Obbligazioni e contratti
Vendita dei beni di consumo e animali domestici
Cass. civ., sez. II, 25 settembre 2018, n. 22728 – Pres. Matera – Rel. Lombardo [1-2] Contratto di compravendita – Vendita di animali – Disciplina della vendita dei beni di consumo – Applicabilità – Condizioni e limiti (Cod. civ., artt. 1490, 1492, 1496; Cod. cons., artt. 3, 128, 130, 132) [1] La compravendita di animali da compagnia o d’affezione, ove l’acquisto sia avvenuto per la soddisfazione di esigenze della vita quotidiana estranee all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente esercitata dal compratore, è regolata dalle norme del codice del consumo, salva l’applicazione delle norme del codice civile per quanto non previsto. [2] Nella compravendita di animali da compagnia o d’affezione, ove l’acquirente sia un consumatore, la denuncia del difetto della cosa venduta…
Continua a leggere...La datio in solutum
Abstract Il presente contributo si pone l’obiettivo di analizzare l’istituto della datio in solutum evidenziandone la portata e la natura giuridica e valutandone, altresì, le concrete applicazioni giurisprudenziali. La prestazione in luogo dell’adempimento: l’art. 1197 c.c. L’articolo 1197 c.c. disciplina, con il nome di prestazione in luogo dell’adempimento, una delle modalità di estinzione dell’obbligazione. Tale istituto è anche noto con la locuzione di datio in solutum per le sue origini di matrice romanistica: nel diritto romano, infatti, l’espressione identificava l’adempimento delle obligationes in dando mediante trasferimento di un aliud pro alio. L’art. 1197 co. 1 del vigente codice (il precedente codice del 1865 non prevedeva, invece, questo istituto) stabilisce che “il debitore non può liberarsi eseguendo una prestazione diversa da…
Continua a leggere...I limiti del ricorso al criterio letterale come regola ermeneutica primaria nell’interpretazione del contratto
Cass. civ., sez. III, Ord., 8 giugno 2018, n. 14882 – Pres. Vivaldi – Rel. Scarano. [1] [2] Contratto – Interpretazione del contratto – Senso letterale delle parole – Interpretazione complessiva – Interpretazione secondo buona fede – Interpretazione funzionale (Cod. civ., artt. 1362; 1363; 1370; 1366; C.p.c. art. 366) [1] Nell’interpretazione dei contratti, l’elemento letterale, il quale assume funzione fondamentale nella ricerca della reale o effettiva volontà delle parti, deve essere verificato alla luce dell’intero contesto contrattuale, coordinando tra loro le singole clausole come previsto dall’art. 1363 c.c., giacché per senso letterale delle parole va intesa tutta la formulazione letterale della dichiarazione negoziale, in ogni sua parte ed in ogni parola che la compone, e non già una parte soltanto,…
Continua a leggere...Cointestazione di conto corrente bancario e prova dell’animus donandi
Cass. civ. Sez. II. Ord., 28/02/2018, n. 4682, Pres. Lombardo, Est. Dongiacomo Atto di cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro presso un istituto di credito – Natura di donazione indiretta – Condizioni – Accertamento dell’esistenza dell’animus donandi – Necessità (c.c. art. 1298, 782; T.U. Legge Bancaria art. 117) [1] L’atto di cointestazione, con firma e disponibilità disgiunte, di una somma di denaro depositata presso un istituto di credito che risulti essere appartenuta ad uno solo dei contestatari, può essere qualificato come donazione indiretta solo quando sia verificata l’esistenza dell’”animus donandi”, consistente nell’accertamento che il proprietario del denaro non aveva, nel momento della detta cointestazione, altro scopo che quello della liberalità. Donazione indiretta – Forma –…
Continua a leggere...La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione può essere invocata da entrambe le parti del rapporto obbligatorio sinallagmatico
Cass. civ., sez. III, 10 luglio 2018, n. 18047 – Pres. Chiarini – Rel. Di Florio [1-2] Obbligazioni e contratti – Causa in concreto – Impossibilità sopravvenuta della prestazione – Risoluzione del contratto – Contratto sinallagmatico – Rimedi restitutori (Cod. civ., artt. 1463, 1345, 1256, 1325) [1] La causa in concreto – intesa quale scopo pratico del contratto, in quanto sintesi degli interessi che il singolo negozio è concretamente diretto a realizzare, al di là del modello negoziale utilizzato – conferisce rilevanza ai motivi, sempre che questi abbiano assunto un valore determinante nell’economia del negozio assurgendo a presupposti causali, e siano comuni alle parti o, se riferibili ad una sola di esse, siano comunque conoscibili dall’altra. [2] La risoluzione del…
Continua a leggere...Diritto all’oblio e diritto di satira: presupposti e limiti secondo la Cassazione
