PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

In memoria della pubblica udienza in Cassazione

Cass. civ, sez. VI, 2 marzo 2017, n. 5374 Giudizio di Cassazione – novella sul rito camerale – violazione dei principi eurounitari in materia di “giusto processo” – esclusione. (C.p.c. art. 380- bis) La novella sul rito camerale in Cassazione è compatibile con i principi eurounitari in materia di “giusto processo”. CASO Con avviso di accertamento, l’Agenzia delle entrate recuperava a tassazione gli importi corrispondenti ad IRES, IRAP e ad altri tributi dovuti in relazione all’anno di imposta 2007. All’esito di ricorso del contribuente, si pronunciava, con sentenza di rigetto, l’adita Commissione tributaria provinciale; avendo il soccombente interposto gravame, la competente Commissione tributaria regionale confermava la decisione delle prime cure, operando – a proprio avviso – presunzioni gravi, precise e…

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Per la Cassazione i vizi della notificazione telematica sono (quasi) sempre sanabili

Cass. civ., Sez. VI – 1, ord., 14.3.2017, n. 6518 – Pres. Di Virgilio – Rel. Genovese [1] Notificazioni in materia civile – a mezzo posta elettronica certificata – mancanza della firma digitale sulla relazione di notifica – inesistenza della notificazione – esclusione (C.p.c. artt. 156, 160 – L. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis e 11) [2] Notificazioni in materia civile – a mezzo posta elettronica certificata – conoscenza dell’atto da parte del destinatario – raggiungimento dello scopo – sanatoria (C.p.c. artt. 156, 160 – L. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis e 11) LE MASSIME [1] L’assenza della firma digitale sulla relazione di notifica dell’atto processuale di parte notificato con modalità telematica non rende l’atto giuridicamente inesistente, giacché l’appartenenza dell’indirizzo PEC…

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Class action privata e pubblica, un primo bilancio dell’applicazione

Il presente contributo si pone come obiettivo di riepilogare l’introduzione e la sorte dell’istituto della c.d. Class action, di origine anglosassone, nell’ordinamento italiano (per uno sguardo ad altre esperienze europee  si veda il saggio di marcianò, Azione Collettiva, diverse esperienze a confronto, in Lav. Nella Giur., 2011, 269 ), dalle sue prime applicazioni alle ultime pronunce, tanto nell’ambito dei diritti soggettivi, tutelati di fronte al Giudice civile ordinario (art. 140 bis D.lgs 206/2005), tanto nella differente ipotesi che vengano in rilievo «interessi giuridicamente rilevanti» lesi dalla mancata o non esatta erogazione di un servizio pubblico per inerzia o inefficacia dell’attività posta in essere da parte di una Pubblica Amministrazione o un affidatario di un pubblico servizio, tutelati di fronte al…

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Sui rimedi esperibili avverso l’ordinanza di assegnazione dei crediti ex art. 553 c.p.c.

Nell’espropriazione presso terzi la fase dell’assegnazione assolve alla funzione di trasferimento coattivo del diritto, ma, complici le modalità di accertamento “semplificato” introdotte dal legislatore a partire dal 2012, l’ordinanza di assegnazione ex art. 553 c.p.c. risolve questioni sostanziali inerenti i diritti coinvolti dal pignoramento. Ne deriva un necessario adattamento del sistema dei rimedi esperibili avverso l’ordinanza di assegnazione, in cui l’opposizione agli atti esecutivi ha assunto un ruolo centrale. Il rimedio generale avverso l’ordinanza di assegnazione. L’opposizione agli atti esecutivi. – 2. Limiti di ammissibilità dell’appello. – 3. Ancora sull’opposizione agli atti esecutivi. Casistica. – 4. I rimedi esclusi. – 5. L’impugnazione dell’ordinanza nel successivo processo esecutivo. 1.Eccetto il caso di cui all’art. 548, comma 2, c.p.c., la legge non prevede…

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Implacabili contrasti giurisprudenziali sull’ambito applicativo dell’art. 696 bis c.p.c.: un decisivo scontro nel campo di battaglia del contenzioso bancario?

Trib.Verona 6 marzo 2017 (ord.) Procedimento civile – Consulente tecnico – Istruzione preventiva – Conciliazione in genere – Ammissibilità – Contratti bancari (Cod. proc. civ. art. 696 bis)   [1] L’istituto dell’accertamento tecnico preventivo in funzione conciliativa può trovare applicazione, per quanto concerne l’ambito bancario, anche allo scopo di accertare e determinare ogni forma di credito da inadempimento latu sensu inteso, potendosi ravvisare la predicata mancata o inesatta esecuzione (quale titolo su cui fondare il diritto alla restituzione dell’indebito oggettivo, primaria manifestazione del diritto al risarcimento in forma specifica) non solo in via negoziale ma anche extracontrattuale.   [2] Pare evidente la portata deflattiva dell’accertamento tecnico preventivo in funzione conciliativa, applicabile tutte le volte in cui la c.t.u. possa assolvere…

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Revocazione ex art. 395, n. 3 c.p.c. e successiva testimonianza resa in sede penale

