PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Giurisdizione nei rapporti di lavoro con enti ecclesiastici. Spetta al giudice italiano, se il datore non è annoverabile tra gli «enti centrali della Chiesa cattolica»

Cass. civ., sez. un., ord., 18 settembre 2017, n. 21541, Pres. Rodorf, Est. Bielli Giurisdizione civile – Enti extraterritoriali –  Enti centrali della Chiesa cattolica – Pontificia Università Lateranense  – Rapporti di lavoro – Giurisdizione del giudice italiano – Sussistenza – Fondamento (Cost., art. 7; Tratt. Lateranense del 11 febbraio 1929, art. 11; cod. proc. civ., artt. 41; l. 20 maggio 1985, n. 222, art. 16) [1] La Pontificia Università Lateranense rientra tra gli istituti ecclesiastici di educazione ed istruzione e, come tale, non è un soggetto sovrano internazionale (o un suo organo), né è annoverabile tra gli «enti centrali della Chiesa cattolica», esentati da ogni ingerenza da parte dello Stato italiano, ai sensi dell’art. 11 del Trattato lateranense del…

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Il limite del pregiudizio all’economia nazionale nell’esecuzione degli obblighi di fare

Cass. civ., Sez. II, 31 ottobre 2017 n. 25890 (sentenza) – Pres. Bianchini – rel. Grasso Esecuzione forzata – Obblighi di fare e di non fare – Violazione delle norme sulle distanze tra edifici – Spostamento della costruzione a distanza legale – Limiti all’esecuzione forzata ex art. 2933, comma 2, c.c. (Art. 2933 c.c.) [1] L’art. 2933, secondo comma, c.c. che limita l’esecuzione forzata degli obblighi di non fare, vietando la distruzione della cosa che sia di pregiudizio all’economia nazionale, si riferisce alle sole fonti di produzione o di distribuzione della ricchezza dell’intero Paese e, pertanto, non è invocabile per evitare lo spostamento di una costruzione alla distanza prescritta dalle norme in materia, comportando, invece, la persistenza di detta costruzione…

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Sull’ultrattività del mandato al difensore in caso di morte della parte dopo l’emissione del decreto ingiuntivo

Cass. 31 ottobre 2017, n. 25823 http://www.italgiure.giustizia.it/xway/application/nif/clean/hc.dll?verbo=attach&db=snciv&id=./20171031/snciv@s30@a2017@n25823@tO.clean.pdf Ingiunzione (procedimento per) – Morte della parte – Omessa dichiarazione in giudizio – Notificazione del difensore – Ammissibilità – Ultrattività del mandato (c.p.c. artt. 300, 643) [1] Nel procedimento monitorio, qualora dopo l’emissione del decreto si verifichi il decesso della parte creditrice, il suo difensore, in forza dell’ultrattività del mandato, è legittimato a procedere alla notificazione del decreto e, a seguito dell’opposizione dell’ingiunto, a costituirsi nel giudizio di opposizione e se, costituendosi, si astiene dal dichiarare l’evento che ha colpito la parte, il processo di opposizione resta indifferente all’evento del decesso. CASO [1] A seguito dell’emissione di un decreto ingiuntivo, la creditrice è deceduta. Proposta l’opposizione, il difensore dell’opposta si è costituito in…

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La parte totalmente vittoriosa nel merito deve proporre appello incidentale ai fini della devoluzione in fase di gravame dell’eccezione rigettata

Cass., Sez. III, 12 dicembre 2017, n. 29642 Pres. Chiarini – Est. Frasca Impugnazioni civili – domanda risarcitoria per responsabilità professionale – rigetto – accertamento inadempimento professionista – appello incidentale contro tale statuizione – necessità – sussistenza (C.p.c. artt. 324, 333, 343, 346; c.c. 2909) [1] Il professionista, convenuto nell’ambito di un giudizio risarcitorio per responsabilità professionale, di cui venga accertato l’inadempimento, ma che risulti vittorioso all’esito del relativo processo, per mancata prova del danno sofferto dal cliente, è tenuto a proporre appello incidentale nei confronti della statuizione concernente il suo inadempimento. CASO [1] Tizio conveniva in giudizio il notaio Caio, chiedendone l’accertamento della  responsabilità professionale nonché la sua condanna al risarcimento dei danni. Il tribunale adito, pur affermando la…

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Il difensore e i vizi della procura alle liti

Giudice di Pace di Trapani, ord., 22 maggio 2017, Giudice Vitale Procura alle liti – Difetto – Sanatoria ex art. 182 c.p.c. – Ambito di applicazione (Cod. proc. civ. artt. 82, 182) La sanatoria di cui all’art. 182 c.p.c. è applicabile anche nel caso di procura mancante; quindi opera senz’altro quando la procura alle liti, pur rilasciata al difensore, non sia idonea a conferire un valido jus postulandi. Difetto di rappresentanza e di autorizzazione –Eccezione di parte – Onere di sanatoria – Sussiste (Cod. proc. civ. 182) Qualora il rilievo di un difetto di rappresentanza e di autorizzazione non sia officioso, ma provenga dalla controparte, l’onere di sanatoria del rappresentato sorge immediatamente, senza necessità di assegnare un termine, atteso che…

