PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Riduzione o estensione del termine per proporre opposizione a decreto ingiuntivo da parte del giudice e obbligo di motivazione

Cass., sez. VI-2, ord. 30 agosto 2017, n. 20561 – Pres. Petitti – Rel. D’Ascola Ingiunzione (procedimento per) – Opposizione – Termine – Modifica da parte del giudice – Obbligo di motivazione (641 c.p.c.) [1] I motivi che consentono al giudice di ridurre o aumentare il termine entro il quale il debitore può proporre opposizione al decreto ingiuntivo ex art. 641, comma 2, c.p.c., nonché le ragioni che li caratterizzano come «giusti», devono essere enunciati nel provvedimento, quantomeno con rinvio implicito alle condizioni che ne giustificano la sussistenza, specificamente rappresentate dal creditore nel testo del ricorso, in modo che si possa ritenere che il giudice le abbia vagliate e, quindi, accolte. CASO [1] Il ricorrente si duole della riduzione a…

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Il termine per impugnare nei casi di notifica della sentenza alla parte personalmente

Cass., Sez. VI-3, 21 luglio 2017, n. 18053 Impugnazioni civili – termine proposizione appello – notifica della sentenza di primo grado in forma esecutiva presso la residenza della parte costituita personalmente – termine breve di impugnazione  – decorrenza (Cod. proc. civ., artt. 86, 170, 285, 325, 326, 327, 479)   Impugnazioni civili – termine proposizione ricorso per cassazione – notifica della sentenza di secondo grado presso la residenza della parte costituita personalmente – termine breve di impugnazione – decorrenza (Cod. proc. civ., artt. 86, 170, 285, 325, 326, 327, 479) [1] La notifica della sentenza di primo grado effettuata alla residenza della parte costituita personalmente in giudizio ex art. 86 c.p.c., anche se avvenuta in forma esecutiva ed accompagnata dall’atto…

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Sui rimedi esperibili in caso di omessa liquidazione delle spese nel dispositivo

Il presente contributo dà conto del contrasto, rilevato dalla Seconda Sezione e la cui soluzione è stata rimessa alle Sezioni Unite, relativo ai rimedi di cui la parte può avvalersi per colmare l’omessa liquidazione delle spese nel dispositivo della pronuncia. La questione processuale sollevata da Cass., sez. II, 11 settembre 2017, n. 21048 Con l’ordinanza n. 21048 dell’11 settembre 2017, la Seconda Sezione della Suprema Corte torna ad occuparsi della problematica riguardante l’individuazione del giusto mezzo da utilizzare per colmare l’omessa liquidazione delle spese in dispositivo, richiedendo al Primo Presidente di valutare l’opportunità di una pronuncia a Sezioni Unite sulla questione. Sul punto, infatti, il Collegio dà atto dell’esistenza di un contrasto, che può così riassumersi: da un lato, stando…

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Il “duello” sulle spese tra giudice e avvocato

Cass. civ., sez VI, 6 giugno 2017, n. 14038 – Pres. Amendola – Rel. Vincenti Spese giudiziali civili – Potere discrezionale del giudice – Riduzione dei compensi liquidati all’avvocato – Obbligo di motivazione -– sussiste (Cod. proc. civ. art. 92)   In sede di liquidazione delle spese processuali, il giudice non può limitarsi ad una globale determinazione dei diritti di procuratore e degli onorari di avvocato in misura inferiore a quelli esposti nella notula prodotta dall’avvocato vittorioso, ma ha l’onere di dare adeguata motivazione della eliminazione e della riduzione di voci da lui operata, allo scopo di consentire, attraverso il sindacato di legittimità, l’accertamento della conformità della liquidazione a quanto risulta dagli atti ed alle tariffe, in relazione alla inderogabilità dei…

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Omessa o invalida notifica del verbale di accertamento di violazione del codice della strada e natura della relativa opposizione

Cass. civ., Sez. Un., 22 settembre 2017, n. 22080; Pres. Rordorf; Est. Barreca Esecuzione forzata – Esecuzione esattoriale – Cartelle di pagamento relative a sanzioni amministrative da infrazioni stradali – Opposizione – Natura – (cod. proc. civ., art. 615; l. 24 novembre 1981 n. 689, legge di depenalizzazione, artt. 22 e 23; d.lgs. 1 settembre 2011, n. 150, Semplificazione dei procedimenti civili di cognizione, art. 7; d.lgs. 30 aprile 1992 n. 285, Nuovo codice della strada, art. 201). [1] L’opposizione alla cartella di pagamento, emessa ai fini della riscossione di una sanzione amministrativa pecuniaria comminata per violazione del codice della strada, va proposta ai sensi dell’art. 7 del decreto legislativo 1 settembre 2011, n. 150 e non nelle forme della…

