Obbligazioni e contratti

Azione revocatoria ordinaria dell’atto di costituzione del fondo patrimoniale

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 28/08/2023, n. 25361, Pres. Sestini, Est. Ambrosi Costituzione del fondo patrimoniale – Fallimento del costituente – Azione revocatoria ordinaria proposta dal curatore [1] La costituzione del fondo patrimoniale effettuata dall’imprenditore successivamente fallito può essere dichiarata inefficace nei confronti della massa per mezzo dell’azione revocatoria ordinaria, proposta dal curatore a norma dell’art. 2901 c.c., espressamente richiamato dall’art. 66 L. fall. Disposizioni applicate Art. 167 c.c., art. 2901 c.c., art. 66 L. fall. CASO La curatela fallimentare ha agito per ottenere la declaratoria di inefficacia ex art. 2901 c.c. dell’atto di costituzione del fondo patrimoniale posto in essere dai coniugi, soci accomandatari della fallita, sostenendo che con la costituzione del fondo patrimoniale avevano cercato di sottrarre i…

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Reati informatici e cybersecurity: spunti riflessivi in merito al presente e al futuro della dimensione virtuale del crimine

Premessa Labili confini nozionistici e questioni solo parzialmente risolte. La necessità di un approccio critico I fenomeni delittuosi sono oggi collocabili, se non altro in termini schematici, in due realtà parallele: una dimensione che potremmo definire fattuale, o materiale, in cui la condotta si manifesta all’esterno in modo canonico ed è agevolmente percepibile dai consociati; una realtà virtuale, in continuo divenire, nella quale l’estrinsecarsi della condotta delittuosa richiede essenzialmente (o eventualmente) l’uso della tecnologia e il coinvolgimento di paradigmi e dimensioni immateriali. Al di là di questa sorta di suddivisione orientativa, non è agevole definire con esattezza il perimetro nozionistico della criminalità informatica. Come d’altronde non è agevole trovare pareri unanimi in ordine alla definizione esatta di “dato informatico”. In…

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Nullità parziale della clausola claims made e conservazione del contratto: la Cassazione si pronuncia sull’art. 1419, comma 2 c.c.

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 11/04/2023, n. 9616, Pres. Travaglino, Est. Graziosi. Clausole contrattuali affette da nullità – Inserzione automatica di norme imperative ex art. 1419, comma 2, c.c. [1] Il giudice che dichiara la nullità di una clausola del contratto ai sensi dell’art. 1419, comma 2, c.c. deve indicare la norma imperativa con la quale sostituire la predetta clausola dichiarata nulla. (Fattispecie in tema di clausola “claims made” apposta ad un contratto di assicurazione per la responsabilità civile). Disposizioni applicate Art. 1419, comma 2 c.c. CASO L’attore agiva in giudizio per sentir accertare la responsabilità del commercialista incaricato per grave inadempimento: il professionista aveva infatti applicato un regime fiscale più favorevole alla società attrice, in assenza però dei presupposti…

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Direttiva Omnibus e Codice del Consumo Parte 2: Clausole vessatorie e sanzioni AGCM

Parole chiave: Codice del consumo – Direttiva Omnibus 2023 – clausole vessatorie – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM – Antitrust – sanzioni – Professionista – Consumatore – viaggiatore – mercati online – e-commerce – Real Estate- Hospitality – condizioni generali di contratto – T.o.s. Intermediari Sintesi La disciplina delle clausole vessatorie prevista dal Codice del Consumo è stata rinforzata dal D. Lgs. 26/2023 attribuendo poteri sanzionatori di natura amministrativa all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che, dall’entrata in vigore della nuova norma, può direttamente sanzionare gli operatori che introducono a carico dei Consumatori, nelle loro condizioni generali, disposizioni “vessatorie”.  I contratti del consumatore e le clausole vessatorie  Il D.Lgs. 26/2023 recepisce la Direttiva (UE)…

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Direttiva Omnibus e Codice del Consumo – Parte 1: Prodotti digitali e pratiche commerciali ingannevoli

Parole chiave: Codice del consumo – Direttiva Omnibus – consumatore – viaggiatore – mercati online – e-commerce – immobili – Hospitality – pratiche commerciali scorrette – azioni ingannevoli – pratiche omissive –  AGCM – sanzioni – Vinted Sintesi Il D.Lgs. 26/2023 recepisce la c.d. “Direttiva Omnibus” e modifica il Codice del Consumo intervenendo, tra le altre, sulla disciplina delle pratiche commerciali scorrette, individuandone di nuove e rafforzando le conseguenze sanzionatorie.I servizi digitali e il mercato online nelle nuove definizioni per le pratiche commerciali Nel recepire la Direttiva 2019/216, il D.Lgs. 26/2023 (di seguito, Decreto) introduce in Italia una nuova tutela per i consumatori, anche dell’e-commerce, modificando la Parte II, Titolo III, Capo II del D. Lgs 6 settembre 2005, n. 206…

