PROCEDURA E DIRITTO CIVILE
Inadempimento del conduttore e risarcimento del mancato guadagno: la soluzione delle Sezioni Unite
Parole chiave locazione abitativa – inadempimento conduttore – risarcimento danno – mancato guadagno – lucro cessante – pagamento canoni fino a scadenza naturale – onere probatorio – Sezioni unite Cassazione 4892/2025 Sintesi La Suprema Corte, riunita in Sezioni Unite, con sentenza pubblicata il 25 febbraio 2025 ha risolto il conflitto giurisprudenziale in merito alla possibilità di ottenere il risarcimento da parte del conduttore moroso per i canoni non percepiti dopo la restituzione anticipata dell’immobile e ha stabilito che, in caso di risoluzione anticipata per inadempimento, il locatore può chiedere il risarcimento per i canoni non percepiti fino alla scadenza del contratto o a una nuova soluzione di redditività, seppur mantenendo l’onere probatorio di aver cercato attivamente un nuovo conduttore. CASO…
Continua a leggere...Efficacia di giudicato esterno della sentenza ex art. 2932 c.c.
Cass., sez. III, 9 gennaio 2025, n. 457, Pres. Frasca, Est. Tassone [1] Contratto preliminare – Accoglimento dell’azione ex art. 2932 c.c. – Sentenza, passata in giudicato – Giudicato implicito sulla validità del contratto – Sussistenza. Massima: “L’accoglimento, con sentenza passata in giudicato, della domanda ex art. 2932 c.c. presuppone l’implicita validità ed efficacia del contratto preliminare, con conseguente preclusione, da giudicato esterno, dell’esame di ogni ulteriore deduzione, eccezione o domanda tendenti all’accertamento di una sua causa di invalidità” (massima ufficiale). CASO [1] Con ricorso ex art. 702-bis c.p.c., un soggetto chiedeva, nei confronti di parte convenuta, la condanna all’immediato rilascio di una porzione immobiliare facente parte di un fabbricato, deducendo di essere divenuto proprietario del predetto immobile in forza…
Continua a leggere...Individuazione dell’immobile pignorato, dati catastali erronei, aggiudicazione e continuità delle trascrizioni
Cass. civ., sez. III, 23 dicembre 2024, n. 34128 – Pres. De Stefano – Rel. Fanticini Espropriazione immobiliare – Bene pignorato – Elementi identificativi – Indicazione di dati catastali non aggiornati – Nullità del pignoramento – Esclusione – Condizioni [1] In tema di pignoramento immobiliare, l’indicazione nell’atto di pignoramento o nella sua nota di trascrizione di dati catastali non aggiornati non ha alcun effetto invalidante, ove non vi sia comunque incertezza sulla fisica identificazione dei beni e ove sussista continuità tra i dati catastali precedenti e quelli corretti al momento dell’imposizione del vincolo, non comportando l’erroneità, di per sé considerata, alcuna confusione sui beni che si intende pignorare. Espropriazione immobiliare – Continuità delle trascrizioni nel ventennio anteriore al pignoramento –…
Continua a leggere...Regolamento di condominio e divieti di destinazione (“ B&B, Case alloggio”)
Cassazione civile, sez. II, ordinanza 4 febbraio 2025, n. 2770, Presidente A. Carrato, estensore A. Scarpa Massima: “Le norme del regolamento di condominio che impongono divieti di destinazione ed altre limitazioni similari all’uso delle unità immobiliari di proprietà esclusiva concorrono ad integrare la disciplina delle cose comuni dell’edificio, in quanto dirette ad impedire un uso abnorme delle stesse in conseguenza di situazioni e comportamenti che non si esauriscano nello stretto ambito delle proprietà esclusive. In caso di violazione di tali prescrizioni, l’amministratore del condominio, indipendentemente dal conferimento di uno specifico incarico con deliberazione può agire per far osservare le limitazioni imposte dal regolamento”. CASO Il Condomino Alfa convenne dinanzi al Tribunale di Palermo il condomino Tizio, proprietario di un appartamento…
Continua a leggere...Hospitality digitale e parità di tariffe: i chiarimenti della Corte di Giustizia dell’Unione Europea – Prima parte
Parole chiave Piattaforma di intermediazione – Booking.com – OTA – Autorità Garante Concorrenza e Mercato (AGCM) – Rinvio pregiudiziale – Corte di Giustizia Europea – CGUE – Concorrenza – Parità ampia – Parità ristretta – Articolo 101 TFUE – Accordi fra imprese – Contratti conclusi tra una piattaforma di prenotazione online e albergatori – Restrizione accessoria oggettivamente necessaria – Esenzione per categoria – Accordi verticali – Regolamento (UE) n. 330/2010 – Articolo 3, paragrafo 1 – Definizione del mercato rilevante – Corte giustizia Unione Europea, Sez. II, Sent., (data ud. 19/09/2024) 19/09/2024, n. 264/23 Sintesi La domanda di pronuncia pregiudiziale relativa all’interpretazione dell’articolo 101 TFUE rivolta alla Corte di Giustizia europea (CGUE) da un Tribunale olandese coinvolge la società Booking.com…
