Impugnazioni

I presupposti del ricorso per revocazione ex art. 391 bis c.p.c.

Cass. sez. III, 09 maggio 2022, n. 14552, Pres. Spirito – Rel. Pellecchia Agricoltura – Prelazione (diritto di)- Revocazione (giudizio di) – Fondamento. (artt. 366, 391 bis co. 2, 395 c.p.c., art. 8, l. 26 maggio 1965, n. 590, art. 7, l. 14 agosto 1971, n. 817) Massima:” Il combinato disposto dell’art. 391 bis e dell’art. 395 c.p.c., n. 4, non prevede come causa di revocazione della sentenza di cassazione l’errore di diritto, sostanziale o processuale, e l’errore di giudizio o di valutazione. Il ricorso per revocazione,  è soggetto al disposto dell’art. 366 c.p.c., secondo cui la formulazione del motivo deve risolversi nell’indicazione specifica, chiara e immediatamente intellegibile del fatto che si assume avere costituito oggetto dell’errore e nell’esposizione delle…

Continua a leggere...

Procura speciale e ricorso per cassazione: si torna alle Sezioni Unite?

Cass., Sez. VI-3, ud. 12 gennaio 2022, 2 marzo 2022, n. 6946, Pres. Amendola – Est. Tatangelo. [1] Procura speciale – Ricorso per cassazione – Requisito della specialità – “Collocazione topografica” della procura (cod. proc. civ., artt. 83, 365) Rilevate difformità tra indirizzi interpretativi di legittimità ed a fronte dell’evidente rilevanza della questione, rimette il ricorso (nuovamente) alle Sezioni Unite, perché: a) in primo luogo, sia valutata l’attualità e l’effettiva portata del principio secondo cui la specialità della procura difensiva per il giudizio di legittimità può essere soddisfatta in virtù di un criterio non relativo al suo contenuto ma anche solo di carattere meramente “topografico”; b) laddove si ritenesse di confermare il suddetto principio, siano chiaramente individuate le ipotesi in…

Continua a leggere...

Deduzione di errore materiale a mezzo di revocazione ex art. 395, n. 4, c.p.c.: la conversione del rimedio in istanza di correzione

Cass., Sez. Un., 14 aprile 2022, n. 12210 Pres. Amendola – Rel. Perrino Revocazione ordinaria per errore di fatto – Deduzione di errore materiale – Conversione in istanza di correzione – Ammissibilità (C.p.c. artt. 287, 391-bis, 395; L. n. 69/2009 art. 59) Massima: “Se è da escludere la possibilità di convertire in ricorso per revocazione l’istanza di correzione con la quale sia stato fatto valere un errore che il giudice abbia ricondotto alle previsioni dell’art. 395, n. 4, c.p.c., non altrettanto vale nella speculare eventualità di deduzione a mezzo di istanza di revocazione di quello che il giudice finisca per qualificare come mero errore materiale, suscettibile di correzione ai sensi dell’art. 287 c.p.c.”. CASO [1] Vistosi investito, a séguito di rimessione…

Continua a leggere...

Mancanza dell’esposizione sommaria dei fatti di causa ex art. 366, n. 3), c.p.c.

Cass., sez. I, 1° marzo 2022, n. 6611, Pres. Cristiano – Est. Vella [1] Omessa esposizione dei fatti di causa – Inammissibilità – Integrazione con gli atti di causa – Esclusione – Fondamento (art. 366 c.p.c.) Massima: “Il ricorso per cassazione in cui manchi completamente l’esposizione dei fatti di causa e del contenuto del provvedimento impugnato è inammissibile; tale mancanza non può essere superata attraverso l’esame delle censure in cui si articola il ricorso, non essendone garantita l’esatta comprensione in assenza di riferimenti alla motivazione del provvedimento censurato, né attraverso l’esame di altri atti processuali, ostandovi il principio di autonomia del ricorso per cassazione”. CASO [1] Un cittadino nigeriano presentava al Tribunale di Napoli richiesta di riconoscimento dello status di…

Continua a leggere...

Quando ricorre il vizio di motivazione apparente ex art. 360, n. 5), c.p.c.?

Cass., sez. VI, 1° marzo 2022, n. 6758, Pres. Bisogni – Est. Iofrida [1] Sentenza – Motivazione apparente – Vizio ex art. 360 n. 5 c.p.c. – Sussistenza – Fondamento (artt. 360 c.p.c.) Massima: “Ricorre il vizio di motivazione apparente della sentenza, denunziabile in sede di legittimità ai sensi dell’art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c. quando essa, benché graficamente esistente, non renda, tuttavia, percepibile il fondamento della decisione, perché recante argomentazioni obiettivamente inidonee a far conoscere il ragionamento seguito dal giudice per la formazione del proprio convincimento, non potendosi lasciare all’interprete il compito di integrarla con le più varie, ipotetiche, congetture”. CASO [1] Il provvedimento in commento trae origine da un giudizio di impugnazione di un provvedimento di rigetto…

Continua a leggere...

