Obbligazioni e contratti

Riparazioni del venditore e interruzione della prescrizione

Cass. civ., Sez. II, 30.11.2023, n. 33380 – Dott. D. Poletti Vizi nel contratto di vendita – Prescrizione e decadenza – Riconoscimento del venditore – Interruzione della prescrizione – artt. 1495 c.c. e 2944 c.c. Massima: “Nel contratto di vendita, la riparazione del bene viziato da parte del venditore è atto idoneo a interrompere il termine annuale di prescrizione di cui all’art. 1495 c.c., costituendo  riconoscimento del diritto da parte di colui contro il quale il diritto stesso può essere fatto valere ai sensi dell’art. 2944 c.c.”. CASO Tizio citava in giudizio Caio chiedendo la risoluzione del contratto di vendita di un’autovettura, la restituzione del prezzo pagato ed il risarcimento del danno per fermo tecnico dell’autoveicolo, a causa dei vizi presenti in quest’ultimo. Nel costituirsi…

Continua a leggere...

La clausola che subordina il trasferimento della proprietà al pagamento del prezzo non configura una condizione sospensiva di avv. Paolo Cagliari

Cass. civ., sez. II, 11 maggio 2023, n. 12851 – Pres. Di Virgilio – Rel. Picaro Parole chiave: Esecuzione in forma specifica dell’obbligo di concludere il contratto – Sentenza ex art. 2932 c.c. – Trasferimento della proprietà subordinato al versamento del prezzo – Condizione sospensiva – Esclusione – Risoluzione del rapporto per inadempimento – Condizioni [1] Massima: “Quando l’effetto traslativo derivante dalla sentenza emessa ai sensi dell’art. 2932 c.c. sia subordinato al pagamento del prezzo o del saldo del prezzo, l’evento futuro e incerto non è estraneo alle parti e non perde la sua natura di prestazione essenziale della compravendita, sicché la controparte, per svincolarsi dal rapporto negoziale costituito dalla sentenza, deve fare valere l’inadempimento o la tardività dell’adempimento come…

Continua a leggere...

Ritardi nei lavori, perdita del superbonus al 110% e risarcimento del danno da perdita di chance di efficientamento energetico

Tribunale di Frosinone, 2 novembre 2023, Giudice Masetti Parole chiave Contratto di appalto – Superbonus – Ritardi nei lavori – Risoluzione del contratto – Restituzione dell’acconto – Perdita di chance – Risarcimento del danno Massima: “In caso di ritardata realizzazione dei lavori di efficientamento energetico, imputabile all’impresa appaltatrice, laddove si superi il termine di legge per usufruire della detrazione fiscale al 110%, l’impresa cui sono imputabili i ritardi nei lavori è tenuta a risarcire il danno patito dal committente, danno da calcolarsi nella misura della differenza rispetto alla successiva e inferiore aliquota (90%) di detrazione usufruibile”. Disposizioni applicate Art. 1453 c.c. (risolubilità del contratto per inadempimento), art. 119 d.l. n. 34/2020 (incentivi per l’efficienza energetica, sisma bonus, fotovoltaico e colonnine…

Continua a leggere...

Le clausole di garanzia nella compravendita di partecipazioni sociali

Cass. civ., sez. II, 5 aprile 2023, n. 9347 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto di compravendita di partecipazioni sociali – Clausola di garanzia del venditore sulla sopravvenienza di passività fiscali e previdenziali incidenti sul patrimonio della società – Nullità per indeterminatezza – Esclusione – Condizioni [1] Massima: “In tema di cessione di partecipazioni sociali, soddisfa il requisito della determinabilità dell’oggetto – ed è dunque valida e non viola il canone di buona fede oggettiva – la clausola del contratto che preveda l’adeguamento del corrispettivo fissato alle sopravvenienze passive successivamente accertate (ossia verificate dopo la cessione), facenti capo alla società target, per fatti accaduti prima del perfezionamento dell’accordo traslativo, in ordine a causali specificate nei confronti…

Continua a leggere...

Azione revocatoria ordinaria dell’atto di costituzione del fondo patrimoniale

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 28/08/2023, n. 25361, Pres. Sestini, Est. Ambrosi Costituzione del fondo patrimoniale – Fallimento del costituente – Azione revocatoria ordinaria proposta dal curatore [1] La costituzione del fondo patrimoniale effettuata dall’imprenditore successivamente fallito può essere dichiarata inefficace nei confronti della massa per mezzo dell’azione revocatoria ordinaria, proposta dal curatore a norma dell’art. 2901 c.c., espressamente richiamato dall’art. 66 L. fall. Disposizioni applicate Art. 167 c.c., art. 2901 c.c., art. 66 L. fall. CASO La curatela fallimentare ha agito per ottenere la declaratoria di inefficacia ex art. 2901 c.c. dell’atto di costituzione del fondo patrimoniale posto in essere dai coniugi, soci accomandatari della fallita, sostenendo che con la costituzione del fondo patrimoniale avevano cercato di sottrarre i…

Continua a leggere...