Cass. civ. Sez. I Ord., 20/03/2018, n. 6919, Pres. Tirelli, Rel. Valitutti Persona fisica e diritti della personalità – Diffusione di immagini relative a episodio risalente – Diritto all’oblio – Notorietà del soggetto rappresentato – Illiceità – Presupposti (c.c. art. 10, 2043) [1] Va cassata la sentenza di merito che, con riguardo alla diffusione di immagini relative a un episodio inidoneo ad aprire un dibattito di pubblico interesse (nella specie, rifiuto perentorio, da parte di un artista, di concedere un’intervista) a distanza di un lustro dalla loro registrazione, abbia escluso la violazione del diritto all’oblio in ragione della fama del personaggio rappresentato (molto noto, ma non investito di un ruolo primario nella vita pubblica). Responsabilità civile – Diffamazione, ingiurie ed…
Continua a leggere...Il dovere di comportamento secondo buona fede in pendenza di condizione sospensiva
Cass. civ., sez. II, 25 gennaio 2018, n. 1887 – Pres. Matera – Rel. Scarpa [1] Contratto sottoposto a condizione – Condizione sospensiva – Condicio iuris – Pendenza della condizione – Dovere di comportamento secondo buona fede – Estensione e limiti (Cod. civ., artt. 1358, 1359, 1375) [1] Colui che si è obbligato a trasferire un bene sotto la condizione sospensiva dell’ottenimento di determinate autorizzazioni o concessioni amministrative ha il dovere di conservare integre le ragioni della controparte, comportandosi secondo buona fede, compiendo, cioè, tutte le attività, che da lui dipendono, per l’avveramento di siffatta condizione, le quali tuttavia non possono implicare il sacrificio dei suoi diritti o interessi, in particolare imponendo l’accettazione del mutamento dell’equilibrio economico delle prestazioni stabilito…
Continua a leggere...Ristrutturazione dei debiti e imputazione dei costi di transazione
Il nuovo principio contabile Oic 19 nel testo definitivo pubblicato a dicembre 2017 affronta un tema che era stato piuttosto controverso il quale, come si legge negli atti annessi allo stesso documento, aveva anche animato la pubblica consultazione. La delicata questione attiene alla individuazione del momento di imputazione temporale dei costi di transazione sostenuti da un’impresa per un’operazione di ristrutturazione del debito, nell’ipotesi in cui quest’ultima non applichi il criterio del costo ammortizzato per la rilevazione in bilancio dei debiti. Secondo l’impostazione che derivava dal precedente Oic 6, mentre gli utili da ristrutturazione del debito venivano contabilizzati secondo un criterio di competenza, i costi di transazione venivano imputati al conto economico dell’esercizio di loro sostenimento, il che produceva una asimmetria…
Continua a leggere...La disciplina fiscale dei centri estivi
È ormai imminente la stagione che vede l’avvio, in quasi tutte le città d’Italia, dei c.d. centri estivi. I Comuni stanno pubblicando i bandi per l’assegnazione dei contributi in favore di queste attività che, come è noto, consistono nel gestire, nel periodo di chiusura delle scuole, bambini in età scolare proponendo loro attività ludiche, sportive, di gioco e culturali. I partecipanti vengono portati dai genitori la mattina e rimangono tutta la giornata, fino al tardo pomeriggio, a disposizione degli organizzatori che li intrattengono facendo fare loro le attività sopra indicate. Nella quasi generalità dei casi i soggetti che propongono queste iniziative sono associazioni sportive o culturali. Fatta questa premessa il problema che vorremmo mettere a fuoco è il “come” trattare sotto il profilo fiscaledette attività alla luce sia della riforma del terzo…
Continua a leggere...Responsabilità 231 e possibilità di patteggiamento
Le disposizioni introdotte nel nostro ordinamento dal D.Lgs. 231/2001 prevedono l’applicazione di specifiche sanzioni a carico delle società, enti o associazioni nell’ambito della disciplina conosciuta, tra gli addetti ai lavori, come responsabilità amministrativa della persona giuridica. Sotto il profilo soggettivo, la normativa in rassegna opera nei confronti: delle società di capitali; delle società di persone; delle ditte individuali; degli enti forniti di personalità giuridica; delle società estere operanti in Italia; degli enti del terzo settore quali, ad esempio, le organizzazioni di volontariato, le associazioni e gli enti di promozione sociale, gli organismi della cooperazione, le cooperative sociali, le fondazioni, gli enti di patronato e gli altri soggetti privati non a scopo lucrativo (c.d. soggetti no-profit), comprese le associazioni sportive dilettantistiche….
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 18
- 19
- 20
- SUCCESSIVO