PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Vietate le innovazioni in condominio quando rendono inservibile all’uso ed al godimento le parti comuni anche ad un singolo condomino

Cass. Civ., Sent., Sez II civile, 26 Settembre 2018, n. 23076 – Pres. Lina Matera – Rel. Cons. Antonio Scarpa Ascensore condominiale- Riduzione luce e aria- Delibere assembleari Art. 1120 c.c., art. 1121 c.c., art. 1137 c.c., art. 2043 c.c. “La delibera dell’assemblea di condominio, che privi un singolo partecipante dei propri diritti individuali su una parte comune dell’edificio, rendendola inservibile all’uso e al godimento dello stesso, integra un fatto potenzialmente idoneo ad arrecare danno al condomino medesimo; quest’ultimo lamentando la nullità della suddetta delibera, ha perciò la facoltà di chiedere una pronuncia di condanna del condominio al risarcimento del danno, dovendosi imputare alla collettività condominiale gli atti compiuti e l’attività svolta in suo nome, nonché le relative conseguenze patrimoniali…

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I rapporti tra la negoziazione assistita obbligatoria e le altre condizioni di procedibilità della domanda giudiziale

Abstract: L’introduzione dell’istituto della negoziazione assistita obbligatoria ha comportato l’avvento, nel nostro ordinamento processuale, di una nuova condizione di procedibilità della domanda giudiziale, fatalmente destinata ad affiancarsi – e, in alcuni casi a sovrapporsi – alle fattispecie già esistenti: il presente contributo è dedicato ad una sintesi delle soluzioni destinate ad operare nelle ipotesi in cui abbia a presentarsi all’operatore un siffatto cumulo. 1.Come noto, l’art. 3 del d.l. 12 settembre 2014, n. 132, convertito in l. 10 novembre 2014, n. 162, con evidente scopo deflattivo, ha codificato alcune ipotesi in cui il previo esperimento del procedimento di negoziazione assistita assurge a condizione di procedibilità della domanda giudiziale che la parte intende presentare innanzi all’autorità giudiziaria. Il primo comma della…

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Il Giudice di Pace non può (facilmente) declinare la propria competenza in tema di danni da circolazione stradale

Cass., Sez. VI, Ord., ud. 12 giugno 2018, 8 ottobre 2018, n. 24772, Pres. Amendola – Rel. Scrima [1] Competenza – Competenza per materia – Competenza per materia con limite di valore – Regolamento di competenza – Conflitto di competenza – Danni da circolazione stradale – Connessione – Giudice di Pace – Tribunale (cod. proc. civ., artt. 7, 31, 32, 34, 35, 36 e 40) In tema di danni da circolazione stradale, ove due soggetti, rimasti danneggiati nello stesso sinistro, introducano distinte domande risarcitorie, l’una davanti al Giudice di Pace (in quanto rientrante nella sua competenza per materia con limite di valore, ai sensi dell’art. 7 c.p.c., comma 2), e l’altra davanti al Tribunale (giacché riconducibile alla sua competenza per…

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L’ordinanza con cui il giudice dichiara estinta la divisione endoesecutiva ha natura di sentenza, soggetta ad appello, non a reclamo al collegio ex art. 630 c.p.c.

Cass. civ., Sez. III, 23 agosto 2018, n. 20977 – Pres. Chiarini – Rel. D’Arrigo In tema di esecuzione forzata immobiliare su bene indiviso, il provvedimento con il quale il giudice, per inattività delle parti, dichiara l’estinzione del giudizio di divisione del bene pignorato, instaurato ex artt. 600 e 601 c.p.c., anche se emesso in forma di ordinanza, ha natura di sentenza, determinando la chiusura del processo in base alla decisione di una questione pregiudiziale, con la conseguenza che esso è impugnabile con appello e non mediante reclamo dinanzi al collegio ex art. 630 c.p.c. Espropriazione forzata di beni indivisi – Divisione endosesecutiva – Estinzione per inattività delle parti – Ordinanza del giudice dell’esecuzione – Mezzo di impugnazione – Reclamo…

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Risoluzione per inadempimento: la Cassazione torna a pronunciarsi sul concetto di “interesse”

Cass. civ., sez. III, Ord., 20 febbraio 2018, n. 4022 – Pres. Travaglino – Rel. Rossetti. [1] [2] Contratto – Risoluzione – Interesse di parte – Inadempimento – Risoluzione per inadempimento – Contratto a prestazioni corrispettive (Cod. civ., artt. 1453, 1455; C.p.c. artt. 117 e 185) [1] “L’”interesse” cui, ai sensi dell’art. 1455 c.c., va comparata l’importanza dell’inadempimento ai fini della pronuncia costitutiva di risoluzione del contratto, è rappresentato dall’interesse che la parte inadempiente aveva o avrebbe potuto avere alla regolare esecuzione del contratto, e non dalla convenienza, per essa, della domanda di risoluzione rispetto a quella di condanna all’adempimento”. CASO [1] Gli attori stipulano un contratto di transazione con i convenuti per porre fine a liti tra loro pendenti…

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Attività di B&B in crescita, e i condomini contrari? Troppe agevolazioni?