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Sulla revocabilità della sentenza di revocazione emessa dalla Corte di cassazione

Cass., Sez. I, 4 settembre 2017, n. 20724 – Presidente Aniello – Estensore Lamorgese Revocazione – Sentenze di cassazione – (C.p.c. art. 391 bis, 391 ter, 395, 403) Le sentenze e le ordinanze emesse dalla Corte di cassazione nel giudizio di revocazione non sono suscettibili di una nuova impugnazione per revocazione alla luce del divieto, posto dall’art. 403 c.p.c., di proposizione di una nuova domanda di revocazione avverso la sentenza che si sia pronunciata su una prima domanda ex art. 395 c.p.c. CASO La parte, soccombente sia (i) nel giudizio di rinvio susseguente alla cassazione della sentenza della Corte d’appello “A” che aveva emesso nei suoi confronti sentenza di condanna generica al risarcimento del danno sia (ii) nel giudizio proseguito…

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Tra la sezione specializzata per le imprese e quella ordinaria il rapporto è di competenza

Trib. Bologna, IV Sezione Civile, ord., 28 giugno 2017 – G.U. Salina Giurisdizione e competenza – Controversia in materia di diritto industriale – Sezione specializzata in materia di impresa – Competenza (Cod. Propr. Ind., artt. 98, 99, 134; d.leg. 27 giugno 2003, n. 168, art. 3; d.l. 24 gennaio 2012 n.1). Giurisdizione e competenza – Sezione specializzata in materia di impresa e sezione ordinaria presso il medesimo tribunale – Rapporti – Questione di competenza (Cod. proc. civ., art. 5; d.leg. 27 giugno 2003, n. 168, art. 3; d.l. 24 gennaio 2012, n.1). [1] La controversia che abbia ad oggetto, tra l’altro, illeciti qualificati nella domanda introduttiva del giudizio come di diritto industriale ai sensi degli artt. 98 e 99 c.p.i….

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Il tempo della notificazione a mezzo pec

Gli avvocati fanno uso sempre più frequente della posta elettronica certificata per effettuare le notificazioni cd. “in proprio”. Peraltro, il messaggio di posta elettronica può essere trasmesso a qualsiasi orario. Diviene quindi essenziale l’individuazione del momento (giorno e orario) in cui si perfeziona la notificazione per il notificante ex artt. 3 bis, co. 3, l. n. 54/1993 e 16 septies d.l. n. 179/2012. Alla discutibile soluzione offerta dalla Cassazione (già analizzata in questa newsletter) si contrappone la recentissima ordinanza con la quale la Corte di Appello di Milano ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell’art. 16 septies.  Le disposizioni normative. Ai sensi dell’art. 3 bis, co. 3, l. 21 gennaio 1994, n. 53, in materia di notificazioni da parte degli…

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La fideiussione nel contratto di locazione

Molto spesso per i contratti di locazione, oltre al conosciuto deposito cauzione, può essere prevista anche una disposizione contrattuale con la quale è previsto l’obbligo di stipula e presentazione di una fideiussione, sia essa assicurativa o bancaria, sia per i contratti di locazione “a uso abitativo”, ex L. 431/1998, e sia per i contratti “a uso diverso da quello abitativo”, ex L. 392/1978. La polizza fideiussoria è regolamentata dal codice civile agli articoli 1938, 1956 e 1957, ove sono stabilite le regole di funzionamento di tale tipologia contrattuale che prevede la presenza di almeno tre soggetti. Sotto il profilo generale, infatti, con il contratto di fideiussione sorge l’obbligo in capo al fideiussore di garantire, a favore di un altro soggetto (c.d. creditore), l’adempimento di un debito altrui (c.d. soggetto garantito). In altri termini, con il contratto di…

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La tempestività del deposito dell’istanza di vendita

Cass., Sez. III sent., 28 luglio 2017, n. 18758 Espropriazione forzata – Esecuzione immobiliare – Deposito istanza di vendita – Termine perentorio – Dies a quo – Dal perfezionamento del pignoramento – Nozione – Principio della scissione soggettiva degli effetti della notifica – Inapplicabilità (art. 497 cod. proc. civ.) [1] Il termine per il deposito dell’istanza di vendita previsto dall’art. 497 cod. proc. civ., che decorre dal perfezionamento della notifica del pignoramento e non dalla sua trascrizione, va individuato per entrambe le parti nell’epoca di perfezionamento della notificazione nei confronti del destinatario.  CASO [1] Nell’ambito di una procedura di espropriazione immobiliare incardinata dinanzi al tribunale fiorentino, il debitore aveva eccepito la inefficacia del pignoramento per tardivo deposito della istanza di…

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