PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Compenso amministratore di condominio e prescrizione decennale
Tribunale di Roma, Sezione 5 Civile, sentenza 15 ottobre 2024, n. 15570, Giudice dott.ssa M. G. Berti. CASO Il Tribunale di Roma, con la sentenza in esame, pronunciata in esito ad un giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo inizialmente concesso in favore di un credito asseritamente vantato dall’amministratore di condominio nei confronti dei condomini amministrati, si pronuncia sulla questione del termine di prescrizione del diritto di credito dell’amministratore nei confronti dell’ente di gestione. La sentenza, da un lato, fornisce chiarimenti sulla durata del termine di prescrizione del diritto di credito vantato dall’amministratore a titolo di compenso professionale per l’attività svolta, mentre dall’altro richiama i principi generali previsti dal codice civile in tema di contratto di mandato, in quanto, per costante…
Continua a leggere...Errore di fatto ex art. 395, n. 4), c.p.c.
Cass., sez. II, 28 novembre 2024, n. 30626, Pres. Mocci, Est. Oliva [1] Impugnazioni – Revocazione – Errore di fatto. L’errore revocatorio si verifica solo nell’ipotesi di falsa percezione della realtà che porta ad affermare o supporre l’esistenza o inesistenza di un fatto decisivo che è invece escluso o accertato in modo indiscutibile dagli atti e documenti di causa. Tale errore è limitato alla sfera percettiva e non coinvolge l’attività valutativa del giudice relativa a situazioni processuali oggettive ed esattamente percepite. Inoltre, non è configurabile l’errore revocatorio per pretesi vizi della sentenza che riguardino direttamente la formulazione del giudizio sul piano logico-giuridico. CASO [1] Il provvedimento della Suprema Corte origina dall’impugnazione per revocazione proposta nei confronti di una sentenza di…
Continua a leggere...La competenza territoriale nell’espropriazione presso terzi a carico della P.A. (art. 26 bis, comma 1, c.p.c.)
Cassazione civile, Sez. III, sent. 26 novembre 2024, n. 30434, Pres. De Stefano, Est. Rossi Espropriazione presso terzi – competenza territoriale – espropriazione nei confronti della P.A. – sistema di tesoreria centralizzata (Cod. Proc. Civ. Artt. 26 bis, 27, 547, 615, 617 – L. 720/1984, art. 1 bis) [I] “Nell’espropriazione di crediti presso terzi, il luogo in cui il debitore ha la residenza, il domicilio, la dimora o la sede costituisce la regola generale di determinazione della competenza territoriale” [II] “Nell’espropriazione di crediti presso terzi, il criterio di competenza per territorio sancito dall’art. 26 -bis, primo comma, cod. proc. civ. (ovvero il luogo dove ha sede l’ufficio dell’Avvocatura dello Stato nel cui distretto il creditore ha la residenza, il domicilio,…
Continua a leggere...L’impegno del subappaltatore all’eliminazione dei vizi e difetti dell’opera non fa venire meno l’onere di denuncia prescritto dall’art. 1670 c.c.
Cass. civ., sez. II, 2 aprile 2024, n. 8647 – Pres. Giusti – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Appalto – Vizi e difformità dell’opera – Assunzione di garanzia preventiva del subappaltatore nei confronti dell’appaltatore – Denuncia del committente – Onere di comunicazione al subappaltatore – Sussistenza [1] Massima: In tema di garanzia per le difformità e i vizi nell’appalto o di rovina o difetti di cose immobili di lunga durata, ove il subappaltatore abbia assunto un preventivo e generico impegno verso l’appaltatore di eliminare i vizi o difetti che dovessero in futuro essere denunciati dal committente, tale assunzione di garanzia preventiva non può esonerare l’appaltatore dall’onere della comunicazione della denuncia inoltrata successivamente dal committente, ai sensi dell’art. 1670 c.c., perché l’interesse…
Continua a leggere...Principio di ultrattività del mandato ed estinzioni non funeratizie: per le Sezioni Unite ammissibile il ricorso per cassazione della parte che, dopo aver conferito la procura al difensore, abbia perso la capacità processuale antecedentemente alla notifica del ricorso
Cass., Sez. Un., sent., 19 novembre 2024, n. 29812 Pres. Travaglino – Rel. Varrone Mandato al difensore – Procura speciale alle liti – Cassazione – Impugnazioni – Avvocato – Morte o perdita della capacità – Estinzione – Persona fisica – Persona giuridica – Ultrattività del mandato – Ammissibilità del ricorso – Giusta parte – Giusto processo – Deontologia – Assenza di responsabilità disciplinare del difensore – Spese di lite (c.p.c. 82, 83, 85, 91, 299, 300; c.c. 1369, 1722, 1723, 1728) [1] In tema di ricorso per cassazione, la perdita della capacità processuale della parte ricorrente, tanto che si tratti di persona fisica quanto che si tratti di persona giuridica, avvenuta dopo il conferimento della procura speciale al difensore per…
Continua a leggere...Errata scelta del trattamento medico e responsabilità sanitaria
Cass. civ., Sez. III, ord., 27.09.2024, n. 25825 – Pres. Scrima – Rel. Cricenti Attività medico-chirurgica – Responsabilità civile – Accertamento del nesso causale – Giudizio controfattuale – Relazione tra condotta alternativa lecita ed evento concretamente verificato [1] In tema di accertamento del nesso causale nella responsabilità sanitaria, il giudizio controfattuale va compiuto ponendo in relazione la condotta alternativa lecita con l’evento concretamente verificatosi e di cui si duole il danneggiato, ossia chiedendosi se tale specifico danno era evitabile sostituendo la condotta posta in essere con quella alternativa. CASO Un paziente, a causa di persistenti dolori alla schiena, si rivolgeva ad uno specialista ortopedico, che diagnosticava una lombosciatalgia, priva di interessamento neurologico, ed escludeva la necessità di un intervento chirurgico, ritenendo più indicato un trattamento conservativo….
