Impugnazioni

Vizio di extrapetizione della sentenza d’appello e cassazione senza rinvio: un’ipotesi particolare

Cass., sent., 7 marzo 2022, n. 7367Pres. Lombardo – Rel. Grasso Appello – Esame di motivo non proposto – Vizio di extrapetizione – Cassazione con rinvio per l’esame di motivi di gravame rimasti indebitamente assorbiti (C.p.c. artt. 112, 342, 382, 383, 384) Massima: “Consolidata dal sopraggiunto giudicato quella parte della statuizione di primo grado non impugnata dall’appellante, non v’è ragione di precludere al giudice dell’appello il vaglio di quei profili di doglianza (questi sì devoluti), rimasti non esaminati, perché assorbiti dalla pronuncia di accoglimento di motivi d’appello mai posti; preclusione inevitabile ove la decisione d’appello fosse cassata senza rinvio”. CASO [1] L’asserito proprietario di un terreno, divenuto tale in forza di successione ereditaria, ha convenuto in giudizio una coppia di coniugi…

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È incensurabile in Cassazione la valutazione delle prove raccolte compiuta dal giudice di merito

Cass., sez. VI, 2 febbraio 2022, n. 3119, Pres. Lombardo – Est. Dongiacomo [1] Sindacato del giudice di merito – Censurabilità in sede di legittimità – Limiti (artt. 132, 360 c.p.c.) La valutazione delle prove raccolte, anche se si tratta di presunzioni, costituisce un’attività riservata in via esclusiva all’apprezzamento discrezionale del giudice di merito, le cui conclusioni in ordine alla ricostruzione della vicenda fattuale non sono sindacabili in cassazione, se non per il vizio di omissione dell’esame di uno o più fatti storici, principali o secondari, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbiano costituito oggetto di discussione tra le parti e abbiano carattere decisivo, tale che, se esaminati, avrebbero determinato un esito diverso…

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Nullità della citazione per vizi della vocatio in ius rilevata in appello: la rimessione in termini del contumace opera nei limiti di cui all’art. 294 c.p.c.

Cass., Sez. Un., 26 gennaio 2022, n. 2258, Pres. Tirelli – Est. Scarpa [1] Nullità della citazione – Violazione dei termini di comparizione – Appello del convenuto contumace – Rimessione in termini – Poteri dell’appellante – Limiti – Fattispecie (artt. 164, 294 c.p.c.) Massima: “Allorché venga dedotta come motivo di appello la nullità della citazione di primo grado per vizi della vocatio in ius (nella specie, per l’inosservanza dei termini a comparire), non essendosi il convenuto costituito e neppur essendo stata la nullità rilevata d’ufficio ai sensi dell’art. 164 c.p.c., il giudice d’appello, non ricorrendo una ipotesi di rimessione della causa al primo giudice, deve ordinare, in quanto possibile, la rinnovazione degli atti compiuti in primo grado, potendo tuttavia il…

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Documenti prodotti in primo grado dall’appellato rimasto contumace: è onere dell’appellante acquisirne copia ex art. 76 disp. att. c.p.c.

Cass., sez. VI, 17 dicembre 2021, n. 40606, Pres. Amendola – Est. Scrima [1] Documenti prodotti in primo grado dall’appellato – Mancata produzione in appello da parte di quest’ultimo – Onere dell’appellante di acquisirne copia, ai sensi dell’art. 76 disp. att. c.p.c. – Necessità – Fondamento (art. 76 disp. att. c.p.c.; art. 2697 c.c.) Nel vigente ordinamento processuale, il giudizio d’appello non ha ad oggetto un riesame pieno nel merito della decisione impugnata (“novum judicium”), ma assume le caratteristiche di una “revisio prioris instantia”, cosicché l’appellante ha sempre la veste di attore rispetto al giudizio instaurato e con essa l’onere di dimostrare la fondatezza dei propri motivi di gravame, quale che sia stata la posizione processuale assunta nel giudizio di…

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Ammissibilità del ricorso per cassazione: la procura deve essere incorporata nell’atto originale 

Cass., SSUU, ud. 26 ottobre 2021, 19.11.2021, n. 35466. Procura speciale alle liti – allegazione – ricorso per Cassazione – ammissibilità (artt. 365, 366, 369 e 83 cod. proc. civ.) [1] L’incorporazione della procura rilasciata ex art. 83 cod. proc. civ., comma 3, nell’atto di impugnazione estende la data di quest’ultimo alla procura medesima, per cui si presume che quest’ultima sia stata rilasciata anteriormente alla notifica dell’atto che la contiene. Pertanto non rileva, ai fini della verifica della sussistenza o meno della procura, l’eventuale mancata riproduzione o segnalazione di essa nella copia notificata, essendo sufficiente, per l’ammissibilità del ricorso per cassazione, la presenza della procura nell’atto originale. CASO Con atto di citazione, Tizio e Caia, proprietari di un fondo, convenivano…

