PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Improcedibile il ricorso per cassazione depositato senza la copia autentica della sentenza impugnata (anche se notificata via PEC)

Cass. civ., Sez. VI – 2, ord., 15.3.2017, n. 6657 – Pres. Petitti – Rel. Criscuolo [1] Giudizio di cassazione – Ricorso – Copia autentica della sentenza impugnata, con l’eventuale relazione di notifica – Deposito in cancelleria – Copia priva dell’attestazione di conformità – Improcedibilità (C.p.c., art. 369 – L. 21.1.1994, n. 53, artt. 3-bis, 6 e 9; D.L. 18.10.2012, n. 179 [conv. L. 17.12.2012, n. 221], art. 16-undecies; D.Lgs. 7.3.2005, n. 82, art. 23) [1] È improcedibile il ricorso per cassazione al quale sia seguìto nel termine di 20 giorni dalla notifica il deposito di copia semplice – e non autentica – della sentenza impugnata, anche quando quest’ultima sia stata notificata dalla controparte con modalità telematica. CASO [1] L’impresa…

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Litisconsorzio non integro, sentenza inutiliter data e riproposizione della domanda per rimediare alla violazione

Tribunale di Como, ord., 30 maggio 2017 – Giudice Petronzi Litisconsorzio necessario – Azioni a tutela del possesso – Violazione distanze delle costruzioni dalla vedute (c.p.c. artt. 101, 102; c.c. artt. 907, 1168-1170) Litisconsorzio necessario – Violazione – Conseguenze – Idoneità al giudicato della sentenza –Esclusione – Azione riproposta contro i litisconsorti pretermessi nel precedente giudizio –Integrazione del contraddittorio nei confronti di tutte le parti – Necessità (c.p.c. artt. 101, 102, 404; c.c. art. 2909) Litisconsorzio necessario – Violazione – Azione riproposta contro i litisconsorti pretermessi in un nuovo giudizio – Integrazione del contraddittorio nei confronti di tutte le parti – Necessità (C.p.c. artt. 101, 102, 404; C.c. art. 2909) [1] I comproprietari, o compossessori, dell’opera di cui si chiede…

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Quando l’avvocato non può notificare l’atto a mezzo PEC: le residue competenze funzionali esclusive dell’ufficiale giudiziario in materia civile

Il quadro normativo di riferimento Negli ultimi decenni l’ordinamento processuale civile italiano, che inizialmente riservava agli ufficiali giudiziari (d’ora in poi anche, per brevità, singolarmente o collettivamente, «u.g.») – quale prerogativa assoluta ed inderogabile – ogni potestà in materia di notificazione (affidando loro l’intero iter del relativo procedimento), ha iniziato ad eroderne le competenze esclusive, dapprima facoltizzando gli u.g. (ed in alcuni casi addirittura obbligandoli) ad avvalersi del servizio postale (v. art. 1 l. 20.11.1982, n. 890; a decorrere dal 10 settembre 2017 è abrogata dall’art. 1, comma 57, lett. b), della l. 4.8.2017, n. 124, la norma [art. 4, lett. a), d.lg. 22.7.1999, n. 261] che attribuiva all’Amministrazione postale [e poi a Poste Italiane s.p.a., società in mano pubblica]…

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Natura bifasica delle opposizioni esecutive e tempestività dell’impugnazione

Cass. civ., 12 aprile 2017, n. 9352; Pres. Vivaldi; Est. Frasca; P.M. Mistri (conf.). Esecuzione forzata – Esecuzione immobiliare – Opposizioni – All’esecuzione – Procedimento unico a struttura bifasica – Conseguenze in tema di impugnazioni– Termini – Decorrenza – Termine lungo per l’impugnazione – Riduzione a sei mesi – Applicazione “ratione temporis” – Rilevanza della fase sommaria (cod. proc. civ., artt. 327, 615, 616). [1] L’opposizione all’esecuzione, pur essendo distinta in due fasi, di cui una sommaria e l’altra a cognizione piena, è e resta un unico procedimento, per cui, ai fini dell’applicazione del termine lungo di impugnazione di cui all’art. 327 c.p.c., rileva il momento in cui è stata introdotta la fase sommaria, con il deposito del ricorso innanzi…

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Le nuove competenze del giudice di pace in materia esecutiva

Nella Gazzetta Ufficiale del 31 luglio 2017, n. 177 è stato pubblicato il d.lgs. 13 luglio 2017, n. 116, che introduce la «Riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace, nonché disciplina transitoria relativa ai magistrati onorari in servizio, a norma della legge 28 aprile 2016, n. 57». Le nuove disposizioni regolano il nuovo status giuridico dei giudici onorari e introducono importanti modifiche alla competenza del giudice di pace, che avrà competenze pure in materia di espropriazione forzata, ma soltanto a far data dal 31 ottobre 2021. Premessa. Circa un anno addietro la legge 28 aprile 2016, n. 57 ha delegato il Governo ad introdurre un nuovo modello unitario di magistratura onoraria che comprende al suo…

