PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Non sussiste alcuna violazione del diritto all’abitazione nel caso di ingiunzione a demolire un immobile abusivamente realizzato

Corte di Cassazione,  III Sez. Penale, Sentenza del 20 agosto 2019 n.36257, Pres. Luca Ramacci – Rel. Alessio Scarcella Art. 2 Cost. – Art. 42 Cost. – Art. 1022 c.c. – Art. 54  c.p.- Art. 8 CEDU “L’immobile costruito abusivamente va demolito, anche quando costituisce l’abitazione di un’anziana in precarie condizioni economiche”. “Il fondamento della previsione non è quello di sanzionare ulteriormente l’autore dell’illecito, ma quella di eliminare le conseguenze dannose della condotta medesima rimuovendo la lesione del territorio verificatasi”. “In tema di reati edilizi, non sussiste un diritto assoluto all’inviolabilità del domicilio, tale da precludere l’esecuzione dell’ordine di demolizione di un immobile abusivo, finalizzato a ristabilire l’ordine giuridico violato”.[1] FATTO Nella fattispecie in esame, i fatti originano dalla condotta…

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Una palestra di troppo in condominio

Tribunale di Catania, Sez. III civ., Sentenza del 31 gennaio 2019 n. 454 Giudice Onorario dott. Antonino A.M. Milazzo Art. 1138 c.c. – L. n. 220 del 2012 “Il regolamento di condominio predisposto dall’originario unico proprietario dell’intero edificio, ove accettato dagli iniziali acquirenti dei singoli piani e regolarmente trascritto nei registri immobiliari, assume carattere convenzionale e vincola tutti i successivi acquirenti non solo con riferimento alle clausole che disciplinano l’uso o il godimento dei servizi delle parti comuni, ma anche con riferimento a quelle che restringono i poteri e le facoltà dei singoli condomini sulle loro proprietà esclusive.”[1] Il regolamento di condominio Il  regolamento condominiale è “ il complesso delle norme alle quali tutti i condomini devono attenersi  nell’uso delle…

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L’omessa segnalazione alle parti di una questione rilevabile d’ufficio e la necessaria prospettazione delle ragioni che avrebbero potuto essere fatte valere dalla parte

Cass., Sez. Prima, Ord., ud. 16 marzo 2018, 24.05.2018, n. 12973 Contraddittorio – questione rilevabile d’ufficio – nullità della sentenza  (cod. proc. civ., art. 101) [1] Affinché l’omessa segnalazione di una questione rilevabile d’ufficio posta alla base della decisione provochi la nullità della sentenza per violazione del diritto di difesa, la parte che se ne avvale deve prospettare in concreto le ragioni che avrebbe potuto far valere nel caso il contraddittorio sulla predetta eccezione fosse stato tempestivamente attivato. CASO La società Alfa, consorziata mandataria della società Beta, propone opposizione allo stato passivo del fallimento di quest’ultima sostenendo di vantare diversi crediti nei confronti della fallita, generati da vari inadempimenti della società Beta che avrebbero causato un danno rilevante alla società…

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Sfratto per morosità – Liquidazione delle spese di lite: il criterio del decisum e del disputatum tra antinomia normativa e integrazione reciproca

Cass. civ. Sez. VI – 3, Ord., (ud. 04-04-2019) 19-07-2019, n. 19606 Rel. Iannello – Pres. Frasca Ai fini della liquidazione delle spese di lite nel giudizio di impugnazione dell’ordinanza provvisoria di rilascio, adottata ex art. 665 c.p.c. a seguito dell’opposizione del conduttore, il valore della causa non è dato dall’ammontare della morosità su cui si fonda l’intimazione di sfratto, ma è costituito dal valore della parte del rapporto controverso tra le parti, ossia dal valore dei canoni scaduti e a scadere per tutta la rimanente durata della locazione. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto che, non essendo stati offerti elementi sufficienti per pervenire a tale determinazione, la causa fosse di valore indeterminato). Fatti di causa S.P. promuoveva avanti al…

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Locazione e patto traslativo di imposta: per le Sezioni Unite è valida la clausola contrattuale che obbliga il conduttore a farsi carico di imposte e tasse relative all’immobile locato

Cass. civ., Sezioni Unite, 08 marzo 2019, n. 6882 – Pres. Vivaldi – Rel. Scarano Locazione di immobile ad uso non abitativo – Patto di traslazione di imposta – Nullità ex art. 53 Cost. – Nullità ex art. 79 l. 392/1978 – Validità – Condizioni. (art. 53 Cost.; art. 79 l. 392/1978; art. 1363 c.c.; art. 1366 c.c.; 1369 c.c.) [1] È valida la clausola del contratto di locazione ad uso diverso da abitazione secondo la quale nel corso dell’intera durata del rapporto il conduttore si farà carico di ogni tassa, imposta e onere relativo al bene locato ed al contratto tenendo conseguentemente manlevato il locatore relativamente agli stessi, il quale sarà, invece, tenuto al pagamento delle tasse, imposte e…

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La restituzione del bene immobile concesso al figlio in comodato gratuito, “soccombe” al vincolo di destinazione del bene ad abitazione coniugale ?

