Obbligazioni e contratti

Il creditore può chiedere la risoluzione del contratto in via surrogatoria

Cass. civ., sez. II, 31 ottobre 2024, n. 28148 – Pres. Di Virgilio – Rel. Caponi Parole chiave: Azione surrogatoria – Risoluzione del contratto per inadempimento – Ammissibilità – Fondamento [1] Massima: Il creditore, nell’ambito dell’azione surrogatoria ai sensi dell’art. 2900 c.c., è legittimato a chiedere la risoluzione per inadempimento del contratto concluso dal proprio debitore, nonostante il carattere personale dell’azione di risoluzione, essendo ciò giustificato dall’inerzia del debitore e dalla necessità di preservare la garanzia patrimoniale del credito. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1460, 2900 CASO La curatela fallimentare proponeva un’azione di responsabilità nei confronti dell’amministratore della società fallita e, all’esito del giudizio, otteneva sentenza di condanna al pagamento dell’importo liquidato. Alcuni anni dopo, la curatela conveniva in giudizio…

Continua a leggere...

Contratto preliminare di compravendita immobiliare e condizione potestativa mista  

Cass. civ., [ord.], Sez. II, 7 gennaio 2025, n. 243 – Pres. Bertuzzi – Rel. Grasso [1] Contratto preliminare – Condizione potestativa mista – Principio dell’onere della prova – Inadempimento contrattuale – Buona fede (Cod. civ. artt. 1359; 2932). [1] “La controversia intercorsa tra promittente alienante e promissario acquirente a riguardo del mancato avveramento di una condizione potestativa mista, apposta nell’interesse di entrambe le parti, non può essere risolta facendo applicazione del generale principio regolante l’onere della prova nei contratti sinallagmatici. Ma deve accertarsi, sulla scorta delle emergenze di causa e in concreto, se sia individuabile una parte inadempiente o, comunque, prevalentemente inadempiente (nel caso gli inadempimenti fossero reciproci), per avere mancato di comportarsi secondo buona fede, avuto riguardo alla…

Continua a leggere...

Rappresentanza senza poteri, ripetizione d’indebito e risarcimento del danno

Cass. civ., sez. II, 10 aprile 2024, n. 9679 – Pres. Di Virgilio – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Contratti – Rappresentanza – Contratto concluso dal falso rappresentante – Azione del contraente in buona fede per il risarcimento del danno – Azione di recupero di beni o somme acquisiti in forza del negozio inefficace – Compatibilità [1] Massima: L’azione esperibile, ai sensi dell’art. 1398 c.c., dal contraente – che abbia confidato senza colpa nell’efficacia del contratto – contro il rappresentante senza poteri della controparte, al fine di essere risarcito del danno sofferto (spese erogate, dispendio di attività, perdita di altri affari), non coincide con quella eventualmente proponibile dal medesimo contraente, indipendentemente dal suo atteggiamento psicologico nella conclusione del contratto, per il…

Continua a leggere...

L’impegno del subappaltatore all’eliminazione dei vizi e difetti dell’opera non fa venire meno l’onere di denuncia prescritto dall’art. 1670 c.c.

Cass. civ., sez. II, 2 aprile 2024, n. 8647 – Pres. Giusti – Rel. Trapuzzano Parole chiave: Appalto – Vizi e difformità dell’opera – Assunzione di garanzia preventiva del subappaltatore nei confronti dell’appaltatore – Denuncia del committente – Onere di comunicazione al subappaltatore – Sussistenza [1] Massima: In tema di garanzia per le difformità e i vizi nell’appalto o di rovina o difetti di cose immobili di lunga durata, ove il subappaltatore abbia assunto un preventivo e generico impegno verso l’appaltatore di eliminare i vizi o difetti che dovessero in futuro essere denunciati dal committente, tale assunzione di garanzia preventiva non può esonerare l’appaltatore dall’onere della comunicazione della denuncia inoltrata successivamente dal committente, ai sensi dell’art. 1670 c.c., perché l’interesse…

Continua a leggere...

La vessatorietà della clausola compromissoria ne comporta sempre l’invalidità anche se non tempestivamente eccepita dal consumatore

Cass. civ., sez. I, 5 marzo 2024, n. 5936 – Pres. Scotti – Rel. Iofrida Parole chiave: Contratto tra consumatore e professionista – Clausola compromissoria – Assenza di trattativa individuale – Vessatorietà – Mancata eccezione in sede arbitrale – Annullabilità del lodo arbitrale – Sussistenza [1] Massima: “Il lodo rituale reso sulla base di una clausola arbitrale contenuta in un contratto concluso fra un consumatore e un professionista che non abbia formato oggetto di trattativa individuale, è annullabile anche se, nel corso del giudizio arbitrale, non ne sia stata eccepita la vessatorietà”. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1341, 1342; d.lgs. 206/2005, art. 33 CASO A un’impresa veniva commissionata la ristrutturazione di un immobile: nel contratto d’appalto concluso con la committente…

Continua a leggere...