Cass., Sez. II, 14 giugno 2017, n. 14810 – Presidente Matera – Estensore Giusti Revocazione – Scoperta di nuovi documenti – Rilevanza – Appello – Testimonianza in sede penale (C.p.c. art. 395; C.c. art. 2719) Non rientra nell’ipotesi di revocazione ex art. 395, n. 3 c.p.c. il riconoscimento – nel corso di una deposizione testimoniale resa, in sede di giudizio penale, da chi era stato convenuto nel precedente giudizio civile – della sottoscrizione apposta sulla copia fotografica di contratto preliminare, fotocopia già prodotta nel giudizio civile conclusosi con la sentenza passata in giudicato ed espressamente disconosciuta, quanto alla sua conformità con l’originale, da parte del medesimo convenuto. CASO In primo grado l’attore sosteneva che il convenuto avesse inadempiuto all’obbligo di…

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Il rigetto della domanda perché tardiva è idoneo al giudicato sostanziale?

Cons. di Stato, 15 febbraio 2017, n. 682, – Pres.  Balucani – Est. Greco Sentenza –Questioni pregiudiziali di rito –Processo amministrativo – Decadenza per mancato rispetto dei termini di proposizione della domanda – Irricevibilità del ricorso – Sentenza di mero rito – Giudicato sostanziale – Esclusione – Efficacia vincolante in un nuovo giudizio – Esclusione (artt. 2909 c.c., C.p.c. 111; Cod. proc. amm. artt. 29, 35, 39) L’esistenza di un precedente giudizio in cui la stessa domanda è stata respinta per mancata proposizione nel termine di legge non comporta alcuna preclusione nei confronti dell’avente causa dal precedente attore, in quanto la pronuncia già resa è inidonea ad acquisire stabilità di giudicato e come tale non vincola in futuri giudizi.  CASO…

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I contributi al vitivinicolo della campagna 2016/2017

Agea, con le istruzioni operative n. 6 del 1° marzo 2017, ha offerto chiarimenti relativi all’accesso all’aiuto comunitario, regolamentato a livello nazionale con decreto Mipaaf n. 911/2017 e riservato alle imprese del settore vitivinicolo. A questo punto non rimane che le singole Regioni e le P.A. adottino gli atti necessari per rendere operativa l’agevolazione, individuando, nello specifico criteri di priorità, requisiti di ammissibilità e ulteriori condizioni di ammissibilità della spesa. Soggetti interessati, come anticipato, sono le imprese operanti nel settore vitivinicolo. In particolare, per poter accedere al contributo è necessario che l’impresa svolga almeno una delle seguenti attività: produzione di mosto di uve ottenuto dalla trasformazione di uve fresche da esse stesse ottenute, acquistate, o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; produzione di vino ottenuto dalla trasformazione di uve fresche o da mosto di uve da esse ottenuto, acquistate o conferite dai soci, anche ai fini della sua commercializzazione; elaborazione, affinamento e/o confezionamento del vino conferito dai soci, e/o acquistato anche ai fini della sua commercializzazione;…

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Liquidazione del compenso degli avvocati e ambito applicativo del procedimento «sommario»: aspettando le Sezioni Unite

La questione concernente l’ambito di applicazione del procedimento per la liquidazione del compenso degli avvocati di cui all’art. 14 d.leg. 150/2011 è stata (finalmente) rimessa al vaglio delle Sezioni Unite con l’ordinanza interlocutoria n. 13272/2017. In attesa del pronunciamento del massimo organo della nomofilachia, sono qui ricostruiti i termini del contrasto con l’individuazione dei «nodi» che le Sezioni Unite dovranno sciogliere al fine di fornire una risposta che soddisfi le esigenze di chiarezza degli operatori del diritto. Premessa. Con ordinanza interlocutoria n. 13272 del 25 maggio 2017 (reperibile su http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/), la VI-2 sezione civile della Corte di cassazione ha (finalmente) rimesso al primo presidente, per la (eventuale) assegnazione alle Sezioni Unite, la questione relativa all’ambito applicativo del procedimento per la…

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L’errore nell’adozione della forma dell’appello avverso l’ordinanza conclusiva del processo sommario di cognizione e tempestività del gravame

Cass. civ., 9 maggio 2017, n. 11331; Pres. D’Ascola; Est. Giusti Impugnazioni civili – Appello – Procedimento sommario di cognizione – Proposizione con ricorso anziché con citazione – Tempestività dell’impugnazione – Condizioni (Cod. proc. civ., artt. 156, 702 quater). [1] Avverso l’ordinanza emessa a definizione del procedimento sommario di cognizione l’appello va proposto con atto di citazione anziché con ricorso e, nel caso di erronea introduzione del giudizio di impugnazione, la tempestività del gravame va verificata con riferimento non solo alla data di deposito dell’atto introduttivo, ma anche a quello di notifica dello stesso alla controparte, che deve avvenire nel rispetto del termine di trenta giorni previsto dall’art. 702 quater c.p.c. a pena di inammissibilità.  CASO [1] Pronunciata ordinanza ex…

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