Vizio di extrapetizione della sentenza d’appello e cassazione senza rinvio: un’ipotesi particolare

Cass., sent., 7 marzo 2022, n. 7367Pres. Lombardo – Rel. Grasso Appello – Esame di motivo non proposto – Vizio di extrapetizione – Cassazione con rinvio per l’esame di motivi di gravame rimasti indebitamente assorbiti (C.p.c. artt. 112, 342, 382, 383, 384) Massima: “Consolidata dal sopraggiunto giudicato quella parte della statuizione di primo grado non impugnata dall’appellante, non v’è ragione di precludere al giudice dell’appello il vaglio di quei profili di doglianza (questi sì devoluti), rimasti non esaminati, perché assorbiti dalla pronuncia di accoglimento di motivi d’appello mai posti; preclusione inevitabile ove la decisione d’appello fosse cassata senza rinvio”. CASO [1] L’asserito proprietario di un terreno, divenuto tale in forza di successione ereditaria, ha convenuto in giudizio una coppia di coniugi…

Continua a leggere...

È incensurabile in Cassazione la valutazione delle prove raccolte compiuta dal giudice di merito

Cass., sez. VI, 2 febbraio 2022, n. 3119, Pres. Lombardo – Est. Dongiacomo [1] Sindacato del giudice di merito – Censurabilità in sede di legittimità – Limiti (artt. 132, 360 c.p.c.) La valutazione delle prove raccolte, anche se si tratta di presunzioni, costituisce un’attività riservata in via esclusiva all’apprezzamento discrezionale del giudice di merito, le cui conclusioni in ordine alla ricostruzione della vicenda fattuale non sono sindacabili in cassazione, se non per il vizio di omissione dell’esame di uno o più fatti storici, principali o secondari, la cui esistenza risulti dal testo della sentenza o dagli atti processuali, che abbiano costituito oggetto di discussione tra le parti e abbiano carattere decisivo, tale che, se esaminati, avrebbero determinato un esito diverso…

Continua a leggere...

Nullità della citazione per vizi della vocatio in ius rilevata in appello: la rimessione in termini del contumace opera nei limiti di cui all’art. 294 c.p.c.

Cass., Sez. Un., 26 gennaio 2022, n. 2258, Pres. Tirelli – Est. Scarpa [1] Nullità della citazione – Violazione dei termini di comparizione – Appello del convenuto contumace – Rimessione in termini – Poteri dell’appellante – Limiti – Fattispecie (artt. 164, 294 c.p.c.) Massima: “Allorché venga dedotta come motivo di appello la nullità della citazione di primo grado per vizi della vocatio in ius (nella specie, per l’inosservanza dei termini a comparire), non essendosi il convenuto costituito e neppur essendo stata la nullità rilevata d’ufficio ai sensi dell’art. 164 c.p.c., il giudice d’appello, non ricorrendo una ipotesi di rimessione della causa al primo giudice, deve ordinare, in quanto possibile, la rinnovazione degli atti compiuti in primo grado, potendo tuttavia il…

Continua a leggere...

Documenti prodotti in primo grado dall’appellato rimasto contumace: è onere dell’appellante acquisirne copia ex art. 76 disp. att. c.p.c.

Cass., sez. VI, 17 dicembre 2021, n. 40606, Pres. Amendola – Est. Scrima [1] Documenti prodotti in primo grado dall’appellato – Mancata produzione in appello da parte di quest’ultimo – Onere dell’appellante di acquisirne copia, ai sensi dell’art. 76 disp. att. c.p.c. – Necessità – Fondamento (art. 76 disp. att. c.p.c.; art. 2697 c.c.) Nel vigente ordinamento processuale, il giudizio d’appello non ha ad oggetto un riesame pieno nel merito della decisione impugnata (“novum judicium”), ma assume le caratteristiche di una “revisio prioris instantia”, cosicché l’appellante ha sempre la veste di attore rispetto al giudizio instaurato e con essa l’onere di dimostrare la fondatezza dei propri motivi di gravame, quale che sia stata la posizione processuale assunta nel giudizio di…

Continua a leggere...

Ammissibilità del ricorso per cassazione: la procura deve essere incorporata nell’atto originale 

Cass., SSUU, ud. 26 ottobre 2021, 19.11.2021, n. 35466. Procura speciale alle liti – allegazione – ricorso per Cassazione – ammissibilità (artt. 365, 366, 369 e 83 cod. proc. civ.) [1] L’incorporazione della procura rilasciata ex art. 83 cod. proc. civ., comma 3, nell’atto di impugnazione estende la data di quest’ultimo alla procura medesima, per cui si presume che quest’ultima sia stata rilasciata anteriormente alla notifica dell’atto che la contiene. Pertanto non rileva, ai fini della verifica della sussistenza o meno della procura, l’eventuale mancata riproduzione o segnalazione di essa nella copia notificata, essendo sufficiente, per l’ammissibilità del ricorso per cassazione, la presenza della procura nell’atto originale. CASO Con atto di citazione, Tizio e Caia, proprietari di un fondo, convenivano…

Continua a leggere...