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Sul recupero del credito professionale dell’avvocato, tra dubbi (numerosi) e certezze (poche), parola alle Sezioni Unite

Cass.17 maggio 2017, n. 12411   Avvocato – Compenso professionale – Contestazione del diritto e dell’entità del credito – Sommario di cognizione (procedimento) – Applicabilità (Cod. proc. civ., art. 702 bis; d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, art. 14; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28). [1] Le controversie per la liquidazione delle spese, degli onorari e dei diritti da parte dell’avvocato in materia civile, devono essere trattate col procedimento di cui all’art. 14, d.lgs. n. 150/2011, ove la domanda riguardi anche l’an e non solo il quantum della pretesa. (Cod. proc. civ., art. 702 bis; d.leg. 1° settembre 2011, n. 150, art. 14; l. 13 giugno 1942, n. 794, art. 28) Avvocato – Compenso professionale – Contestazione del…

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Il potere di sospensione facoltativa ex art. 337, c.p.c., al vaglio della Suprema Corte

Cass., Sez. VI-3, 22 maggio 2017, n. 12773 – Pres. Amendola – Est. Vincenti Impugnazioni civili – decreto ingiuntivo per la restituzione di somme versate in esecuzione di sentenza riformata – opposizione – ricorso per cassazione avverso la medesima sentenza di riforma – sospensione facoltativa dell’opposizione – sussistenza – esclusione (C.p.c. artt. 295, 336, co. 2, 337, co. 2) [1] Il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, avente ad oggetto la restituzione di somme versate a seguito di una sentenza di condanna, poi riformata in appello, non può essere sospeso ex art. 337, cpc., in attesa della decisione sul ricorso per cassazione avverso la medesima pronuncia di riforma, poiché tra i due procedimenti non ricorre un rapporto di pregiudizialità, tale…

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Violazione CEDU e riapertura dei processi: nelle cause civili e amministrative la Corte costituzionale non apre alla revocazione

Corte Cost., 26 maggio 2017, n. 123 – Pres. Grossi – Est. Coraggio Cosa giudicata –Corte Europea Diritti dell’Uomo –Obbligo di conformarsi alle decisioni della Corte EDU –Misure ripristinatorie – Riapertura dei processi – Necessità – Esclusione (Artt. 24, 111, 117 Cost.; artt. 6, 41, 46 CEDU; artt. 395, 396 c.p.c.; art. 106 del D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104; art. 69, comma 7, del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165). [1] L’obbligo di conformazione alle sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha un contenuto variabile: le misure ripristinatorie individuali, diverse dall’indennizzo, sono solo eventuali e vanno adottate esclusivamente laddove siano “necessarie” per dare esecuzione alle sentenze stesse. Non emerge, nelle materie diverse da quella penale (allo stato della…

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Sul potere delle parti del giudizio divisorio di modulare le proprie richieste all’esito della consulenza tecnica

Cass., sez. II, 30 maggio 2017, n. 13621- Pres. Mazzacane –  Rel. D’Ascola Giudizio di divisione – Operazioni di divisione – Consulenza tecnica – Modifiche delle richieste – Ammissibilità (Cod.  proc. civ., art. 789; cod. civ. art. 720). [1] In sede di operazioni divisionali risponde alle esigenze cui il giudizio divisorio è indirizzato consentire il dispiegamento di modifiche delle domande in relazione all’emergere e alla formalizzazione, officiosa o di parte, di novità che giustificano un nuovo assetto di interessi e poiché la consulenza a fini divisionali assume di regola rilievo decisivo nell’orientare le volontà dei condividenti, essi legittimamente possono formulare richieste diverse da quelle iniziali e tra loro diversificate. CASO [1] Nell’ambito di un giudizio di divisione di un compendio immobiliare dieci…

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Le condizioni di compatibilità con il diritto dell’Unione Europea della mediazione obbligatoria nelle controversie interne dei consumatori

Il focus è centrato sulle condizioni necessarie a rendere compatibile la normativa nazionale in materia di a.d.r. nelle controversie con i consumatori con la direttiva 2013/11/EU. Le complicazioni derivano dalla sovrapposizione del sistema a.d.r. previsto dalla direttiva con quello predisposto in generale dal d.lgs. n. 28 del 2010 per i rapporti civili e commerciali, ed in particolare nei casi in cui tali controversie rientrano nell’ambito di applicazione della condizione di procedibilità. La Corte di Giustizia del 14 giugno 2017 ne ha sancito la compatibilità previa verifica dell’adeguatezza dei limiti di accesso alla tutela giurisdizionale ed a condizione che non venga imposta l’assistenza dell’avvocato e che il consumatore possa ritirarsi dalla procedura in qualsiasi momento, senza dover addurre alcuna giustificazione a…

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