Reati informatici e cybersecurity: spunti riflessivi in merito al presente e al futuro della dimensione virtuale del crimine

Premessa Labili confini nozionistici e questioni solo parzialmente risolte. La necessità di un approccio critico I fenomeni delittuosi sono oggi collocabili, se non altro in termini schematici, in due realtà parallele: una dimensione che potremmo definire fattuale, o materiale, in cui la condotta si manifesta all’esterno in modo canonico ed è agevolmente percepibile dai consociati; una realtà virtuale, in continuo divenire, nella quale l’estrinsecarsi della condotta delittuosa richiede essenzialmente (o eventualmente) l’uso della tecnologia e il coinvolgimento di paradigmi e dimensioni immateriali. Al di là di questa sorta di suddivisione orientativa, non è agevole definire con esattezza il perimetro nozionistico della criminalità informatica. Come d’altronde non è agevole trovare pareri unanimi in ordine alla definizione esatta di “dato informatico”. In…

Continua a leggere...

Nullità parziale della clausola claims made e conservazione del contratto: la Cassazione si pronuncia sull’art. 1419, comma 2 c.c.

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 11/04/2023, n. 9616, Pres. Travaglino, Est. Graziosi. Clausole contrattuali affette da nullità – Inserzione automatica di norme imperative ex art. 1419, comma 2, c.c. [1] Il giudice che dichiara la nullità di una clausola del contratto ai sensi dell’art. 1419, comma 2, c.c. deve indicare la norma imperativa con la quale sostituire la predetta clausola dichiarata nulla. (Fattispecie in tema di clausola “claims made” apposta ad un contratto di assicurazione per la responsabilità civile). Disposizioni applicate Art. 1419, comma 2 c.c. CASO L’attore agiva in giudizio per sentir accertare la responsabilità del commercialista incaricato per grave inadempimento: il professionista aveva infatti applicato un regime fiscale più favorevole alla società attrice, in assenza però dei presupposti…

Continua a leggere...

Direttiva Omnibus e Codice del Consumo Parte 2: Clausole vessatorie e sanzioni AGCM

Parole chiave: Codice del consumo – Direttiva Omnibus 2023 – clausole vessatorie – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM – Antitrust – sanzioni – Professionista – Consumatore – viaggiatore – mercati online – e-commerce – Real Estate- Hospitality – condizioni generali di contratto – T.o.s. Intermediari Sintesi La disciplina delle clausole vessatorie prevista dal Codice del Consumo è stata rinforzata dal D. Lgs. 26/2023 attribuendo poteri sanzionatori di natura amministrativa all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), che, dall’entrata in vigore della nuova norma, può direttamente sanzionare gli operatori che introducono a carico dei Consumatori, nelle loro condizioni generali, disposizioni “vessatorie”.  I contratti del consumatore e le clausole vessatorie  Il D.Lgs. 26/2023 recepisce la Direttiva (UE)…

Continua a leggere...

Direttiva Omnibus e Codice del Consumo – Parte 1: Prodotti digitali e pratiche commerciali ingannevoli

Parole chiave: Codice del consumo – Direttiva Omnibus – consumatore – viaggiatore – mercati online – e-commerce – immobili – Hospitality – pratiche commerciali scorrette – azioni ingannevoli – pratiche omissive –  AGCM – sanzioni – Vinted Sintesi Il D.Lgs. 26/2023 recepisce la c.d. “Direttiva Omnibus” e modifica il Codice del Consumo intervenendo, tra le altre, sulla disciplina delle pratiche commerciali scorrette, individuandone di nuove e rafforzando le conseguenze sanzionatorie.I servizi digitali e il mercato online nelle nuove definizioni per le pratiche commerciali Nel recepire la Direttiva 2019/216, il D.Lgs. 26/2023 (di seguito, Decreto) introduce in Italia una nuova tutela per i consumatori, anche dell’e-commerce, modificando la Parte II, Titolo III, Capo II del D. Lgs 6 settembre 2005, n. 206…

Continua a leggere...

La nullità del contratto preliminare di compravendita di immobile da costruire non può essere dichiarata a edificazione ultimata

Cass. civ., sez. II, 8 febbraio 2023, n. 3817 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratto preliminare di compravendita di immobile da costruire – Mancato rilascio di garanzia fideiussoria – Domanda di nullità proposta successivamente all’ultimazione dei lavori e in assenza di insolvenza del promittente venditore – Interesse giuridicamente rilevante e meritevole di tutela – Insussistenza [1] Massima: La domanda di nullità del contratto preliminare di vendita di immobili da costruire per mancato rilascio della garanzia fideiussoria ex art. 2 d.lgs. 20 giugno 2005, n. 122, non può essere accolta, per violazione della clausola di buona fede oggettiva e per carenza di interesse ad agire, allorché essa sia proposta dopo l’ultimazione dei lavori e senza che nelle…

Continua a leggere...