Obbligazioni e contratti

L’onere della prova del difetto di conformità nella vendita di beni di consumo

Cass. civ., sez. II, ord. 4 luglio 2022, n. 21084 – Pres. Bellini, Rel. Trapunzano Parole chiave: Contratti dei consumatori – vendita di beni di consumo – difetto di conformità – onere della prova – presunzione. Massima: “In tema di vendita di beni di consumo, la presunzione di cui all’art. 132, comma 3°, cod. cons. (vecchio testo) dev’essere interpretata nel senso che il consumatore viene esonerato dall’onere di provare che i difetti di conformità che si manifestano entro l’arco temporale coperto dalla presunzione fossero presenti al momento della consegna, ma è comunque tenuto a dimostrare l’esistenza attuale del difetto e il suo manifestarsi entro il termine di durata della responsabilità del venditore”. [Massima non ufficiale]. Disposizioni applicate: Artt. 132, comma…

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La moda nel Metaverso: nuove prospettive e ostacoli per la tutela dei diritti IP

Il termine “Metaverso” è ormai entrato a pieno regime nel linguaggio comune degli ultimi tempi. Si tratta di una realtà virtuale condivisa su internet, in cui gli utenti vengono rappresentati attraverso Avatar, che svolgono le attività più svariate e interagiscono tra loro, proprio come nella realtà di tutti i giorni. Un meta-mondo che si presenta, però, tanto allettante quanto insidioso, rendendo sempre più attuale l’esigenza di regolare giuridicamente l’uso che ne viene fatto, tanto dalle imprese che decidono di investire i propri interessi economici in questa nuova dimensione, quanto dagli utenti che ne usufruiscono. Quello della moda è sicuramente uno dei settori che si sono rivolti al Metaverso con maggiore interesse, con riferimento tanto all’attività di marketing quanto all’offerta in…

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Cessione del credito a scopo di garanzia di altra obbligazione

Cass. civ. Sez. Prima, Sent. 25/05/2022, n. 16837, Pres. De Chiara, Est. Iofrida Cessione di credito in garanzia di altra obbligazione – Debitore ceduto – Rapporti tra cedente e cessionario Massima: “In ipotesi di cessione di credito a scopo di garanzia di altra obbligazione (nella specie, un finanziamento o anticipazione da parte di una banca) il debitore ceduto – che può opporre al cessionario le eventuali eccezioni rifluenti sul pregresso rapporto con il cedente – rimane del tutto estraneo al distinto rapporto obbligatorio fra cedente e cessionario, a garanzia del quale è stata conclusa la cessione, non essendovi accessorietà tra i due rapporti, ma solamente un collegamento negoziale tra l’obbligazione garantita ed il credito ceduto a scopo di garanzia; ne…

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Il caso Champanillo –  Protezione delle dop ad ampio raggio: l’inclusione dei servizi connessi

In data 9 settembre 2021 la Corte di Giustizia UE ha deciso sulla domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dall’Audiencia Provincial de Barcelona (Corte Provinciale di Barcellona) sull’interpretazione dell’art. 103, paragrafo 2, lettera b)[1] del regolamento n. 1308/2013. La domanda trae origine dalla controversia insorta tra il Comitè Interprofessionnel du Vin de Champagne (CIVC) e una società spagnola che utilizzava il nome “Champanillo” in una catena di locali dediti alla somministrazione di cibo e bevande. Come immaginabile la questione poneva problemi in relazione al nome dei locali, ritenuto evocativo del noto prodotto Champagne. È quindi intervenuto il CIVC[2] che tra le altre ha come finalità la gestione degli interessi comuni dei produttori del vino Champagne attraverso diverse azioni tra le quali,…

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Bonus edilizi e blocco delle cessioni dei crediti: può l’appaltatore recedere dal contratto o risolverlo?

Sintesi La normativa sui bonus edilizi è di carattere fiscale. Essa presuppone però la conclusione di un contratto di appalto. Le banche hanno dichiarato di non essere più disponibili ad acquistare (e dunque monetizzare) i crediti fiscali delle imprese di costruzioni. Parecchi costruttori si trovano pertanto nell’impossibilità di eseguire i lavori, per mancanza dei mezzi finanziari. Vi sono due sole vie di uscita: o i committenti trovano i danari e pagano direttamente gli appaltatori oppure le banche fanno dei prestiti-ponte ai costruttori. Se un appaltatore non riesce a cedere il credito o – comunque – non riesce a reperire liquidità, può recedere dal contratto di appalto? In alternativa, il costruttore può invocare la risoluzione del contratto a causa della condotta…