Continua a leggere...Inammissibilità del motivo di ricorso per cassazione che mescoli censure di fatto e di diritto
Cass., sez. III, 25 novembre 2024, n. 30387, Pres. De Stefano, Est. Rossi [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Motivi di ricorso – Formulazione. Massima: “La giurisprudenza di legittimità sottolinea l’importanza di una formulazione chiara e distinta dei motivi di ricorso per cassazione. L’articolazione di un motivo in più profili di doglianza, che mescoli questioni di diritto e circostanze fattuali senza una chiara distinzione, rende il ricorso inammissibile. Questo perché impedisce l’agevole individuazione delle questioni prospettate, richiedendo un intervento della Corte volto ad enucleare dall’affastellata struttura del motivo le singole critiche, operazione non consentita dal ruolo e dalla funzione del giudizio di legittimità. La corretta formulazione dei motivi di ricorso deve permettere una loro adeguata intellegibilità e non deve…
Continua a leggere...Il creditore non può espropriare beni conferiti in fondo patrimoniale e successivamente alienati a terzi se l’acquisto del terzo è stato trascritto prima della trascrizione del pignoramento
Cass. civ., sez. III, 6 novembre 2024, n. 28593 – Pres. De Stefano – Rel. Rossi Azione revocatoria – Fondo patrimoniale – Dichiarazione d’inefficacia – Alienazione dei beni costituiti in fondo patrimoniale con atto trascritto dopo la domanda di revoca ma prima del pignoramento – Inefficacia dell’atto d’acquisto nei confronti del creditore – Insussistenza Massima: “L’azione revocatoria di un atto di costituzione di un fondo patrimoniale tra coniugi – atto non concretante una vicenda dispositiva traslativa dei beni che ne sono oggetto – determina unicamente, a esclusivo vantaggio del creditore attore, l’inefficacia del vincolo di destinazione con tale atto generato, ma non anche dei successivi atti di disposizione in favore di terzi dei beni conferiti nel fondo, siccome atti non…
Continua a leggere...Interpretazione dell’art. 63 disp. att. c.c. in merito agli obblighi dell’amministratore di comunicare ai terzi creditori del condominio le generalità dei condomini morosi
Corte Appello Napoli, sez. 6^, sentenza 13.09.2024 n.3561, Estensore Dott. Sensale Massima: “ … Se è pur vero che l’interesse del creditore emerge di regola ai fini dell’esercizio dell’azione esecutiva contro i singoli condomini, dopo aver agito per la condanna del condominio al pagamento del debito, non per questo l’esistenza di un titolo esecutivo nei confronti del condominio rappresenta necessario presupposto per ottenere i dati dei morosi”. CASO Un terzo creditore del condominio agiva con ricorso ex art. 702 bis cpc nei confronti del Condominio Alfa, in persona dell’amministratore pro tempore, affinchè fosse condannato a comunicare le generalità complete dei condomini morosi (millesimi di proprietà), con pagamento di una somma ex art. 614 bis cpc per ogni giorno di ritardo nella…
Continua a leggere...L’inesatta descrizione del bene pignorato invalida la vendita forzata purché sia fatta tempestivamente valere con opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c.
Cass. civ., sez. III, 7 ottobre 2024, n. 26164 – Pres. De Stefano – Rel. Gianniti Esecuzione forzata – Vizi determinanti l’improseguibilità dell’esecuzione rilevabili ex officio – Opposizione ex art. 617 c.p.c. avverso i successivi atti esecutivi nei quali il vizio si riproduce – Ammissibilità – Termine Massima: “Nell’ambito del processo esecutivo, i vizi determinanti l’improseguibilità dell’esecuzione, insanabili e rilevabili ex officio dal giudice, possono essere fatti valere dalla parte interessata mediante l’opposizione ex art. 617 c.p.c. proposta avverso i successivi atti esecutivi nei quali si riproducano, ferma restando la necessità di rispettare il termine decadenziale previsto dalla citata disposizione, decorrente dal giorno in cui tali atti siano compiuti o conosciuti (e comunque entro gli sbarramenti preclusivi correlati alla conclusione…
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