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Il rilascio dell’immobile non determina la cessazione della materia del contendere dell’opposizione all’esecuzione

Cass. civ., Sez. VI-3, 7 luglio 2017, n. 20924; Pres. Amendola; Est. Tatangelo. Esecuzione forzata – Esecuzione per rilascio – In genere – Opposizione all’esecuzione – Conclusione della procedura esecutiva con rilascio dell’immobile – Cessazione della materia del contendere del giudizio di opposizione – Esclusione – Fondamento – Conseguenze (cod. proc. civ., artt. 100, 608, 615, 624). [1] La conclusione del procedimento di esecuzione in forma specifica mediante il rilascio dell’immobile da parte dell’esecutato, anche se avvenuto spontaneamente, ma non in base ad un accordo con il creditore procedente, non determina la cessazione della materia del contendere del giudizio di opposizione all’esecuzione nel frattempo proposta, il cui accoglimento, al contrario, comporta la caducazione degli atti esecutivi e il sorgere del…

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Amministrazione di sostegno e rimedi contro il decreto del Giudice tutelare.

Cass., Sez. I,  7 giugno 2017, n. 14158, Pres. Di Palma, Est. Acierno Amministrazione di sostegno – Decreto del giudice tutelare sulla richiesta di autorizzazione dell’amministratore di sostegno di consentire o rifiutare terapie mediche – Reclamo alla corte d’appello ex art. 720 bis, 2° comma, c.p.c. – Ammissibilità – Fondamento – Diritti soggettivi personalissimi – Diritto all’autodeterminazione della persona nelle scelte sanitarie – Diritto di manifestazione ed espressione delle proprie credenze religiose (Cost., artt. 2, 13, 19, 32; Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo, artt. 8 e 9; Cod. proc. civ., artt. 720 bis, 739, 363; cod. civ., artt. 405, 407, 408; Convenzione di Oviedo sui diritti umani e la biomedicina, l., 28 marzo 2001, n. 145, artt. 5 e 9) …

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Sul mutamento della qualificazione giuridica della domanda in appello e la necessità di un motivo specifico di impugnazione

Cass., sez. VI, 13 dicembre 2017, n. 29978, Pres. Genovese, Rel. Di Marzio Appello – Domanda – Qualificazione giuridica – Mutamento – Rilevabilità d’ufficio – Esclusione. (C.p.c. artt. 113, 342, 345)  [1] Nel giudizio di appello, il divieto di nuove domande ex art. 345, primo comma c.p.c. non impedisce al giudice di disporre una nuova qualificazione giuridica della domanda, quando questa si fonda sui medesimi fatti accertati in primo grado e resta immutato il bene della vita oggetto di tutela.  [2] Il giudice dell’appello può disporre una diversa qualificazione giuridica della domanda, sulla base dei fatti già accertati in primo grado, a condizione che la parte ne abbia fatto richiesta con uno specifico motivo di impugnazione ex art. 342, n….

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Alle Sezioni Unite la questione relativa ai tempi della riproposizione in appello di domande ed eccezioni non accolte

Il presente lavoro dà conto di una recente pronuncia di legittimità (Cass., sez. III, 7 dicembre 2017, n. 29499), che ha devoluto alle Sezioni Unite la problematica concernente i limiti temporali della riproposizione ex art. 346 c.p.c. in riferimento agli appelli introdotti nel sistema processuale anteriore alla novella del 2005 (l. 80 del 2005) Il caso e la questione processuale sollevata da Cass., sez. III, 7 dicembre 2017, n. 29499 La Cassazione (Cass., sez. III, 7 dicembre 2017, n. 29499) torna ad occuparsi della riproposizione di domande ed eccezioni non accolte in appello, devolvendo alle Sezioni Unite la risoluzione di una questione che le stesse non hanno affrontato nelle recenti pronunce (cfr. Cass., S.U., 12 maggio 2017, n. 11799; Id.,…

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Tabelle milanesi e risarcimento del danno non patrimoniale

Cass. civ., Sez. III, 11 luglio 2017, n. 17061 – Pres. Travaglino – Est. Pellecchia Poteri del giudice – Responsabilità civile – Risarcimento del danno non patrimoniale – Valutazione e liquidazione – Applicazione e interpretazione delle Tabelle milanesi – Questione di diritto – Conoscibilità d’ufficio   [1] La mancata adozione da parte del giudice di merito, delle Tabelle di Milano, in favore di altre, integra violazione di norma di diritto censurabile con ricorso per cassazione ai sensi dell’art. 360 c.p.c., comma I, n. 3; ove nelle more tra l’introduzione del giudizio e la sua decisione, le Tabelle applicate per la liquidazione del danno non patrimoniale siano mutate, il giudice (anche d’appello) ha l’obbligo di utilizzare i parametri vigenti al momento della…

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