PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

L’avvio tardivo del procedimento di mediazione non dà luogo all’improcedibilità della domanda

App. Milano 24 maggio 2017 – Pres. Santosuosso, Rel. Fiecconi Mediazione – Rapporti con il processo – Condizione di procedibilità – (D.leg. 4 marzo 2010, n 28, attuazione dell’art. 60 della l. 18 giugno 2009, n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, art. 5). [1] Il mancato rispetto del termine di quindici giorni assegnato dal giudice per avviare il procedimento di mediazione non determina l’improcedibilità della domanda, che opera unicamente nel caso di mancato esperimento del tentativo obbligatorio di mediazione. CASO [1] La pronuncia trae origine dall’impugnazione della sentenza n. 156 del 21 gennaio 2016 con cui il Tribunale di Monza aveva dichiarato l’improcedibilità di un’opposizione a decreto ingiuntivo per la tardiva proposizione…

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Il difetto di integrazione del contraddittorio non può essere rilevato d’ufficio per la prima volta nel giudizio di rinvio

Cass., sez. VI, 11 settembre 2017 n. 21096 Rinvio civile – Litisconsorzio necessario – Mancata integrazione del contraddittorio – Rilievo da parte del giudice di rinvio – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 102, 394). [1] Nel giudizio di rinvio dalla Corte di cassazione non può essere eccepita o rilevata di ufficio la non integrità del contraddittorio a causa di un’esigenza originaria di litisconsorzio (art. 102 c.p.c.) quando tale questione non sia stata dedotta con il ricorso per cassazione e rilevata dal giudice di legittimità, dovendosi presumere che il contraddittorio sia stato ritenuto integro in quella sede, con la conseguenza che, nel giudizio di rinvio e nel successivo giudizio di legittimità possono e devono partecipare, in veste di litisconsorti necessari, soltanto…

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Atti processuali in formato elettronico senza estensione «p7m»: le Sezioni Unite chiamate a pronunciarsi sulla loro validità

Cass. civ., Sez. VI – 3, ord., 31.8.2017, n. 20672 – Pres. Armano – Rel. De Stefano [1] Atto processuale civile – Atto di parte – Documento informatico – Disposizioni tecniche specifiche – Violazione – Conseguenze (c.p.c. artt. 121, 125, 156 –  d.m. 21.2.2011, n. 44, art. 11 – provv. d.g.s.i.a. 16.4.2014, art. 12) [2] Notificazioni in materia civile – Notificazione a mezzo posta elettronica certificata – Documento informatico allegato all’atto del processo – Originale formato su supporto analogico – Firma digitale – CAdES – Necessità (c.p.c., art. 125 – l. 21.1.1994, n. 53, art. 3-bis – provv. d.g.s.i.a. 16.4.2014, artt. 12, 13 e 19-bis [1] Va rimessa alle Sezioni Unite della Corte di Cassazione la questione – di massima di…

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Sospensione del processo esecutivo in favore delle vittime di usura o estorsione e sindacato del giudice dell’esecuzione

Cass., Sez. Un., 20 settembre 2017, n. 21854; Pres. Amoroso; Est. Frasca; P.M. Fuzio (conf.) Esecuzione forzata in genere – Processi esecutivi promossi nei confronti delle vittime dell’usura – Sospensione – Decreto del P.M. – Poteri del giudice dell’esecuzione (legge 23 febbraio 1999, n. 44, Disposizioni concernenti il Fondo di solidarietà per le vittime delle richieste estorsive e dell’usura, art. 20, comma 7). Il Giudice dell’esecuzione cui sia stato trasmesso il provvedimento del Pubblico ministero che, ai sensi dell’art. 20, comma 7, l. n. 44/1999, dispone la sospensione dei termini di una procedura esecutiva a carico di soggetti vittime di richieste estorsive o di usura, non può sindacare le valutazioni del giudice penale circa la sussistenza dei presupposti della provvidenza…

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L’ammissibilità del riesame del trattenimento del cittadino straniero in esecuzione del decreto di espulsione

Abstract L’istituto del riesame del trattenimento del cittadino di paese extra UE destinatario di un decreto di espulsione trova diretta applicazione nell’ordinamento italiano, per effetto della immediata applicazione della Direttiva 2008/115/CE che prevede tale istituto; il riesame può essere richiesto, con il procedimento camerale ex artt. 737 c.p.c., sulla base di circostanze di fatto nuove o non considerate nella convalida o nella proroga del trattenimento. 1.La direttiva 2008/115/CE, recante norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare, prevede all’art. 15, comma 3, che il trattenimento è riesaminato ad intervalli ragionevoli su richiesta del cittadino di un paese terzo interessato o d’ufficio. Il termine entro cui gli Stati membri…

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Le conseguenze del difetto di competenza del giudice di primo grado sul giudizio di impugnazione

