Impugnazioni

Configurabilità dell’errore di fatto revocatorio ex art. 391-bis c.p.c.

Cass., sez. VI, 24 marzo 2021, n. 8214, Pres. Amendola – Est. Iannello [1] Impugnazioni – Revocazione delle sentenze della Corte di cassazione – Errore di fatto – Nozione (artt. 391-bis, 395 c.p.c.) In tema di revocazione delle sentenze della Corte di Cassazione, l’errore revocatorio è configurabile nelle ipotesi in cui la Corte sia giudice del fatto e, in particolare, quando abbia valutato sull’ammissibilità e procedibilità del ricorso, e si individua nell’errore meramente percettivo, risultante in modo incontrovertibile dagli atti e tale da aver indotto il Giudice a fondare la valutazione della situazione processuale sulla supposta inesistenza (o esistenza) di un fatto, positivamente acquisito (o escluso) nella realtà del processo, che, ove invece esattamente percepito, avrebbe determinato una diversa valutazione…

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La residua utilizzabilità della nozione di “indispensabilità” della prova nuova in appello

Cass., sez. VI., 21 gennaio 2021, n. 1109 Pres. Amendola, Rel. Gorgoni Procedimento civile – Appello – Prove nuove – Ammissibilità – (C.p.c. artt. 342, 345; C.c. art. 2697) Nell’attuale formulazione dell’art. 345, comma 3 c.p.c., nessun ruolo gioca la deduzione e la dimostrazione dell’indispensabilità del mezzo di prova proposto per la prima volta in appello, il quale potrà dunque essere ammesso nella sola ipotesi in cui la parte dimostri di non aver potuto proporlo nel giudizio di primo grado per causa ad essa non imputabile. CASO In primo grado le due attrici convengono in giudizio il proprietario di un trattore guidato per lavoro dal defunto, rispettivamente marito e padre, al momento dell’incidente, sostenendo che il sinistro abbia trovato origine…

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Al fine del decorso del “termine breve” di impugnazione, la notificazione della sentenza alla Pubblica Amministrazione deve indicare le generalità del difensore ove l’ente è domiciliato

Cass., Sez. Un., 30 settembre 2020, n. 20866, Pres. Tirelli – Rel. De Stefano Impugnazioni civili – Impugnazioni in generale – Termini – Decorrenza – Termine breve per impugnare – Notifica della sentenza di primo grado nei confronti del procuratore della parte o della parte presso il suo procuratore – Espressa menzione del procuratore quale destinatario – Necessità – Fondamento – Notifica ad una pubblica amministrazione – Elezione di domicilio dell’ente presso la propria sede – Rappresentanza da parte di un avvocato facente parte dell’avvocatura interna dell’ente – Notificazione della sentenza all’ente presso tale domicilio senza riferimento nominativo all’avvocato – Inidoneità ad innescare il decorso del termine breve (C.p.c., artt. 170, 325, 327) [1] Non è idonea a far decorrere…

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È nulla (e non inesistente) la notificazione dell’atto di appello effettuata presso il difensore revocato

Cass., sez. III, 18 novembre 2020, n. 26304, Pres. Vivaldi – Est. De Stefano [1] Impugnazioni – Luogo di notificazione dell’impugnazione – Notifica effettuata presso il difensore revocato – Inesistenza – Nullità (artt. 291, 330 c.p.c.) La notifica dell’atto di appello effettuata nei confronti dell’originario difensore poi revocato, anziché in favore di quello nominato in sua sostituzione, non è inesistente, ma nulla, anche ove la controparte abbia avuto conoscenza legale di detta sostituzione, sicché la stessa è sanabile a seguito della costituzione del destinatario della notificazione, quand’anche al solo scopo di eccepire la nullità. CASO [1] Due professionisti citavano in giudizio una società al fine di ottenerne condanna al pagamento dei compensi maturati per alcune prestazioni rese a favore della…

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Accertamento in sede di legittimità dell’indispensabilità della prova ex art. 345 c.p.c.: la Corte di Cassazione è giudice anche del fatto

Cass., sez. II, 30 settembre 2020, n. 20870, Pres. Di Virgilio – Est. Cosentino [1] Appello civile – Preclusioni istruttorie – Nuovi documenti indispensabili – Decisione del giudice d’appello di non ammettere le prove – Sindacato della Corte di cassazione – Ammissibilità – Limiti (art. 345 c.p.c.) Ai sensi dell’art. 345, co. 3, c.p.c. (nel testo anteriore alla modifica recata dal D.L. n. 83/2012, conv. in L. n. 134/2012) l’ammissibilità di documenti nuovi in appello richiede una valutazione circa l’indispensabilità della prova che deve essere effettuata dalla Corte di Cassazione, trattandosi di giudizio che non attiene al merito della decisione ma al rito, atteso che la corrispondente questione rileva ai fini dell’accertamento della preclusione processuale eventualmente formatasi in ordine all’ammissibilità…

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L’art. 38 comma 3 c.p.c. trova applicazione anche nelle ipotesi di regolamento di competenza d’ufficio sollevato dal giudice di secondo grado ai sensi dell’art. 45 c.p.c.

