PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Brevi note in tema di interesse a impugnare e soccombenza

Cass., sez. lav., 11 dicembre 2017, n. 29578 Impugnazioni civili – Appello – Soccombenza – Interesse ad impugnare – Sussistenza (Cod. proc. civ., artt. 100, 323). [1] Ai fini della sussistenza dell’interesse ad impugnare una sentenza rileva una nozione sostanziale e materiale di soccombenza, che faccia riferimento non già alla divergenza tra le conclusioni rassegnate dalla parte e la pronuncia, ma agli effetti pregiudizievoli che dalla medesima derivino nei confronti della parte. CASO [1] In parziale accoglimento delle domande proposte da un dipendente dell’Azienda Regionale Edilizia Residenziale per la Valle d’Aosta, il Tribunale di Aosta, in funzione di giudice del lavoro, riconosceva il superiore inquadramento del ricorrente nel terzo livello dirigenziale del CCNL di settore, in luogo della categoria D…

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Una pronuncia in controtendenza sui rapporti fra appello incidentale e onere di riproposizione

Il presente lavoro dà conto di una recente pronuncia di legittimità che sembra rimettere in dubbio l’ambito di operatività di appello incidentale e onere di riproposizione, così come ridelineato dal recente dittico delle Sezioni Unite. I recenti interventi chiarificatori delle Sezioni Unite in materia di rapporti fra appello incidentale e onere di riproposizione. Il regolamento dei confini fra onere di riproposizione ex art. 346 c.p.c. e appello incidentale ex art. 343 c.p.c. e la conseguente delimitazione dei rispettivi campi di applicazione investe una delle tematiche più complesse del giudizio di impugnazione. Su tale problematica, le Sezioni Unite (cfr. Cass., sez. un., 19 aprile 2016, n. 7700, annotata da C. Consolo, in Corr. Giur., 2016, 977 e ss.; Cass., sez. un.,…

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Sinistro con veicolo straniero: le azioni e le relative notifiche

Tribunale di Como, sent., 23 ottobre 2017 – Giudice Petronzi Domanda giudiziale – Cumulo soggettivo – Assicurazione per la responsabilità civile – Veicoli a motore – Azione diretta contro l’assicuratore del responsabile civile – Litisconsorzio necessario –  Solidarietà atipica – Azione aquiliana contro i danneggianti – Cumulo tra azione diretta e azione aquiliana – Litisconsorzio facoltativo (D.lgs. 7 settembre 2005, n. 209 art. 144; C.c. art. 2054; C.p.c. 102, 103)  Domanda giudiziale – Cumulo soggettivo –  Assicurazione per la responsabilità civile – Veicoli a motore – Veicolo straniero – Cumulo tra azione diretta contro UCI ed aquiliana contro  straniero – Notifica inesistente atto di citazione nei confronti del danneggiante –  Conseguenze (D.lgs. 7 settembre 2005, n. 209 artt. 126, 144;…

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L’opposizione all’esecuzione è improcedibile se la parte iscrive la causa a ruolo tardivamente

  Cass. civ., Sez. VI, 17 gennaio 2018 n. 1058 (ordinanza) – Pres. Amendola – rel. Rubino Esecuzione forzata – Opposizione –  All’esecuzione – Iscrizione della causa a ruolo – Mancato rispetto del termine – Conseguenze – Improcedibilità (Artt. 181, 307, 616 c.p.c.) [1] Nel giudizio di opposizione all’esecuzione, la conseguenza del mancato rispetto del termine perentorio previsto dall’art. 616 c.p.c. per l’iscrizione della causa a ruolo è l’improcedibilità, che non ammette sanatorie.  CASO [1] Intrapresa un’esecuzione mobiliare presso terzi, il debitore proponeva opposizione al fine di ottenere la sospensione della procedura esecutiva. Il Giudice rigettava la suddetta richiesta e fissava il termine per l’inizio del giudizio di merito. Il creditore, a fronte dell’inattività del debitore, procedeva a notificargli “un atto…

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Procedura di mediazione obbligatoria e patrocinio a spese dello Stato

Trib. Roma 11 gennaio 2018 – Presidente Monastero Provvedimento civile – Mediazione obbligatoria – Patrocinio a spese dello Stato – Esclusione (D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, artt. 74 e 75; D.lgs. 4 marzo 2010, n. 28, Attuazione dell’articolo 60 della legge 18 giugno 2009 n. 69, in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali, artt. 5, 17) [1] La mediazione obbligatoria, conclusa con esito positivo, non rientra tra le procedure connesse a quelle giudiziali cui l’art. 75 del D.P.R. 115 del 2002 estende l’applicazione del patrocinio a spese dello Stato. CASO [1] A seguito di procedura di mediazione obbligatoria, conclusa con il…

