espropriazione forzata presso terzi il pignoramento è strutturato come una fattispecie a formazione progressiva, nella quale la notificazione dell’atto al debitore segna l’inizio del processo esecutivo, mentre la dichiarazione positiva del terzo esaminata all’udienza (oppure l’accertamento endoesecutivo compiuto nei suoi confronti) ha funzione di perfezionamento; ne consegue che la mancata o inesistente notifica – e non la mera nullità della stessa – dell’atto al debitore determina l’inesistenza del pignoramento, difettando radicalmente l’atto iniziale…

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Compravendita di terreno inquinato: tra vizi redibitori e mancanza di qualità

Cass. civ., sez. II, 13 settembre 2023, n. 26402 – Pres. Manna – Rel. Rolfi Parole chiave: Compravendita – Terreno contaminato – Vizi redibitori – Mancanza di qualità promesse – Differenza – Conseguenze [1] Massima: “In materia di compravendita, si verte in ipotesi di vizi redibitori quando la cosa consegnata presenti imperfezioni attinenti al processo di formazione, fabbricazione o produzione di essa, ovvero difetti di qualità essenziali per l’uso cui è destinata, sicché esulano dall’ambito della garanzia per i vizi quei fenomeni (quale la condizione di inquinamento ambientale di un terreno, che costituisce fattore sopravvenuto che non incide sul formarsi in sé del bene, bensì su caratteristiche che vengono a porsi in rapporto con le finalità di utilizzo del bene…

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Azione di ripetizione dei canoni di locazione e termine di decadenza semestrale della domanda

Cassazione civile, sezione III, Ordinanza del 13.04.2023 n. 9937, Presidente R. Frasca, Estensore E. Iannello Massima: “Il termine semestrale di decadenza, previsto dall’art. 13, comma 2, legge 9 dicembre 1998, n. 431 (ratione temporis applicabile), per l’esercizio dell’azione di ripetizione delle somme corrisposte in misura superiore al canone risultante dal contratto scritto e registrato, fa sì che, se l’azione viene esperita oltre il detto termine, il conduttore è esposto al rischio dell’eccezione di prescrizione dei crediti per i quali essa è già maturata, mentre il rispetto del termine di sei mesi gli consente il recupero di tutto  indebitamente è stato corrisposto fino al momento della riconsegna dell’immobile locato, il che si traduce nella inopponibilità di qualsivoglia eccezione di prescrizione”. CASO…

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Occupazione abusiva di immobili: l’ultima giurisprudenza e le prospettive di riforma

Parole chiave Immobili – occupazione abusiva – liberazione immobile – rivendicazione – azione possessoria –  restituzione –  invasione edifici – turbativa – possesso – domicilio  Sintesi  L’occupazione arbitraria e illegittima di un immobile (nota nella prassi come “occupazione abusiva”) si realizza quando un soggetto occupa un’unità immobiliare senza averne titolo oppure con un titolo non valido. Ai rimedi civilistici si affianca la tutela penale, ove sono ipotizzabili diverse fattispecie di reato, tra cui la violazione di domicilio ex Art. 614 c.p.,  la turbativa violenta del possesso di cose immobili, ex Art. 634 c.p., l’invasione di terreni o edifici, ex Art. 633 c.p. e il “nuovo” reato di invasione di terreni o edifici con pericolo per la salute pubblica o l’incolumità…

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Ricorso per cassazione: è valida la procura speciale alle liti “non contestuale”

Cass., sez. un., 19 gennaio 2024, n. 2075, Pres. D’Ascola, Est. Vincenti [1] Processo civile – Dei difensori – Procura alle liti – Ricorso per cassazione In tema di ricorso per cassazione, il requisito della specialità della procura, di cui agli artt. 83, comma 3, e 365 c.p.c., non richiede la contestualità del relativo conferimento rispetto alla redazione dell’atto cui accede, essendo a tal fine necessario soltanto che essa sia congiunta, materialmente o mediante strumenti informatici, al ricorso. CASO [1] L’intervento delle Sezioni Unite è stato sollecitato all’esito di un procedimento di opposizione avviato da un contribuente avverso la cartella di pagamento notificatagli dall’Agente della Riscossione per la Provincia di Agrigento, sfociata in una sentenza di accoglimento tempestivamente impugnata da…

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Pignoramento di beni conferiti in fondo patrimoniale e opposizione all’esecuzione

Cass. civ., sez. III, 13 novembre 2023, n. 31575 – Pres. Rubino – Rel. Saija Espropriazione forzata – Beni conferiti in fondo patrimoniale – Pignorabilità – Condizioni – Opposizione all’esecuzione – Litisconsorzio con il coniuge non debitore – Insussistenza Massima: “L’espropriazione forzata di beni facenti parte di un fondo patrimoniale è legittima, ai sensi dell’art. 170 c.c., solo se l’obbligazione sia strumentale ai bisogni della famiglia e se il creditore non ne conosceva l’estraneità rispetto a tali bisogni, spettando al debitore esecutato che invochi l’impignorabilità dei beni l’onere di provare la non ricorrenza delle suddette circostanze, che non possono ritenersi dimostrate, né escluse, per il solo fatto dell’insorgenza del debito nell’esercizio dell’impresa ed occorrendo procedere a una valutazione caso per…

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Responsabilità sanitaria e concorso di colpa del paziente danneggiato

Cass. civ., sez. III, ord. 22 settembre 2023, n. 27151 – Pres. Travaglino Parole chiave:  Responsabilità sanitaria – onere della prova – concorso di colpa – configurabilità. Massima: “In applicazione dell’art. 1227 c.c., va diminuito il risarcimento del danno subito del paziente che, con la propria condotta negligente, abbia contribuito al verificarsi dell’evento pregiudizievole in concomitanza con la scorretta esecuzione della prestazione sanitaria”. [Massima non ufficiale]. Disposizioni applicate:  Art. 1227 c.c. CASO Dopo essere stata sottoposta ad intervento chirurgico di artroprotesi totale di anca non cementata e avendo ricevuto, all’atto delle dimissioni, la prescrizione di sedute di fisiokinesiterapia, una paziente si rivolge ad uno studio medico, con il quale si accorda per l’effettuazione presso il proprio domicilio del ciclo prescritto tramite…

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