Obbligazioni e contratti
La Corte Suprema si pronuncia in materia di regime probatorio dell’elemento soggettivo della revocatoria fallimentare di rimesse bancarie
Cass. civ. Sez. Prima Sent., 17/05/2023, n. 13455, Pres. Genovese, Est. Crolla Revocatoria fallimentare e conoscenza in capo al terzo dello stato di insolenza del suo dante causa [1] In tema di revocatoria fallimentare, la conoscenza in capo al terzo dello stato di insolenza del suo dante causa dovrebbe portare il giudice a ritenere che il terzo, facendo uso della sua normale prudenza e avvedutezza – rapportata anche alle sue qualità personali e professionali, nonché alle condizioni in cui si è trovato concretamente ad operare – non possa non aver percepito i sintomi rivelatori dello stato di decozione del debitore. Disposizioni applicate Art. 67, comma 2 R.D. n. 367 del 1942, artt. 2727 e 2729 c.c. CASO Il curatore fallimentare…
Continua a leggere...Superbonus, condominio costituito appositamente e abuso del diritto
Corte di giustizia tributaria di primo grado di Trieste, 11 aprile 2023 Parole chiave Superbonus – Requisiti soggettivi di accesso – Esclusione imprese – Costituzione condominio – Abuso del diritto Massima: “L’acquisto di un immobile e la successiva costituzione di un condominio da parte di persone fisiche legate da rapporti di parentela con una società di costruzioni che ha fornito la provvista finanziaria per l’acquisto e a cui viene affidato l’incarico dei lavori di efficientamento energetico costituisce abuso del diritto, in quanto produce l’effetto di eludere la normativa che riserva a soggetti diversi dagli esercenti professioni o imprese l’accesso al beneficio fiscale del superbonus al 110%”. Disposizioni applicate Art. 119 d.l. 19 maggio 2020, n. 34 (incentivi per l’efficienza energetica,…
Continua a leggere...Il tasso d’interesse previsto dall’art. 1284, comma 4, c.c. si applica anche alle obbligazioni restitutorie
Cass. civ., sez. III, 3 gennaio 2023, n. 61 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Parole chiave: Obbligazioni pecuniarie – Interessi – Saggio – Interessi ex art. 1284, comma 4, c.c. – Obbligazione restitutoria derivante da nullità contrattuale – Applicabilità [1] Massima: Il saggio di interessi di cui all’art. 1284, comma 4, c.c. non è applicabile alle sole obbligazioni di fonte contrattuale, ma anche a quelle nascenti da fatto illecito o da altro fatto o atto idoneo a produrle (ivi comprese, dunque, quelle restitutorie derivanti da nullità contrattuale), valendo la clausola di salvezza iniziale (che rimette alle parti la possibilità di determinarne la misura) a escludere il carattere imperativo e inderogabile della disposizione e non già a delimitarne il…
Continua a leggere...Validità di una clausola di scelta del foro competente contenuta in condizioni generali di contratto
Cass., SU, Ord. 10 gennaio 2023, n. 361 Questa recente pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite è particolarmente interessante poiché affronta la problematica, assai diffusa nella prassi del commercio internazionale, della validità di una clausola di scelta del foro competente contenuta in Condizioni generali allegate al contratto e nasce da una controversia intra-comunitaria soggetta al Reg. (UE) n. 1215/2012 concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (cd. Reg. Bruxelles I-bis). Si discute se la modalità con cui una società francese abbia portato a conoscenza le proprie condizioni generali (non firmate) al contraente italiano (che non le aveva predisposte) possa o meno integrare un richiamo specifico alle stesse contenuto nel contratto…
Continua a leggere...Per l’estinzione dell’ipoteca non sempre basta l’assenso del creditore
Cass. civ., sez. II, 16 dicembre 2022, n. 36923 – Pres. Di Virgilio – Rel. Pirari Parole chiave: Ipoteca – Mancata soddisfazione del credito garantito – Assenso alla cancellazione – Poteri – Verifica – Situazione di apparenza generata dall’atto che autorizza la cancellazione – Sussistenza – Condizioni [1] Massima: “Il consenso alla cancellazione dell’ipoteca in assenza della pregressa estinzione del debito dev’essere prestato da un soggetto munito di idonei poteri, in virtù di quanto stabilito dall’art. 2883 c.c.; pertanto, il terzo che avanzi pretese invocando l’istituto dell’apparenza deve dimostrare di avere verificato che l’organo della società che ha prestato tale consenso fosse legittimato a vincolare l’ente”. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1393, 1398, 2878, 2882, 2883 CASO Gli acquirenti di…
