PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

L’ordinanza ex art. 612 che risolve una questione circa il diritto della parte istante a procedere ad esecuzione forzata ha (di nuovo) natura di sentenza

Cass., Sez. III, 8 dicembre 2016, n. 27185 – Pres. Chiarini – Est. D’Arrigo  Esecuzione forzata – Esecuzione degli obblighi di fare o di non fare – Ordinanza ex art. 612 c.p.c. – Risoluzione in concreto di controversia insorta tra le parti sulla portata sostanziale del titolo – Natura di sentenza – Conseguenze – Appellabilità (C.p.c. artt. 612, 615) [1] L’ordinanza emessa ai sensi dell’art. 612 c.p.c. che abbia risolto una contestazione che non attiene alla determinazione delle modalità esecutive, bensì alla portata sostanziale del titolo esecutivo, acquista natura di sentenza in senso sostanziale decisiva di una opposizione all’esecuzione e come tale è impugnabile con i mezzi ordinari, anziché con lo strumento dell’opposizione agli atti esecutivi.  CASO [1] Ottenuta la…

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Revirement delle Sezioni Unite: ora è ammissibile il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di liquidazione dei compensi degli arbitri ex art. 814 c.p.c.

Cass., Sez. Un., 7 dicembre 2016, n. 25045 Arbitrato – Arbitri – Compenso – Ordinanza ex art. 814, comma 3°, primo periodo, c.p.c. – Ricorso straordinario per cassazione – Ammissibilità (Cost., art. 111; cod. proc. civ., art. 814) [1] È ammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso l’ordinanza resa dalla Corte di appello in sede di reclamo contro il provvedimento del presidente del tribunale di determinazione del compenso degli arbitri ex art. 814 c.p.c. CASO [1] Veniva proposto ricorso straordinario per cassazione ex art. 111, comma 7°, Cost. avverso l’ordinanza con cui la Corte di appello di Roma aveva parzialmente accolto il reclamo contro il provvedimento del presidente del tribunale di liquidazione del compenso degli arbitri ex art. 814 c.p.c….

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Arbitro per le Controversie Finanziarie: alcune riflessioni

Il 9 gennaio 2017 è divenuto operativo l’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF o Arbitro), il nuovo organismo per la soluzione stragiudiziale delle controversie istituito da Consob con la Delibera n. 19602 del 4 maggio 2016 (Delibera ACF), che ne ha anche introdotto il regolamento (Regolamento). Tale percorso di Alternative Dispute Resolution (“ADR”) trae origine dal recepimento in Italia – avvenuto con il d.lgs. 6 agosto 2015, n. 130 – della Direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che ha attribuito un importante ruolo alle Autorità amministrative indipendenti europee in ordine alla creazione (laddove necessaria) ed al coordinamento degli strumenti di ADR nelle rispettive materie di competenza. In particolare, il d.lgs. 130/2015, ha introdotto nel d.lgs. 8 ottobre…

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L’intervento del terzo nel giudizio di legittimità

Cass., Sez. II, 27 dicembre 2016, n. 27044 Impugnazioni – Giudizio di cassazione – Intervento volontario – Intervento del litisconsorte necessario – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 102, 105, 268) Impugnazioni – Giudizio di cassazione – Difetto di integrità del contraddittorio dell’intero giudizio – Deducibilità per la prima volta in cassazione – Ammissibilità – Prova mediante documenti ritualmente acquisiti nel giudizio di merito – Necessità (Cod. proc. civ., artt. 102, 372) Impugnazioni – Giudizio di cassazione – Documenti prodotti dall’interventore – Inutilizzabilità (Cod. proc. civ., artt. 102, 105, 372) [1] È  inammissibile l’intervento proposto dal terzo direttamente in sede di legittimità, anche se trattasi di intervento dell’asserito litisconsorte necessario. [2] Il difetto di integrità del contraddittorio ai sensi dell’art. 102…

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Eccezione di compensazione e accertamento del controcredito: le Sezioni Unite fanno il punto e negano la sospensione per pregiudizialità

Cass. civ.,  15 novembre 2016, n. 23225, – Presidente Canzio – Relatore Chiarini (C.p.c. art. 34, 35, 295 e 337; c.c. art. 1241, 1242 e 1243) Eccezione – Eccezione di compensazione – Credito certo e liquido –Ammissibilità – Compensazione legale (1) Se il credito eccepito in compensazione è certo e liquido ed esigibile, il giudice, in accoglimento dell’eccezione, accerta la compensazione legale con effetto decorrente dalla coesistenza dei due crediti e respinge nel merito la domanda dell’attore. Eccezione – Eccezione di compensazione – Credito certo ma non liquido – Credito di pronta e facile quantificazione –Compensazione giudiziale. (2) Se il credito eccepito in compensazione è certo, non determinato nel suo ammontare, ma di pronta e facile quantificazione, il giudice provvede…

