PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Omesso deposito di copia autentica della sentenza impugnata ed improcedibilità del ricorso per cassazione: il punto della situazione

Il quadro normativo di riferimento Dispone l’articolo 369 del codice di procedura civile, dettato in materia di giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione, che «Il ricorso deve essere depositato nella cancelleria della corte, a pena d’improcedibilità, nel termine di giorni venti dall’ultima notificazione alle parti contro le quali è proposto. Insieme col ricorso debbono essere depositati, sempre a pena di improcedibilità […] 2) copia autentica della sentenza o della decisione impugnata con la relazione di notificazione, se questa è avvenuta, tranne nei casi di cui ai due articoli precedenti; oppure copia autentica dei provvedimenti dai quali risulta il conflitto nei casi di cui ai numeri 1 e 2 dell’art. 362; […]». Le problematiche In un siffatto contesto legislativo di riferimento,…

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Grado di affidabilità delle diverse consulenze tecniche d’ufficio e onere di motivazione

Cass., 25 ottobre 2017, n. 25249. Pres. Amendola, Est. Scrima Consulenza tecnica d’ufficio – Rinnovazione – Appello – Giudice – Motivazione (C.p.c., artt. 116, 132, 191, 195; disp. att. c.p.c., art. 118 ) Qualora nel corso del giudizio di merito vengano espletate più consulenze tecniche d’ufficio in tempi diversi con risultati difformi, il giudice può seguire il parere che ritiene più congruo o discostarsene, dando adeguata e specifica giustificazione del suo convincimento; in particolare, quando intenda uniformarsi alla seconda consulenza, non può limitarsi ad una adesione acritica ma deve giustificare la propria preferenza indicando le ragioni per cui ritiene di disattendere le conclusioni del primo consulente, salvo che queste risultino criticamente esaminate dalla nuova relazione. CASO Il tribunale, aderendo alle…

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La qualificazione generica degli interessi comminati nel titolo esecutivo giudiziale in termini di “legali” o “di legge” rende dovuti solo gli interessi di cui all’art. 1284 c.c.

Cass. civ. Sez. III, 27-09-2017, n. 22457 (sent.) – Pres. Vivaldi – rel. D’Arrigo – P.M. Soldi (conf.) Esecuzione forzata – Opposizioni – Titolo esecutivo giudiziale – Omessa indicazione della specie di interessi legali liquidati nel titolo – Interpretazione in sede esecutiva – Debenza dei soli interessi di cui all’art. 1284 c.c. – Necessità – Fondamento – Integrazione o correzione del titolo da parte del giudice dell’opposizione ex art. 615 c.p.c. – Esclusione (artt. 1284 c.c. – 615 c.p.c.) [1] Ove il giudice della cognizione abbia qualificato genericamente gli interessi comminati come “legali” o “di legge”, omettendo di precisare quale specie di interessi legali stia applicando, si devono ritenere liquidati soltanto gli interessi di cui all’art.1284 c.c., posta la portata…

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Sull’irreparabilità del periculum nei provvedimenti d’urgenza e sulla reclamabilità dei provvedimenti di attuazione

Trib. Napoli Nord, ord. 16 novembre 2017, Giudice Dott. Canciello [1] Provvedimenti di urgenza – Periculum in mora – Irreparabilità – Diritti di credito (Cod. proc. civ., art. 700). [2] Procedimenti cautelari – Reclamo – Attuazione – Inammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 669-duodecies, 669-terdecies) [1] La tutela cautelare d’urgenza di cui all’art. 700 c.p.c. è ammissibile per i diritti di credito, a condizione che si tratti di diritti a contenuto patrimoniale e funzione non patrimoniale, ovvero di diritti a contenuto e funzione patrimoniale, ma che non potrebbero essere oggetto di un adeguato ristoro risarcitorio nell’ambito di un ordinario giudizio di cognizione con conseguente eccessivo scarto tra danno potenzialmente patito e danno effettivamente risarcito. [2] È inammissibile il reclamo avverso il…

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Alle Sezioni Unite la questione della legittimazione ad impugnare la sentenza pronunciata nei confronti del condominio da parte del singolo condomino

Cass., Sez. II, 15 novembre 2017, n. 27101 Pres. Petitti – Est. Scarpa Impugnazioni civili – Sentenza resa nei confronti del condominio – Legittimazione ad impugnare del condomino non costituito – Rimessione alle Sezioni Unite (Cod. proc. civ., artt. 81, 323; Cod. civ., artt. 1130, 1131) [1] La Seconda Sezione ha trasmesso gli atti al Primo Presidente, per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite della questione di massima di particolare importanza riguardante la legittimazione ad impugnare la sentenza emessa nei confronti del condominio da parte del singolo condomino non costituitosi nei precedenti gradi di giudizio. CASO [1] Un condominio, per mezzo del suo amministratore, proponeva domanda nei confronti della condomina Caia volta alla riduzione in pristino delle opere realizzate da quest’ultima…

