Impugnazioni
Le Sezioni Unite si pronunciano in tema di nullità e inesistenza della notificazione del ricorso per cassazione
Cass., sez. un., 20 luglio 2016, n. 14917 – Pres. Rovelli, Rel. Virgilio Ricorso per cassazione – Notificazione – Nullità – Inesistenza – Residualità (C.p.c., artt. 156, 157, 160) La nullità delle notificazioni è disciplinata dall’art. 160 c.p.c. tramite rinvio al regime generale della nullità ex artt. 156 e 157 c.p.c., per cui è necessario delimitare la categoria dell’inesistenza della notificazione del ricorso per cassazione ai soli casi in cui l’atto sia privo dei requisiti minimi previsti dalla legge per la sussistenza della fattispecie. I requisiti indispensabili per l’esistenza della notificazione consistono nell’attività di trasmissione dell’atto svolta da un soggetto qualificato a compierla e nella fase di consegna in senso lato. Soltanto la notificazione priva di uno di tali elementi…
Continua a leggere...Domanda di risoluzione e domanda di restituzione tra emendatio e mutatio libelli
Cass. civ., sez. II, 26 luglio 2016, n. 15461 Procedimento civile – Domanda di restituzione – Domanda di restituzione implicita nella domanda di risoluzione – Esclusione – Domanda di restituzione generica mediante formule di stile – Esclusione – Formulazione di espressa domanda – Necessità (Cod. civ., artt. 1453, 1458; cod. proc. civ., artt. 99, 112). Impugnazioni civili – Appello – Risoluzione per inadempimento – Restituzioni contrattuali – Mutatio ed emendatio libelli – Limiti (Cod. civ., artt. 1453, 1458; cod. proc. civ., art. 99, 112, 345). [1] Il diritto ad ottenere la restituzione delle prestazioni rimaste senza causa a seguito della pronuncia di risoluzione del contratto, pur sorgendo ipso iure per effetto della pronuncia risolutoria, soggiace al principio della domanda,…
Continua a leggere...La sommarizzazione del giudizio dinanzi alla Corte di cassazione
In ragione della «straordinaria necessità ed urgenza di emanare disposizione per la definizione del contenzioso presso la Corte di cassazione» è stato approvato il decreto legge n. 168/2016, il quale, in sede di conversione, con la l. 197/2016, si è arricchito di importanti novità che hanno profondamente inciso sul giudizio dinanzi alla Suprema Corte, modificando gli artt. 375, 376, 377, 379, 380 bis, 380 ter, 390, 391 e 391 bis, e introducendo il nuovo art. 380 bis-1. Si offre in questa sede una rapida disanima delle principali innovazioni. La l. n. 197/2016 convertendo in legge il d.l. n. 168/2016 ha innovato in maniera consistente il giudizio di cassazione, con l’obiettivo di accelerare la definizione del contenzioso pendente dinanzi alla…
Continua a leggere...Smarrimento dell’atto di citazione dal fascicolo di parte di primo grado e contegno processuale dell’appellante
Cass. civ., sez. III, 27.06.2016, n. 13218 Impugnazioni civili – Appello – mancato rinvenimento nel fascicolo di parte dell’atto di citazione e di altri documenti rilevanti già prodotti in primo grado – allegazione dell’incolpevole smarrimento – richiesta di ricostruzione del fascicolo – onere della parte Il mancato rinvenimento, nel fascicolo di parte, al momento della decisione della causa in secondo grado, dei documenti già prodotti nel giudizio di primo grado su cui la medesima parte assuma di aver basato la propria pretesa dedotta in controversia non preclude al giudice dell’appello di decidere nel merito sul gravame qualora non si alleghi che gli stessi siano stati smarriti, essendo onere della parte stessa, quando non si versi nel caso dell’incolpevole perdita di…
Continua a leggere...Rilevabilità d’ufficio della nullità contrattuale: un ulteriore passo avanti della Cassazione
Cass., sez. III, 23 giugno 2016, n. 12996 – Pres. Chiarini – Est. Vincenti Impugnazioni civili – Contratto – Invalidità – Nullità – Rilievo ex officio in Cassazione – Ammissibilità Contratto – Invalidità – Nullità – Rilievo officioso – Ambito di applicazione – Domanda di risarcimento – Proposizione autonoma – Ammissibilità (R.D. 31 maggio 1928, n. 1334, Regolamento per l’esecuzione della legge 23 giugno 1927, n. 1264, sulla disciplina delle arti ausiliarie delle professioni sanitarie, art. 11; C.c. artt. 1218, 1418, 1421, 2231; C.p.c. art. 112) [1] Il giudice di legittimità ha facoltà di procedere alla rilevazione d’ufficio della nullità, ove sia stato omessa nei precedenti gradi di merito. [2] La nullità del contratto può essere rilevata d’ufficio non solo…
Continua a leggere...Eccezione di giudicato esterno ed autosufficienza del ricorso per cassazione
