Obbligazioni e contratti

La prova del c.d. “eventus damni” nell’azione revocatoria ex art. 2901 c.c.

Cass. civ. Sez. Sesta Sent., 27/01/2023, n. 2552, Pres. Scrima, Est. Dell’Utri Revocatoria – Alienazione di immobile – Destinazione di parte del prezzo al soddisfacimento di debiti scaduti – Revoca dell’alienazione – Ammissibilità – Ragioni – Fattispecie [1] È assoggettabile ad azione revocatoria ordinaria, ai sensi dell’art. 2901 c.c., l’alienazione di un bene immobile da parte del debitore, anche se il relativo prezzo sia stato destinato, in parte, al pagamento di debiti scaduti del venditore-debitore, non potendo tale circostanza ex se escludere la sussistenza dell’”eventus damni“. Disposizioni applicate Art. 2901 c.c. CASO In primo e secondo grado i giudici del merito hanno rigetto la domanda giudiziale proposte dall’attore per l’accertamento dell’inopponibilità nei propri confronti, ai sensi dell’art. 2901 c.c., dell’atto…

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Caparra confirmatoria e clausola penale: gemelli diversi

Cass. civ., sez. II., 29 novembre 2022, n. 35068 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto preliminare – Clausola penale e caparra confirmatoria – Coesistenza – Ammissibilità – Dazione differita della somma pattuita a titolo di caparra – Ammissibilità – Produzione degli effetti ex art. 1385 c.c. – Posticipazione al momento della dazione [1] Massima: “In tema di contratto preliminare, la clausola penale e la caparra confirmatoria rivelano il comune intento di indurre l’obbligato all’adempimento e, pertanto, ambedue possono coesistere nell’ambito dello stesso contratto, pur differendo quanto ad ambito di applicazione, giacché la caparra confirmatoria trova applicazione quando, per effetto del recesso, il contratto non possa essere più adempiuto, mentre la clausola penale è applicabile quando colui…

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Le tormentate vicende del patto di quota lite e le condizioni per la sua validità

Cass. civ., sez. II., 5 ottobre 2022, n. 28914 – Pres. D’Ascola – Rel. Scarpa Parole chiave: Avvocato – Patto di quota lite – Validità – Condizioni [1] Massima: Il patto di quota lite, stipulato dopo la riformulazione dell’art. 2233 c.c. (operata dal d.l. 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla l. 4 agosto 2006, n. 248) e prima dell’entrata in vigore dell’art. 13, comma 4, l. 31 dicembre 2012, n. 247, che non violi il divieto di cessione di crediti litigiosi di cui all’art. 1261 c.c., è valido se, valutato sotto il profilo causale della liceità e dell’adeguatezza dell’assetto sinallagmatico rispetto agli specifici interessi perseguiti dai contraenti, nonché sotto il profilo dell’equità, alla stregua della regola integrativa…

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Il mutuo fondiario non può essere riqualificato in mutuo ordinario

Cass. civ., sez. un., 16 novembre 2022, n. 33719 – Pres. Raimondi – Rel. Lamorgese Parole chiave: Contratti bancari – Mutuo fondiario – Limite di finanziabilità – Norma imperativa – Esclusione – Conseguenze [1] Massima: “In tema di mutuo fondiario, il limite di finanziabilità di cui all’art. 38, comma 2, d.lgs. 385/1993 non è elemento essenziale del contratto, non trattandosi di norma determinativa del contenuto dello stesso o posta a presidio della sua validità, ma di un elemento meramente specificativo o integrativo dell’oggetto del contratto; non integra norma imperativa la disposizione – qual è quella con la quale il legislatore ha demandato all’autorità di vigilanza sul sistema bancario la fissazione del limite di finanziabilità nell’ambito della vigilanza prudenziale – la…

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Il danno da occupazione illegittima è normale (o presunto) e può essere liquidato in via equitativa

Cass. civ., sez. un., 15 novembre 2022, n. 33645 – Pres. Virgilio – Rel. Scoditti Parole chiave: Immobile – Occupazione senza titolo – Danno da perdita subita – Prova – Liquidazione – In via equitativa – Danno da mancato guadagno – Specifico pregiudizio subito [1] Massima: “In caso di occupazione senza titolo di bene immobile da parte di un terzo, fatto costitutivo del diritto del proprietario al risarcimento del danno emergente è la perdita della possibilità di esercizio del diritto di godimento, diretto o indiretto mediante concessione in godimento ad altri dietro corrispettivo; se tale danno non può essere provato nel suo preciso ammontare, è liquidato dal giudice con valutazione equitativa, se del caso mediante il parametro del canone locativo…

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Mancata trasparenza della piattaforma marketplace: sanzione a Vinted

