PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

La delibera assembleare e i suoi vizi. Rilevabilità in sede di opposizione a decreto ingiuntivo della nullità, errata applicazione dei criteri di ripartizione delle spese condominiali

Corte di Cassazione – Sesta sez. civile-2 – Ordinanza n.33039/2018 Condominio – delibera assembleare – annullabilità o nullità della delibera assembleare – art. 1137 c.c.– art. 92 c.p.c. – art. 287 c.p.c. – ripartizione delle spese condominiali “…nel procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di oneri condominiali, il limite alla rilevabilità, anche d’ufficio, dell’invalidità delle sottostanti delibere non opera allorché si tratti di vizi implicanti la loro nullità, trattandosi dell’applicazione di atti la cui validità rappresenta un elemento costitutivo della domanda.” “Alle deliberazioni prese dall’assemblea condominiale si applica, perciò, il principio dettato in materia di contratti dall’art.1421 c.c., secondo cui è comunque attribuito al giudice, anche d’appello, il potere di rilevarne pure d’ufficio la nullità, ogni…

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Ultime novità in tema di prove atipiche

Abstract: Il presente Focus è dedicato ad un inquadramento del tema delle c.d. prove atipiche, avendo speciale riguardo alle più recenti pronunce giurisprudenziali intervenute in materia. 1.Un tema che da sempre attira l’attenzione di dottrina e giurisprudenza è quello riguardante le prove c.d. atipiche, definibili in prima approssimazione come quei mezzi di convincimento del giudice, circa l’esistenza di un fatto allegato, non espressamente codificati da alcuna norma di legge. La questione, come noto, presenta una pluralità di sfaccettature, tutte meritevoli di un’analisi dedicata: anzitutto, ci si è interrogati sul se, effettivamente, la categoria de qua sia degna di trovare cittadinanza nell’ordinamento processual civilistico; laddove si ritenga di offrire una risposta positiva a tale quesito, l’indagine è destinata poi a spostarsi…

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Quando sussiste la giurisdizione del giudice ordinario per le azioni possessorie nei confronti della P.A.? La Cassazione fa il punto

Cass., Sez. Un., Ord., ud. 4 dicembre 2018, 13 dicembre 2018, n. 32364, Pres. Mammone – Rel. Giusti [1] Giurisdizione – Giurisdizione ordinaria ed amministrativa – Giurisdizione dell’A.G.O. – Tutela possessoria nei confronti della Pubblica Amministrazione – Azioni possessorie – Azioni contro la P.A. (cod. civ., artt. 1168 e 1170; cod. proc. civ., artt. 37 e 41; d.lgs. n. 104/2010 all. 1, art. 113 c. 1 lett. q) [1] Sussiste la giurisdizione del giudice ordinario, in relazione ad una domanda di reintegra e/o manutenzione nel possesso di un terreno privato sul quale l’amministrazione abbia fatto scaricare una ingente quantità di detriti franosi, atteso che l’ordinanza sindacale invocata dal Comune resistente aveva solamente imposto ad alcuni soggetti la rimozione di tutto…

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È ammissibile il regolamento di giurisdizione proposto da un convenuto residente in Italia in un giudizio di opposizione a d.i. in presenza di una clausola compromissoria di arbitrato estero

Cass. civ. Sez. Unite, ord., 21 settembre 2018, n. 22433, Pres. Schirò, Rel. Cirillo Regolamento preventivo di giurisdizione – Arbitrato estero – Clausola compromissoria – Opposizione a decreto ingiuntivo – art. 41 c.p.c. – 218/1995 – MASSIME Il regolamento preventivo di giurisdizione è ammissibile anche in pendenza del giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, poiché l’adozione del provvedimento monitorio non costituisce decisione nel merito ai sensi dell’art. 41 c.p.c. Nel vigente sistema di diritto internazionale privato disciplinato dalla l. n. 218 del 1995, l’istanza di regolamento preventivo di giurisdizione proposta dal convenuto residente o domiciliato in Italia è sempre ammissibile, purché l’istante dimostri l’esistenza di uno specifico interesse a ricorrere a questo specifico strumento al fine di escludere la giurisdizione…

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Vizi, mancanza di qualità, aliud pro alio: confini ancora (troppo) incerti

Cass. Civ., Sez. II, Sent., (ud. 18-12-2017) 24-04-2018, n. 10045 – Rel. Dott. L. Abete Vizi, mancanza di qualità, aliud pro alio; risoluzione del contratto; inadempimento; risarcimento del danno MASSIME In tema di vendita, è configurabile la consegna di “aliud pro alio” non solo quando la cosa consegnata è completamente difforme da quella contrattata, appartenendo ad un genere del tutto diverso, ma anche quando è assolutamente priva delle caratteristiche funzionali necessarie a soddisfare i bisogni dell’acquirente, o abbia difetti che la rendano inservibile; in tale ultimo caso, è  necessario che la particolare utilizzazione della cosa sia stata espressamente contemplata, da entrambe le parti, nella negoziazione. La risoluzione del contratto di vendita è impedita soltanto dalla trasformazione, dall’alienazione o dal perimento…