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Inammissibile l’opposizione a precetto diretta a contestare la validità della notifica del titolo

Cass., Sezione 6-III, ord., 9 novembre 2016, n. 22870; Pres. Amendola, Est. Rubino Esecuzione Forzata – Opposizione agli atti esecutivi – Contestazione sulla validità della notifica del titolo – Inammissibilità – Fattispecie (cod. proc. civ. art. 615) [1] La opposizione agli atti esecutivi diretta a contestare la notifica del titolo esecutivo, costituito da un decreto ingiuntivo, è inammissibile.  CASO [1] Il debitore propone opposizione al precetto notificato da due società di capitali, quali socie di un’altra società di capitali estinta, la quale aveva ottenuto un decreto ingiuntivo nei suoi confronti. Nell’opposizione a precetto il debitore solleva contestazioni sulla regolarità della notifica del titolo, che era costituito da un decreto ingiuntivo. L’opposizione a precetto veniva rigettata dal Tribunale di Milano. Il…

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Art. 445 bis c.p.c.: A.T.P. obbligatorio in materia previdenziale e principio della soccombenza

Cass., ord. 28 novembre 2016, n. 24162 Lavoro e previdenza (controversie in materia di) – Accertamento tecnico preventivo – Decreto di omologa – Spese di lite e di c.t.u. – Ricorso straordinario per cassazione – Ammissibilità (Cost., art. 111; cod. proc. civ., artt. 91, 445 bis) [1] Nel procedimento per accertamento tecnico preventivo obbligatorio previsto in materia previdenziale dall’art. 445 bis c.p.c. si applica il principio generale della soccombenza di cui all’art. 91 c.p.c., sicché, con il decreto che chiude il procedimento ai sensi del 5° comma dell’articolo citato, la parte vittoriosa non può essere condannata al pagamento delle spese di lite e di C.T.U., ed il relativo capo della pronuncia può essere censurato con il ricorso straordinario per cassazione….

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Sui requisiti per l’ammissibilità dell’impugnazione tardiva ex art. 327, co. 2, c.p.c.

Cass., Sez. VI-2, 19 gennaio 2017, n. 1350 Impugnazioni civili – Impugnazione tardiva ex art. 327, co. 2, c.p.c. – Requisiti di ammissibilità – Nullità notificazione atto introduttivo del giudizio – Mancata conoscenza del processo – Onere della prova incombente sull’impugnante contumace nel precedente grado di giudizio (Cod. proc. civ., artt. 101, 160, 327)  Impugnazioni civili – Impugnazione tardiva ex art. 327, co. 2, c.p.c. – Requisiti di ammissibilità – Inesistenza notificazione atto introduttivo del giudizio – Mancata conoscenza del processo – Presunzione iuris tantum a favore dell’impugnante contumace nel precedente grado di giudizio – Onere di prova contraria incombente sul soggetto impugnato (Cod. proc. civ., artt. 101, 160, 327) Impugnazioni civili – Impugnazione tardiva ex art. 327, co. 2,…

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Considerazioni sulla natura del reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento

Il presente lavoro intende sondare l’effettiva tenuta della tesi giurisprudenziale che ricostruisce il reclamo ex art. 18 l. fall. nei termini di un novum iudicium, caratterizzato da un effetto devolutivo pieno ed automatico, al quale non si applicano gli artt. 342 e 345 c.p.c.  1. Premessa: l’evoluzione dei rimedi avverso la sentenza dichiarativa di fallimento Come è noto, prima delle riforme del biennio 2006-2007, l’opposizione ex art. 18 l. fall. costituiva il «primo» rimedio per criticare la giustizia e/o la validità della sentenza dichiarativa di fallimento. La giurisprudenza non dubitava della natura pienamente devolutiva dello strumento (cfr. Cass., Sez. I, 18 giugno 2004, n. 11393; Cass., Sez. I, 26 novembre 2002, n. 16658. In dottrina, v. E. F. Ricci, Lezioni sul…

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Profili processuali dell’azione revocatoria ex art. 2901 c.c.

Cass., 15 novembre 2016, n. 23208- Presidente Chiarini – Relatore Tatangelo Procedimento civile – Azione revocatoria – Fatto costitutivo – Onere della prova – Garanzia generica sul patrimonio del debitore (C.c. artt. 2697, 2901, C.p.c. artt. 295) [1] In tema di azione revocatoria ordinaria l’art. 2901 c.c. accoglie una nozione lata di “credito”, comprensiva della ragione o aspettativa, con conseguente irrilevanza della certezza del fondamento dei relativi fatti costitutivi, coerentemente con la funzione propria dell’azione, la quale non persegue scopi specificamente restitutori, bensì mira a conservare la garanzia generica sul patrimonio del debitore in favore di tutti i creditori, compresi quelli meramente eventuali. IL CASO L’attore in primo grado domanda la revoca ai sensi dell’art. 2901 c.c. ovvero, subordinatamente, l’accertamento…

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