PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

L’avviso di convocazione all’assemblea condominiale. Fa prova dell’intervenuto ricevimento, la spedizione o la ricezione?

Corte di Cassazione, Sez. II civile, Sentenza n. 8275 del 25 marzo 2019 – Pres. Stefano Petitti – Cons. Rel. Milena Falaschi Art. 1135 c.c. – Art. 1137 c.c. – Art. 1335 c.c. –  Art. 66 Disp. Att. c.c. (ante riforma) “In tema di condominio, con riguardo all’avviso di convocazione di assemblea ai sensi dell’art. 66 disp. att. c.c. (nel testo ratione temporis vigente), posto che detto avviso deve qualificarsi quale atto di natura privata (del tutto svincolato, in assenza di espresse previsioni di legge, dall’applicazione del regime giuridico delle notificazioni degli atti giudiziari) e in particolare quale atto unilaterale recettizio ai sensi dell’art. 1335 c.c., al fine di ritenere fornita la prova della decorrenza del termine dilatorio di cinque…

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L’opponibilità della detenzione qualificata dell’immobile destinato a casa familiare

Corte di Cassazione – Terza Sezione civile –  Ordinanza n. 9990 del 2019 Comodato – destinazione della cosa ed esigenza della famiglia- cessione in costanza di matrimonio della proprietà immobiliare al terzo da parte del coniuge esclusivo proprietario– provvedimento di assegnazione della casa familiare all’altro coniuge affidatario della prole – verifica di esistenza di un rapporto precedente tra il terzo ed il coniuge attributivo di un titolo detentivo in funzione delle esigenze del rimanente nucleo familiare Legge n. 898 del 1970 – Legge n.151 del 1975 –  Legge Cirinnà n.76/2016 Art. 6, co.6., legge n.898/1970 – Art. 155 quater c.c. (abrogato) – Art. 1803 c.c. – Art. 1804 c.c. – Art. 1809 c.c. –  Art. 1810 c.c.   “Con riferimento alla…

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La notificazione dell’atto processuale: la rinnovazione della notifica nulla e i limiti della legittimazione a dedurre il vizio di inesistenza della stessa

Cass., Sez. Terza, Ord., ud. 21 gennaio 2019, 08.03.2019, n. 6743. Notifica agli eredi – inesistenza – nullità – prova – eccezione – legittimazione – rinnovazione (cod. proc. civ., artt. 110,0156, 159 e 345; cod. civ., artt. 460, 486, 528 e 529) [1] In tema di atti processuali, i vizi attinenti alla notifica – in particolare la carenza di prova della stessa – e la conseguente nullità dell’attività processuale non possono essere dedotti dalla parte che li ha causati. [2] In tema di notificazioni degli atti processuali, quando l’atto è consegnato – seppur a persona ed in luogo assunti come non corretti – la notifica non deve essere considerata inesistente, ma nulla e, quindi, può esserne disposta la rinnovazione. CASO…

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Oggetto dell’espropriazione forzata presso terzi (il credito pignorato aumentato della metà), intervento ed onere di estensione del pignoramento

Cassazione civile, sez. III, 11.06.2019, n. 15595 – Pres. De Stefano – Rel. Rossetti Il limite previsto dall’art. 546, comma 1, c.p.c., vale a dire l’importo del credito precettato aumentato della metà, delimita anche l’oggetto del processo esecutivo; pertanto, in difetto di rituale estensione del pignoramento, un intervento successivo, quand’anche del medesimo procedente, non consente il superamento di quel limite e quindi l’assegnazione di crediti in misura maggiore. CASO T.A., creditore di F.M., iniziò l’esecuzione sui beni del debitore, pignorando presso terzi il credito vantato dal debitore nei confronti di due società, la Itas Mutua e la Itas Vita e notificando a tali società il pignoramento per Euro 35.476,81. A seguito della dichiarazione negativa della Itas Mutua e Itas Vita,…

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Il broker assicurativo non è un semplice mediatore

Cass. civ., sez. III, sent. 11 ottobre 2018, n. 25167 – Pres. Travaglino – Rel. Positano [1] Contratto di assicurazione – Broker assicurativo – Attività di intermediazione – Provvigioni – Collaborazione – Mediazione – Assicuratore – Esecuzione e gestione contrattuale (L. n. 792 del 194; C.a.p. (d.lgs. 7 settembre 2005, n. 209) art. 108 ss.) [1] “Alla luce della complessiva disciplina di cui alla l. n. 792 del 1984 (artt. 1, 4 lett. f) e g), 5 lett. e) ed f), 8), il “broker” assicurativo svolge – accanto all’attività imprenditoriale di mediatore di assicurazione e riassicurazione – un’attività di collaborazione intellettuale con l’assicurando nella fase che precede la messa in contatto con l’assicuratore, durante la quale non è equidistante dalle…

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La “dicatio ad patriam”, l’ammissione tacita dell’uso pubblico di una strada

