Impugnazioni

Lo stato di gravidanza del difensore non può essere invocato per ottenere la rimessione in termini per impugnare

Cass., sez. I, 14 agosto 2023, n. 24631, Pres. Acierno [1] Processo civile – Termini per impugnare – Rimessione in termini – Stato di gravidanza del difensore In materia di termini processuali, la disposizione dell’art. 81-bis, terzo comma, disp. att. c.c., introdotta dall’art. 1, comma 465, l. n. 205 del 2017, nel dare rilevanza, ai fini della fissazione del calendario del processo, al documentato stato di gravidanza del difensore (cui ha equiparato l’adozione nazionale e internazionale ed anche l’affidamento del minore), non prevede un generalizzato legittimo impedimento dell’avvocato ma contiene una disciplina che ha valenza esclusivamente endoprocedimentale, con la conseguenza che la previsione non può essere invocata per ottenere la sospensione dei termini per proporre impugnazione, in relazione ai quali…

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Inammissibilità del ricorso per Cassazione per inesatta identificazione della parte nei cui confronti è proposta l’impugnazione

Cass., Sez. III, 28 marzo 2023, n. 8778 Pres. De Stefano, Rel. Saija Procedimento civile – Ricorso per cassazione – Inammissibilità – Resistente – Identificazione della parte – Relazione di notifica – Ufficiale giudiziario (C.p.c., artt. 164, 360, 366; C.c., art. 2495 c.c.) Il ricorso per cassazione è inammissibile, ai sensi dell’art. 366 c.p.c., qualora l’identificazione delle parti contro cui è diretto manchi o sia assolutamente incerta, non essendo necessario, a tal fine, che le relative indicazioni siano premesse all’esposizione dei motivi di impugnazione o comunque esplicitamente formulate, ed essendo sufficiente (analogamente a quanto previsto dall’art. 164 c.p.c.) che esse risultino inequivocabilmente, anche se implicitamente, dal contesto del ricorso, ovvero dal riferimento ad atti dei precedenti gradi del giudizio, da…

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La nozione di travisamento della prova censurabile avanti alla Corte di Cassazione

Cass., Sez. III, 27 aprile 2023, n. 11111 Pres. Travaglino, Rel. Giannitti Procedimento civile – Ricorso per cassazione – Inammissibilità – Travisamento della prova – Giudice – (C.p.c., artt. 115, 116, 132, 360, 395) Massima: “Il travisamento della prova censurabile in cassazione, ai sensi dell’art. 360 c.p.c., n. 4, per violazione dell’art. 115 c.p.c., postula che l’errore del giudice di merito cada non sulla valutazione della prova (demostrandum), ma sulla ricognizione del contenuto oggettivo della medesima (demostratum), con conseguente, assoluta impossibilità logica di ricavare, dagli elementi acquisiti al giudizio, i contenuti informativi che da essi il giudice di merito ha ritenuto di poter trarre; che tale contenuto abbia formato oggetto di discussione nel giudizio; che l’errore sia decisivo, in quanto…

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Gli alterni svolgimenti del giudizio d’appello nel caso di esperimento della querela di falso

Cass., Sez. III, 16 maggio 2023, n. 13376 Pres. Frasca – Rel. Rossetti Impugnazioni civili – Appello – Querela di falso proposta in via principale – Sospensione dell’appello – Esclusione (C.p.c. artt. 42, 221, 295, 355) [1] La proposizione in via autonoma d’una querela di falso mentre pende il giudizio d’appello non consente la sospensione di quest’ultimo, la quale è accordata dall’art. 355 c.p.c. nella sola ipotesi della querela di falso proposta in via incidentale nel giudizio d’appello. CASO [1] La vicenda che ha condotto alla presente ordinanza del Supremo Collegio ha preso avvio dall’azione monitoria esercitata con successo da un istituto di credito nei confronti del fideiussore di una società debitrice dell’istituto medesimo. Con l’opposizione proposta a norma dell’art….

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Il dovere del giudice d’appello di prendere in considerazione il documento prodotto in primo grado

Cass. Sez. Unite, 16 febbraio 2023, n. 4835 Pres. Biagio – Rel. Scarpa Processo civile – Formazione del fascicolo – Documenti – Principio di non dispersione (o di acquisizione) della prova – Effetti sul giudizio d’appello – Appello – Domande – Effetto devolutivo – Documenti cartacei o telematici depositati in primo grado – Mancata disponibilità nel fascicolo della parte che lo aveva prodotto – Acquisizione di copia ex art. 76 disp. att. c.p.c. – Ammissibilità (C.c., artt. 2697; C.p.c., artt. 115, 168 e 169, 342; Disp. att. c.p.c art. 72,73,74,75,76 e 77) Il principio di “non dispersione (o di acquisizione) della prova”, operante anche per i documenti – prodotti sia con modalità telematiche che in formato cartaceo – comporta che…

