PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Poteri di impugnazione dell’antistatario: è ammissibile l’intervento in giudizio se l’interlocuzione è limitata al profilo della distrazione

Cass. civ., Sez. III, 28 dicembre 2016, n. 27166; Pres. Vivaldi, Rel. Sestini Spese giudiziali civili – Distrazione delle spese – Legittimazione dell’antistatario a proporre impugnazione – Intervento nel giudizio di opposizione a d.i. – Esclusione – Interlocuzione limitata al profilo della distrazione. (Cod. proc. civ., artt. 81, 93, 96, 102, 105, 112, 345, 650; D.M. n. 140/2012; D.M. n. 55/2014) [1] Il difensore antistatario in favore del quale siano state distratte le spese liquidate col decreto ingiuntivo, non è legittimato a intervenire nel giudizio di opposizione avverso il decreto se non quando nello stesso si controverta anche sulla disposta distrazione e con una possibilità di interlocuzione limitata al profilo della distrazione e non estesa alla sussistenza del credito ingiunto…

Continua a leggere...

Sulla vincolatività della designazione del giudice del rinvio e sulla competenza dello stesso per le domande conseguenti alla cassazione della sentenza

Cass., Sez. IV-Lav., 20 gennaio 2017, n. 1553 Impugnazioni civili – ricorso per Cassazione – procura speciale – requisiti (C.p.c.: artt. 83, 365, 369) Impugnazioni civili – Cassazione con rinvio – individuazione giudice del rinvio – incontestabilità della designazione (C.p.c.: artt. 287, 383) Impugnazioni civili – Cassazione con rinvio – individuazione giudice del rinvio – errore materiale designazione – istanza di correzione – ammissibilità (C.p.c.: artt. 287, 383; 391 bis) Impugnazioni civili – Cassazione con rinvio – designazione giudice del rinvio – proposizione domanda di restituzione ex art. 389 c.p.c. – competenza in capo al giudice del rinvio – esclusività – sussistenza (C.p.c.: artt. 383, 389, 393) [1] Si considera speciale ex art. 365 c.p.c. la procura rilasciata a margine…

Continua a leggere...

La norma di interpretazione autentica può escludere la giurisdizione con efficacia retroattiva? Sì, ma se maschera una norma innovativa allora è incostituzionale

Cass. civ. Sez. Unite, Ordinanza, 28 dicembre 2016, n. 27074 – Pres. Rodorf – Est. Perrino Giurisdizione – Giurisdizione in materia di tasse e diritti aeroportuali – Giurisdizione tributaria – Norma interpretativa sopravvenuta – Attribuzione al giudice ordinario – Questione di legittimità costituzionale (Cost. artt. 3, 24, 25, 102, 111 e 117; CEDU art. 6; C.p.c. art. 5; Prel. art. 11; D.L. 1 ottobre 2007, n. 159, art. 39 bis;  L. 28 dicembre 2015, n. 208, art. 1, comma 478). [1] E’ rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma 478, della legge 28 dicembre 2015, n. 208 che ha modificato la norma di interpretazione autentica di cui al 1° comma dell’art. 39 bis del D.L….

Continua a leggere...

Legge Pinto ed istanza di accelerazione nel procedimento penale: chiarimenti della Cassazione

Cass. civ., sez. VI, sent. 21 dicembre 2016, n. 26629, Pres. Petitti, Est. Criscuolo Giusto processo – Durata ragionevole del processo penale – Equa riparazione –Istanza di accelerazione – Applicabilità ai procedimenti pendenti (L. n. 89/2001, art. 2, comma 2 quinquies lett. e), come introdotto dal D.L. 83/2012, art. 55) [1] In tema di equa riparazione per la irragionevole durata di un procedimento penale, la disposizione di cui all’art. 2, comma 2 –quinquies, lettera e), della legge n. 89 del 2001 – a tenore della quale non è riconosciuto alcun indennizzo «quando l’imputato non ha depositato istanza di accelerazione del processo penale nei trenta giorni successivi al superamento dei termini cui all’articolo 2 –bis» – non è applicabile in relazione…

Continua a leggere...

Recenti chiarimenti della Cassazione in tema di opposizione a decreto di pagamento delle spese di giustizia

Due differenti pronunce della Cassazione offrono l’occasione per riepilogare alcune delle questioni affrontate dalla giurisprudenza in materia di opposizione a decreto di pagamento delle spese di giustizia. In particolare, nella sentenza n. 365 del 10 gennaio 2017, la Corte riconosce la sussistenza, in capo al giudice dell’opposizione, di un potere-dovere di richiedere a chi ha provveduto alla liquidazione i documenti e le informazioni necessarie alla decisione. Nella precedente pronuncia del 20 dicembre 2016, n. 26378, ribadisce l’orientamento secondo cui legittimato a proporre opposizione contro il provvedimento di rigetto o di accoglimento solo parziale dell’istanza di liquidazione delle spese è esclusivamente il difensore, quale unico titolare del diritto al compenso nei confronti dello Stato. 1.Sui poteri officiosi del giudice dell’opposizione: Cass….