Consiglio di Stato, Sezione 5^, 27.2.2019 n.1369 “L’esistenza di un diritto di uso pubblico del bene non può sorgere per meri fatti concludenti, ma presuppone un titolo idoneo a tal fine”. CASO Il caso in oggetto ha origine dall’impugnazione da parte di un Condominio di una sentenza del Tar Liguria, che respingeva il ricorso da quest’ultimo proposto, avverso una ordinanza comunale di rimozione di paletti in ferro con catena, su strada a fondo cieco, in quanto ritenuti dal condominio abusivi, dopodiché la strada doveva ritenersi privata e non pubblica. Nella fattispecie il Tar pur ritenendo probabile la natura originariamente privata della strada in quanto la strada, sosteneva esservi verificata la c.d. dicatio ad patriam, in quanto di fatto, la manutenzione…

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Errore nella forma dell’opposizione a decreto ingiuntivo in materia locatizia e inapplicabilità della salvezza di cui all’art. 4, comma 5, d.lgs. 150/2011

Cassazione civile, Sez. III, Ordinanza 12 marzo 2019, n. 7071. Pres. Frasca, Estensore Positano Procedimento d’ingiunzione – Controversie in materia di locazione – Opposizione – Ricorso ex art. 447 bis c.p.c. – Citazione in luogo del ricorso – Deposito della citazione nel termine per l’opposizione – Conversione in ricorso – Deposito della citazione oltre il termine per l’opposizione – Inammissibilità dell’opposizione – Inapplicabilità dell’art. 4, comma 5, del d.lgs. n. 150 del 2011 sulla salvezza degli effetti della domanda CASO In data 2 gennaio 2013 Tizio, in qualità di locatore di un immobile, notificava a Caio decreto ingiuntivo per il pagamento dei canoni di locazione scaduti. Caio proponeva opposizione avverso il decreto ingiuntivo con atto di citazione notificato l’8 febbraio…

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Il ricorso per Cassazione è procedibile se la controparte non disconosce la conformità della copia depositata della sentenza impugnata, notificata dal resistente ai fini del decorso del termine

Cass., sez. un, 25 marzo 2019, n. 8312 Pres. Mammone – Rel. Tria Impugnazioni – Notifica della sentenza ai fini del decorso del termine breve – Notifica a mezzo PEC – Ricorso per cassazione – Deposito di copia autentica della sentenza impugnata e della relazione di notificazione – Attestazione di conformità – Mancanza – Improcedibilità – Esclusione – Ipotesi (C.p.c., artt. 369, c. 2, n. 2, 372 n. c. 2, 374; Cost. Artt. 101 e 111; Cedu, artt. 6 e 22; D.l. 7 marzo 2005, n. 82, art. 23; L. 21 gennaio 1994, n. 53, artt. 9, c. 1 bis e ter; D.lgs  31 dicembre 1992, n. 546, art. 25-bis) [1] Il deposito in cancelleria, nel termine di venti giorni…

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Le Sezioni Unite si pronunciano sulla sospensione del processo civile nella corretta interpretazione dell’art. 75, c. 3, c.p.p.

Cassazione Civile, Sez. Unite, 21 maggio 2019, n. 13661, Pres. G. Mammone, Rel. A.M. Perrino Procedura Civile (Cod. proc. pen. art. 75, 651-bis, 652, e 654 e cod. proc. civ. art. 42 e 295) Le Sezioni Unite, su questione di massima di particolare importanza, hanno affermato che, in tema di rapporto tra giudizio penale e giudizio civile, i casi di sospensione necessaria previsti dall’art. 75, comma 3, c.p.p., che rispondono a finalità diverse da quella di preservare l’uniformità dei giudicati, e richiedono che la sentenza che definisca il processo penale influente sia destinata a produrre in quello civile il vincolo rispettivamente previsto dagli artt. 651, 651-bis, 652, e 654 c.p.p., vanno interpretati restrittivamente, di modo che la sospensione non si…

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Condotta colposa del medico e pregressa situazione patologica: quali riflessi sul nesso di causalità?

Cass. civ., Sez. III, 18 aprile 2019, n. 10812, sent. – Pres./ Rel.  Scarano Responsabilità medica – Fattore naturale non imputabile privo di interdipendenza funzionale con la condotta colposa del sanitario – Rilevanza sul piano del nesso causale tra detta condotta e l’evento dannoso – Esclusione – Rilevanza sul piano della determinazione equitativa del danno – Condizioni e limiti. [1] In materia di responsabilità per attività medico-chirurgica, ove si individui in un pregresso stato morboso del paziente/danneggiato (nella specie, deficit da surfactante o sindrome da distress o delle membrane ialine) un antecedente privo di interdipendenza funzionale con l’accertata condotta colposa del sanitario (nella specie, intempestivo intervento di taglio cesareo di fronte a sofferenza fetale acuta), ma dotato di efficacia concausale…

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