Continua a leggere...Il concetto di complanarità ai fini della modifica della domanda in corso di causa
Cass., sez. II., 8 novembre 2024, n. 28873 Pres. Di Virgilio, Rel. Grasso Procedimento civile – Modifica o precisazione della domanda – Atto di citazione – Udienza di prima comparizione – Memoria – Ammissibilità (C.p.c. artt. 100, 163, 166, 171 ter, 132, 183, 342) Massima: “L’introduzione in giudizio da parte dell’attore di un diritto diverso da quello originariamente fatto valere oltre la barriera preclusiva segnata dall’udienza ex art. 183 cod. proc. civ. ratione temporis applicabile è ammissibile solo in caso di teleologica “complanarità” tra le due domande, dovendo pertanto tale diritto attenere alla medesima vicenda sostanziale già dedotta, correre tra le stesse parti, tendere alla realizzazione (almeno in parte) dell’utilità finale già avuta di mira con l’originaria domanda (salva la…
Continua a leggere...La conclusione della procedura esecutiva non fa cessare la materia del contendere nelle opposizioni pendenti
Cassazione civile, Sez. III, sent. 16 gennaio 2025, n. 1042, Pres. De Stefano, Est. Guizzi Espropriazione forzata – opposizione all’esecuzione – opposizione agli atti esecutivi (Cod. Proc. Civ. Artt. 615, 617) Massima: “La circostanza che la procedura esecutiva sia giunta al suo esito naturale, con la distribuzione finale del ricavato, non comporta necessariamente la cessazione della materia del contendere, né la sopravvenuta carenza d’interesse, con riguardo alle parentesi di cognizione che si siano già innestate nel processo esecutivo anche attraverso l’opposizione agli atti esecutivi” CASO Una banca promuove due procedure esecutive immobiliari, a circa un anno di distanza una dall’altra, nei confronti di due condebitori (titolari pro quota dell’immobile pignorato). Le procedure vengono riunite e, a seguito di tale riunione,…
Continua a leggere...Morte dell’animale d’affezione e risarcimento del danno non patrimoniale
Tribunale di Prato, 25.01.2025, n. 51 Contratto di deposito – Responsabilità contrattuale – Responsabilità extra-contrattuale – Perdita dell’animale d’affezione – Danno non patrimoniale – Diritto inviolabile della persona – Risarcimento. [1] In un contratto di deposito, il depositante che lamenta i danni subìti dalla cosa depositata ha l’onere di provare l’avvenuta consegna e la sussistenza dei danni. Spetta invece al depositario dimostrare che i danni sono attribuibili a circostanze esterne o alla natura stessa del bene. CASO La pronuncia in commento trae origine dal decesso di una cagnolina affidata dai proprietari ad una pensione per animali, per qualche giorno. A seguito di un malore, per il quale non era stata curata adeguatamente, la cagnolina decedeva. Quando i proprietari apprendevano la…
Continua a leggere...Locazione finanziaria: disciplina applicabile, “la teoria della prevalenza o la combinazione”?
Cassazione civile, Sez. I, Ordinanza del 05.05.2022 n. 14212, Pres. A. Scaldaferri, Est. L. Nazzicone Massima: “Ai contratti atipici o socialmente tipici, al pari che ai contratti misti, si applicano non soltanto le regole dettate per il contratto in generale, ma anche quelle del contratto tipico, nel cui schema siano riconducibili gli elementi prevalenti del negozio, senza escludere, peraltro, la rilevanza giuridica degli altri elementi, che sono voluti dalle parti e concorrono a fissare il contenuto e l’ampiezza del vincolo contrattuale, ai quali si applicano le norme proprie del contratto cui essi appartengono, in quanto compatibili con quelle del contratto prevalente”. CASO La Corte d’Appello di Catania rigettava l’appello principale e incidentale, contro la decisione di primo grado, che aveva…
Continua a leggere...Rigettata questione di legittimità costituzionale dell’art. 380-bis c.p.c. per violazione dell’art. 24 Costituzione
Cass., sez. III, 9 gennaio 2025, n. 511, Pres. Frasca, Est. Tassone [1] Procedimento per la decisione accelerata dei ricorsi ex art. 380-bis c.p.c. – Pluralità di ricorsi avverso la medesima sentenza – Proposta di definizione del giudizio ex art. 380-bis c.p.c. per entrambi – Istanza di decisione proposta dal solo ricorrente principale – Conseguenze. Massima: “In tema di procedimento per la decisione accelerata ai sensi dell’art. 380-bis c.p.c., in caso di pluralità di ricorsi avverso la medesima sentenza, ove la proposta di decisione riguardi sia il ricorso principale che quello successivo e l’istanza di decisione sia depositata da una sola delle parti, l’impugnazione non coltivata – pur dovendo essere trattata in adunanza camerale unitamente all’altra, previa riunione ex art….
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