Obbligazioni e contratti
Clausole vessatorie e approvazione per iscritto: attenzione al richiamo cumulativo
Cass. Civ., Sez. VI, Ord., 9.7.2018, n. 17939 – Rel. Dott.ssa A. Scrima Clausole vessatorie, approvazione per iscritto, richiamo cumulativo delle clausole, richiamo numerico, indicazione sommaria del contenuto MASSIMA Nel caso di condizioni generali di contratto, l’obbligo della specifica approvazione per iscritto a norma dell’art. 1341 c.c. della clausola vessatoria è rispettato anche nel caso di richiamo numerico a clausole, onerose e non, purché non cumulativo, salvo che, in quest’ultima ipotesi, non sia accompagnato da un’indicazione, benché sommaria, del loro contenuto, ovvero che non sia prevista dalla legge una forma scritta per la valida stipula del contratto.(Nella fattispecie, la sottoscrizione della clausola di determinazione del foro esclusivo apposta a contratti di vendita, leasing e fideiussione, collegati tra loro, è risultata debitamente apposta…
Continua a leggere...Il luogo dell’adempimento nelle obbligazioni pecuniarie: l’intervento delle Sezioni Unite sul requisito della liquidità
Abstract: Il contributo che segue esamina il concetto di liquidità della somma nelle obbligazioni aventi ad oggetto una somma di denaro ai fini dell’individuazione del forum destinatae solutionis in caso di obbligazioni c.d. portabili ai sensi dell’art. 1182, co. 3°, c.c. In particolare, si esaminano gli orientamenti giurisprudenziali che si sono contrapposti prima della pronuncia delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, che con la sentenza 13.09.2016, n. 17989, è intervenuta a chiarire i requisiti in presenza dei quali le obbligazioni pecuniarie devono essere adempiute al domicilio del creditore. L’art. 1182 c.c. disciplina il luogo dell’adempimento delle obbligazioni, fissando alcuni criteri relativi all’individuazione dello stesso. Si tratta di criteri suppletivi che intervengono solo laddove le parti non abbiano convenuto il…
Continua a leggere...Diritto all’oblio e diritto di cronaca: presupposti e limiti in attesa delle Sezioni Unite
Cass. civ. Sez. III Ord., 5/11/2018, n. 28084, Pres. De Stefano, Rel. Gianniti Persona fisica e diritti della personalità – Diritto all’oblio – Diritto di cronaca – Conflitto – Bilanciamento – Rimessione alle Sezioni Unite (Cost., art. 2, 21) [1] Costituisce questione di massima di particolare importanza da rimettere al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite il delicato assetto dei rapporti tra diritto all’oblio e diritto di cronaca o di manifestazione del pensiero, alla luce del vigente quadro normativo e giurisprudenziale. E ciò al fine di individuare univoci criteri di riferimento che consentano di conoscere i presupposti in presenza dei quali un soggetto ha diritto a richiedere che una notizia che lo riguarda, legittimamente diffusa in passato, non…
Continua a leggere...Mediazione immobiliare e soggetti tenuti all’iscrizione al ruolo dei mediatori
Corte d’Appello Roma, 17 Maggio 2018. Est. Gentile Mediazione immobiliare – Provvigione – Iscrizione al ruolo dei mediatori – Soggetti tenuti (art. 1755 c.c.; artt. 2 e 6 L. 03/02/1989, n. 39; art. 73 D. lgs 26/03/2010, n. 59) [1] Ai fini del riconoscimento del diritto alla provvigione, gli ausiliari del mediatore o di una società di mediazione sono tenuti all’iscrizione nel ruolo (secondo la previgente disciplina, mentre oggi sono soggetti a segnalazione certificata di inizio di attività, da presentare alla competente Camera di commercio) solo quando ad essi risulti assegnato il compito di vere e proprie attività di mediazione in senso proprio, della quale compiono gli atti a rilevanza esterna, con efficacia nei confronti dei soggetti intermediati, e impegnativi…
Continua a leggere...La registrazione tardiva del contratto di locazione ha efficacia sanante solo per il periodo di durata indicato nel contratto
Cass. civ., sez. III, Ord. 20 dicembre 2018, n. 32934 – Pres. Vivaldi – Rel. Scrima. [1] Contratto di locazione – Registrazione tardiva – Locazione ad uso abitativo – Effetti – Sanatoria – Effetto retroattivo (Cod. civ., artt. 1418; 1421; 1175; 1322; 1337; 1366; 1375; 2033; Cost. art. 53; Legge n. 311 del 2004 art. 1, comma 346) [1] Il contratto di locazione di immobili ad uso abitativo, ove non registrato nei termini di legge, è nullo ai sensi dell’art. 1, comma 346, l. n. 311 del 2004, ma, in caso di tardiva registrazione, può comunque produrre i suoi effetti con decorrenza ex tunc, sia pure limitatamente al periodo di durata del rapporto indicato nel contratto successivamente registrato. CASO [1]…