Trib. Ord. Milano, 13 Sez. Civ. 8 maggio 2018 n. 2757. Dott.ssa Paola Barbara Folci ‘’ […] occorre valutare se il regolamento condominiale vieti o meno la locazione di breve ed anche di brevissima durata. La risposta non può che essere negativa tenuto conto del principio, pacifico, secondo il quale le clausole regolamentari che pongono limiti al diritto di proprietà del singolo condomino debbono essere interpretate con grande rigore dovendo risultare, ogni eventuale limite, quanto più possibile esplicito.’’ CASO Il Condominio cita in giudizio con rito di cognizione sommaria ex r.702 i cpc, una condomina, per far cessare l’attività di B&b o affittanza breve da essa intrapresa, poiché ritenuta illegittima  ed in divieto al regolamento condominiale. SOLUZIONE Il Tribunale di…

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Improcedibilità del ricorso per Cassazione e condanna per lite temeraria a carico del ricorrente che ometta di produrre la relata di notifica della sentenza impugnata

Cass., sez. III, 11 ottobre 2018, n. 25176, Pres. Spirito – Est. Di Florio [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Improcedibilià. (Cod. proc. civ., art. 369) La previsione – di cui all’art 369, 2°co., n. 2), c.p.c. – dell’onere di deposito a pena di improcedibilità, entro il termine di cui al primo comma della stessa norma, della copia della decisione impugnata con la relazione di notificazione, ove questa sia avvenuta, è funzionale al riscontro, da parte della Corte di cassazione – a tutela dell’esigenza pubblicistica (e, quindi, non disponibile dalle parti) del rispetto del vincolo della cosa giudicata formale – della tempestività dell’esercizio del diritto di impugnazione, il quale, una volta avvenuta la notificazione della sentenza, è esercitabile soltanto…

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Opposizione a decreto ingiuntivo fondata sull’esistenza di una clausola di arbitrato internazionale e conseguente nullità del decreto

Sezioni Unite, ordinanza 21 settembre 2018, n. 22433, Pres. S. Schirò, Est. F. A. Genovese PROCEDIMENTI SOMMARI – D’INGIUNZIONE – DECRETO – OPPOSIZIONE – COMPETENZA Opposizione fondata sull’esistenza di una clausola di arbitrato internazionale – Regolamento preventivo di giurisdizione – Esclusione della giurisdizione italiana – Effetti – Nullità del decreto ingiuntivo. CASO La ricorrente, una società italiana, aveva ottenuto dal Tribunale di Patti l’emissione di un decreto ingiuntivo nei confronti di un’impresa parimenti avente sede legale in Italia. L’ingiunta, dopo essersi opposta al decreto eccependo il difetto di giurisdizione del giudice italiano, aveva proposto ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione, in quanto il contratto che legava le parti conteneva una clausola compromissoria per arbitrato internazionale. Le parti, infatti, avevano convenuto…

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La risarcibilità del cd. illecito endofamiliare

Cass. Civ., Sez. VI-1, Ord., (ud. 06-02-2018) 01-03-2018, n. 4802 – Rel. Dott. M.G. Sambito Illecito endofamiliare: risarcibilità; responsabilità civile; famiglia; filiazione; responsabilità genitoriale; danno non patrimoniale; violazione doveri familiari. MASSIMA La lesione dei diritti fondamentali della persona inerenti al rapporto di filiazione può dar luogo, ove sussistano i presupposti dell’illecito aquiliano, al risarcimento del danno non patrimoniale in favore del figlio (massima non ufficiale) CASO M.M. agiva in giudizio per ottenere la dichiarazione giudiziale di paternità di G.G. Il giudice di prime cure, dichiarata cessata la materia del contendere, avendo G.G. nelle more del giudizio riconosciuto la figlia, imponeva a quest’ultimo di corrispondere a M.M. la somma di € 400,00 mensili a decorrere dalla nascita. La sentenza veniva impugnata…

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Il rapporto di locazione si instaura validamente anche in assenza del certificato di abitabilità

Cassazione civile, Sez. III^, n.15378/2018 depositata 13.06.2018 “Il criterio rilevante sulla base dell’evoluzione della giurisprudenza è dunque non la mancanza della certificazione ma l’assoluta inidoneità del bene locato a poterla ottenere. Ed invero la circostanza dell’inidoneità dell’immobile ai fini del conseguimento dell’abitabilità  rileva ai fini non del consenso negoziale e della relativa patologia (determinando l’ipotesi dell’errore) ma dell’adempimento delle obbligazioni del conduttore riconducibili all’art. 1175, n.2 c.c. (mantenere la cosa in stato da servire all’uso convenuto)”. CASO Come spesso accade nell’ambito della casistica sottoposta alla terza Sezione della Cassazione in materia locatizia, la vicenda trova origine in un procedimento di sfratto per morosità relativo ad un contratto ad uso diverso da abitazione, poi opposto, e culminato con una pronuncia di…

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