Limiti operativi della Responsabilità Civile Auto

Cass. civ., Sez. III, Sentenza, 17/04/2024, n. 10394, Rel. Dott. S. Guizzi Giaime Veicoli (circolazione assicurazione obbligatoria) – Risarcimento del danno – Danno dolosamente provocato – Copertura nei confronti del danneggiato – Sussistenza – Verificazione del sinistro in area di circolazione non ordinariamente adibita a transito veicolare – Rilevanza – Esclusione – Utilizzazione del veicolo in modo conforme alla sua funzione abituale – Sufficienza Massima: “L’assicurazione obbligatoria della responsabilità civile automobilistica copre, nei soli confronti del danneggiato e non pure del responsabile, anche il danno dolosamente provocato da quest’ultimo, anche quando l’area di circolazione non risulta ordinariamente adibita a transito, purché l’utilizzazione del veicolo sia conforme alla sua funzione abituale, come avviene allorché il danno sia determinato dal suo movimento,…

Continua a leggere...

Diritto alla provvigione del mediatore: il contratto preliminare può considerarsi atto conclusivo dell’affare?

Cass. civ., sez. II, 24 gennaio 2024, n. 2359 – Pres. Orilia – Rel. Criscuolo [1] Obbligazioni e contratti – Contratto di mediazione – Diritto alla provvigione – Contratto preliminare – Atto conclusivo dell’affare  (Cod. civ. artt. 1755). [1] “Al fine di riconoscere il diritto alla provvigione al mediatore ex art. 1755 c.c., l’affare deve ritenersi concluso quando tra le parti poste in relazione dal mediatore se sia validamente costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per l’esecuzione del contratto. Pertanto, anche un contratto preliminare di compravendita deve considerarsi atto conclusivo dell’affare, salvo che le parti abbiano inteso derogare alla disciplina legale attribuendo il diritto alla provvigione al momento della sottoscrizione del contratto definitivo di compravendita.”…

Continua a leggere...

Compravendita di terreno gravato da servitù sottaciuta dai venditori e risarcimento del danno

Cass. civ., sez. III, 29 febbraio 2024, n. 5380 – Pres. Travaglino – Rel. Iannello Parole chiave: Contratto – Annullamento per vizio del consenso – Dolo incidente – Danno risarcibile – Minore vantaggio o maggiore aggravio economico – Risarcibilità dei danni ulteriori – Presupposti [1] Massima: Nell’ipotesi di dolo incidente ex art. 1440 c.c., il danno risarcibile corrisponde al minore vantaggio o al maggiore aggravio economico rispetto alle diverse condizioni alle quali sarebbe stato concluso il contratto in mancanza della condotta dolosa, nonché agli ulteriori pregiudizi correlati alla lesione dell’interesse positivo sotteso all’accordo, ove discendenti dalla suddetta condotta alla stregua dell’art. 1223 c.c. Disposizioni applicate: cod. civ., artt. 1223, 1440, 2043, 2056 CASO Gli acquirenti di un immobile agivano in…

Continua a leggere...

Euroconference e Laghezza insieme per la formazione doganale di eccellenza!

Euroconference SpA, leader nel settore della formazione per professionisti, e la società Laghezza SpA, una delle più importanti realtà italiane in ambito doganale e logistico, uniscono le loro competenze in una partnership volta a offrire soluzioni formative innovative e di alto valore. Questa collaborazione nasce dall’esigenza di fornire strumenti concreti e aggiornati a professionisti, aziende e manager che operano nei mercati internazionali, sempre più complessi e regolati. La società Laghezza, da sempre sinonimo di affidabilità e competenza, è il punto di riferimento per le aziende che operano in ambito doganale e logistico. Con un approccio che combina esperienza pluriennale, competenze tecniche e digitalizzazione avanzata dei processi, l’azienda è in grado di offrire soluzioni complete per la gestione delle pratiche doganali…

Continua a leggere...

Risoluzione del contratto e irrinunciabilità degli effetti risolutivi

Cass. civ. Sez. Terza Sent., 18/09/2024, n. 25128, Pres. Scarano, Est. Gorgoni Risoluzione anticipata del contratto di leasing [1] La parte che ha ottenuto la risoluzione legale o giudiziale del contratto non può rinunciare ai relativi effetti, restando altrimenti leso il legittimo affidamento del debitore nell’ormai intervenuta risoluzione. Disposizioni applicate Art. 1467 c.c. CASO La società di Leasing ha ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti dell’utilizzatore, a titolo di risarcimento del danno patito a causa della risoluzione anticipata per inadempimento dell’utilizzatore del contratto di leasing avente ad oggetto un’autovettura. L’utilizzatore ha proposto opposizione deducendo che la società di leasing aveva già risolto il contratto per furto, essendo stata la macchina rubata, e per effetto della risoluzione l’utilizzatore non aveva più…

Continua a leggere...