Continua a leggere...Contratto di deposito: perdita incolpevole del bene e responsabilità del depositario per omessa immediata denuncia della perdita della detenzione
Cass. civ., Sez. III, 19 gennaio 2018, n. 1246, ord. – Pres. Chiarini – Rel. Armano Contratto di deposito – Prestazione d’opera – Accessorietà dell’obbligo di custodia – Perdita incolpevole della detenzione del bene – Obblighi del depositario – Immediata denuncia al depositante – Violazione – Conseguenze – Risarcimento del danno (artt. 1223, 1256, 1780 c.c.) [1] Nell’ipotesi in cui l’obbligo di custodia sia accessorio e strumentale all’adempimento di una prestazione relativa ad un altro contratto, nella specie, di prestazione d’opera, l’omessa immediata denuncia da parte del depositario della perdita della detenzione della cosa, ancorché per fatto a lui non imputabile, espone quest’ultimo, secondo il paradigma indicato dall’art. 1780 primo comma c.c., all’obbligo del risarcimento dei danno, da individuarsi, anche…
Continua a leggere...L’e-commerce e i contribuenti minimi o forfettari
Ai fini Iva il commercio elettronico è sottoposto ad un regime Iva dedicato, al sussistere di specifiche condizioni; tale concetto non è, invece, valido nel caso in cui il soggetto che partecipa all’operazione – dal lato attivo o dal lato passivo – sia un soggetto che abbia adottato il c.d. regime dei contribuenti minimi (D.L. 98/2011) oppure che abbia adottato il regime forfettario (L. 190/2014). In altri termini, per tali soggetti, le regole applicative sono quelle “ordinarie”. Le operazioni per le quali, in ogni caso, tali soggetti devono prestare attenzione sono le c.d. operazioni intracomunitarie. In particolare, in presenza di cessioni intracomunitarie nei confronti di soggetti passivi Iva “stabiliti” in altro Paese della UE, il contribuente minimo italiano non effettua…
Continua a leggere...La Cassazione torna sui limiti della nozione di “consumatore” ex art. 3, lett. a), Cod. Cons.
Cass. civ., Sez. III, Ord., 26 settembre 2018, n. 22810 – Pres. Sestini – Rel. Rossetti Parole chiave “Foro del consumatore” – nozione di consumatore – atto professionale e atto funzionale all’attività professionale – contraente debole MASSIMA Non può essere qualificato come “consumatore” ai sensi dell’art. 3, lett. a), d.lgs. 6 settembre 2005, n. 206 (codice del consumo), con conseguente inapplicabilità del c.d. “foro del consumatore”, l’avvocato che stipuli un contratto di utenza telefonica per il proprio studio legale, trattandosi di atto funzionalmente connesso all’attività professionale esercitata; né d’altra parte egli può essere equiparato alla figura del “consumatore”, ai fini dell’applicazione della disciplina in esame, per il solo fatto che risulti essere il soggetto economicamente e contrattualmente più debole nella…
Continua a leggere...Illeggibilità della clausola vessatoria e dovere di diligenza del contraente debole
Cass. civ., Sez. VI, 12 febbraio 2018, n. 3307, ord. – Pres. Amendola – Rel. Cirillo Contratto in genere – Clausole vessatorie nei contratti standard – Specifica approvazione scritta -Illeggibilità della clausola derogatoria della competenza territoriale – Conoscibilità secondo l’ordinaria diligenza – Mancata richiesta di modello contrattuale leggibile – Conseguenze (art. 1341, co. 1°- 2°, c.c.) [1] In materia di contratti conclusi mediante la sottoscrizione di moduli o formulari predisposti per disciplinare in modo uniforme determinati rapporti (nella specie, utenza telefonica), la clausola con cui si stabilisce una deroga alla competenza territoriale ha natura vessatoria e deve essere, ai sensi dell’art. 1341, comma 2, c.c., approvata espressamente per iscritto. Qualora la medesima risulti scarsamente o per nulla leggibile, sia perché…
Continua a leggere...Vendita dei beni di consumo e animali domestici
Cass. civ., sez. II, 25 settembre 2018, n. 22728 – Pres. Matera – Rel. Lombardo [1-2] Contratto di compravendita – Vendita di animali – Disciplina della vendita dei beni di consumo – Applicabilità – Condizioni e limiti (Cod. civ., artt. 1490, 1492, 1496; Cod. cons., artt. 3, 128, 130, 132) [1] La compravendita di animali da compagnia o d’affezione, ove l’acquisto sia avvenuto per la soddisfazione di esigenze della vita quotidiana estranee all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente esercitata dal compratore, è regolata dalle norme del codice del consumo, salva l’applicazione delle norme del codice civile per quanto non previsto. [2] Nella compravendita di animali da compagnia o d’affezione, ove l’acquirente sia un consumatore, la denuncia del difetto della cosa venduta…
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