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Le Sezioni Unite ribadiscono l’inutilizzabilità del regolamento di competenza per dirimere i conflitti tra giudice penale e giudice civile

Cass., Sez. Un., 6 dicembre 2021, n. 38596 Pres. Raimondi – Rel. Nazzicone Competenza – Conflitto tra sezioni civili e penali dello stesso ufficio giudiziario – Regolamento di competenza – Inammissibilità – Rimessione degli atti al Presidente del tribunale (C.p.c. artt. 42, 43, 45, 168-bis, 273, 274; Disp. att. c.p.c. art. 83-ter; C.p.p. artt. 28-32) [1] La ripartizione della potestas iudicandi tra giudice civile e giudice penale all’interno dello stesso ufficio giudiziario non disegna distinte aree di competenza né la violazione delle norme che presiedono a tale riparto può essere denunciata a mezzo di regolamento di competenza ex artt. 42, 43 e 45 c.p.c. .Qualora il giudice civile, ricevuti gli atti dal giudice penale, ritenga a sua volta di non…

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Doveri processuali del ricorrente per revocazione

Cass., sez. VI, 27 settembre 2021, n. 26161, Pres. Lombardo – Est. Varrone [1] Doveri processuali del ricorrente per revocazione – Onere della chiarezza e della sintesi espositiva – Mancato rispetto – Possibili conseguenze – Declaratoria di inammissibilità del ricorso – Fondamento (artt. 366, 395 c.p.c.) Il ricorso per revocazione è soggetto al disposto dell’art. 366 c.p.c., secondo cui la formulazione del motivo deve risolversi nell’indicazione specifica, chiara e immediatamente intellegibile del fatto che si assume avere costituito oggetto dell’errore e nell’esposizione delle ragioni per cui l’errore presenta i requisiti previsti dall’art. 395 c.p.c.; ne consegue che il mancato rispetto di tali requisiti espone il ricorrente al rischio di una declaratoria d’inammissibilità dell’impugnazione, non consentendo la valorizzazione dello scopo del…

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Non è censurabile in Cassazione il “convincimento” del giudice di merito, formato a norma dell’art. 116, commi 1 e 2, c.p.c.

Cass., Sez. II., ud. 3 febbraio 2021, 19 luglio 2021, n. 20553, Pres. Est. Di Virgilio. [1] Impugnazioni – Ricorso per cassazione – Vizio di motivazione – Valutazione delle prove – “Convincimento” del giudice circa la maggiore o minore attendibilità delle fonti di prova – Censurabilità – Esclusione (cod. proc. civ., artt. 2727, 2729; cod. civ., artt. 116, 360) La valutazione delle prove raccolte, anche se si tratta di presunzioni, è attività riservata in via esclusiva all’apprezzamento discrezionale del giudice di merito, le cui conclusioni in ordine alla ricostruzione della vicenda fattuale non sono sindacabili in cassazione: resta, pertanto, estranea al vizio previsto dall’art. 360, comma 1, n. 5 c.p.c. qualsiasi censura volta a criticare il “convincimento” che il giudice…

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Le modalità di proposizione della riproposizione dell’eccezione ex art. 346 c.p.c.

Cass., sez. III, 17 maggio 2021, n. 13182 Pres. Frasca, Rel. Iannello Procedimento civile – Appello – Onere riproposizione – Istanze istruttorie (C.p.c. artt. 342, 346) In tema di onere di decadenza in appello dalle domande e dalle eccezioni non riproposte, l’onere previsto dall’art. 346 c.p.c. non si estende automaticamente alle domande istruttorie e ai documenti prodotti; tuttavia,  , quando si riproponga un’eccezione ed essa si fondi sul contenuto di documenti, l’attività di riproposizione ai sensi dell’art. 346 c.p.c. deve necessariamente evocare i documenti e argomentare sul loro contenuto. CASO In primo grado l’attrice, in amministrazione straordinaria, proponeva azione revocatoria ex art. 67, comma 2 (nel testo originario, vigente al 7 agosto 2003) con riferimento a due pagamenti eseguiti nell’anno…

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Conoscenza legale del provvedimento e decorso del termine breve per impugnare

Cass., sez. I, 30 giugno 2021, n. 18607, Pres. Acierno – Est. Fidanzia [1] Impugnazioni civili – Impugnazioni – Termini brevi – Decorrenza – Notificazione della decisione – Attività processuale del destinatario della notifica – Equiparazione – Condizioni – Fattispecie (artt. 325, 326 c.p.c.) Ai fini del decorso del termine breve per proporre impugnazione, alla notificazione della decisione su iniziativa di parte va parificata l’attività processuale di colui che avrebbe dovuto essere il destinatario di tale notificazione, dalla quale emerga una precisa volontà di “reagire” alla statuizione, essendo tale attività idonea, sul piano funzionale, esattamente come la ricezione della notifica, a realizzare una situazione di conoscenza proiettata verso l’esterno. (Nella specie, la S.C. ha cassato senza rinvio il decreto della…

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