Corte d’Appello di Napoli, Sentenza 27 febbraio 2019 n.1004, Pres. Dott.ssa Maria Rosaria Castiglione Morelli, Cons. Rel. Dott.ssa Elvira Bellantoni Art. 1022 c.c. – Art. 1023 c.c. -Art. 1809 c.c. – Art. 2704 c.c. “Ove il comodato di un immobile è stipulato in favore di un nucleo familiare già formato o in via di formazione, ha carattere vincolato alle esigenze abitative familiari, con la conseguenza che il comodante è tenuto a consentire la continuazione del godimento anche oltre l’eventuale crisi coniugale, salva l’ipotesi di sopravvenienza di un urgente ed imprevisto bisogno ai sensi dell’art. 1809, co.2, c.c.; in tal caso il giudice deve esercitare con la massima attenzione il controllo di proporzionalità e adeguatezza nel comparare le particolari esigenze di…

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L’opposizione al decreto ingiuntivo europeo: il punto dopo le pronunce delle Sezioni Unite nn. 2840 e 2841 del 2019

Il decreto ingiuntivo europeo, rectius l’Ingiunzione di Pagamento Europea (altrimenti nota sotto l’acronimo IPE), è istituto processuale introdotto nel nostro ordinamento con il Regolamento CE n. 1896/2006. Pur senza poter entrare nell’analitica disamina della disciplina regolamentare, è fuor di dubbio che si tratta di una procedura assai semplificata, come dimostra la possibilità che l’istanza di ingiunzione sia depositata anche dalla parte personalmente, senza il ministero del difensore e attraverso la mera compilazione di moduli, altrettanto agevolmente estratti dal sito internet ejustice, senza neppure la necessità di documentare il credito, rispondendo al modello della c.d. monizione pura, basata unicamente sulle allegazioni del creditore che si afferma tale e che la richiede. Nonostante questo, l’IPE è strumento che poco successo ha riscosso…

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Natura del litisconsorzio in caso di pluralità di locatori, contratti e beni concessi in locazione ad unico conduttore

Cass. sez. III, 5 Luglio 2019, n. 18069 Pres. Amendola – Rel. Iannello Locazione – Parte locatrice costituita da una pluralità di locatori – Solidarietà attiva e passiva nei rapporti con il conduttore – Conseguenze sul piano processuale – Litisconsorzio necessario tra i plurimi soggetti che rivestono la qualità di parte locatrice – Esclusione – Fondamento. Locazione – Disciplina delle locazioni di immobili urbani – Immobili adibiti ad uso diverso da quello di abitazione – Diritti ed obblighi delle parti – Deposito cauzionale – Funzione – Cessazione della locazione – Obbligo di restituzione – Inadempimento – Diritto del conduttore di esigerne la restituzione – Configurabilità – Svincolo del deposito cauzionale – Effetti – Perdita della garanzia rappresentata dai beni oggetto…

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L’ordinanza di assegnazione del credito pignorato è censurabile mediante opposizione agli atti esecutivi ex art. 617, comma 2, c.p.c., tanto in caso di mancata dichiarazione del terzo debitor debitoris, quanto in caso di erronea interpretazione della dichiarazione resa

Cass. civ. Sez. III, Sent. 02-07-2019, n. 17663 – Pres. De Stefano – Rel. D’Arrigo Nei pignoramenti presso terzi ai quali si applicano le modifiche di cui alla l. 24 dicembre 2012, n. 228, e successive, l’impugnazione prevista dall’art. 548 c.p.c., comma 2, e dall’art. 549 c.p.c., concernenti rispettivamente l’ordinanza pronunciata in caso di mancata dichiarazione del terzo e quella con cui il giudice dell’esecuzione risolve le contestazioni sorte sulla dichiarazione, si deve proporre con ricorso al giudice dell’esecuzione, nelle forme e nei termini previsti dall’art. 617 c.p.c., comma 2. CASO S.W. procedeva esecutivamente per la riscossione di un credito di lavoro nei confronti della società debitrice, sottoponendo a pignoramento ex art. 543 c.p.c. le somme alla stessa dovuta dalla D. s.r.l.,…

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Valida la clausola del contratto di leasing che pone a carico dell’utilizzatore il rischio di perimento del bene

Cass. civ., sez. III, 23 maggio 2019, n. 13956 – Pres. Armano – Rel. Iannello Parole chiave: Contratto di leasing – Clausola che pone a carico dell’utilizzatore il rischio di perimento del bene – Vessatorietà – Esclusione – Configurabilità come clausola penale – Esclusione Massima: Nei contratti di leasing traslativo, la clausola che pone a carico dell’utilizzatore il rischio per la perdita del bene oggetto del contratto, prevedendo l’obbligo di pagamento a titolo di indennizzo di tutti i canoni non ancora scaduti e del prezzo di riscatto, non ha carattere vessatorio, poiché si limita a regolare la responsabilità per la perdita del bene in conformità alla disciplina legale desumibile – in via analogica – dall’art. 1523 c.c. sulla vendita a…

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