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Procura speciale a vendere, incapacità naturale e onere probatorio

Cass. civ., Sez. II, ord., 28.02.2022, n. 6598 – Pres. Giusti – Rel. Oliva Procura a vendere – Incapacità di intendere e di volere – Incapacità naturale – Annullabilità del contratto – Presunzione – Apprezzamento del giudice di merito (art. 428 c.c.) Massima: “Al fine dell’invalidità del negozio per incapacità naturale non è necessaria la prova che il soggetto, nel momento del compimento dell’atto, versava in uno stato patologico tale da far venir meno, in modo totale e assoluto, le facoltà psichiche, essendo sufficiente accertare che tali facoltà erano perturbate al punto da impedire al soggetto una seria valutazione del contenuto e degli effetti del negozio, e quindi il formarsi di una volontà cosciente”. CASO A seguito di un ictus, un…

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Il valore della prenotazione nei contratti a distanza conclusi con mezzi elettronici

Sintesi Nel procedimento di conclusione di un contratto d’albergo a distanza per mezzo di una piattaforma di intermediazione occorre valutare se, cliccando il pulsante di “prenotazione” on line, il consumatore si stia effettivamente impegnando a pagare il professionista. A tal fine è indispensabile che tale pulsante riporti una dicitura facilmente leggibile che chiarisca inequivocabilmente il sorgere del vincolo al pagamento. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell’Unione Europea nella sentenza (C‑249/21, 7 aprile del 2022) su un contenzioso avviato da un albergo contro un consumatore per un contratto concluso secondo il diritto tedesco attraverso booking.com. Il fatto La sentenza riporta che Fuhrmann-2, società proprietaria dell’hotel Goldener Anker, sito in una cittadina tedesca, offriva all’epoca della vicenda esaminata le proprie…

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Misure protettive chieste da una società di costruzioni e rapporti con i creditori bancari

Tribunale di Pescara, 5 maggio 2022, Giudice Capezzera Parole chiave Composizione negoziata – Misure protettive – Conferma Massima: “Nell’ambito della composizione negoziata della crisi d’impresa, le misure protettive chieste dall’imprenditore indebitato vanno confermate dal tribunale quando sussiste il rischio che altrimenti i creditori avviino iniziative giudiziarie atte a pregiudicare il buon esito delle trattative”. Disposizioni applicate Art. 5 d.l. n. 118/2021 (accesso alla composizione negoziata e suo funzionamento), art. 6 d.l. n. 118/2021 (misure protettive), art. 7 d.l. n. 118/2021 (procedimento relativo alle misure protettive e cautelari) CASO Una società immobiliare versa in difficili condizioni finanziarie e presenta al giudice competente (Tribunale di Pescara) ricorso per la conferma delle misure protettive già chieste con la domanda di composizione negoziata depositata…

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Condizione sospensiva e abuso della personalità giuridica

Cass. civ., sez. III, 3 novembre 2021, n. 31319 – Pres. Graziosi – Rel. Guizzi Parole chiave: Contratto – Condizione – Negozio di accertamento – Clausola che subordina l’esigibilità della prestazione alla mancata conclusione di un nuovo contratto – Condizione meramente potestativa – Configurabilità – Conseguenze Massima: “Qualora le parti di un contratto di locazione stipulino un negozio di accertamento per eliminare la res dubia relativa ai crediti da esso nascenti, la clausola di tale negozio che ne subordini l’esigibilità alla condizione sospensiva di carattere negativo che un nuovo contratto di locazione – con cui la locatrice abbia concesso il godimento della res locata ad altro conduttore di cui sia socia di maggioranza – non giunga a buon fine, è…

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Vendita di quadro non autentico e decorrenza della prescrizione del diritto di richiedere la risoluzione e il risarcimento del danno per “aliud pro alio”

Cass. civ. Sez. Seconda, Ord. 14/01/2022, n. 996, Pres. Felice, Est. Besso Marcheis Contratto vendita – Aliud pro alio – Prescrizione decennale – decorrenza Massima: “In caso di vendita di quadro non autentico, qualificabile come vendita di “aliud pro alio”, il diritto di richiedere la risoluzione e il conseguente risarcimento del danno è assoggettato alla prescrizione ordinaria decennale, il cui termine inizia a decorrere dalla consegna del quadro, che segna il momento in cui si verifica l’inadempimento, senza che rilevi la circostanza che l’acquirente non fosse a conoscenza della non autenticità, in quanto ai fini della sospensione del termine di prescrizione rileva l’impossibilità che derivi da cause giuridiche, non anche impedimenti soggettivi o ostacoli di mero fatto, tra i quali…

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