PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Il nuovo rito camerale non partecipato all’esame della giurisprudenza di legittimità

Il presente lavoro dà conto di alcune pronunce di legittimità e delle relative soluzioni adottate in relazione al nuovo rito civile di cassazione, introdotto dal d.l. 31 agosto 2016, n. 168, convertito nella l. 25 ottobre 2016, n. 197.   Premessa Come è noto, il legislatore del 2016 (d.l. 31 agosto 2016, n. 168, convertito dalla l. 25 ottobre 2016, n. 197: sul punto, v. AA.VV.,  Il nuovo procedimento in cassazione, a cura di D. Dalfino, Torino, 2017; A. Carratta, Le più recenti riforme del processo civile, Torino, 2017)  ha apportato significative modifiche allo svolgimento del giudizio di legittimità, che possono così sintenticamente riassumersi: a) tendenziale cameralizzazione del processo, esclusa per le sole liti a rilevanza nomofilattica e per quelle…

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ReGIndE vs. IPA nella notifica del ricorso a mezzo p.e.c. Spunti dalla giurisprudenza amministrativa

Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, sent.12 aprile 2018, n. 216; Pres. De Nictolis – Est. Barone [1] Processo amministrativo – notificazione telematica effettuata all’Amministrazione presso l’indirizzo PEC presente sul solo registro IPA – rimessione in termini per errore scusabile – sussistenza (D.L. 18.10.2012, n. 179, art. 16-ter; D.L. 29.11.2008, n. 185, art. 16; Cod. proc. amm., art. 44) [1] Nel caso in cui l’Amministrazione non abbia inserito l’indirizzo PEC nell’elenco tenuto dal Ministero della giustizia ma solo sul registro IPA, deve essere disposta la rimessione in termini per errore scusabile ove la notificazione del ricorso sia stata effettuata all’indirizzo PEC tratto dall’elenco pubblico IPA.  CASO [1] La vicenda è piuttosto comune. Un ricorso viene notificato all’Amministrazione a…

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E’ incostituzionale l’art. 57 D.P.R. 602/73 nella parte in cui non permette l’opposizione all’esecuzione c.d. successiva

Corte cost., 31 maggio 2018, n. 114; Pres. Lattanzi; Est. Amoroso. Esecuzione forzata – Esecuzione esattoriale – Opposizioni – All’esecuzione – Successiva alla notifica della cartella di pagamento – Inammissibilità del rimedio – Questione di legittimità costituzionale – Rilevanza – Fondatezza (Cost. 24, 113; cod. proc. civ., artt. 615, 617; d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, art. 57, comma 1, lett. a). [1] È incostituzionale – per violazione degli artt. 24 e 113 Cost. – l’art. 57, comma 1, lett. a), del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 602 («Disposizioni sulla riscossione delle imposte sul reddito»), come sostituito dall’art. 16 del d.lgs. 26 febbraio 1999, n. 46 («Riordino della disciplina della riscossione mediante ruolo, a norma dell’articolo 1 della legge 28…

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È escluso il ricorso per cassazione ex art. 111 Cost. avverso l’ordinanza di ammissibilità della class action

Cass. civ., sez. III, 23 marzo 2018 n. 7244 – Pres. Spirito – Est. D’Arrigo Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Ordinanza di ammissibilità dell’azione di classe – Caratteri di decisorietà e definitività – Ricorso straordinario per cassazione – Inammissibilità. (d.leg. 6 settembre 2005, n. 206, art. 140 bis; Cost. art. 111). [1] L’ordinanza che decide sulla ammissibilità dell’azione di classe ex art. 140 bis d.leg. n. 206 del 2005 è priva del carattere di decisorietà, in quanto si pronuncia, pur se in modo definitivo, solo sulle modalità di svolgimento dell’azione e non sulla situazione sostanziale dedotta in giudizio; ne consegue l’inammissibilità avverso la stessa del ricorso straordinario per cassazione. CASO [1] La Corte d’Appello di Milano,…

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Sull’inammissibilità del ricorso straordinario avverso il provvedimento emesso ex art. 618, co. 2, c.p.c.

Cass. Civ., sez. VI, Ord., 17 gennaio 2018, n. 1056 – Pres. Amendola – Rel. Rubino Impugnazioni – Ricorso straordinario per cassazione – Esecuzione forzata – Pignoramento presso terzi – Ordinanza di assegnazione – Opposizione agli atti esecutivi – Introduzione del giudizio di merito (Cost. art. 111; Cod. proc. civ. artt. 289, 553, 617, 618) [1] È inammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso il provvedimento reso dal giudice dell’esecuzione nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi, all’esito della fase sommaria, anche quando il giudice ometta di fissare un termine per l’introduzione del giudizio di merito e provveda sulle spese, trattandosi di provvedimento privo dei requisiti di decisorietà e definitività. CASO [1] Intrapresa una esecuzione nelle forme del pignoramento presso…

