Impugnazioni
Le Sezioni Unite ribadiscono l’inutilizzabilità del regolamento di competenza per dirimere i conflitti tra giudice penale e giudice civile
Cass., Sez. Un., 6 dicembre 2021, n. 38596 Pres. Raimondi – Rel. Nazzicone Competenza – Conflitto tra sezioni civili e penali dello stesso ufficio giudiziario – Regolamento di competenza – Inammissibilità – Rimessione degli atti al Presidente del tribunale (C.p.c. artt. 42, 43, 45, 168-bis, 273, 274; Disp. att. c.p.c. art. 83-ter; C.p.p. artt. 28-32) [1] La ripartizione della potestas iudicandi tra giudice civile e giudice penale all’interno dello stesso ufficio giudiziario non disegna distinte aree di competenza né la violazione delle norme che presiedono a tale riparto può essere denunciata a mezzo di regolamento di competenza ex artt. 42, 43 e 45 c.p.c. .Qualora il giudice civile, ricevuti gli atti dal giudice penale, ritenga a sua volta di non…
Continua a leggere...Doveri processuali del ricorrente per revocazione
Cass., sez. VI, 27 settembre 2021, n. 26161, Pres. Lombardo – Est. Varrone [1] Doveri processuali del ricorrente per revocazione – Onere della chiarezza e della sintesi espositiva – Mancato rispetto – Possibili conseguenze – Declaratoria di inammissibilità del ricorso – Fondamento (artt. 366, 395 c.p.c.) Il ricorso per revocazione è soggetto al disposto dell’art. 366 c.p.c., secondo cui la formulazione del motivo deve risolversi nell’indicazione specifica, chiara e immediatamente intellegibile del fatto che si assume avere costituito oggetto dell’errore e nell’esposizione delle ragioni per cui l’errore presenta i requisiti previsti dall’art. 395 c.p.c.; ne consegue che il mancato rispetto di tali requisiti espone il ricorrente al rischio di una declaratoria d’inammissibilità dell’impugnazione, non consentendo la valorizzazione dello scopo del…
Continua a leggere...Non è censurabile in Cassazione il “convincimento” del giudice di merito, formato a norma dell’art. 116, commi 1 e 2, c.p.c.
Cass., Sez. II., ud. 3 febbraio 2021, 19 luglio 2021, n. 20553, Pres. Est. Di Virgilio. [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Vizio di motivazione – Valutazione delle prove – “Convincimento” del giudice circa la maggiore o minore attendibilità delle fonti di prova – Censurabilità – Esclusione (cod. proc. civ., artt. 2727, 2729; cod. civ., artt. 116, 360) La valutazione delle prove raccolte, anche se si tratta di presunzioni, è attività riservata in via esclusiva all’apprezzamento discrezionale del giudice di merito, le cui conclusioni in ordine alla ricostruzione della vicenda fattuale non sono sindacabili in cassazione: resta, pertanto, estranea al vizio previsto dall’art. 360, comma 1, n. 5 c.p.c. qualsiasi censura volta a criticare il “convincimento” che il giudice…
Continua a leggere...Le modalità di proposizione della riproposizione dell’eccezione ex art. 346 c.p.c.
Cass., sez. III, 17 maggio 2021, n. 13182 Pres. Frasca, Rel. Iannello Procedimento civile – Appello – Onere riproposizione – Istanze istruttorie (C.p.c. artt. 342, 346) In tema di onere di decadenza in appello dalle domande e dalle eccezioni non riproposte, l’onere previsto dall’art. 346 c.p.c. non si estende automaticamente alle domande istruttorie e ai documenti prodotti; tuttavia, , quando si riproponga un’eccezione ed essa si fondi sul contenuto di documenti, l’attività di riproposizione ai sensi dell’art. 346 c.p.c. deve necessariamente evocare i documenti e argomentare sul loro contenuto. CASO In primo grado l’attrice, in amministrazione straordinaria, proponeva azione revocatoria ex art. 67, comma 2 (nel testo originario, vigente al 7 agosto 2003) con riferimento a due pagamenti eseguiti nell’anno…
Continua a leggere...Conoscenza legale del provvedimento e decorso del termine breve per impugnare
Cass., sez. I, 30 giugno 2021, n. 18607, Pres. Acierno – Est. Fidanzia [1] Impugnazioni civili – Impugnazioni – Termini brevi – Decorrenza – Notificazione della decisione – Attività processuale del destinatario della notifica – Equiparazione – Condizioni – Fattispecie (artt. 325, 326 c.p.c.) Ai fini del decorso del termine breve per proporre impugnazione, alla notificazione della decisione su iniziativa di parte va parificata l’attività processuale di colui che avrebbe dovuto essere il destinatario di tale notificazione, dalla quale emerga una precisa volontà di “reagire” alla statuizione, essendo tale attività idonea, sul piano funzionale, esattamente come la ricezione della notifica, a realizzare una situazione di conoscenza proiettata verso l’esterno. (Nella specie, la S.C. ha cassato senza rinvio il decreto della…
Continua a leggere...Configurabilità dell’errore di fatto revocatorio ex art. 391-bis c.p.c.