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Affitto d’azienda e pignoramento del terzo: nuova interpretazione sistematica dell’articolo 2643 c.c. n. 9

Corte di Cassazione – Terza sez. civile – Sentenza n.26701/ 2018 Comodato – gestione e godimento della cosa produttiva – art. 2643 c.c. – art. 2562 c.c.– art. 1615 c.c. – cessione del credito – pignoramento del “L’art. 2643 n.9 cod. civ., là dove dispone che sono soggetti all’onere della trascrizione ‘gli atti e le sentenze da cui risulta liberazione o cessione di pigioni o di fitti non ancora scaduti, per un termine maggiore di tre anni’, si riferisce anche ai corrispettivi per l’affitto di un’azienda, fra i cui beni sia compreso un immobile, in quanto la figura dell’affitto di azienda, di cui all’art. 2562 cod. civ. è riconducibile a quella fattispecie di locazione indicata dall’art. 1615 cod. civ. con…

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Il risarcimento del danno da lucro cessante, conseguente al tardivo rilascio dell’immobile locato, e il mutamento della domanda in corso di causa

Corte di Cassazione – Sesta Sez. Civile – Ordinanza del 15 ottobre 2018 n.25631 (relatore: M. Rossetti). Locazione – risarcimento del danno – lucro cessante – mutamento della domanda in corso di causa – rimessione in termini – inadempimento contrattuale –  rilascio tardivo. “Nei giudizi soggetti al rito lavoro, costituisce implicita istanza di rimessione in termini il deposito, con le note conclusive, di documenti formati successivamente tanto alla domanda, quanto al maturare delle preclusioni istruttorie; a fronte di tale produzione , pertanto, il giudice non può dichiararla inammissibile, ma deve valutare se ricorrano i presupposti di cui all’art. 153 c.p.c., ed in caso affermativo esaminare nel merito la rilevanza probatoria dei documenti tardivamente depositati.” “Nel giudizio di risarcimento del danno…

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Sul regime del termine concesso per l’integrazione del contraddittorio ai sensi dell’art. 331 c.p.c.

Cass., ord., 4 dicembre 2018, n. 31316 Pres. Lombardo – Rel. Carrato Impugnazioni civili – Litisconsorzio necessario – Causa inscindibile – Omessa o tardiva integrazione del contraddittorio – Inammissibilità del gravame – Rilevabilità officiosa (C.p.c. artt. 102, 153, 331) [1] Il termine per la notificazione dell’atto di integrazione del contraddittorio in cause inscindibili fissato ex art. 331 c.p.c. è perentorio, non è prorogabile neppure sull’accordo delle parti, non è sanabile dalla tardiva costituzione della parte nei cui confronti tale integrazione doveva avvenire e la sua inosservanza deve essere rilevata d’ufficio, sicché la sua violazione determina, per ragioni d’ordine pubblico processuale, l’inammissibilità dell’impugnazione. CASO [1] Avverso un contratto intercorso tra il de cuius e un terzo, alcuni soggetti, previamente istando per…

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Solo l’adempimento del terzo debitor debitoris produce effetto satisfattivo della pretesa del creditore assegnatario del credito pignorato

Cass. civ. Sez. III, Ord., (ud. 18-10-2018) 29-11-2018, n. 30862  Presidente Vivaldi R. – Relatore Iannello E. Secondo un principio incontrastato, con l’assegnazione del credito, in quanto disposta in pagamento salvo esazione ai sensi dell’art. 553 c.p.c., non opera l’immediata estinzione del credito per cui si è proceduto in via esecutiva, la quale resta assoggettata alla condizione sospensiva del pagamento che il terzo assegnato esegua al creditore assegnatario (art. 2928 c.c.), evento con il quale si realizza il duplice effetto estintivo del debito del debitor debitoris nei confronti del debitore esecutato e del debito di quest’ultimo verso il creditore assegnatario. CASO L’istituto di credito conveniva in giudizio una compagnia aerea a tutela delle ragioni del proprio credito, derivanti dal saldo…

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La qualificazione aquiliana della responsabilità civile del medico di cui all’art. 7, comma 3°, L. n. 24/2017 ha efficacia retroattiva?

Tribunale di Latina, Sez. II, 27 novembre 2018 – Est. Piccialli Responsabilità extracontrattuale del medico – qualificazione della responsabilità operata dall’art. 7, comma 3°, legge 8 marzo 2017, n. 24 – questione della retroattività o meno di tale qualificazione legislativa.  L’art. 7, comma 3°, primo periodo, legge 8 marzo 2017, n. 24, che qualifica come extracontrattuale la responsabilità dell’esercente la responsabilità sanitaria di cui ai commi 1 e 2 dello stesso articolo, salvo che abbia agito nell’adempimento di un’obbligazione contrattuale assunta con il paziente, trova applicazione nel caso di specie (controversia radicata prima dell’entrata in vigore della legge citata e riferita a fatti di responsabilità medica ad essa anteriori), poiché, con riguardo alla qualificazione della responsabilità del sanitario, per un…

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