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Il divieto di nova in appello ex art. 345 c.p.c. comprende anche le nuove contestazioni

Cass., sez. VI, 1 febbraio 2018, n. 2529 – Pres. Amendola – Rel. Scrima Impugnazioni – Giudizio d’appello – Divieto dei nova – Ambito applicativo – Nuove contestazioni – Inammissibilità (Cod. proc. civ., art. 345 c.p.c.) [1] Il divieto di nova, sancito dall’art. 345 c.p.c., riguarda non soltanto le domande e le eccezioni in senso stretto ma anche le contestazioni nuove, ossia quelle non esplicate in primo grado, le quali pertanto, se formulate dopo il primo grado, sono inammissibili.  CASO [1] All’esito di un articolato iter processuale originato da una domanda proposta da alcuni medici specializzandi per il riconoscimento dell’indennizzo per inesatta o tardiva attuazione di direttiva, l’Avvocatura di Stato si difende nel giudizio di rinvio eccependo la frequentazione da…

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Correzione dell’errore materiale: se «imputabile alla parte» il giudice può respingere l’istanza?

Consiglio di Stato, Sez. VI, decr. coll. 21 novembre 2017, n. 5404; De Francisco Pres., Lopilato Est.  Processo amministrativo – Istanza di correzione dell’errore materiale – Errore imputabile alla parte – Inammissibilità (Cod. proc. amm., art. 86; Cod. proc. civ., art. 287) [1] Gli artt. 86 cod. proc. amm., e 287 cod. proc. civ., prevedono espressamente la possibilità di procedere alla correzione dei soli errori materiali commessi dal giudice, ma non anche di quelli imputabili alle parti. CASO [1] Il caso è semplice e anche piuttosto frequente, almeno nel processo amministrativo: nell’ambito di un ricorso collettivo-cumulativo proposto da numerosissimi ricorrenti (si trattava dell’impugnativa dei provvedimenti di esclusione dalle graduatorie permanenti degli insegnanti delle scuole secondarie), il cognome di uno di…

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L’autodichia degli organi costituzionali ed il problema delle relative garanzie “giurisdizionali”

Con la sentenza n. 262/2017 la Corte Costituzionale ha confermato la legittimità dell’istituto della c.d. «autodichia» degli organi costituzionali – in base al quale la cognizione delle controversie instaurate dai dipendenti di tali organi è riservata agli organi stessi, anziché devoluta all’autorità giudiziaria – ed anche il suo attuale regime giuridico. La decisione della Corte riconduce correttamente tale istituto all’autonomia riconosciuta dalla Costituzione alle Camere ed al Presidente della Repubblica, e ne precisa i confini, ma solleva il problema delle garanzie connesse alla competenza giurisdizionale di questi organi, con riferimento – in particolare – alla loro indipendenza ed imparzialità ed alla possibilità di ricorrere in Cassazione contro le relative decisioni (che la Corte Costituzionale esclude).  I recenti conflitti di attribuzione…

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Società sportiva dilettantistica lucrativa: necessità o follia?

L’avvenuto inserimento, da parte del Ministro dello Sport Lotti, nello schema della prossima legge di Bilancio di una serie di provvedimenti sullo sport, tra i quali la creazione di una figura di società sportiva dilettantistica lucrativa, ha scatenato, sulla stampa e sui social notevoli polemiche. Tutti gli enti di promozione sportiva si sono schierati compatti contro questo provvedimento che potrebbe anche, pertanto, non avere, nel suo iterparlamentare, vita facile. Dato per premesso, quindi, che stiamo parlando di una ipotesi di lavoro non possiamo che salutare con favorel’eventuale approvazione del provvedimento. Innanzitutto dobbiamo evidenziare due aspetti in premessa. In origine anche lo sport professionistico prevedeva la partecipazione solo di società non lucrative. È solo con la novella del 1996 alla L. 91/1981 che per il professionismo sportivo è…

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Recupero delle spese processuali: vincolo di solidarietà o accollo pro quota?

Trib. Torre Annunziata, 24 luglio 2017, n. 1634/2011- rel. Di Martino Esecuzione forzata – Esecuzione esattoriale – Spese processuali – Opposizione all’esecuzione – Ripartizione pro quota –  Ripartizione in solido (C.p.c., artt. 615, 617; c.p.p., art. 535; D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, art. 205). [1] La sussistenza del limite della irrevocabilità della sentenza comporta, con riferimento al rapporto tra la vecchia disciplina in tema di pagamento delle spese di giustizia di cui all’art. 535, secondo comma c.p.p. e la nuova, contenuta nell’art. 205 del D.P.R. 115/2002, così come modificato dalla legge 69/2009, la prevalenza della regola del pagamento pro quota soltanto se, nel caso concreto, la sentenza che condanna al pagamento delle spese processuali non sia ancora divenuta irrevocabile;…

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