Cass., sez. VI, 24 marzo 2021, n. 8214, Pres. Amendola – Est. Iannello [1] Impugnazioni – Revocazione delle sentenze della Corte di cassazione – Errore di fatto – Nozione (artt. 391-bis, 395 c.p.c.) In tema di revocazione delle sentenze della Corte di Cassazione, l’errore revocatorio è configurabile nelle ipotesi in cui la Corte sia giudice del fatto e, in particolare, quando abbia valutato sull’ammissibilità e procedibilità del ricorso, e si individua nell’errore meramente percettivo, risultante in modo incontrovertibile dagli atti e tale da aver indotto il Giudice a fondare la valutazione della situazione processuale sulla supposta inesistenza (o esistenza) di un fatto, positivamente acquisito (o escluso) nella realtà del processo, che, ove invece esattamente percepito, avrebbe determinato una diversa valutazione…
Continua a leggere...La residua utilizzabilità della nozione di “indispensabilità” della prova nuova in appello
Cass., sez. VI., 21 gennaio 2021, n. 1109 Pres. Amendola, Rel. Gorgoni Procedimento civile – Appello – Prove nuove – Ammissibilità – (C.p.c. artt. 342, 345; C.c. art. 2697) Nell’attuale formulazione dell’art. 345, comma 3 c.p.c., nessun ruolo gioca la deduzione e la dimostrazione dell’indispensabilità del mezzo di prova proposto per la prima volta in appello, il quale potrà dunque essere ammesso nella sola ipotesi in cui la parte dimostri di non aver potuto proporlo nel giudizio di primo grado per causa ad essa non imputabile. CASO In primo grado le due attrici convengono in giudizio il proprietario di un trattore guidato per lavoro dal defunto, rispettivamente marito e padre, al momento dell’incidente, sostenendo che il sinistro abbia trovato origine…
Continua a leggere...Al fine del decorso del “termine breve” di impugnazione, la notificazione della sentenza alla Pubblica Amministrazione deve indicare le generalità del difensore ove l’ente è domiciliato
Cass., Sez. Un., 30 settembre 2020, n. 20866, Pres. Tirelli – Rel. De Stefano Impugnazioni civili – Impugnazioni in generale – Termini – Decorrenza – Termine breve per impugnare – Notifica della sentenza di primo grado nei confronti del procuratore della parte o della parte presso il suo procuratore – Espressa menzione del procuratore quale destinatario – Necessità – Fondamento – Notifica ad una pubblica amministrazione – Elezione di domicilio dell’ente presso la propria sede – Rappresentanza da parte di un avvocato facente parte dell’avvocatura interna dell’ente – Notificazione della sentenza all’ente presso tale domicilio senza riferimento nominativo all’avvocato – Inidoneità ad innescare il decorso del termine breve (C.p.c., artt. 170, 325, 327) [1] Non è idonea a far decorrere…
Continua a leggere...È nulla (e non inesistente) la notificazione dell’atto di appello effettuata presso il difensore revocato
Cass., sez. III, 18 novembre 2020, n. 26304, Pres. Vivaldi – Est. De Stefano [1] Impugnazioni – Luogo di notificazione dell’impugnazione – Notifica effettuata presso il difensore revocato – Inesistenza – Nullità (artt. 291, 330 c.p.c.) La notifica dell’atto di appello effettuata nei confronti dell’originario difensore poi revocato, anziché in favore di quello nominato in sua sostituzione, non è inesistente, ma nulla, anche ove la controparte abbia avuto conoscenza legale di detta sostituzione, sicché la stessa è sanabile a seguito della costituzione del destinatario della notificazione, quand’anche al solo scopo di eccepire la nullità. CASO [1] Due professionisti citavano in giudizio una società al fine di ottenerne condanna al pagamento dei compensi maturati per alcune prestazioni rese a favore della…
Continua a leggere...Accertamento in sede di legittimità dell’indispensabilità della prova ex art. 345 c.p.c.: la Corte di Cassazione è giudice anche del fatto
Cass., sez. II, 30 settembre 2020, n. 20870, Pres. Di Virgilio – Est. Cosentino [1] Appello civile – Preclusioni istruttorie – Nuovi documenti indispensabili – Decisione del giudice d’appello di non ammettere le prove – Sindacato della Corte di cassazione – Ammissibilità – Limiti (art. 345 c.p.c.) Ai sensi dell’art. 345, co. 3, c.p.c. (nel testo anteriore alla modifica recata dal D.L. n. 83/2012, conv. in L. n. 134/2012) l’ammissibilità di documenti nuovi in appello richiede una valutazione circa l’indispensabilità della prova che deve essere effettuata dalla Corte di Cassazione, trattandosi di giudizio che non attiene al merito della decisione ma al rito, atteso che la corrispondente questione rileva ai fini dell’accertamento della preclusione processuale eventualmente formatasi in ordine all’ammissibilità…
Continua a leggere...- PRECEDENTE
- 1
- 2
- …
- 4
- 5
- 6
- …
- 26
- 27
- SUCCESSIVO