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La nullità del contratto preliminare di compravendita di immobile da costruire non può essere dichiarata a edificazione ultimata

Cass. civ., sez. II, 8 febbraio 2023, n. 3817 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto preliminare di compravendita di immobile da costruire – Mancato rilascio di garanzia fideiussoria – Domanda di nullità proposta successivamente all’ultimazione dei lavori e in assenza di insolvenza del promittente venditore – Interesse giuridicamente rilevante e meritevole di tutela – Insussistenza [1] Massima: La domanda di nullità del contratto preliminare di vendita di immobili da costruire per mancato rilascio della garanzia fideiussoria ex art. 2 d.lgs. 20 giugno 2005, n. 122, non può essere accolta, per violazione della clausola di buona fede oggettiva e per carenza di interesse ad agire, allorché essa sia proposta dopo l’ultimazione dei lavori e senza che nelle…

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La Corte Suprema si pronuncia in materia di regime probatorio dell’elemento soggettivo della revocatoria fallimentare di rimesse bancarie

Cass. civ. Sez. Prima Sent., 17/05/2023, n. 13455, Pres. Genovese, Est. Crolla Revocatoria fallimentare e conoscenza in capo al terzo dello stato di insolenza del suo dante causa [1] In tema di revocatoria fallimentare, la conoscenza in capo al terzo dello stato di insolenza del suo dante causa dovrebbe portare il giudice a ritenere che il terzo, facendo uso della sua normale prudenza e avvedutezza – rapportata anche alle sue qualità personali e professionali, nonché alle condizioni in cui si è trovato concretamente ad operare – non possa non aver percepito i sintomi rivelatori dello stato di decozione del debitore. Disposizioni applicate Art. 67, comma 2 R.D. n. 367 del 1942, artt. 2727 e 2729 c.c. CASO Il curatore fallimentare…

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Superbonus, condominio costituito appositamente e abuso del diritto

Corte di giustizia tributaria di primo grado di Trieste, 11 aprile 2023 Parole chiave Superbonus – Requisiti soggettivi di accesso – Esclusione imprese – Costituzione condominio – Abuso del diritto Massima: “L’acquisto di un immobile e la successiva costituzione di un condominio da parte di persone fisiche legate da rapporti di parentela con una società di costruzioni che ha fornito la provvista finanziaria per l’acquisto e a cui viene affidato l’incarico dei lavori di efficientamento energetico costituisce abuso del diritto, in quanto produce l’effetto di eludere la normativa che riserva a soggetti diversi dagli esercenti professioni o imprese l’accesso al beneficio fiscale del superbonus al 110%”. Disposizioni applicate Art. 119 d.l. 19 maggio 2020, n. 34 (incentivi per l’efficienza energetica,…

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Il tasso d’interesse previsto dall’art. 1284, comma 4, c.c. si applica anche alle obbligazioni restitutorie

Cass. civ., sez. III, 3 gennaio 2023, n. 61 – Pres. De Stefano – Rel. Tatangelo Parole chiave: Obbligazioni pecuniarie – Interessi – Saggio – Interessi ex art. 1284, comma 4, c.c. – Obbligazione restitutoria derivante da nullità contrattuale – Applicabilità [1] Massima: Il saggio di interessi di cui all’art. 1284, comma 4, c.c. non è applicabile alle sole obbligazioni di fonte contrattuale, ma anche a quelle nascenti da fatto illecito o da altro fatto o atto idoneo a produrle (ivi comprese, dunque, quelle restitutorie derivanti da nullità contrattuale), valendo la clausola di salvezza iniziale (che rimette alle parti la possibilità di determinarne la misura) a escludere il carattere imperativo e inderogabile della disposizione e non già a delimitarne il…

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Validità di una clausola di scelta del foro competente contenuta in condizioni generali di contratto

Cass., SU, Ord. 10 gennaio 2023, n. 361 Questa recente pronuncia della Corte di Cassazione a Sezioni Unite è particolarmente interessante poiché affronta la problematica, assai diffusa nella prassi del commercio internazionale, della validità di una clausola di scelta del foro competente contenuta in Condizioni generali allegate al contratto e nasce da una controversia intra-comunitaria soggetta al Reg. (UE) n. 1215/2012 concernente la competenza giurisdizionale, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale (cd. Reg. Bruxelles I-bis). Si discute se la modalità con cui una società francese abbia portato a conoscenza le proprie condizioni generali (non firmate) al contraente italiano (che non le aveva predisposte) possa o meno integrare un richiamo specifico alle stesse contenuto nel contratto…

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