Obbligazioni e contratti
La stabilità del rapporto qualifica come agente e determina l’obbligo di pagare i contributi all’Enasarco
Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, n. 1102 del 14 gennaio 2022, Pres. Berrino, Rel. De Felice Parole chiave Contratto di agenzia – Procacciamento d’affari – Stabilità del rapporto – Obbligo di pagare i contributi all’Enasarco Massima: “Quando sussiste la volontà delle parti di dare corso a un rapporto stabile, diverso da un mero procacciamento di affari, circostanza che risulta provata dalla regolare e costante emissione di fatture a cadenza trimestrale (riferite a una pluralità indeterminata di affari), il rapporto va qualificato come contratto di agenzia, con la conseguenza che la società preponente è obbligata a pagare i contributi all’Enasarco”. Disposizioni applicate Art. 1742 c.c. (nozione), art. 1749 c.c. (obblighi del preponente) CASO Una società a responsabilità limitata si avvale di…
Continua a leggere...Cessione del quinto dello stipendio: natura, funzioni e limiti
Cass. civ., sez. I, 13 settembre 2021, n. 24640 – Pres. De Chiara – Rel. Di Marzio Parole chiave: Finanziamento garantito da cessione del quinto della pensione – Cessione di credito – Accordo che prevede il pagamento in favore dell’ente previdenziale di oneri di gestione delle cessioni – Validità – Fondamento Massima: “In tema di finanziamenti personali garantiti da cessione del quinto della pensione, è valido il patto concluso mediante sottoscrizione del modulo di accreditamento con il quale l’istituto finanziatore, accreditato ma non convenzionato, si obblighi, accettando il regolamento approvato dall’I.N.P.S., a sostenere gli oneri di gestione delle cessioni sostenuti dall’istituto di previdenza, in quanto la disposizione dell’art. 1196 c.c., che pone le spese del pagamento a carico del debitore,…
Continua a leggere...Il potere del giudice di determinazione del corrispettivo nel contratto di appalto: limiti e criteri
Cass. civ. Sez. Sesta Sent., 11/11/2021, n. 33575, Pres. Lombardo, Est. Dongiacomo Contratto di appalto – Criteri di quantificazione compenso – Onere di dimostrare la congruità dei prezzi Massima: “L’appaltatore che chieda il pagamento del proprio compenso ha l’onere di dimostrare la congruità della somma, con riferimento alla natura, all’entità e alla consistenza delle opere, non costituendo idonee prove dell’ammontare del credito le fatture emesse dal medesimo appaltatore, poiché si tratta di documenti fiscali provenienti dalla parte stessa”. Disposizioni applicate Art. 1657 c.c. CASO In primo grado il Tribunale ha accolto parzialmente l’opposizione a decreto ingiuntivo promossa dal committente contro l’appaltatore, condannando l’opponente al pagamento di una somma residua quale corrispettivo per i lavori eseguiti dalla società opposta nell’immobile di…
Continua a leggere...La violazione degli obblighi informativi non provoca la risoluzione del contratto preliminare di compravendita
Cass. civ., sez. II, 9 luglio 2021, n. 19579 – Pres. Manna – Rel. Oliva Parole chiave: Risoluzione del contratto – Inadempimento – Gravità – Obbligazioni costitutive del sinallagma contrattuale – Obblighi informativi – Esclusione – Inadempimento grave o abuso del diritto – Necessità [1] Massima: Nella valutazione della gravità dell’inadempimento di un contratto, vanno preliminarmente distinte le violazioni delle obbligazioni costitutive del sinallagma contrattuale, che possono essere apprezzate ai fini della valutazione della gravità di cui all’art. 1455 c.c., rispetto a quelle che incidono sulle obbligazioni di carattere accessorio, che non sono idonee, in sé sole, a fondare un giudizio di gravità dell’inadempimento, potendosi dare rilievo alla violazione degli obblighi generali di informativa e avviso imposti dalla cosiddetta buona…
Continua a leggere...Cessione del quinto, premi assicurativi e superamento del tasso soglia usura
Tribunale di Roma, 20 ottobre 2021, Giudice Postiglione Parole chiave: Usura – Premi assicurativi – Cessione del quinto – Assicurazione obbligatoria Massima: “nell’ambito dei contratti di cessione del quinto, essendo obbligatoria per legge la conclusione di polizza assicurativa per il rischio vita e perdita di impiego, il costo dei premi assicurativi va sempre computato ai fini della verifica del superamento del tasso soglia usura, con la conseguenza che – laddove risulti nel caso concreto superato il tasso soglia – gli interessi del contratto devono azzerarsi, in applicazione della sanzione prevista dall’art. 1815 comma 2 c.c. “. Disposizioni applicate Art. 644 c.p. (usura), art. 1815 c.c. (interessi), art. 54 d.p.r. 5 gennaio 1950, n. 180 (garanzia dell’assicurazione o altre malleverie) CASO Una persona…