Continua a leggere...

Le Sezioni Unite fanno il punto in tema di notificazione dell’impugnazione al procuratore cancellatosi volontariamente dall’albo

Cass. civ., sez. un., 13 febbraio 2017, n. 3702 [1] Impugnazioni civili – Appello – Notificazione dell’impugnazione eseguita al procuratore cancellatosi volontariamente dall’albo – Procedimento avviato ad istanza di soggetto qualificato a compiere l’attività – Consegna dell’atto – Inesistenza della notifica – Esclusione – Idoneità della notifica ad integrare il contraddittorio – Esclusione – Nullità della notifica – Sussistenza (Cod. proc. civ., art. 330, co. 1) [2] Impugnazioni civili – Appello – Mancata rinnovazione della notifica nulla – Mancata costituzione dell’appellato – Nullità del procedimento – Sussistenza – Nullità della sentenza di appello – Sussistenza – Passaggio in giudicato della sentenza di primo grado – Esclusione – Interruzione del processo – Operatività (cod. proc. civ. artt. 291 co 1, 301…

Continua a leggere...

La visibilità del fascicolo informatico equivale a conoscenza legale del suo contenuto? Una discutibile pronuncia del Tribunale di Rieti

Trib. Rieti, ord. 20 ottobre 2016 – Pres. e rel. Centofanti Processo civile telematico – reclamo al collegio – richiesta di visibilità del fascicolo del procedimento a quo – conoscenza legale del provvedimento – effetti – decorrenza del termine per reclamare (C.p.c., artt. 136 e 669-terdecies – Disp. att. c.p.c., artt. 45 e 76 – D.L. 18.10.2012, n. 179 [conv. dalla L. 17.12.2012, n. 221], art. 16, comma 4 – D.M. 21.2.2011, n. 44, artt. 9 e 16)  MASSIMA [1] L’accoglimento della richiesta di visibilità del fascicolo informatico, determinando in capo alla parte la conoscenza legale del contenuto di detto fascicolo, fa decorrere il termine per proporre reclamo avverso l’ordinanza già resa che chiude il procedimento.    CASO [1] Una pluralità…

Continua a leggere...

Sul potere del giudice di attribuzione del bene immobile non comodamente divisibile

Trib. Sulmona 11 gennaio 2017 – Est. Di Benedetto Divisione ereditaria – Immobile non comodamente divisibile – Attribuzione in natura – Potere del giudice –  Attribuzione d’ufficio – Ammissibilità (C.c. art. 720; C.p.c. art. 784 ss.). [1] A seguito dell’introduzione del principio della ragionevole durata del processo espresso dall’art. 111 co. 2 Cost., la previsione di cui all’art. 720 c.c., allorché riconduce alla volontà delle parti l’attribuzione del bene non comodamente divisibile per l’intero nella porzione di uno dei condividenti, non va intensa come principio inderogabile ed assoluto ma quale criterio tendenziale, onde il giudice può procedere all’attribuzione d’ufficio ove si presenti concretamente e ragionevolmente praticabile. CASO [1] Richiesto lo scioglimento della comunione ereditaria dal coniuge del de cuius, il…

Continua a leggere...

Sulla prova della legittimazione ad agire introdotta per la prima volta nel giudizio di legittimità

Cass., sez. III, 7 febbraio 2017, n. 3116 Pres. Chiarini – Est. Olivieri Impugnazioni civili – Fusioni per incorporazione intervenute nelle fasi di merito –  Eccezione di difetto di legittimazione ad agire – Prova delle modificazioni soggettive offerta soltanto in sede di legittimità – Ammissibilità – Esclusione (C.p.c. artt. 81, 372; c.c. artt. 2504 bis, 2505bis) [1] La società che, nel corso del giudizio di merito, subentri a quella originariamente evocata in giudizio, deve fornire la prova della propria legittimazione ad agire, non potendovi altrimenti provvedere innanzi al giudice di legittimità.  CASO [1] Tizio ottiene un decreto ingiuntivo nei confronti della società Alfa. Il giudizio di opposizione, instaurato dalla società Beta, si conclude con una dichiarazione di estinzione per inattività…

Continua a leggere...

Brevi note in tema di principio di consumazione dell’impugnazione

Il presente lavoro offre un sintetico quadro delle principali problematiche poste dal c.d. principio di consumazione dell’impugnazione. 1. Premessa: le situazioni che implicano la consumazione del potere di impugnazione. Avvalendosi di una formulazione normativa letteralmente identica, gli artt. 358 e 387 c.p.c. esprimono, come è noto, il c.d. principio di consumazione o consunzione del potere di impugnazione (in tema, si veda amplius S. Caporusso, La consumazione del potere di impugnazione, Napoli, 2011). Più precisamente, la dichiarazione giudiziale di inammissibilità o di improcedibilità, tanto dell’appello quanto del ricorso per cassazione (ma per ulteriori applicazioni, v. infra par. 4), esclude la possibilità di reiterare il gravame irritualmente proposto, sebbene non ne siano ancora decorsi i termini. La regola appena esposta trova applicazione…

Continua a leggere...