Cass., Sez. VI-3, 21 luglio 2017, n. 18050 – Pres. Amendola – Est. Olivieri Impugnazioni civili – Declaratoria di incompetenza del giudice di pace – Appello al tribunale per motivi di competenza – Rigetto della censura – Cassazione della sentenza d’appello – Rimessione al giudice di Pace – Necessità – Esclusione (C.p.c. artt. 38, 341, 353, 354, 383, co. 3) [1] Qualora il Tribunale abbia confermato l’errata pronuncia di incompetenza emessa dal giudice di pace e la sentenza di secondo grado venga annullata, il giudice di legittimità deve rinviare la causa al medesimo tribunale, affinché questi possa deciderla nel merito, restando esclusa la possibilità di rimetterla al giudice di pace competente.  CASO [1] Il Giudice di Pace di Napoli rigettava…

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Compensi professionali dell’avvocato e “zone d’ombra” del foro del consumatore

Cass., Sez. VI, ord. 9 giugno 2017, n. 14514 Liquidazione compensi avvocato – Opposizione a decreto ingiuntivo – Foro del consumatore – Società in accomandita semplice – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 47, 633, 637; cod. civ., art. 1469 bis ss.; D.Lgs. 6 settembre 2005, n. 206, c.d. codice del consumo, art. 3, 33) [1] La regola del foro esclusivo del consumatore non trova applicazione nel caso di giudizio avente ad oggetto i compensi per l’attività svolta da un avvocato in favore del socio accomandatario di una S.a.s. qualora l’attività forense abbia riguardato l’attività imprenditoriale e commerciale del cliente.  CASO [1] Il provvedimento è già stato pubblicato in questo Settimanale, nel numero del 12 settembre 2017, con nota di F….

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Il decreto ingiuntivo emesso nei confronti del condominio deve essere notificato in forma esecutiva al singolo condomino debitore

Cass. civ., Sez. VI, 29 marzo 2017, n. 8150 – Pres. Amendola – Rel. Rubino [1] Espropriazione forzata – Decreto ingiuntivo – Notifica titolo esecutivo – Espropriazione contro il singolo condomino – Fattispecie (cod. proc. civ., artt. 479, 480, 617, 643, 654) [1] L’art. 654 c.p.c., che esonera il creditore dall’onere di notificare copia del decreto ingiuntivo spedito in forma esecutiva, trova applicazione soltanto nel caso in cui l’esecuzione viene iniziata contro il debitore ingiunto. Il creditore, se intende agire contro il singolo condomino, quale obbligato pro quota, deve notificare al condomino il decreto ingiuntivo spedito in forma esecutiva e l’omessa notifica costituisce un’irregolarità formale, che va sollevata nelle forme dell’opposizione agli atti esecutivi. CASO [1] Il creditore otteneva decreto…

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La clausola compromissoria di arbitrato estero sottrae alla giurisdizione del giudice italiano il giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo

Cass., sez. un., 18 settembre 2017 n. 21550  Arbitrato e clausola compromissoria – Arbitrato estero – Clausola compromissoria di arbitrato estero – Regolamento di giurisdizione – Giurisdizione italiana – Sussistenza (Cod. proc. civ., artt. 41, 806, 808; L. 5 gennaio 1994, n. 25)[1] In presenza di una clausola compromissoria in arbitrato estero, l’eccezione di compromesso è idonea a far dichiarare il difetto di giurisdizione dell’autorità giudiziaria ordinaria in relazione al giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, posto che tale procedimento, essendo escluso dalla deroga alla giurisdizione arbitrale dei procedimenti definiti “sommari o conservativi”, rimane soggetto ad arbitrato.  CASO [1] Veniva proposto regolamento preventivo di giurisdizione ai sensi dell’art. 41 c.p.c. per far dichiarare alle Sezioni unite – stante la clausola…

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Comunicazione dell’ordinanza ex art. 702 ter c.p.c. priva di firma digitale del cancelliere e decorrenza del termine breve per appellare ex art. 702 quater c.p.c.

Cass. civ., sez. II, 28 settembre 2017, n. 22674 – Pres. Manna – Rel. Scarpa Impugnazioni – Procedimento sommario di cognizione – Termine breve decorrente dalla comunicazione – Provvedimento del magistrato in formato cartaceo – Estrazione di copia digitale – Comunicazione della copia digitale estratta – Mancanza della firma digitale del cancelliere sul documento comunicato – Irrilevanza (Cod. proc. civ., art. 334; Disp. att. Cod. proc. civ., art. 45; D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, art. 16 bis, co. 9-bis) [1] La comunicazione telematica di cancelleria dell’ordinanza ex art. 703 ter c.p.c. non firmata digitalmente dal cancelliere è idonea a far decorrere il termine di 30 giorni ex art. 702 quater per la proposizione dell’appello. CASO [1] Il Tribunale pronunciava…

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