PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Annullamento delibera condominiale. Ripartizione delle spese di manutenzione straordinaria del cortile condominiale. Responsabilità ex art. 2051 c.c.

Tribunale di Roma- Sezione V^ Civile – Sentenza n. 13704 del 4 luglio 2018 Art. 1125 c.c. –- Art. 2051 c.c. “Il criterio di ripartizione delle spese di manutenzione straordinaria del cortile condominiale, che assolva anche la funzione di copertura del sottostante piano interrato, va individuato in funzione delle opere che concretamente devono essere realizzate. Così, nel caso si debba procedere alla mera manutenzione della pavimentazione, i costi andranno ripartiti in maniera proporzionale fra tutti i condomini mentre i lavori relativi alla struttura andranno  divisi in due quote di cui la prima a carico di tutti i condomini e la seconda a carico dei proprietari dei locali posti al piano interrato. [1]” “ In relazione ad un cortile condominiale, il…

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Le opposizioni endoesecutive sono strutturalmente e necessariamente bifasiche, ma il procedimento è comunque unico ai fini della litispendenza

La Cassazione, con la pronuncia n. 25170 dell’11 ottobre 2018, ha chiarito che le opposizioni esecutive hanno una struttura bifasica necessaria e che, pertanto, la prima fase sommaria è necessaria ed ineludibile, pena l’inammissibilità della successiva fase a cognizione piena. Rimane, tuttavia, la necessità, a particolari fini, di considerare queste due fasi come parti di un unico procedimento. Con la sentenza n. 25170 dell’11 ottobre 2018 della Terza Sezione Civile, la Corte di cassazione aggiunge un nuovo tassello al tema della natura bifasica delle opposizioni esecutive. Come noto, sia l’opposizione all’esecuzione di cui all’art. 615 c.p.c. sia l’opposizione agli atti esecutivi di cui al successivo art. 617 c.p.c. sia, infine, l’opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c. danno vita a…

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Condanna al pagamento delle spese processuali a favore del difensore della controparte ed interesse all’impugnazione dell’obbligato

Cass., sez. II, 29 Novembre 2018, n. 30945. Pres. Matera – Rel.  Bellini Condanna al pagamento delle spese processuali pronunziata in favore del difensore della controparte dell’obbligato – Interesse all’impugnazione,  da parte di quest’ultimo, del relativo capo della sentenza – Esclusione (C.p.c., art. 93) [1] In tema di condanna al pagamento delle spese processuali, il debitore non ha interesse a criticare il relativo capo della sentenza per il solo fatto che tale condanna sia stata pronunciata a favore del difensore della sua controparte, anziché della stessa parte rappresentata dal difensore. L’art. 93 c.p.c., difatti, attiene ai rapporti tra la parte e il suo difensore, onde il rispetto, o meno, di detta disposizione normativa non incide in alcun modo sulla posizione…

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Continenza tra opposizione agli atti esecutivi avverso l’ordinanza di assegnazione del credito pignorato e domanda, monitoriamente proposta, per la restituzione delle somme percette a seguito di ordinanza di assegnazione

Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 21 dicembre 2018, n. 33180. Pres. Frasca, Estensore Tatangelo Competenza civile – Giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo per la restituzione della somma percetta a seguito di assegnazione del credito pignorato – Giudizio di opposizione agli atti esecutivi avverso l’ordinanza di assegnazione – Continenza di cause. CASO Una società di diritto inglese aveva promosso un procedimento di espropriazione forzata presso terzi dinanzi al Tribunale di Aosta, notificando al debitore esecutato il pignoramento dei crediti a qualunque titolo vantati verso la banca terza pignorata. Spiegava intervento una creditrice, la quale otteneva l’assegnazione dei crediti pignorati con ordinanza del G.E. impugnata dalla società pignorante ai sensi del combinato disposto degli artt. 549 e 617 c.p.c., rivendicando per…

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Mediazione immobiliare e soggetti tenuti all’iscrizione al ruolo dei mediatori

Corte d’Appello Roma, 17 Maggio 2018. Est. Gentile Mediazione immobiliare – Provvigione – Iscrizione al ruolo dei mediatori – Soggetti tenuti (art. 1755 c.c.; artt. 2 e 6 L. 03/02/1989, n. 39; art. 73 D. lgs 26/03/2010, n. 59) [1] Ai fini del riconoscimento del diritto alla provvigione, gli ausiliari del mediatore o di una società di mediazione sono tenuti all’iscrizione nel ruolo (secondo la previgente disciplina, mentre oggi sono soggetti a segnalazione certificata di inizio di attività, da presentare alla competente Camera di commercio) solo quando ad essi risulti assegnato il compito di vere e proprie attività di mediazione in senso proprio, della quale compiono gli atti a rilevanza esterna, con efficacia nei confronti dei soggetti intermediati, e impegnativi…

