PROCEDURA E DIRITTO CIVILE

Contratto preliminare di compravendita immobiliare e condizione potestativa mista  

Cass. civ., [ord.], Sez. II, 7 gennaio 2025, n. 243 – Pres. Bertuzzi – Rel. Grasso [1] Contratto preliminare – Condizione potestativa mista – Principio dell’onere della prova – Inadempimento contrattuale – Buona fede (Cod. civ. artt. 1359; 2932). [1] “La controversia intercorsa tra promittente alienante e promissario acquirente a riguardo del mancato avveramento di una condizione potestativa mista, apposta nell’interesse di entrambe le parti, non può essere risolta facendo applicazione del generale principio regolante l’onere della prova nei contratti sinallagmatici. Ma deve accertarsi, sulla scorta delle emergenze di causa e in concreto, se sia individuabile una parte inadempiente o, comunque, prevalentemente inadempiente (nel caso gli inadempimenti fossero reciproci), per avere mancato di comportarsi secondo buona fede, avuto riguardo alla…

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Onere di impugnazione incidentale (e insufficienza della riproposizione ex art. 346 c.p.c.) in materia di cumulo alternativo sul piano soggettivo

Cass., sez. un., 4 dicembre 2024, n. 31136 Pres. D’Ascola, Rel. Scarpa Cumulo di domande – Domande alternative sul piano soggettivo – Titolarità del lato passivo del rapporto – Sentenza – Appello – Cause inscindibili – Onere di riproposizione – Impugnazione incidentale (C.p.c. artt. 33, 331, 342, 343, 346) Massima: “Nel caso di domande avvinte da un nesso di cumulo alternativo soggettivo sostanziale per incompatibilità, proposte dall’attore nei confronti di due diversi convenuti, la sentenza di primo grado che condanna colui che sia individuato come effettivo obbligato contiene una statuizione di fondatezza della rispettiva pretesa e una statuizione di rigetto nel merito della pretesa alternativa incompatibile. Il nesso di dipendenza implicato dal cumulo alternativo comporta in sede di impugnazione l’applicazione…

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I documenti prodotti nel fascicolo monitorio non sono nuovi nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo e in appello   

Cassazione civile, Sez. I, ord. 29 ottobre 2024, n. 27865, Pres. Scotti, Est. Mercolino Ricorso per decreto ingiuntivo – opposizione a decreto ingiuntivo – appello – nuovi documenti in appello (Cod. Proc. Civ. Artt. 345, 633, 638, 641, 645) Massima: “In base all’orientamento più recente della giurisprudenza di legittimità in tema di opposizione a decreto ingiuntivo, secondo cui, avuto riguardo alla mancanza di autonomia del procedimento sommario che si apre con il ricorso monitorio, rispetto a quello ordinario che si instaura a seguito dell’opposizione, i documenti allegati al ricorso, che ai sensi dell’art. 638, terzo comma, cod. proc.civ. restano a disposizione dell’ingiunto almeno fino alla scadenza del termine di cui all’art. 641, primo comma, cod. proc. civ., non possono essere…

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Libertà di autodeterminazione nelle scelte terapeutiche e risarcimento del danno

Cass. civ., Sez. III, ord., 22.05.2024, n. 14245 – Pres. Travaglino – Rel. Vincenti Responsabilità civile – Professionisti -Attività medico-chirurgica – Patologia ad esito infausto-Condotte truffaldine e fraudolente relative alla tipologia di cure e all’efficacia curante delle stesse – Lesione del diritto all’autodeterminazione -Sussistenza – Sufficienza ai fini risarcitori – Fondamento – Fattispecie [1] La condotta truffaldina e fraudolenta consistente nel prospettare falsamente come efficaci, per una patologia incurabile e ad esito infausto, cure alternative a quelle tradizionali è idonea a determinare una lesione della libertà di autodeterminazione del paziente, sufficiente a giustificare la condanna al risarcimento del danno per la perdita di quel ventaglio di opzioni, tra le quali egli ha il diritto di scegliere, nella prospettiva dell’imminenza della…

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Norme del regolamento di condominio e deroga al potere gestorio alle liti da parte dell’amministratore

Cassazione civile, sez. III, ordinanza 16.01.2025 n. 1050. Presidente F. De Stefano – Estensore C. Valle Massima: “Le questioni in tema di deroga da parte del regolamento di condominio all’attribuzione per legge dei poteri gestori delle liti all’amministratore, poiché il potere dell’amministratore di rappresentare il condominio nelle liti proposte contro il medesimo di cui all’art. 1131 c.c. deriva direttamente dalla legge e non può soffrire limitazione né per volontà dell’amministratore, né per deliberazione dell’assemblea, dal che deriva che la clausola contenuta in un regolamento condominiale (ancorché deliberato per mutuo accordo tra tutti gli originari condomini), secondo cui l’autorizzazione a stare in giudizio debba essere deliberata dall’assemblea, semmai a maggioranza qualificata, non ha efficacia giuridica, poiché il quarto comma dell’art. 1138…