Continua a leggere...L’annullamento del contratto di appalto per dolo determinante
Tribunale di Milano 10 novembre 2021, Est. Vitale Contratto di appalto – vizio del consenso – dolo determinante – annullamento contratto [1] In tema di vizi del consenso deve essere annullato ex artt. 1427 e 1439 c.c. il contratto di appalto avente ad oggetto il rifacimento della pavimentazione di uno stabilimento industriale ove l’appaltatore, ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto, abbia carpito il consenso del committente mediante modalità fraudolente costituite dall’utilizzo durante la prova campione di materiali o prodotti diversi da quelli convenuti per la prova. Il contratto di appalto successivamente stipulato è affetto da dolo determinante dell’appaltatore e deve essere annullato con conseguente onere restitutorio di quanto versato dal committente a titolo di anticipo sull’opera. Disposizioni applicate Art. 1662, comma 2,…
Continua a leggere...L’ex socio non risponde dell’obbligo di restituzione della caparra gravante sulla società
Cass. civ., sez. III, 23 giugno 2021, n. 17969 – Pres. Frasca – Rel. Gorgoni Parole chiave: Caparra confirmatoria – Obbligo di restituzione – Fattispecie costitutiva – Recesso dal contratto – Inadempimento precedente – Irrilevanza – Scioglimento del rapporto sociale anteriormente al recesso – Responsabilità del socio ai sensi dell’art. 2290 c.c. – Insussistenza [1] Massima: L’esercizio del diritto di recesso ex art. 1385 c.c. determina lo scioglimento del vincolo contrattuale e radica la pretesa risarcitoria quantificata forfettariamente in relazione all’oggetto della caparra confirmatoria, sebbene l’inadempimento si sia verificato prima; ne consegue che, qualora il socio di una società di persone abbia trasferito a terzi la propria quota prima che alla società inadempiente venisse manifestata dalla controparte la volontà di…
Continua a leggere...Ai fini dell’azione revocatoria ordinaria non è necessario provare la collusione tra debitore alienante e terzo
Cass. Civ., sez. III, 15 ottobre 2021, n. 28423, Pres. Vivaldi, Est. Di Florio Azione revocatoria ordinaria – diminuzione garanzia generica – riduzione consistenza patrimoniale – collusione tra debitore alienante e terzo – esclusione [1] Ai fini dell’azione revocatoria ordinaria è sufficiente la consapevolezza, del debitore alienante e del terzo acquirente, della diminuzione della garanzia generica per la riduzione della consistenza patrimoniale del primo, non essendo necessaria la collusione tra gli stessi, nè occorrendo la conoscenza, da parte del terzo, dello specifico credito per cui è proposta l’azione, invece richiesta qualora quest’ultima abbia ad oggetto un atto, a titolo oneroso, anteriore al sorgere di detto credito. Disposizioni applicate Art. 2901 c.c. CASO In primo grado l’attore ha agito per veder…
Continua a leggere...La determinazione del compenso del prestatore d’opera intellettuale
Cass. civ., sez. II, ord. 4 febbraio 2021, n. 2631 – Pres. Di Virgilio, Rel. Giusti Parole chiave: Compensi al prestatore d’opera intellettuale – accordo tra le parti – tariffe professionali – usi – determinazione giudiziale – criteri – ordine gerarchico – importanza dell’opera – decoro professionale In tema di compensi spettanti ai prestatori d’opera intellettuale, l’art. 2233 c.c. pone una gerarchia di carattere preferenziale, indicando in primo luogo l’accordo delle parti ed in via soltanto subordinata le tariffe professionali, ovvero gli usi: le pattuizioni tra le parti risultano dunque preminenti su ogni altro criterio di liquidazione ed il compenso va determinato in base alla tariffa ed adeguato all’importanza dell’opera soltanto in mancanza di convenzione [Massima non ufficiale]. Disposizioni applicate:…
Continua a leggere...Decreto Green Pass bis: le difficoltà applicative nel Real Estate
Green Pass – DL 127/2021 – Real Estate – lavoratore dipendente – lavoratore autonomo – datore di lavoro – luogo di lavoro – contratto esterno – proprietario – Property Manager – appartamento – locazione – struttura ricettiva – interpretazione – FAQ Sintesi Chiunque svolga un’attività lavorativa nel Real Estate – così come chiunque operi nel “settore privato” – dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 dovrà osservare l’obbligo di “possedere ed esibire”, su richiesta di soggetti specificamente individuati, la certificazione verde Covid-19 (nota come Green Pass) “ai fini dell’accesso ai luoghi” in cui svolge tale sua attività lavorativa. La novità normativa ha come evidente scopo la prevenzione alla diffusione dell’infezione da SARS-CoV-2 anche negli ambienti lavorativi privati. Tuttavia, ancorché sia…
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