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Danni da infiltrazioni da terrazzo a livello per omessa manutenzione: custodia e responsabilità

Corte di Cassazione,VI-2 Sez., Ordinanza n. 1188, del 17 Gennaio 2019 – Pres. Pasquale D’Ascola – Rel. Cons. Antonio Scarpa Art. 1126 c.c. – Art. 2051 c.c. – Art. 68 Disp. Att. – Art. 69 Disp. Att. Art. 112 c.p.c. – Art. 132 c.p.c. “Dei danni cagionati all’appartamento sottostante per le infiltrazioni d’acqua provenienti dal terrazzo a livello, deteriorato per difetto di manutenzione, rispondono tutti i condomini tenuti alla sua manutenzione, secondo le proporzioni stabilite dall’art. 1126 c.c. [1]” “Il titolare dell’uso esclusivo della terrazza a livello è tenuto agli obblighi di custodia, ex art. 2051 c.c., in quanto si trova in rapporto diretto con il bene potenzialmente dannoso, ove non sia sottoposto alla manutenzione. […] L’esecuzione di opere di…

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La responsabilità civile del produttore,in particolare del produttore di alimenti: il danno da prodotto conforme

Abstract Siamo giunti alla parte finale della nostra analisi. Dopo avere esaminato l’evoluzione della disciplina e gli approdi giurisprudenziali in materia di responsabilità del produttore, quando il prodotto (alimento) non è “conforme” agli standard o alle aspettative, rimane da indagare la diversa ipotesi in cui il prodotto cagioni un danno pur essendo pienamente rispettoso delle une e delle altre. Parte III Il danno da prodotto conforme Veniamo ora a trattare la diversa ipotesi in cui il danno sia cagionato da un prodotto di per sé non difettoso, ma che sia invece conforme alle aspettative e rispettoso delle regole tecniche eventualmente esistenti che lo riguardano. Ci si chiede, in buona sostanza, se il danno, in ipotesi del genere, sia oppure no…

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Notifica a persona addetta alla casa: presunzione e prova contraria

Cass., sez. V, 23 novembre 2018, n. 30393, Pres. Chindemi – Est. Varrone [1] Notifica a persona addetta alla casa – Presunzione – Prova contraria – Certificazione anagrafica – Inidoneità – Fondamento. (Cod. proc. civ., art. 139; Cod. civ. art. 2700) In tema di notificazioni, non è idonea a superare la presunzione di cui all’art. 139, comma 2, c.p.c., circa la qualità di addetto alla casa del consegnatario dell’atto la produzione di una certificazione anagrafica, le cui risultanze non sono di per sé idonee ad escludere neppure l’esistenza di un rapporto di parentela con il destinatario della notifica. CASO [1] L’Agenzia delle Entrate provvedeva a notificare ex art. 139, secondo comma, c.p.c. una cartella di pagamento avente ad oggetto una…

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La determinazione delle distanze legali da ripristinare è determinata dal giudice dell’esecuzione dell’obbligo di fare ex art 612 c.p.c.

Cassazione civile, Sez. II, Ord., (ud. 20-04-2018) 28-11-2018, n. 30761, Presidente Orilia, Relatore Falaschi Ove sia realizzata una costruzione in violazione delle distanze o dei confini, la riconosciuta illegittimità della stessa non ne comporta necessariamente la demolizione integrale, ma, unicamente, la riduzione entro i limiti di legge, con demolizione delle sole parti che superano tali limiti. Ne consegue che, nell’ipotesi in cui venga ordinata la demolizione della costruzione illegittima, senza specificare l’esatta misura della inosservanza di distanze o confini, il relativo accertamento può essere effettuato esclusivamente dal giudice dell’esecuzione, nell’esercizio dei poteri previsti dall’ art. 612 c.p.c. CASO La fattispecie ha ad oggetto la violazione delle distanze legali tra costruzioni. In primo grado il Tribunale di Parma condannava i convenuti…

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La registrazione tardiva del contratto di locazione ha efficacia sanante solo per il periodo di durata indicato nel contratto

Cass. civ., sez. III, Ord. 20 dicembre 2018, n. 32934 – Pres. Vivaldi – Rel. Scrima. [1] Contratto di locazione – Registrazione tardiva – Locazione ad uso abitativo – Effetti – Sanatoria – Effetto retroattivo (Cod. civ., artt. 1418; 1421; 1175; 1322; 1337; 1366; 1375; 2033; Cost. art. 53; Legge n. 311 del 2004 art. 1, comma 346) [1] Il contratto di locazione di immobili ad uso abitativo, ove non registrato nei termini di legge, è nullo ai sensi dell’art. 1, comma 346, l. n. 311 del 2004, ma, in caso di tardiva registrazione, può comunque produrre i suoi effetti con decorrenza ex tunc, sia pure limitatamente al periodo di durata del rapporto indicato nel contratto successivamente registrato. CASO [1]…

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