Impugnazioni
L’ammissibilità del regolamento di competenza avverso i provvedimenti declinatori del potere giurisdizionale in favore degli arbitri
Cass., sez. I, 30 settembre 2015, n. 19546 (ord.) Pres. Dogliotti – Rel. Ragonesi Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Regolamento di competenza–Impugnabilità dei provvedimenti del giudice statale declinatori della competenza in favore degli arbitri – Questione di competenza ai sensi dell’art. 819 ter – Regolamento di competenza – Ammissibilità (Cod. proc. civ., artt. 42, 819 ter) Impugnazione della delibera di approvazione del bilancio – Compromettibilità della controversia – Esclusione (Cod. proc. civ., art. 806) [1] Avverso il provvedimento declinatorio della competenza emesso dal Tribunale di prime cure in favore degli arbitri, può essere validamente proposto il ricorso per regolamento di competenza, in quanto tutte le questioni relative alla disciplina del rapporto tra arbitri e giudice sono definite dal legislatore,…
Continua a leggere...Obbligazioni solidali, gravame incidentale tardivo ed interesse all’impugnazione
Una recente pronuncia della Cassazione offre l’occasione per mettere a fuoco i controversi rapporti tra natura solidale della fattispecie dedotta in giudizio, limiti (soggettivi) di ammissibilità del gravame incidentale tardivo ed interesse all’impugnazione. Il caso: Cass., Sez. I, 16 novembre 2015, n. 23396 La società Alfa consegue in primo grado la condanna in solido al risarcimento del danno delle società Beta e Gamma. La società Beta, pertanto, spiega appello principale nei confronti dell’attrice vittoriosa e della società Gamma, affermando l’esclusiva responsabilità di quest’ultima, la quale, a sua volta, propone appello incidentale tardivo contro le prime. Nondimeno, il giudice di seconde cure dichiara inammissibile il gravame incidentale tardivo sulla base di due argomentazioni: aa) il capo di sentenza che sancisce la…
Continua a leggere...Impugnazione per nullità del lodo arbitrale per violazione delle regole di diritto: questione rimessa alle Sezioni Unite
Cass., Sez. I, 21 dicembre 2015 n. 25662 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Arbitrato rituale – Impugnazione per nullità del lodo per violazione delle regole di diritto – Rimessione alle Sezioni Unite (c.p.c. art. 829) Sono rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione alle Sezioni Unite al fine di comporre il contrasto sull’ammissibilità dell’impugnazione per nullità del lodo per violazione delle regole di diritto nel caso in cui la clausola compromissoria, stipulata prima dell’entrata in vigore del d.lgs. n. 40/2006, nulla abbia previsto al riguardo e il procedimento arbitrale sia stato instaurato successivamente all’entrata in vigore della riforma (2 marzo 2006). CASOIl 12 marzo 2007 veniva introdotto un giudizio arbitrale, in forza di clausola compromissoria stipulata il…
Continua a leggere...Procura speciale ed ammissibilità del ricorso per Cassazione
Cass., Sez. VI-3, 7 gennaio 2016, n. 58 Impugnazioni civili – ricorso per Cassazione – difetto di procura speciale – inammissibilità (C.p.c. artt. 83, 365, 369) [1] È inammissibile il ricorso per Cassazione sottoscritto dall’avvocato sprovvisto di procura speciale ex art. 365 c.p.c. (nella specie, la procura è stata rilasciata anteriormente alla pubblicazione della sentenza impugnata). CASO [1] Un avvocato proponeva ricorso per Cassazione in virtù di procura – precedentemente – conferita dalla parte, a margine della comparsa di costituzione in appello. Tale procura veniva poi depositata ex art. 369, co. 2, n. 3, c.p.c. SOLUZIONE [1] La Suprema Corte dichiara inammissibile il ricorso proposto per difetto di procura speciale ex art. 365 c.p.c., in quanto rilasciata anteriormente alla pubblicazione…
Continua a leggere...La notifica del precetto non comporta acquiescenza tacita
Cass., sez. II, 30 giugno 2015, n. 13399 (sent.) Pres. Bursese – Est. Falaschi Scarica la sentenza Impugnazioni civili – soccombenza parziale – notifica atto di precetto – acquiescenza tacita – insussistenza (Cod. proc. civ., artt. 329, 360, 480) [1] La manifestazione dell’intento di procedere ad esecuzione, espressa attraverso la notifica dell’atto di precetto, non rappresenta, per l’intimante parzialmente soccombente, un comportamento incompatibile con la volontà di avvalersi dell’impugnazione. CASO[1] Nell’ambito di una controversia in materia di intermediazione immobiliare, il mediatore conviene in giudizio il venditore e gli acquirenti dell’immobile al fine di ottenere il pagamento della provvigione. La domanda viene rigettata in prime cure e, a seguito di appello, trova parziale accoglimento. Ancor prima di spiegare ricorso per cassazione,…