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Il primo caso di rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione

Corte d’Appello Napoli, sez. VII, 2 marzo 2023, Pres. D’Ambrosio – Est. Magliulo [1] Ricorso per cassazione – Rinvio pregiudiziale (art. 363-bis c.p.c.) Massima: “Ai sensi dell’art. 363-bis c.p.c., va disposto rinvio pregiudiziale alla Corte di Cassazione per la risoluzione di una questione di solo diritto, essenziale ai fini della definizione del giudizio, che pone gravi difficoltà interpretative ed è suscettibile di porsi in numerosi altri giudizi (nella specie, trattasi della questione concernente l’applicabilità del rimedio preventivo di cui all’art. 1 ter l. n. 89/2001, consistente nella proposizione dell’istanza di decisione ex art. 281-sexies c.p.c. nel processo avanti al Giudice di Pace)”  CASO [1] Con ricorso proposto ai sensi degli artt. 2 e 3 della l. 24 marzo 2001, n….

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La revocazione delle pronunce della Cassazione ex art. 391-bis c.p.c.

Cass., sez. V, 17 marzo 2023, n. 7758, Pres. Sorrentino – Est. Lume [1] Revocazione avverso sentenze della S.C. di cassazione con rinvio – Condizioni (art. 391-bis c.p.c.) Il ricorso per revocazione delle pronunce di cassazione con rinvio deve ritenersi inammissibile soltanto se l’errore revocatorio enunciato abbia portato all’omesso esame di eccezioni, questioni o tesi difensive che possano costituire oggetto di una nuova, libera ed autonoma valutazione da parte del giudice del rinvio ma non anche se la pronuncia di accoglimento sia fondata su di un vizio processuale dovuto ad un errore di fatto o se il fatto di cui si denuncia l’errore percettivo sia assunto come decisivo nell’enunciazione del principio di diritto, o, nell’economia della sentenza, sia stato determinante…

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Per la produzione in giudizio di atti nativi digitali non è necessaria l’attestazione di conformità all’originale

Cass., sez. VI, 16 gennaio 2023, n. 981, Pres. Napolitano – Est. Di Marzio [1] Notificazione dell’appello e dei suoi allegati a mezzo pec – Deposito telematico degli stessi e dell’attestazione di consegna – Attestazione di conformità all’originale – Necessità – Esclusione (art. 23 del d.lgs. n. 82 del 2005; art. 25-bis del d.lgs. n. 546 del 1992; art. 9 della l. n. 53 del 1994) Massima: “In tema di giudizio di appello, ove la produzione in giudizio di atti nativi digitali, quali la notificazione a mezzo pec del ricorso, degli allegati e dell’attestazione di consegna, avvenga mediante allegazione al fascicolo processuale in modalità telematica, non è necessaria la relativa attestazione di conformità all’originale da parte del difensore”.  CASO [1] Il…

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Sui residui accertamenti permessi al giudice a seguito del rinvio c.d. prosecutorio

Cass., sez. III, 16 novembre 2022, n. 33735 Pres. Frasca, Rel. Dell’Utri Procedimento civile – Cassazione – Giudizio di rinvio – Accertamento – Giudice – Prescrizione (C.c., art. 2909; c.p.c. artt. 360, 384, 392) Massima: “Qualora la Corte di Cassazione, nel cassare con rinvio la sentenza di merito dichiarativa della prescrizione, si limiti a vagliare tale questione (nel senso di escluderla) senza esprimere alcuna valutazione circa l’effettiva sussistenza dei presupposti della situazione giuridica dedotta in giudizio dalla parte, l’accertamento di questi ultimi resta pienamente devoluto al giudice del rinvio”. CASO Veniva proposta in primo grado una domanda di condanna della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e del…

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Rimessa alle Sezioni Unite la determinazione dell’efficacia probatoria dei verbali della commissione medico-ospedaliera

Cass., sez. III, 31 ottobre 2022, n. 32077, Pres. Travaglino – Est. Graziosi [1] Sommario (artt. 2043, 2700, 2735 e 2733 c.c. e art. 116 c.p.c.) Occorre rimettere il ricorso al Primo Presidente perché valuti l’opportunità della sua rimessione alle Sezioni Unite perché si pronunci sulla seguente questione: se i verbali delle Commissioni Mediche Ospedaliere che accertano i danni da emotrasfusione sono vincolanti nel giudizio civile di risarcimento danni. CASO [1] Con atto di citazione un soggetto conveniva davanti al Tribunale di Roma il Ministero della Salute e una struttura privata convenzionata, esponendo di essere stato ricoverato presso quest’ultima, ove aveva ricevuto un intervento chirurgico in relazione al quale era stato sottoposto a emotrasfusione. Successivamente, avrebbe appreso di essere affetto…

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