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Spese di lite nel giudizio tra condominio e condomino. Nulla la delibera condominiale che le pone anche a carico del condomino-controparte

Cass. civ., 23 gennaio 2018, n. 1629 – Pres. Mazzacane – Est. Scarpa Condominio – Comunione – Diritti reali -­ Assemblea dei condomini – Delibere condominiali -­ Azioni giudiziarie ­- Rappresentanza giudiziale del condominio ­- Spese giudiziali – Giudizio tra condominio e condomino ­- Pagamento “pro quota” delle spese giudiziali -­ Invalidità di deliberazione assembleare (Cod. Civ., artt. 1132, 1101; Cod. Proc. Civ., art. 91) [1] In tema di condominio negli edifici, è nulla per impossibilità dell’oggetto la deliberazione dell’assemblea che, con riferimento ad un giudizio che veda contrapposti il condominio ed un singolo condomino, ponga anche a carico di quest’ultimo, pro quota, l’obbligo di contribuire alle spese sostenute dallo stesso condominio per il compenso del difensore o del consulente…

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Le prove illecite: il problema della loro utilizzabilità nel processo civile

Premessa Poco meno di due anni fa, la Sesta sezione della Suprema Corte (Cass. – ord. – 8 novembre 2016, n. 22677) si è espressa sulla delicata questione relativa all’utilizzabilità delle prove di origine illecita nel processo civile. Nella specie, nel corso di un giudizio di separazione, uno dei coniugi aveva prodotto in giudizio files audio, con relativa traduzione giurata, già di proprietà dell’altro coniuge ritenuta utile al fine di decidere in ordine all’affidamento dei figli. La Cassazione ha stabilito che, pur in assenza di una norma nel codice di rito civile della stessa portata dell’art. 191 c.p.p., che sanziona con l’inutilizzabilità le prove acquisite in violazione dei divieti stabiliti dalla legge, il materiale probatorio sottratto in maniera fraudolenta alla…

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Le opposizioni esecutive sono devolvibili ad arbitri?

Cass. civ., Sez. III, 30 marzo 2018, n. 7891 (ordinanza) – Pres. Vivaldi – Rel. D’Arrigo Esecuzione forzata – Opposizione all’esecuzione – Opposizione agli atti esecutivi – Clausola arbitrale – Questione di competenza (c.p.c. artt. 615, 617, 806) [1] La clausola con la quale le parti rimettono alla decisione degli arbitri qualsiasi controversia nascente da un determinato rapporto giuridico può essere interpretata, con giudizio riservato al giudice di merito, come comprensiva anche della materia delle opposizioni all’esecuzione forzata, salvo che in essa non si controverta di diritti indisponibili. Viceversa, non possono in alcun caso essere decise dagli arbitri le opposizioni agli atti esecutivi, avendo queste ad oggetto la verifica dell’osservanza di regole processuali d’ordine pubblico e quindi di diritti di…

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Il decreto di trasferimento e la cancellazione delle formalità pregiudizievoli

Una volta riscontrato il regolare e tempestivo versamento del saldo ed escluse eventuali ipotesi di sospensione della vendita per ingiustizia del prezzo, il giudice è tenuto a trasferire l’immobile all’aggiudicatario, libero da vincoli pregiudizievoli, nel rispetto di quanto stabilito dall’art. 586 c.p.c. Tuttavia diverse sono le eccezioni, normativamente previste alla cd. efficacia purgativa della vendita forzata, che limitano la cancellazione dei vincoli. Il carattere derivativo del trasferimento e la continuità delle trascrizioni. Se da una prospettiva meramente processuale il decreto di trasferimento rappresenta il momento conclusivo della fase di liquidazione, volta a convertire in denaro l’immobile espropriato, da un punto di vista sostanziale tale provvedimento consente di attribuire all’aggiudicatario lo stesso diritto di cui è titolare il debitore, ex art….

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Il rito c.d. Fornero e le conseguenze dell’omessa notifica del ricorso e del decreto di fissazione di udienza

Cass., Sez. IV, 12 aprile 2018, n. 9142; Pres. V. Di Cerbo, Rel. F. Amendola  Opposizione ex art. 1, comma 51, l. n. 92 del 2012 – Mancata notifica del ricorso e del decreto – Improcedibilità – Comunicazione del decreto di fissazione di udienza – Preventiva verifica – Necessità. (Cost., artt. 24, 111; cod. civ., artt., 2105, 2119, 2697; cod. proc. civ., artt. 112, 161, 181, 291, 353, 354, 360, 360 bis, 415, 435; l. n. 794/1942; l. n. 319/1980; l. n. 92/2012; l. n. 228/2012; d.P.R. n. 115/2002) [1] Nel giudizio di opposizione ex art. 1, commi 51 – 57, della l. n. 92 del 2012, il giudice non può sanzionare con l’improcedibilità l’omessa notifica del ricorso, sul rilievo…

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