Cass., Sez. Un., ud. 11 febbraio 2020, 18 giugno 2020, n. 11866, Pres. Di Cerbo – Est. Carrato. [1] Procedimento civile – Competenza – Conflitto di competenza – Giudice di appello – Termine per il rilievo dell’incompetenza – Preclusione di cui all’art. 38 comma 3 c.p.c. – Applicabilità al giudizio di impugnazione – Regolamento di competenza (cod. proc. civ., artt. 38, 45, 350, 356) [1]  La disciplina prevista dall’art. 38 comma 3 c.p.c. si applica anche nelle ipotesi di regolamento di competenza d’ufficio sollevato dal giudice di secondo grado ai sensi dell’art. 45 c.p.c., con la conseguenza che tale regolamento, dovendo immediatamente seguire al rilievo dell’incompetenza, deve essere richiesto entro il termine di esaurimento delle attività di trattazione contemplate dall’art….

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Competenza in tema di querela di falso sollevata davanti alla Corte d’Appello

Cass., ord., 1 giugno 2020, n. 10361 – Pres. D’Ascola – Rel. Falaschi Procedimento civile – Querela di falso – Proposizione davanti alla Corte d’appello – Rimessione delle parti al Tribunale – Fori generali delle persone fisiche e giuridiche – Applicabilità (C.p.c. artt. 18, 19, 28, 42, 295, 313, 355; L. 24 marzo 2001, n. 89, art. 3)  [1] Al di fuori del caso di sua proposizione in via incidentale davanti al tribunale e, quindi, anche nel corso del giudizio d’appello, la competenza territoriale sulla querela di falso va individuata in base ai criteri di collegamento di cui agli artt. 18 e 19 c.p.c. CASO [1] Nel corso di un giudizio promosso, ai sensi della l. 24 marzo 2001, n….

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La riassunzione del giudizio di primo grado non implica acquiescenza tacita alla sentenza di appello dichiarativa della nullità della notificazione della citazione introduttiva ex art. 354 c.p.c.

Cassazione civile sez. VI, 12 marzo 2020, n.7041, Pres. D’Ascola – Est. Scarpa. Impugnazioni civili – Acquiescenza tacita – Sentenza di appello declaratoria di nullità della notificazione della citazione di primo grado – Riassunzione della causa dinanzi al giudice indicato nella sentenza remittente – Incompatibilità con l’esercizio del potere di impugnazione – Esclusione – Proposizione di ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello. (Cod. proc. civ. artt. 48; 329; 336; 353, secondo e terzo comma; 354, primo comma, 380 bis). L’acquiescenza tacita prevista dall’art. 329 c.p.c. è configurabile quando l’interessato abbia compiuto atti certamente dimostrativi della volontà di non contrastare gli effetti giuridici della pronuncia e dai quali, perciò, si possa desumere, in modo preciso ed univoco, l’intento di…

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Erronea proposizione dell’appello in luogo del ricorso per cassazione: né translatio iudicii, né conversione dell’atto

Cass. civ. sez VI, n. 5712 [1] Appello avverso la sentenza ex art. 617 c.p.c. – Inammissibilità – Translatio iudicii o conversione dell’appello in ricorso per cassazione – Esclusione – Ragioni (artt. 617 c.p.c.). Qualora l’appello (nella specie, avanzato avverso una sentenza pronunciata ai sensi dell’art. 617 c.p.c.) sia inammissibile in quanto strumento processuale radicalmente diverso da quello corretto, non può operare la “translatio iudicii” perché l’impugnazione proposta è inidonea, anche solo in astratto, a configurare l’instaurazione di un regolare rapporto processuale, né l’appello può convertirsi in ricorso per cassazione, giacché difetta dei requisiti di validità dell’atto nel quale dev’essere convertito, essendo il ricorso di legittimità, mezzo di impugnazione a critica vincolata (a maggior ragione, se proposto in via straordinaria…

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Sull’irrilevanza della tacita o espressa accettazione del contraddittorio sulla domanda formulata per la prima volta in appello

Cass., sez. un., 9 gennaio 2020, n. 157, Pres. Petitti, Rel. Genovese Procedimento civile – Appello – Divieto di domande nuove – Principio del doppio grado di giurisdizione – Ordine pubblico – Inammissibilità – Rilievo d’ufficio – Accettazione del contraddittorio irrilevanza (C.p.c. art. 345, 360 Il divieto di proporre domande nuove in appello sancito dall’art. 345 c.p.c., comma 1, in quanto espressione del principio del doppio grado di giurisdizione, costituisce regola di ordine pubblico; conseguentemente, la sua violazione deve essere rilevata anche d’ufficio in sede di legittimità, senza che possa spiegare alcuna influenza l’eventuale accettazione del contraddittorio ad opera della controparte. CASO Il principio di diritto è affermato dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione a definizione di una lunga…

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