Continua a leggere...L’estensione degli effetti dell’impugnazione del garante in favore del garantito
Cass., sez. un., 4 dicembre 2015, n. 24707Pres. Rovelli, Rel. Frasca Scarica la sentenza Chiamata in garanzia – Impugnazione del garante avente ad oggetto il rapporto principale – Garanzia propria ed impropria – Rilevanza – Esclusione – Litisconsorzio necessario – Sussistenza – Estensione degli effetti anche al garantito – Sussistenza (Cod. civ., art. 1917 c.c.; Cod. proc. civ., artt. 102, 106, 331) [1] L’impugnazione del garante volta a mettere in discussione in tutto o in parte il rapporto principale tra creditore e garantito – sia che si tratti di garanzia propria sia che si tratti di garanzia impropria, e tanto nel caso in cui la chiamata si sia esaurita nella sola richiesta di estensione soggettiva al garante dell’accertamento sul rapporto…
Continua a leggere...Improcedibile l’appello iscritto con velina: la questione alle Sezioni unite
Cassazione civile, sez. II, 18 dicembre 2015, n. 25529 Scarica sentenza Impugnazioni – Appello – Costituzione in giudizio – Iscrizione a ruolo con “velina” –Improcedibilità – Limiti – Rimessione alle Sezioni Unite (Cod. proc. civ., art. 348) [1] È opportuno richiedere un intervento chiarificatore delle Sezioni Unite in ordine alle conseguenze dell’iscrizione a ruolo “con velina” delle cause di appello: se comporti di per sé l’improcedibilità del giudizio di gravame, oppure dia luogo a una nullità sanabile; in questa seconda ipotesi, se per evitare l’improcedibilità il deposito dell’originale dell’atto di impugnazione debba necessariamente avvenire entro la prima udienza, oppure possa essere utilmente effettuato nel prosieguo del giudizio, oppure ancora se sia già di per sé sufficiente (ipotesi che in giurisprudenza…
Continua a leggere...Il protocollo d’intesa sulle regole redazionali degli atti del giudizio di cassazione in materia civile e tributaria
Il Primo Presidente della Corte di cassazione e il Presidente del Consiglio Nazionale Forense hanno sottoscritto il 17 dicembre 2015 un Protocollo d’intesa concernente le «regole redazionali dei motivi di ricorso in materia civile e tributaria» (un Protocollo separato, sottoscritto lo stesso giorno, ha ad oggetto il ricorso per cassazione in materia penale). Si tratta di un documento significativo che, pur con molte difficoltà, incoraggia la semplificazione degli atti processuali, con lo scopo di rendere più efficiente l’intero giudizio di cassazione. Scarica il protocollo Il canone di sinteticità e chiarezza degli atti processuali nella più recente legislazione. Va detto con franchezza: il riconoscimento definitivo, quale principio del nostro ordinamento, del canone di sinteticità e chiarezza degli atti del processo civile…
Continua a leggere...Incompetenza del giudice di appello e notificazione di impugnazione priva di alcune pagine: due questioni rimesse alle Sezioni Unite
Cass., Sez. II, 9 dicembre 2015, n. 24856 Scarica la sentenza Impugnazioni civili – Appello proposto dinanzi a giudice incompetente – Dichiarazione di inammissibilità o translatio iudicii – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c. artt. 50, 341, 358) Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Notificazione di copia priva di alcune pagine – Dichiarazione di inammissibilità o rinnovazione della notificazione – Rimessione alle Sezioni Unite (C.p.c. artt. 156, 291, 327) [1] Rilevato il contrasto sulla sorte dell’appello proposto a giudice territorialmente incompetente –dichiarazione di inammissibilità ovvero possibilità di riassunzione dinanzi al giudice competente ex art. 50 c.p.c. –, sono rimessi gli atti al Primo Presidente per l’eventuale assegnazione del ricorso proposto alle Sezioni Unite. [2] Rilevato il contrasto sulla sorte del…
Continua a leggere...Il termine utile per la proposizione della riserva di appello avverso sentenza non definitiva nel rito del lavoro
Cass., sez. lav., 7 dicembre 2015, n. 24805 (sent.) Pres. Amoroso – Rel. Ghinoi Scarica la sentenza Impugnazioni civili– Rito del lavoro – Sentenze non definitive – Pronunciaex art. 429, co. 1, prima parte, c.p.c. – Riserva di appello – Nozione di «udienza successiva» ex art. 340 c.p.c. – Identificazione dell’udienza successiva con l’udienza in cui il giudice dispone per la prosecuzione del giudizio – Esclusione (C.p.c., artt. 429, 281 sexies, 327, 340, comma 1) [1] Quando il giudice pronuncia la sentenza in udienza dando lettura del dispositivo e delle ragioni di fatto e di diritto ai sensi dell’art. 429, co. 1, prima parte, c.p.c., la fase dell’udienza in cui il giudice provvede per la prosecuzione del giudizio non costituisce…
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