PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Opposizione di terzo proprietario e opposizione all’esecuzione. Mezzo di impugnazione straordinario: rilascio d’immobile e tutela del terzo proprietario

Corte di Cassazione, III^ Sez. Civ. ,Sentenza n. 2980 del 20  novembre 2018 – Pres. Dott.ssa Roberta Vivaldi – Rel. Cons. Dott. Paolo Porreca Art.404 c.p.c. – Art. 615 c.p.c. – Art. 619 c.p.c. “Il terzo legittimato all’opposizione ordinaria ai sensi dell’art. 404, primo comma cpc, non può proporre opposizione all’esecuzione promossa sulla base di un titolo giudiziale formatosi “inter alios”, salvo che sostenga che quanto stabilito dal predetto titolo sia stato soddisfatto oppure sia stato modificato da vicende successive, sicchè non vi è più nulla da eseguire, nel qual caso deve ritenersi legittimato ai sensi dell’art. 615 cpc. Mentre solo qualora l’esecuzione del titolo formatosi “inter alios” si estenda al di fuori dell’oggetto previsto nella statuizione giudiziaria, sicchè l’esecuzione…

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La distinzione tra garanzia propria e impropria, dopo le Sezioni Unite n. 24707/2015

Il presente lavoro – dedicato alla garanzia processuale e alla nota distinzione, interna al fenomeno, tra garanzia propria e garanzia impropria – intende verificare se e come il principio di diritto enunciato dalle Sez. Un. 24707/2015 (che ha attribuito a quel distinguo un valore meramente descrittivo) ha attecchito nella successiva giurisprudenza. 1.La garanzia è tradizionalmente definita come quel fenomeno in base al quale un soggetto (garantito) ha, per legge o per contratto, il diritto di riversare su un altro soggetto (garante) la perdita economica derivante dall’esistenza o dal soddisfacimento del diritto di un altro soggetto (Franchi, Della competenza per connessione, Com. UTET, I, 2, Torino 1973, 308; Consolo, Spiegazioni di diritto processuale civile, Torino 2017, II, 79; Gambineri, Garanzia e…

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L’annotazione della fattura passiva nei libri contabili dell’imprenditore è idonea a provare l’esistenza del rapporto giuridico sottostante sfavorevole al dichiarante

Cass., Sez. Terza, Ord., ud. 12 settembre 2018, 20.12.2018, n. 32935 Prova – fattura – annotazione nei registri fiscali – atto ricognitivo – efficacia confessoria (cod. civ., artt. 2709, 2710 e 2720; d.P.R. n. 633/1972, art. 22) [1] L’annotazione della fattura passiva nei registri contenenti le annotazioni delle fatture indicate dal d.P.R. 26 ottobre 1972 n. 633 art. 22, seppur i predetti registri non rientrino nella disciplina dettata dagli artt. 2709 e 2710 cod. civ., costituisce atto ricognitivo in ordine ad un fatto produttivo di un rapporto giuridico sfavorevole al dichiarante, con efficacia confessoria ex art. 2720 cod. civ.  CASO La società G. S.r.l. ha svolto lavori, mai retribuiti, di manutenzione ordinaria e straordinaria riguardanti la sistemazione di campi da…

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Opposizione a decreto ingiuntivo e opposizione a precetto: il simultaneus processus è possibile solo osservando la competenza funzionale e inderogabile

Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 22 novembre 2018, n. 30183, Pres. Vivaldi, Est. Scoditti Competenza civile – Connessione di cause – Giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo – Giudizio di opposizione a precetto – Simultaneus processus – Condizioni La contemporanea pendenza, relativamente al medesimo credito, di un procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo e di altro di opposizione a precetto intimato sulla base di quel medesimo titolo, non comporta modificazioni della competenza, che, rispettivamente, appartiene, secondo criteri inderogabili, in base all’art. 645 c.p.c., al giudice che ha emesso il decreto ingiuntivo opposto e, in base agli art. 27, 1° comma, e 615, 1° comma, c.p.c. al giudice del luogo dell’esecuzione competente per materia e per valore; ne deriva che il…

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Contratto di deposito: perdita incolpevole del bene e responsabilità del depositario per omessa immediata denuncia della perdita della detenzione

Cass. civ., Sez. III, 19 gennaio 2018, n. 1246, ord. – Pres. Chiarini – Rel. Armano Contratto di deposito – Prestazione d’opera – Accessorietà dell’obbligo di custodia – Perdita incolpevole della detenzione del bene – Obblighi del depositario – Immediata denuncia al depositante – Violazione – Conseguenze – Risarcimento del danno (artt. 1223, 1256, 1780 c.c.) [1] Nell’ipotesi in cui l’obbligo di custodia sia accessorio e strumentale all’adempimento di una prestazione relativa ad un altro contratto, nella specie, di prestazione d’opera, l’omessa immediata denuncia da parte del depositario della perdita della detenzione della cosa, ancorché per fatto a lui non imputabile, espone quest’ultimo, secondo il paradigma indicato dall’art. 1780 primo comma c.c., all’obbligo del risarcimento dei danno, da individuarsi, anche…