Sintesi  Sanzione di un milione e mezzo di Euro per Vinted UAB. Secondo l’Autorità Garante della concorrenza e del mercato (AGCM o Antitrust), Vinted ha posto in essere condotte in contrasto con il dovere di diligenza professionale e con l’obbligo di chiarezza e completezza informativa, integrando così una pratica commerciale scorretta, in violazione dei doveri di trasparenza dei gestori di piattaforme online che operano con il pubblico dei consumatori. Come opera Vinted Si legge, nel provvedimento dell’AGCM (Adunanza 25 ottobre 2022) che Vinted UAB, società di diritto lituano che gestisce il noto marketplace per la compravendita di articoli di seconda mano, offre, dal 2020 anche in Italia attraverso vinted.it, un servizio di “hosting, intermediario online, che facilita … le transazioni…

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La clausola che subordina l’efficacia del preliminare di compravendita al rilascio del permesso di costruire non è vessatoria

Cass. civ., sez. II, 5 agosto 2022, n. 24318 – Pres. Bertuzzi – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto preliminare di compravendita – Clausola negoziale condizionante l’efficacia del contratto all’emanazione di un provvedimento amministrativo – Qualificazione giuridica – Condizione risolutiva – Clausola vessatoria – Insussistenza [1] Massima: “La pattuizione, inserita in un preliminare di compravendita immobiliare, che preveda la risoluzione ipso iure del contratto qualora non venga rilasciato, entro una certa data e per fatto non dipendente dalla volontà delle parti, il permesso di costruire relativo all’immobile oggetto del negozio, deve qualificarsi come condizione risolutiva propria e non quale clausola attributiva di un diritto di recesso a favore del promittente venditore, dal momento che l’effetto risolutivo del contratto si determina in…

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Il diritto di recesso nel contratto preliminare di vendita in caso di bene pignorato

Cass. civ., Sez. II, 13.04.2022, n. 12032 – Pres. Di Virgilio – Rel. Bertuzzi Vendita – Obbligazioni del venditore – Cosa gravata da garanzie reali od altri vincoli – Disciplina ex art. 1482 c.c. – Tutela dell’interesse all’adempimento del compratore – Esperimento dell’azione di risoluzione da parte del compratore – Condizioni. (art. 1482 c.c. – art. 1385 c.c.) [1] La risoluzione prevista dall’art. 1482 c.c., che ha carattere automatico e stragiudiziale, operando allo stesso modo della diffida ad adempiere, non costituisce per l’acquirente un rimedio speciale o esclusivo, ma alternativo, di ulteriore protezione e tutela del suo interesse all’adempimento, sicché egli conserva la possibilità di esperire l’azione ordinaria di risoluzione del contratto, in presenza del presupposto già richiamato della gravità…

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Attività svolta dall’ausiliario del mediatore e diritto alla provvigione

Cass. civ., sez. II, 3 agosto 2022, n. 24051 – Pres. D’Ascola – Rel. Fortunato Parole chiave: Mediazione – Provvigione – Ausiliari del mediatore – Svolgimento di attività accessorie – Iscrizione nel registro delle imprese – Necessità – Insussistenza [1] Massima: “Quando il collaboratore della società di mediazione si sia limitato a svolgere attività accessorie e strumentali rispetto a quella dei soggetti preposti all’attività mediatizia vera e propria, il diritto alla provvigione non può essere negato per il semplice fatto che l’ausiliario non fosse iscritto nel registro delle imprese, essendo tale adempimento prescritto solo per coloro che risultino assegnati al compimento di atti a rilevanza esterna, con piena efficacia nei confronti dei soggetti intermediati e impegnativi per l’ente da cui…

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Nel contratto di appalto il “libro giornale” assume valenza indiziaria nei confronti dell’appaltante

Cass. civ. Sez. Seconda Sent., 5/8/2022, n. 24314, Pres. Manna, Est. Trapuzzano Contratto di appalto – Libro giornale – Efficacia probatoria Massima: “In tema di appalto privato, il “giornale lavori”, ossia il brogliaccio che, compilato dall’assuntore, riporta la progressione dei lavori appaltati, configura una scrittura di natura privata, di provenienza unilaterale, operante nell’ambito del rapporto di appalto, la quale, pur non avendo piena efficacia probatoria, ha valenza indiziaria nei confronti dell’appaltante”. Disposizioni applicate Art. 1662 c.c. – art. 1665 c.c. – art. 1667 c.c. CASO La vertenza ha ad oggetto la ricostruzione del quantum dovuto dal committente all’appaltatore per lavori eseguiti da quest’ultimo in un cantiere. In primo grado il Tribunale ha condannato la committente al pagamento di una somma,…

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