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Cumulo soggettivo e connessione oggettiva: l’attribuzione della giurisdizione nella Convenzione di Lugano del 1988

Cassazione civile, Sezioni Unite, 13 giugno 2017, n. 22857 – Pres. Rordorf – Rel. Di Virgilio – P.M. Matera (diff.) Giurisdizione – Diritto internazionale privato – Convenzione di Lugano – Cumulo soggettivo – Connessione oggettiva – Azione proposta innanzi al Giudice dello Stato ove è domiciliato solo uno dei convenuti – Giurisdizione rispetto alla causa promossa verso l’altro convenuto – Sussiste [1] In base all’art. 6 n. 1 Convezione di Lugano del 16 settembre 1988, nella versione anteriore al nuovo testo adottato nel 2007, sussiste la giurisdizione del giudice italiano nell’ipotesi di azione promossa contro l’intermediario finanziario non domiciliato in Italia laddove sia stato convenuto anche un altro soggetto (segnatamente il promotore finanziario) che, invece, è ivi domiciliato, sempre che la…

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Il punto sulla testimonianza scritta

Con l’introduzione dell’istituto della testimonianza scritta nel contesto dell’art. 257 bis c.p.c. – aggiunto al nostro codice di rito ad opera dell’’art. 46, comma 8°, della legge 18 giugno 2009, n. 69 –  il legislatore sembra essersi adeguato non solo a quanto ormai previsto, da diversi anni, in alcuni ordinamenti stranieri, ma anche alle istanze riformistiche già attuate in tal senso in altri settori del nostro stesso ordinamento. Dall’analisi della disciplina appare tuttavia come la novità introdotta dal legislatore nel 2009 abbia una portata più limitata di quanto non ci si potesse attendere e come in realtà la stessa sia stata richiamata dalla giurisprudenza più come elemento dal quale desumere l’inammissibilità di dichiarazioni provenienti da terzi difformi dal dettato normativo…

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Omessa specificazione nel precetto della quota millesimale del debito: nel giudizio di opposizione all’esecuzione spetta al condomino la prova della relativa misura

Cass., Sez. III, 18 luglio 2017, n. 22856 – Pres. Vivaldi – rel. Tatangelo Condominio – Singoli condomini – Obbligazioni solidali – Obbligazioni pro quota – Esecuzione forzata – Opposizione a precetto – Onere della prova (artt. 268, 474, 615 c.p.c.; artt. 1131, 2697 c.c.) [1] Laddove il creditore del condominio proceda per il totale dell’importo portato dal titolo nei confronti di un solo condomino od ometta di specificare qual è la quota del debito spettante al condomino, implicitamente allegando una responsabilità dell’intimato per l’intero ammontare dell’obbligazione, quest’ultimo potrà opporsi all’esecuzione contestando di non essere affatto condomino, ovvero eccependo che la sua quota millesimale è inferiore a quella esplicitamente o implicitamente allegata dal creditore; nel primo caso, l’onere di provare…

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La vendita forzata telematica e il Portale delle Vendite Pubbliche

1.- Le vendite telematiche, fino a poco tempo fa previste unicamente sulla carta, sono ormai divenute realtà e con esse gli operatori di giustizia devono fare inevitabilmente i conti. Già con il d.l. 29 dicembre 2009 n. 193, convertito in l. 22 febbraio 2010 n. 24, il legislatore aveva previsto la possibilità per il g.e. di stabilire nell’ordinanza di vendita che il versamento della cauzione, la presentazione delle offerte, lo svolgimento della gara tra gli offerenti e, nei casi previsti, l’incanto, nonché il pagamento del prezzo, fossero effettuati con modalità telematiche, rinviando ad un apposito un decreto ministeriale le regole tecnico-operative per lo svolgimento della vendita (art. 161-ter disp. att. c.p.c.); successivamente, con il d.m. 26 febbraio 2015 n. 32…

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Impugnazione della revoca dell’ammissione al gratuito patrocinio

Cass. civ., sez. II, 6 dicembre 2017, n. 29228 – Pres. Petitti – Rel. Giusti Impugnazioni – Revoca dell’ammissione al gratuito patrocinio – Revoca pronunciata con la sentenza che definisce il giudizio – Impugnazione della revoca col mezzo di impugnazione previsto per la sentenza– Inammissibilità – Opposizione ex art. 170 t.u. sp. giust. – Necessità (d.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, artt. 136, 170) [1] La revoca dell’ammissione al gratuito patrocinio disposta ai sensi dell’art. 136 d.P.R. n. 115/2002 è impugnabile soltanto con l’opposizione ex art. 170 t.u. sp. giust., anche qualora il provvedimento di revoca sia contenuto nel provvedimento che definisce il giudizio di merito, anziché in un decreto separato.  CASO [1] La Corte di appello rigettava con sentenza…

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