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I limiti del sindacato dell’autorità giudiziaria sulle delibere condominiali: la locazione

Corte di Cassazione, Ordinanza del 13.05.2022 n. 15320, Sez. II, Presidente Dott. R. M. Di Virgilio, Estensore Dott. A. Scarpa Massima: “Il sindacato dell’autorità giudiziaria sulla contrarietà alla legge o al regolamento delle deliberazioni prese dall’assemblea dei condomini, ai sensi dell’art. 1137 c.c., nella specie in ordine alla ripartizione delle spese inerenti ad una locazione immobiliare stipulata nel comune interesse dal condominio in veste di conduttore ed avente ad oggetto il godimento di un immobile di proprietà di terzi, non può riguardare la convenienza economica dell’importo del canone pattuito o la legittimità dell’accollo in capo al condominio conduttore degli esborsi sostenuti per il mantenimento della cosa in buono stato locativo o per l’esecuzione di miglioramenti o addizioni alla stessa, né…

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Mancato perfezionamento di deposito telematico e rimessione in termini

Cass., sez. I, 3 gennaio 2025, n. 69, Pres. Abete, Est. Dongiacomo [1] Atti processuali – Termini – Improrogabilità dei termini – Rimessione in termini. Massima: “La concreta applicazione dell’istituto della rimessione in termini presuppone l’espletamento di due necessarie verifiche: la prima attiene all’effettiva presenza di un fatto ostativo che risulti oggettivamente estraneo alla volontà della parte istante, alla stessa non imputabile e dalla stessa non determinato di carattere assoluto e non relativo. La seconda attiene all’immediatezza della reazione, da intendere come tempestività del comportamento della parte di fronte al verificarsi del “fatto ostativo”, e cioè come prontezza dell’attivarsi per superarlo o comunque per porre rimedio alla situazione che si è così venuta a determinare, avendo, altresì, riguardo, ove si…

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Il creditore può avviare l’espropriazione immobiliare anche dopo avere ottenuto l’assegnazione del quinto dello stipendio del debitore

Cass. civ., sez. III, 20 novembre 2024, n. 30011 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Esecuzione forzata – Cumulo dei mezzi di espropriazione – Pluralità di espropriazioni – Ammissibilità – Limiti Massima: “Il cumulo dei mezzi espropriativi è uno strumento consentito dall’ordinamento, tranne in caso di immotivato e abusivo ricorso agli strumenti processuali con finalità vessatorie del debitore e senza alcuna ragione a giustificazione della tutela del credito, sicché la limitazione del cumulo a seguito dell’opposizione del debitore ha carattere eccezionale, potendo essere disposta nel solo caso di abuso, ravvisabile quando il sacrificio del debitore, coinvolto in plurime procedure esecutive, non sia giustificato da un ragionevole interesse del creditore”. CASO Un istituto di credito, dopo avere promosso un’espropriazione mobiliare…

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I limiti alla sopraelevazione del muro comune

Cassazione civile, sez. II, Ordinanza del 13.06.2022 n. 19040, Pres. L. Orilia, Est. L. Varrone Massima: “Il comproprietario del muro comune che sopraeleva per primo detto muro può non estendere la nuova costruzione all’intero spessore, purché esegua la stessa verso l’area di sua esclusiva proprietà e senza invadere il muro sottostante oltre la linea mediana giacché diversamente egli attrarrebbe nella sfera della sua proprietà esclusiva una porzione della cosa comune”. CASO Tizio e Caia convenivano innanzi al Tribunale di Taranto Mevio e Sempronia per sentir pronunciare l’esclusiva responsabilità di questi ultimi in relazione ai fenomeni di umidità riscontrati su un muro di loro proprietà e, conseguentemente, condannarli a rimuovere il muro di tufo costruito sulla proprietà degli attori e ad…

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Clausole arbitrali e controversie condominiali: limiti e competenza sulla formazione delle tabelle millesimali

Trib. Tornino. sez. VIII, 9 ottobre 2024, N. 5051 Condominio negli edifici – Regolamento – Controversie – Clausola compromissoria per arbitrato irrituale – limiti di competenza nelle tabelle millesimali (artt. 808 e 808 ter c.p.c.) Massima: “In tema di controversie condominiali, la clausola compromissoria prevista dal regolamento di condominio, che devolve le controversie ad un arbitro amichevole compositore, configura un arbitrato irrituale, determinando l’incompetenza del giudice ordinario. Tuttavia, non possono essere oggetto di arbitrato irrituale questioni relative alla formazione o revisione delle tabelle millesimali, poiché tali tabelle devono riflettere la reale consistenza dell’immobile e rientrano nell’ambito di diritti indisponibili (artt. 806 e 808 c.p.c.).” CASO Il caso in esame, sottoposto al Tribunale di Torino, riguarda una complessa vicenda condominiale che…

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