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Controversie condominiali: amministratore uscente contro condominio rimasto contumace

Tribunale Ordinario di Roma- Sezione V Civile – Sentenza n.2909, 8 Febbraio 2018 Art. 116 c.p.c. – Art. 291 c.p.c. Art. 1129 c.c. – Art. 1130 c.c. “Tale prova può dirsi raggiunta per effetto dell’inosservanza da parte del condominio dell’ordine di produrre in giudizio i documenti contabili ed i verbali assemblati specificatamente indicati nel provvedimento emesso dal giudice […]. L’inottemperanza del convenuto va valutata, ai sensi dell’art. 116 c.p.c., come un serio argomento di prova in favore del credito vantato dall’attore […]”. FATTO L’amministratore condominiale uscente citava in giudizio il Condominio  chiedendo la condanna al pagamento di una somma, a titolo di restituzione, per la anticipazioni da lui effettuate nel periodo in cui svolgeva l’incarico di amministratore. Il condominio rimaneva…

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I limiti alla restituzione del bene immobile concesso in comodato ad uso familiare

Cass. Civ., S.U. 29.9.14 n.2048 (Rel. Cons. Dott. Pasquale D’Ascola) ‘’Le preoccupazioni dell’ordinanza di rimessione possono essere superate con una attenta lettura e una prudente applicazione della sentenza del 2004. Quest’ultima, prevedendo le obiezioni, ha esplicitato che non intendeva affermare che, ogniqualvolta un immobile venga concesso in comodato con destinazione abitativa, si debba immancabilmente riconoscergli durata pari alle esigenze della famiglia del comodatario, ancorchè disgregata”. “La risposta, per tutte le ragioni manifestate qui e da SU 13603/04, non può che essere nel segno di rispettare il potere di disposizione del bene, quale esercitato al sorgere del contratto. Se il contratto ancorava la durata del comodato alla famiglia del comodatario, corrisponde a diritto che esso perduri fino al venir meno delle…

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Sull’ammissibilità del ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione anche quanto tutti i soggetti parti della causa di merito siano residenti o abbiano la loro sede sociale in Italia

Cass. sez. un., 20 novembre 2018, n. 29879, Relatore Cons. Giusti Alberto [1] Ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione – Difetto di giurisdizione – Clausola per arbitrato estero – Questione di competenza – Legittimazione a proporre regolamento preventivo di giurisdizione – Ammissibilità – (Cod. proc. civ. artt. 4, 37, 41 e 819 ter; Legge 31 maggio 1995, n. 218, artt. 3, 50 e 73). Il regolamento preventivo di giurisdizione può essere proposto, non solo, quando convenuto nella causa di merito sia un soggetto domiciliato o residente all’estero, ma anche, allorché la contestazione della giurisdizione italiana sia stata effettuata in forza della deroga convenzionale a favore di un giudice straniero o di un arbitrato estero dal convenuto domiciliato e residente in…

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La competenza nelle cause d’opposizione all’esecuzione esattoriale

Cassazione civile, sez. VI, 03/04/2018 n. 8069; Pres. Amendola, est. Cirillo. Le cause d’opposizione all’esecuzione proposte ex art. 615 c.p.c. nei confronti della P.A. sono soggette alle regole di cui all’art. 27 c.p.c. MASSIMA Competenza civile – Competenza per territorio – Foro della Pubblica Amministrazione – Controversie delle quali sia parte l’Agenzia del Territorio – Applicazione del foro erariale – Esclusione – Fondamento Ai sensi dell’art. 7 del r.d. n. 1611 del 1933, le cause di opposizione all’esecuzione proposte ex art. 615 c.p.c. nei confronti della P.A. sono soggette alle regole contenute nell’art. 27 c.p.c. e non a quelle di cui all’art. 25 dello stesso codice, restando devolute alla competenza del giudice nel cui circondario si trovano gli immobili oggetto…

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Il preliminare di preliminare non si estingue con la revoca della proposta

Cass. civ., sez. III, 21 maggio 2018, n. 12527 – Pres. Matera – Rel. Scarpa [1-2] Obbligazioni e contratti – Contratto preliminare – Preliminare di preliminare – Risoluzione del contratto – Responsabilità da inadempimento – Proposta di acquisto – Revoca della proposta – Responsabilità precontrattuale – Buona fede (Cod. civ. artt. 1173,1326,1328,1373,1385,1453,1454,1456,1457, 2932; C.p.c. artt. 360 comma 1 n. 4, 156). [1] “La stipulazione di un contratto preliminare di preliminare, ossia di un accordo in virtù del quale le parti si obblighino a concludere un successivo contratto che preveda anche solamente effetti obbligatori (e con l’esclusione dell’esecuzione in forma specifica in caso di inadempimento) è valida ed efficace, e dunque non è nulla per difetto di causa, ove sia configurabile…

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