Cass., Sez. II, 5 settembre 2016 n. 17576 (sent.) Pres. Mazzacane – Est. Criscuolo Impugnazioni civili – Ricorso per cassazione – Eccezione di giudicato esterno –Principio dell’autosufficienza – Condizioni (C.p.c. artt. 324, 366, 1° comma, n. 6; c.c. art. 2909) Impugnazioni civili – Sentenza che proceda alla formazione di autonomi progetti divisionali – Interesse ad impugnare – Insussistenza (C.p.c. art. 100) [1] Il ricorrente che deduca la violazione di un giudicato esterno deve, a pena di inammissibilità del ricorso, riprodurre in quest’ultimo il testo della sentenza passata in giudicato, non essendo a tal fine sufficiente il riassunto sintetico della stessa. [2] È privo di interesse il motivo di impugnazione mediante il quale si censuri il criterio divisionale adottato, allorquando…
Continua a leggere...Sulla translatio iudicii nel giudizio d’impugnazione
Cass., Sez. Un., 14 settembre 2016, n. 18121 Impugnazioni civili – notificazione ricorso in Cassazione – copia priva di alcune pagine – dichiarazione di inammissibilità – esclusione – sanabilità del vizio – sussistenza (Cod. proc. civ., artt. 156, 291, 327, 366, 369) Impugnazioni civili – appello proposto dinanzi a giudice incompetente – dichiarazione di inammissibilità – esclusione – translatio iudicii – applicazione (Cod. proc. civ., artt. 50, 341, 358) [1] Il ricorso per cassazione notificato in copia incomprensibile siccome priva di alcune pagine, non comporta l’inammissibilità del giudizio di legittimità instaurato, bensì costituisce un vizio di sanabile ex tunc rinnovando tale notifica; ciò purché l’originale del ricorso risulti integro e ritualmente depositato. [2] L’appello proposto…
Continua a leggere...Potere di impugnazione e questione di giurisdizione
Il presente lavoro ripercorre, sino al recente intervento di Cass., Sez. Un., 20 ottobre 2016, n. 21260, l’evoluzione della giurisprudenza civile e amministrativa in materia di impugnazione proveniente dall’attore soccombente nel merito ed avente ad oggetto la soluzione della questione di giurisdizione. Premessa Questo breve contributo intende esaminare la problematica relativa all’ammissibilità dell’impugnazione, mediante la quale l’attore, soccombente nel merito, contesti la potestas iudicandi del plesso giurisdizionale da lui stesso originariamente individuato. Il tema investe questioni di notevole spessore – sia pratico oltreché sistematico – quali la natura e il regime di rilevabilità del difetto di giurisdizione, la definizione di soccombenza e di interesse all’impugnazione e i rapporti intercorrenti fra queste due componenti della potestà impugnatoria, nonché infine la paradigmatica,…
Continua a leggere...Sulla qualificazione giuridica della domanda nel giudizio d’impugnazione
Nota a Cass., 6 giugno 2016, n. 11805, Pres. Vivaldi, Rel. Graziosi Impugnazioni civili – Qualificazione giuridica – Acquiescenza parziale – Giudicato implicito – Esclusione (C.p.c., artt. 113, 329, comma 2°) La qualificazione giuridica dei fatti costitutivi della domanda svolta nella sentenza impugnata non vincola il giudice dell’impugnazione, in quanto, anche in assenza di specifica censura, si esclude la formazione del giudicato interno sulla qualificazione in iure se il giudizio di impugnazione ha ad oggetto le conseguenze giuridiche dei fatti stessi. (1) CASO [1] Il Tribunale accoglieva una domanda di risarcimento del danno qualificandola ex art. 2043 c.c.; proposto appello, il giudice del gravame riformava la sentenza, affermando, tra l’altro, che in assenza di specifica impugnazione doveva ritenersi preclusa la…
Continua a leggere...Riforma della sentenza e spese di giudizio
Cass. civ., sez. lav., sent. 1° giugno 2016, n. 11423 Impugnazioni civili – Appello – Nuovo regolamento d’ufficio sulle spese processuali – Riforma della sentenza impugnata – operatività (Cod. proc. civ., artt. 91 c.p.c. e 336, co. 1) Impugnazioni civili – Appello – Nuovo regolamento d’ufficio sulle spese processuali – Conferma della sentenza impugnata – Mancanza di specifica impugnazione – Esclusione (Cod. proc. civ., artt. 91 c.p.c. e 336, co. 1) [1] In caso di conferma in appello della sentenza impugnata, la decisione di primo grado sulle spese può essere dal giudice del gravame modificata soltanto se il relativo capo della sentenza abbia costituito oggetto di specifico motivo d’impugnazione. CASO [1] Una domanda proposta dall’Enpam contro una Società per il…
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