Continua a leggere...Inadempimento o inesatta esecuzione del pacchetto turistico: il danno alla persona
Parole chiave Turismo organizzato – danno alla persona – danno fisico – danno morale – danno non patrimoniale – danno da vacanza rovinata – risarcibilità – pacchetto turistico – Codice del Turismo – Eden Viaggi Sintesi Secondo la Corte di Cassazione, la disposizione di cui al D.Lgs. 23 maggio 2011, n. 79, art. 44, applicabile ratione temporis alla fattispecie esaminata, deve essere interpretata nel senso che tra i danni alla persona sono compresi quelli di carattere non patrimoniale, di cui all’art. 2059 c.c., come categoria ampia ed unitaria concernente la lesione di interessi inerenti la persona. Il danno alla persona nel Codice del Turismo I contratti del turismo organizzato disciplinati al capo I, Titolo I dell’all. 1 del D.Lgs 23…
Continua a leggere...Nullità della clausola contrattuale che attribuisce al preponente un potere illimitato di modifica del contratto
Cass. civ. Sez. quarta, sent. 06/04/2023, n. 9365, Pres. Doronzo, Est. Ponterio Contratto di agenzia – nullità clausole attributive del potere illimitato di modifica al preponente [1] Nel contratto di agenzia, devono considerarsi nulle, ai sensi degli artt. 1346 e 1418 c.c., le clausole formulate in modo tale da attribuire al preponente un potere illimitato di modifica unilaterale della base di calcolo e quindi dell’importo delle provvigioni, attraverso la facoltà di concedere extra-sconti in misura non prestabilita e a un numero di clienti imprecisato, così rendendo non determinato e non determinabile un elemento essenziale del contratto, quale appunto la controprestazione dovuta dalla società all’agente. Disposizioni applicate Art. 1346 c.c., art. 1418 c.c. CASO Il contenzioso trae origine da una controversia…
Continua a leggere...Offerta fuori sede, mancata indicazione della facoltà di recedere e nullità del contratto di interest rate swap
Tribunale di Torino, Sezione Prima, 28 marzo 2023, Giudice Astuni Parole chiave Intermediazione finanziaria – Offerta fuori sede – Facoltà di recedere – Mancata indicazione – Nullità del contratto Massima: “In tema di offerta fuori sede di strumenti finanziari, la facoltà di recesso e l’obbligo di inserire in contratto espresso avvertimento sulla facoltà di recedere ai sensi dell’art. 30 t.u.f. sussistono con riferimento non solo al servizio di collocamento, bensì a tutti i servizi di investimento, fra cui il servizio di negoziazione per conto proprio”. Disposizioni applicate Art. 30 t.u.f. (offerta fuori sede) CASO Fra le parti, una s.r.l. e una banca, viene concluso un contratto derivato su tassi di interesse. L’interest rate swap (irs) viene concluso fuori sede e…
Continua a leggere...Il negozio lesivo degli interessi dei creditori non dà luogo a nullità per illiceità di causa
Cass. civ. Sez. Prima Sent., 24/01/2023, n. 2176, Pres. Cristiano, Est. Mercolino Fallimento – Contratto – Negozio lesivo degli interessi dei creditori – Illiceità – Nullità – Esclusione – Rimedi [1] In tema di nullità del contratto, la Corte di Cassazione ha affermato ripetutamente che, in assenza di una norma che vieti in via generale di porre in essere attività negoziali pregiudizievoli per i terzi, il negozio lesivo dei diritti o delle aspettative dei creditori non può considerarsi di per sé illecito, sicché la sua conclusione non comporta una nullità per illiceità della causa, per frode alla legge o per motivo illecito determinante comune alle parti, dal momento che, a tutela di chi risulti danneggiato da tale atto negoziale, l’ordinamento…
Continua a leggere...La personalizzazione del danno non patrimoniale
Cass. civ., 3 marzo 2023, n. 6378, Ord., G. Relatore Dott. G. Cricenti Danno non patrimoniale – Personalizzazione: presupposti e limiti – (art. 2059 c.c.) Massima: “La quantificazione del danno non patrimoniale consente un aumento a titolo di personalizzazione solo ove si verifichino conseguenze anomale o del tutto peculiari, diverse da quelle ordinariamente derivanti in casi simili o per categorie simili di danneggiati”. CASO Tizio viene investito da un’automobile condotta da Caio, mentre percorre in bicicletta una pista ciclabile. Il tribunale adito, accertata la responsabilità del conducente del veicolo ma quantifica il danno in una somma di denaro nettamente inferiore a quella domandata dal danneggiato. La Corte d’appello riforma parzialmente la sentenza di primo grado, aumentando il quantum del risarcimento,…
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